Delusioni d'amore.
Ero dinanzi alla sua porta, in procinto di bussare.
Lo ammetto, ero emozionato. Ma chi non lo sarebbe stato, in quella situazione?
Megan, tutta sorridente, aprì la porta.
Ma non fece in tempo a parlare, che una pallottola le perforò il cranio. Il corpo cadde a terra, sporcando di sangue il pavimento.
Per un attimo mi parve d'essere fissato da quegli occhi azzurri che un tempo mi appartenevano. Ma lei aveva deciso di lasciarmi.
Era colpa sua, non mia di certo. L'avevo avvertita che non era una buona idea, ma non mi aveva dato ascolto.