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Autore: agata74    10/08/2013    8 recensioni
Ana ha lasciato Christian. In questa storia ne ho immaginato la separazione in modo un pò diverso, a partire dal punto di vista cronologico.....ma non solo!
- "Era sul punto di incontrare il leone sul suo territorio di caccia e lo stava per fare su tacchi a spillo e in abito da sera."
- "Se solo avesse allungato la mano lo avrebbe ripreso. Sarebbe stato facile. Era scritto in quegli occhi grigi, che le stavano offrendo, ancora una volta, una muta resa. Ancora una volta, continuò a combatterlo. Ancora una volta vinse. Ancora una volta, lui non si sarebbe arreso."
- "La guardava con lo stesso desiderio che prova l'assetato, come se lei fosse stata acqua nel deserto, in cui, ormai, lui arrancava in cerca di ristoro. Lei era la sua acqua, la sua salvezza, senza di lei sarebbe morto."
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ardi e cancella tutto ciò che fui, sono e sarò mai...
Le tue furiose fiamme non lasceranno alcun segno su di me
Le attraverserò e risorgerò da esse.      



Quando l'asta cominciò Ana era ancora vittima di una sorta di esperienza extra corporea... Era come se avesse guardato se stessa da fuori... Prima aveva avvicinato Christian, gli aveva parlato, se ne era allontanata. "Ma chi è quella?" si domandò Ana.
《Cinquemila dollari e uno, cinquemila dollari e due...》 Carrick si fermò un istante, mentre Ana si destava dal suo sogno ad occhi aperti, e qualcuno aggiungeva, con voce ferma《Diecimila!》 Solo in quel momento Ana si accorse che, non solo l'asta era cominciata, ma c'era chi aveva offerto ben diecimila dollari per Kate, che al suo fianco non riusciva a stare ferma, tanto era eccitata.
《Ma l'hai visto, Ana? Quel bellissimo esemplare d'uomo ha appena offerto diecimila dollari per ballare con me!》
《Di cosa ti sorprendi, tesoro? Sei favolosa! Fossi anch'io un uomo non esiterei a donare bei dollaroni per un ballo con te!》 Kate rise di cuore e baciò la sua migliore amica, che rideva con lei.
Osservando meglio l'uomo che si era aggiudicato il ballo di Kate, per un attimo, Ana non seppe se ridere o mettersi ad urlare... rise!
Quel ragazzo era il frattello maggiore di Christian, il bello e simpatico Elliot, che, notando di essere stato riconosciuto, partecipò alla risata di Ana.《Non indovinerai mai chi è il fusto che ha vinto il tuo ballo.》 Kate guardò Ana aspettando un chiarimento.《Quello è Elliot Grey!》
《Ma dai, non scherzare! Non può essere che in una famiglia siano tutti così belli! Perchè... accidenti, lui lo è proprio tanto...》
《Già, cara, un altro esemplare di casa Grey! 》
Il sorriso di Elliot alleggerì, almeno un pò, l'ansia che attanagliava il cuore di Ana. Le due ragazze si sentirono  più leggere e si voltarono verso il pubblico maschile, in attesa del prossimo lotto...
Quando Carrick cominciò a presentarla, Ana sentì nuovamente il peso di quella situazione colpirla, crescere, espandersi dentro, mentre ricordava le parole che Christian le aveva detto poco prima...
Si sarebbe aggiudicato il suo primo ballo... sarebbe stata tra la sue braccia... avrebbero parlato. E, come se volesse ribadirle ogni singola parola, lo sguardo ardente di Christian non la lasciò un solo istante. Il cuore di Ana cominciò a galoppare, mentre intorno a lei il tempo rallentava.
Lei lo amava... amava ancora Christian e non poteva nasconderlo... non più. Non quando lui l'avesse tenuta ancora tra le sue braccia. Sapeva che le sue capacità di fingere disinteresse verso quell'uomo stavano per svanire, ghiaccio accarezzato da una fiamma ardente. Sabbero state svelate la sue dissimulazioni tanto ben costruite...
L'asta riprese. La prima offerta fu, ovviamente, quella di Christian: diecimila dollari, offerti con tono fermo, convinto. Senza dubbio era il tipo di voce con cui avanzava le sue offerte d'affari, la stessa che un tempo aveva usato per proporle un accordo, che aveva cambiato per sempre la vita di entrambi. "Ci siamo!" Pensò Ana,  convinta che la cosa fosse già fatta, ma si ricredette subito non appena qualcuno rilanciò, offrendo ben venticinquemila dollari. L'offerta veniva da un uomo di bell'aspetto, alto e molto affascinante, che non esitò a sorridere prima ad Ana e poi a Christian, che, a sua volta, rivolse all'uomo un sguardo divertito, mentre si accarezzava il mento.
Ana non sapeva cosa pensare, ma Christian non le diede il tempo di interrogarsi a lungo.《Quarantamila!》 Disse, sorridendo verso l'uomo, che con tranquillità, mentre Carrick lo invitava a rilanciare, offrì ben cinquantamila dollari. "Ho, mio Dio!" Sussultò Ana e non solo lei. Kate, al suo fianco, era a dir poco eccitata da quella prova di forza. Carrick non fece in tempo a cominciare a battere il primo dei tre colpi che Christian offrì centomila dollari.
A quel punto l'uomo allargò le braccia in segno di resa, accompagnando il gesto con un sorriso ed un inchino rivolti a Christian, che, con grande eleganza, rispose al gesto con un cenno del capo, sorridendo a sua volta. 《Che diavolo è successo?》 Domandò Ana, guardando Kate, che, tirando su le spalle, sembrava volesse dirle di non chiedere a lei..
L'asta continuò ancora per un pò di tempo e poi tra gli applausi finì. Il momento era giunto, il primo ballo sarebbe cominciato di lì a poco.
Quando Ana scese dal palco vide il ragazzo che si era aggiudicato il ballo di Kate avvicinarsi. La sua amica le rivolse una silenziosa domanda, a cui Ana rispose con un sorriso.Sapeva che Kate era preoccupata per il ballo, ma Ana le fece capire che era tutto a posto.
《Vai a divertirti Kate, sto bene! Sapevamo che prima o poi doveva succedere. Almeno qui siamo in territorio neutrale...non preoccuparti, sto bene. Ora vai, un bel ragazzo ti sta aspettando. Guarda!》Un giovane uomo dalla corporatura muscolosa e dai bellissimi occhi verdi si era fermato a qualche passo di distanza sorridendo ad entrambe.
《Ciao, Ana, come stai? Avevo sentito dire che forse ti avremmo rivista, ma disperavo che sarebbe successo. Sono lieto di trovarti qui questa sera... in così bella compagnia.》 Il sorriso, per sua natura già luminoso, di Elliot si allargò ancora, mentre puntava lo sguardo su una fremente Kate. "Ma dai, Kate emozionata per un uonmo? non posso crederci!" Pensò Ana, alzando gli occhi al cielo e sorridendo.
《Avrei voluto divertirmi un pò alle spalle del mio fratellino durante l'asta, ma il dottor Flynn mi ha preceduto. Comunque sapevo che nessuno sarebbe riuscito a soffiargli il tuo primo ballo, Ana, lo avevi capito anche tu, vero?》
《Diciamo che il pensiero mi aveva sfiorato, Elliot! 》 Rispose Ana con il sorriso sulle labbra. Poi fece le presentazioni e lasciò i due a scambiare qualche parola prima del ballo. Era curiosa di approfondire il motivo dell'inaspettata reazione dell'amica a Elliot.
Così quando una delle coppie si fu formata Ana distolse lo sguardo e si allontanò. 
Era turbata e in ansia, sapeva di avere poco tempo prima che Christian si presentasse per rivendicare ciò che si era aggiudicato. Non poteva però evitare di provare un senso di intensa euforia, che lentamente, ma inesorabilmente stava crescendo ad ogni istante.    


Mentre camminava verso il punto in cui pensava di aver visto Ethan una voce  la bloccò.《Anastasia, si fermi, le vorrei parlare.》 Quando Ana si voltò non poteva credere ai suoi occhi. Vacillò per un istante di fronte a quella donna, che, con un sorriso di circostanza, la stava aspettando a due passi di distanza. Ana si riprese immediatamente da quell'attimo di smarrimento e sorpresa.《Sì? Mrs Lincoln, mi dica. Cosa posso fare per lei?》 Le disse Ana, con tutta la calma di cui era capace. Mentre quella donna si avvicinava, senza nascondere il dispetto dipinto sul suo volto, Ana sentiva montare un profonda e dirompente rabbia, che le ardeva dentro, ma  che le era sconosciuta. Elena accendeva qualcosa di cui Ana non si credeva capace... la cosa non le piaceva... per niente!
《Non ci girerò intorno, Anastasia, so che lei è la donna che sta facendo soffrire Christian. Sì, mi ha parlato di lei, mia cara! So che se lo sta chiedendo. Comunque credo che sia arrivato il momento che lei la smetta.》
Ana non poteva credere alle sue orecchie. L'insolenza di quella donna non aveva limiti... proprio lei osava dire che qualcuno stava facendo soffrire Christian, quando, molto probabilmente, lei gli aveva incasinato la vita, rendendo ancora più profonde le ferite che il destino gli aveva già inferto da bambino. "Ma come osa, questa stronza!" pensò Ana, irrigidendosi.《Lei non sa niente, di me e Christian. O comunque non sa quello che conta sapere... Mentre, per quanto avrei preferito il contrario, Mrs Lincoln,  sono io a conoscere molte cose di lei e Christian.》 Ana non abbassò lo sguardo, che puntò fiero verso la bionda di fronte a lei. "Non ti farò mai conoscere le paure che sai far nascere nel mio cuore. Mai!" Traendo coraggio da quel pensiero Ana continuò sprezzante.
《So che lei si è approfittata di un ragazzino problematico, che aveva bisogno di aiuto, invece di essere scopato per anni da una depravata che lo ha introdotto al sesso in modo malato! Sa che le dico? Stia lontana da me e non si permetta più di rivolgermi la parola. Non capisco come faccia a guardarsi allo specchio senza sentire repulsione per se stessa.》
Detto ciò Ana si voltò pronta ad andarsene il più lontano possibile da quella donna, che, rimasta in silenzio, la guardava con occhi sempre più furiosi.《Ma come osi, stupida ragazzina, criticare ciò che è successo tra me e Christian? Tu non sai niente! Sei solo una insulsa arrampicatrice sociale, che mira ad accalappiare un uomo decisamente fuori dalla sua portata. Sei patetica! E se fosse per me, Christian avrebbe dovuto...》
《Mrs Lincoln!》 Una voce maschile interruppe quella donna, che si voltò, ancora rossa in viso, per vedere chi la stava chiamando. Ana era un fascio di nervi, ma non mostrò alcuna reazione che la potesse tradire...
《 Credo che Miss Steele debba raggiungere il suo cavaliere, che, sono certo di non sbagliare, non avrebbe piacere di sentire il seguito delle sue parole.》Ana ascoltò la voce dell'uomo che aveva gareggiato con Christian per conquistarsi il primo ballo con lei e gli fu grata... aveva fermato quella strega, che era rimasta a dir poco basita di fronte alla educata fermezza con cui le si era rivolto.
《Dottor Flynn, stavo proprio per lasciare andare Ana, ma sentivo la necessità di una chiacchierata con lei. Ora se volete scusarmi. A presto Ana. Dottore.》 Detto ciò si allontanò, lasciando Ana che riprese a respirare regolarmente, mentre rivolgeva un sorriso pieno di gratitudine al buon dottore.L'uomo che aveva di fronte era l'analista di Christian.
《Vada Ana, Christian la starà cercando, il ballo comincerà tra poco. Se le va, potrebbe riservarmene uno, penso che potrebbe essere interessante per entrambi.》 Disse ciò con un sorriso aperto e sincero, che spinse Ana e fare altrettanto, mentre si allontanava ancora turbata dal confronto con Elena. Su invito del padre di Christian, le coppie per il primo ballo si stavano formando al centro della pista.
Ana si stava spostando verso quel punto della struttura, ripensando allo sgradito incontro di poco prima, quando una mano si posò delicatamente al centro della sua schiena. Quel contatto così profondamente atteso, volutamente sfuggito per tanto tempo, accese ogni fibra del suo essere. Il suo corpo riconobbe quello di Christian e il ritrovarsi fu struggente... Le gambe di Ana tremarono e il suo cuore perse un battito prima di cominciare quella corsa che in passato si arrestava sulla bocca di lui...Questa volta però solo i loro occhi si scambiarono il più profondo dei baci, quello che solo chi si desidera con ogni parte di sé può sperimentare. Anche Christian provò l'immediato dolore del ritrovarsi... non fu capace di trattenere un sospiro quando la sua mano percepì il calore di quel corpo così amato e desiderato, così vicino, ora, e pure così lontano, sempre...
Mai nessun supplizio sarebbe stato tanto straziante, nè tanto desiderato quanto riaverla tra le braccia per poi lasciarla andare, quando la musica fosse finita. Poteva una canzone durare in eterno? Christian avrebbe voluto fermare il tempo, per non temere di vederla andar via. Sarebbe stato per sempre, non ci sarebbe stato un altro ballo per loro. Doveva fare in modo che una canzone fosse la sua migliore alleata...《Ana...》 La voce di Christian, sempre così sicura e piena, tentennò nel pronunciare il nome della donna che gli stava di fronte.
《Vieni, il ballo sta per cominciare. Spero che tu non sia troppo arrabbiata per l'asta...》 Le disse con un timido sorriso, mentre la conduceva verso il centro della pista. Quando giunsero vicino alle altre coppie, che si erano già formate, Christian fece voltare Ana verso di sé mentre le prime note della canzone inondavano lo spazio. Cominciarono a muoversi con esitazione, temendo, entrambi, di non avere la forza di condurre o seguire... era questa capacità che era mancata tra loro... Christian aveva bisogno di condurre, ma Ana era incapece di seguirlo... Un semplice ballo forse li avrebbe aiutati.
Le prime note della canzone riempirono il loro silenzio carico e potente, solo facendo appello a tutto il suo coraggio Ana riuscì a rompere quell'assordante vuoto di parole. Sorprendendo anche se stessa si sentì dire《Christian,  perché? 》
Era un perché semplice e chiaro, ma celava un'infinita gamma di domande, che sarebbe stato troppo doloroso porre in quel momento. Christian la guardò, se possibile, con ancora maggiore intensità di quanto stesse già facendo.
《Perché, Anastasia, volevo parlarti e tu, ancora una volta, non me lo avresti permesso...》 Le parlò con dolce fermezza, mostrandole quel sorriso un pò timido che lei amava tanto. 《Se mi fossi lasciato scappare questa occasione, chissà quando ne avrei avuto un'altra. Non fai altro che allontanarti ogni volta che mi vedi, perciò ho dovuto creare la situazione perfetta. So che lo hai capito, ma non mi hai dato altra scelta...》Ana continuava ad ascoltarlo mentre si muoveva con quella scioltezza che solo tra le braccia di Christian riusciva a trovare.
"Certo che l'ho capito! La festa, l'articolo di Kate, la mia intervista. Ti conosco Grey!" Pensò Ana e non potè trattenere un lieve sorriso, che Christian accolse come fosse aria per i polmoni doloranti di chi sta per annegare.
《Oh, Anastasia, non posso credere che tu sia tra le mie braccia, anche se solo per un ballo. So che le cose che dovrei dirti sono troppe per il poco tempo a mia disposizione, ma devo pur cominciare, e tu devi ascoltarmi!》 Parlò tutto d'un fiato come mai prima aveva fatto davanti a lei.《Quel che è successo tra di noi, Anastasia, non posso dimenticarlo! So che è ciò che vorresti io facessi... dovrei farlo, ma non ci riesco. Ci ho provato, Dio solo sa quanto, ma tu sei sempre con me. Il tuo sguardo, il tuo profumo, la dolcezza del tuo sorriso mi sono compagni non solo nei sogni, ma in ogni istante della mia vita.》
Ana non poteva credere alle sue orecchie, Christian le stava dicendo ciò che aveva nel cuore senza alcun filtro. Non cercava di dissimulare o nascondere, come aveva fatto in passato. "Perché?" Si continuava a chiedere, sempre più consapevole della vicinanza di quel corpo, che riaccendeva dentro di lei quel fuoco che mai era riuscita a spegnere, che covava sotto la cenere della sua solitudine. Il desiderio di Christian non era mai stato tanto forte come in quel momento.
《Christian...io》 La voce di Ana era esitante, nella sua mente forse c'era qualcosa che avrebbe potuto o voluto dire, ma non aveva la capacità di elaborare pensieri logici. C'erano solo tanti se e, altrettanti ma. Nessuno di essi sembrava aver senso...
《Ti prego, Anastasia, fammi finire. Non posso lasciare che il tempo trascorra senza averti offerto le basi per un ragionevole dubbio... sì, vorrei aprire una breccia nel muro delle certezze che hai eretto per difenderti da me. Sto cercando con tutto il cuore di offrirti qualcosa che ti possa indurre a volermi ascoltare anche dopo che il mio tempo...conquistato sarà finito...》  
"Era questo che voleva? Riuscire a farsi ascoltare? Ha speso centomila dollari solo per la possibilità che io voglia ascoltarlo anche dopo il ballo! Ma..." Ana comprese in quel momento che qualsiasi cosa Christian le avesse detto lei lo avrebbe ascoltato. Questa volta non poteva, nè voleva, evitarlo...《So, Anastasia, che ti ho ferita profondamente. Ti ho delusa e spaventata. E quel che è peggio, non ti ho capita fino al momento in cui non ti ho persa. Non avevo capito neanche me stesso fino a quel momento... Ogni colpo che ti ho inferto... io l'ho provato cento volte più forte. Da quando ti ho persa...ogni giorno che passa, senza la speranza che la tua presenza sapeva infondere alla mia anima oscura, è peggiore di un colpo di frusta sulla carne viva. Sento il dolore che si riverbera dal mio cuore a tutto il resto del mio corpo. È un dolore vero, fisico e profondo che ha la capacità di schiacciarmi, ogni maledetto giorno. A volte vorrei avere la forza di lasciarmi travolgere da esso, senza impormi, come faccio sempre, di continuare ad andare avanti, nella speranza che, magari, quel giorno possa incontrarti e riuscire... Ho guardato, Anastasia,  ho guardato dentro di me ed ho visto le brutture che ti hanno allontanata. Nonostante la tenebra che mi avvolge da quando non sei più con me, anzi, forse proprio grazie a quella tenebra, spaventosa e opprimente, sono riuscito a guardarmi e a vedere come ti apparivo... sono un mostro egoista, che non avrebbe dovuto nemmeno osare di posare gli occhi su di te, invece ti ho guardata e in quell'istante ti ho voluta per me... Ma dovrò meritarti, ora lo so!》
Con un respiro profondo, non da lui, Chrstian smise di parlare e puntò gli occhi, che erano ormai metallo fuso, ancora più intensamente in quelli di Ana. Lei era sbalordita dal fiume di parole che Christian aveva pronunciato, mentre ballava tenendola stretta a sè, come se potesse sfuggirgli dalle braccia da un momento all'altro... Ma questo era già successo, lei gli era sfuggita... Non lo avrebbe fatto adesso! Era arrivato il momento...la piccola preda aveva trovato il coraggio...ora, che il suo avversario le aveva offerto, ancora, la resa.
Quando la voce del giovane cantante smise di accompagnarli con la sua intensa interpretazione, Christian e Ana si guardarono ancora per un lungo istante, prima di trovare la forza di interrompere il loro contatto.《Posso sperare di essere riuscito a convincerti a parlare ancora con me, Anastasia?》 Chiese Christian, senza nascondere la nota di supplica che accompagnava quella richiesta. Ana fece un respiro profondo e, guardandolo dritto in faccia, gli rispose senza alcuna esitazione e, sorprendendo se stessa, ancor più di Christian, disse《Va bene, Christian,  parleremo ancora. Credo sia arrivato il momento...sì,  insomma per parlare...》 Un sorriso prima esitante, poi sempre più aperto, si dipinse sul volto di Christian, che non nascose la gioia travolgente che lo stava investendo in quel momento.      


 Erano ancora intensamente concentrati l'uno sull'altra, quando sentirono uno schiarirsi di voce, proveniente da molto vicino, che attirò la loro attenzione. 《Posso avere l'onore del prossimo ballo, Miss Steele?》 Il dottor Flynn rivolse ad entrambi un sorriso impertinente, ma molto complice, che riuscì nel chiaro intento di strapparne loro uno altrettanto rilassato, finalmente! Li aveva osservati durante il lballo e, da esperto qual'era, non gli era sfuggita nessuna delle molteplici emozioni corse sui visi e attraverso i corpi di Ana e Christian. Era il momento di allentare la tensione, concedendo loro una tregua, che, di certo, avrebbe chiarito le idee ad entrambi.Il buon dottore sapeva quale sforzo emotivo era costato al suo paziente la separazione da quella magnifica donna, che in quel momento gli stava sorridendo, mostrando, con un lieve cenno del capo, il suo consenso a concedergli un ballo. "È davvero bellissima... Capisco quanto debba essere stato faticoso per Christian resistere a ciò che provava per lei, mentre era impegnato a guardare in faccia i propri demoni, forse per la prima volta in vita sua!" Christian lasciò, suo malgrado, la mano di Ana in quella, già tesa, del dottor Flynn, non prima di aver rivolto a quest'ultimo uno sguardo carico di significati.《Ti raggiungerò alla fine della tua intervista, Anastasia, ti prego di aspettarmi vicino all'ingresso principale della casa. Spero che non cambierai idea...a dopo!》 Così dicendo si allontanò con quel passo sicuro, che non poteva non indurre chi stava sul suo cammino a scostarsi.
Ana sospirò, e il gesto, a metà tra il rimpianto e il sollievo, non sfuggì al suo attuale cavaliere, che, con sguardo, attento, la osservava con espressione gentile. Ana si accorse di quelle attenzioni che l'avevano scoperta e sorrise. 《Lui la intimidisce, vero?》
《La maggior parte del tempo, sì! Il resto lo trascorro a cercare di capire le mie reazioni a lui. È alquanto stancante!》 Il dottore rise a quella risposta, al contempo, sincera e ironica. Non si aspettava niente di diverso da lei, Christian gli aveva parlato dell'arguzia e dell'intelligenza di quella giovane donna, che si muoveva con esitazione.
《Temevo che non mi avrebbe concesso questo ballo sapendo chi io fossi. Ma mi sbagliavo e ne sono lieto, Miss Steele. Mi pare di aver capito che lei e Christian abbiate deciso di parlare. Bene! Il confronto, quando è onesto, è l'unico sistema a disposizione per superare le incomprensioni. Sono certo che vi farà bene. Questa è la mia opinione professionale...non richiesta, certo, ma offerta di cuore.》Ana guardò esterrefatta il dottore che rideva della propria battuta, cercò di trattenersi, ma poi partecipò alla risata. "Lo dicevo a Christian che il suo strizzacervelli è solo molto costoso..." Pensò Ana con simpatia verso l'uomo che tra un sorriso e l'altro la osservava con attenzione. 《Gli dia la possibilità di parlarle, Ana, sono certo che entrambi abbiate bisogno di dire e di ascoltare molte cose.》  Ana annuì, continuando a prestare tutta la sua attenzione ai consigli di quel dottore, che sicuramente conosceva Christian meglio di chiunque altro e, forse conosceva, un pò, anche lei.Il ballo finì e Ana salutò il suo cavaliere, che con grazia le sfiorò la mano come un perfetto gentiluomo d'altri tempi.  


    
Qualche minuto più tardi Ana iniziò la sua intervista a Trouton, che si rivelò essere una persona affabile e molto simpatica e che apprezzò le domande postegli dalla sua giovane interlocutrice.
Finita quella che si rivelò una chiacchierata molto interessante e ricca di possibili spunti, che avrebbero potuto dar vita a un buon articolo, Ana rivolse la sua attenzione all'ingresso principale della casa, anzi, all'uomo che l'attendeva lì vicino.
La luce che si diffondeva dal portico incornciava la figura di Christian, che in quel momento le ricordò uno dei famosi angeli di Caravaggio.
Con passo sicuro lo raggiunse, consapevole che tutto stava per cambiare...in un modo o nell'altro niente sarebbe più stato come prima di quel ballo. La tristezza della separazione si sarebbe acuita, infiltrandosi, come un cancro, ancora più in profondità nella sua anima, ora che lui l'aveva stretta ancora tra le braccia, riattizzando quel fuoco mai sopito. La gioia del ritrovarsi sarebbe esplosa con una forza tale da far sembrare brezza estiva anche il più potente degli uragani. Ma a questo Ana aveva paura di pensare...
L'una o l'altra strada quella sera le si sarebbe aperta dinnanzi e, inevitabilmente, lei ne avrebbe percorso una...



Grazie per aver letto il capitolo, spero vi sia piaciuto! 
Chiedo scusa per la lunga attesa.
Come sempre un grazie speciale a Francesca... super beta!
  
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