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Autore: anotherlivingpoet    10/08/2013    4 recensioni
Incest! SebastianxClary.
Spoiler! Città delle anime perdute.
E quello che una settimana fa avrei considerato impensabile, accadde.
©
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Clarissa, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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Criminale

 





Lo osservai,
attenta a non farmi scoprire.
Forse era davvero cambiato.
Guardandolo, sentii una leggera stretta allo stomaco.
Non riuscivo proprio a catalogarla.
Eravamo sulle rive del Senna, dove mi aveva portata.
Ancora non riuscivo a togliermi di dosso 
la sensazione delle sue braccia, forti sul mio corpo, a sorreggermi.
Rabbrividii al ricordo.
Allora Sebastian, mio fratello, mi trovai costretta a pensare, si tolse la sciarpa dal collo e me la porse.
Era ancora calda dal contatto con la sua liscia pelle diafana.
Non riuscivo a prenderla.
Ero paralizzata.
Su, è solo una sciarpa, non morde! mi dissi, invano.
«Non essere stupida» mi disse. «Hai freddo.» e me la mise lui.
Con le dita affusolate, la attorcigliò attorno al mio collo, 
morbida e con gesti gentili.
Facendo ciò, lembi della sua pelle fredda toccarono (involontariamente, mi imposi) il mio collo, provocando un brivido che scese per tutta la schiena.
Mi persi un po' nella contemplazione di Sebastian, mentre parlava.
Era davvero bello, molte ragazze si giravano a guardarlo, ma non solo loro.
Con quegli occhi neri e capelli quasi bianchi, lasciava senza fiato.
Anche me.
Cercai di non badarci, non potevo.
Dopotutto era mio fratello.
No?
Di punto in bianco, chiesi della nostra famiglia.
Lo interruppi a metà di una frase, ma non me ne curai.
Lo osservavo affascinata (ancora una volta) mentre si perdeva in racconti delle sue origini.
Le nostre origini, mi corressi.
«Questi - e allungò una mano per toccare i miei capelli, facendomi trattenere il respiro - vengono dai Fairchild, che hanno sangue inglese. Io ho preso più dal lato svizzero della famiglia. Come Valentine.»
Nostro padre, pensai con amarezza.
Ma volevo sapere di più.
Ogni parola che fuoriusciva dalla sua bocca era meravigliosa.
La sua mano era ancora lì, tra i miei capelli.
La riabbassò velocemente, e saltò giù da un muretto.
La rialzò nuovamente per aiutarmi e la presi, tremante.
Cercai di non perdere l'equilibrio, ma fu, ovviamente, inutile.
Mi scontrai con il suo petto, caldo e duro sotto la camicia, che tenevo come un'ancora di salvezza tra le mie mani.
Sentii lo sguardo leggermente divertito ma geloso di una ragazza su di noi, ma non mi ritrassi.
Sebastian mi guardò un po' confuso e stupito, nel suo maniacale controllo di emozioni. 
Mi feci più vicina, lentamente. 
Ero tremante, e non in perfetto equilibrio, diciamocelo.
Percepii le sue mani sui miei fianchi, nonostante gli strati di vestiti.
«Clarissa, che...?» provò a farmi spiegare.
Lo ammutolii, poggiando le mie labbre sulle sue, mentre il cuore stava cercando di uscire dal petto.
Dovevo farlo, per capire.
E avevo capito.
A posteriori, era ovvio.
Ecco perché arrossivo o rabbrividivo ad ogni suo sguardo o tocco.
Agganciai le mani le mie mani alla sua nuca, mentre mi teneva più stretta per sorreggermi.
Approfondii il bacio, lasciandomi senza fiato.
Più mi teneva stretta, più mi sentivo parte di lui.
Gli accarezzai il collo e la nuca, mentre i suoi baci scendevano lungo la linea della mia mascella.
Mi fece appoggiare al muretto da dove ero scesa inciampando su di lui.
Accarezzai anche i suoi zigomi, leggermente arrossati dal freddo, mentre i nostri respiri si scambiavano in piccole nuvolette di condensa.
«Fa freddo qui... casa?» chiesi con un tono e una punta di malizia che non mi apparteneva.
Staccando di poco le labbra dai miei zigomi, mi rispose, in modo da farmi sentire il movimento della sua bocca sul mio viso, che mi provocò intensi brividi.
«No, molto vicina. Vieni.» mi tenne per mano, e mi portò in un vicolo cieco.
Aprì un portale e mi fece educatamente entrare per prima.
Mi fermai appoggiata al muro vicino la porta.
«Seb...» sussurrai.
Lui mi prese per le cosce e mi tenne sollevata, mentre intrecciavo le gambe al suo busto e le mani intorno alla nuca, riprendendo a baciarci, dapprima con dolcezza, o almeno ci provammo.
Ma con Sebastian la dolcezza non esisteva, e forse era meglio così.
«Sebastian... Jace... ci sentirà...» sussurrai tra un mugolio e un altro.
«Sssh... tranquilla...» e mi portò in camera sua, imponente come ricordavo.
Mi appoggiò al letto, con un accenno sorprendente di delicatezza.
E quello che una settimana fa avrei considerato impensabile, accadde.

 

***

   

Mi svegliai nel suo letto, accanto a lui.
Dormiva placido e sembrava sereno.
Allungai una mano, a sfiorargli il viso.
Oh mamma, mi sono innamorata di un criminale.




Hush Just Stop.
salve ragazzi. 
eccomi con questa os sulla sebxclary.
non so quanti la shippano o quanti la disgustino.
io, per esempio, non la shippo.
e allora perché l'hai scritta?
le ispirazioni non le comandi :D
La os è stata pensata senza freni, poi un tocco in più lo ha dato la canzone Criminal di Britney Spears (che vi consiglio), se non si era capito.
anyway, non ho scritto la scena rossa per due motivi.
1. descrivere i rapporti intimi het mi fa schifo in generale.
2. non è consentito dal regolamento. facciamolo santo. 
spero in qualche recensione, anche se immagino saranno esigue.
consolatevi avevo intenzione di farne due versioni. 
una con clarissa una con jace.
alla fine la mia mente malata a partorito quella con clarissa, ma il pericolo è sempre in agguato!
a presto!
   
   
 
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