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Autore: Hyles    11/08/2013    1 recensioni
I won’t regret what I won’t forget
Memories, you smile, your voice, YOU
Are all I have left.
Don't Fly Away, please
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Tommy Joe Ratliff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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29 gennaio 2050
 
 
'Scusami se la settimana scorsa non sono venuto a trovarti, il lavoro mi ha tenuto molto impegnato, però, sai chi ho incontrato appena sono arrivato qui? Tuo fratello Neil, dopo tanti anni non avrei mai pensato di rivederlo, era con sua figlia, una bella ragazza dai lunghi capelli rossicci abbastanza alta, credo proprio che ti somigli, èuna bravissima cantante e ‘vive per la musica’  così mi ha detto, è proprio come te, sai sta per diventare mamma ed era piena di gioia, diventerai zio. Mi ha fatto piacere rivederli, sai abbiamo parlato di te e di quanto loro sentito la tua mancanza,come biasimarli manchi tanto anche a me, davvero. Mi manca il tuo sorriso rassicurante, mi mancano i tuoi abbracci caldi e forti dove solo li il mondo non mi faceva paura e mi sentivo al sicuro, mi manca la tua allegria che molto spesso utilizzavi per nascondere quella tristezza che ti affliggeva eri capace sempre di reagire ed indossavi quel sorriso con eleganza e diventavi forte e coraggioso e tutto quello che ti veniva detto diventava insignificante. Ho Amato questo di te il non arrenderti e vivere con gioia lottando per i propri ideali. Sei stato il mio modello Adam, sei stato l'ancora di salvataggio per molte persone che sarebbero cadute in un abisso buio e profondo senza di te, una di quelle tante persone ero, sono io. Oggi èil tuo 68esimo compleanno ho un piccolo regalo per te, ricordi quando andammo alle giostre insieme con il gruppo e tu vinsi per me quel piccolo orsetto polare? Ora voglio che sia tuo, mi ha tenuto tanta compagnia, i primi tempi non me ne riuscivo a separare, questo piccolo peluche di pezza ha raccolto per anni le mie lacrime,i miei pianti isterici, tutto, ora voglio che sia tuo , ricordi cosa mi dicesti? 'Se io non sarò accanto a te, stringi questo peluche e pensa a me, ti tornerà il sorriso' cosi èstato, ora però voglio che sia tuo, ti terrà compagnia nelle gelide e silenziosi notti, anche se io sarò altrove, in viaggio, adesso una parte di me sarà sempre con te per vegliarti giorno e notte, non ti abbandonerò più, non farò piùquel terribile errore di 37 anni fa, mi pento, mi vergogno di me stesso, sarei dovuto venire con te, saremmo dovuti partire insieme il giorno dopo, cosicché tutto questo non sarebbe mai successo, ed invece io ne sono stato la causa, se non avessi baciato e fatto sesso con quel ragazzo quella maledetta sera, tu adesso saresti qui accanto me. Ricordo ancora quello sguardo attonito quando ci hai visti, ricordo il dolore che celava nei tuoi occhi che diventarono rossi per le lacrime, ricordo la delusione, ricordo tutto, non riesco a dimenticare quella sera, nella mia mente rivivo quei momenti, quelle scene sono così chiare, sono ricordi che tutt’ora non riesco a dimenticare. Ti giuro non riesco a dimenticare quella sera, sono stato uno stronzo e basta, ho solo deluso la persona piùimportante della mia vita, ho deluso il mio uomo. Quando ti vidi fuggire via da quella stanza mi resi conto di quello che avevo appena fatto”
 
31 dicembre 2013
 
Corsi verso casa in preda al panico, ero sicuro che avrei trovato Adam lì, il freddo pungente rendeva la mia corsa sempre più difficile, non appena arrivai nel nostro isolato vidi la sua auto. Presi le chiavi, entrai in casa e corsi di sopra in camera da letto. Ed ecco che lo vidi buttane alla rinfusa i suoi abiti nella valigia.
 
‘Adam' sussurrai entrando in camera, 'Thomas va via!' urlò lui, era così agitato che non riusciva a metter nulla nella borsa, la sua voce tremava, interrotta dalle lacrime, 'Ho detto va via, non voglio piùvederti!’alzò la voce, di sicuro i vicini impiccioni ci avrebbero sentiti, come al solito. 'Adam, cosa stai facendo? aspetta voglio spiegarti tutto, so che ho sbagliato, non so nemmeno io perché l’ho fatto, ma' mi interruppe bruscamente 'Oh ma sentitelo ha sbagliato! povero Thomas sei dispiaciuto? che peccato... ed io ora secondo te come dovrei sentirmi? Eh? Fammi sentire?’ Lo sguardo del suo volto cambiò, ‘Come fai a dire che vuoi spiegarmi, vi ho visti tu quel tipo a letto insieme, è stato fin troppo chiaro'. 'Adam tu non capisci, è successo all’improvviso,ero ubriaco e quello mi si è avventato contro e'. 'Mi fai schifo, non hai avuto nemmeno l'idea che non vedendoti più  in giro sarei venuto a cercarti, ed invece mi hai fatto un bel regalo di capodanno'. Continuava a gettare tutto in valigia in modo disordinato, cercava di raccogliere tutti i suoi oggetti e trovare spazio in quella piccola valigia blu. 'Adam perdonami, ti prego’ Lo bloccai e lo strinsi forte a me per non farlo andar via, ma lui mi sbatte a terra con violenza e caddi sul freddo pavimento della nostra camera. Io ero a terra con gli occhi gonfi di lacrime e lui eri lì in piedi difronte a me che continuava a guadarmi, non riuscivo ad incrociare il suo sguardo, mi faceva paura.  'Credevo che con te sarei stato felice, finalmente avevo accanto a me l'uomo che amavo davvero con cui avrei passato la mia vita, ma in realtà quest'uomo si è rivelato colui che alla prima tentazione ha ceduto senza desistere, come potrei fidarmi di te, ancora? Come potrei lasciarti solo con qualcuno per poi ricevere l'amara sorpresa di trovarvi a letto insieme? Per te ho fatto tanto, ho lasciato Sauli, ho cambiato modo di vivere, sto cercando di resistere a tutto quello che la gente pensa di noi. Sai è difficile lottare contro il mondo quando sei una persona conosciuta, ma io per amore lo faccio, ho lottato per noi, io in cambio ho solo chiesto  fiducia e amore da parte tua, ma non è stato così’.  Adam chiuse la cerniera della valigia con forza, io ero ancora a terra con lo sguardo fisso a terra. ‘Immaginavo che non avresti risposto’. Prese la valigia, mi alzai di scatto dal gelido pavimento non appena lo vidi andare verso la porta ‘Adam dove vai?!'. Urlai singhiozzando come un bambino. 'Via' mi rispose secco, 'Adam ti prego, rimani qui, sistemeremo tutto insieme, è un momento passerà, ti prego, io ti amo!'. Lo presi per un braccio voltandolo verso di me, ma si liberò dalla mia presa 'Io in questo momento verso di te provo solo disprezzo' sbatte la porta ed andò via, cascai a terra, la gambe non mi ressero più, non riuscii a correggerli dietro, fu questo un'altro mio grande errore. Adam ormai era andato via da un’ora continuai a girare in quella camera ormai vuota, le ante dell'armadio erano ancora aperte, vuote, le chiusi e mi gettati letto fissando la porta in attesa del suo ritorno, mi addormentai con le lacrime agli occhi che rigavano il mio volto pallido,come sottofondo udii i fuochi che stavano dando il benvenuto al nuovo anno. Erano le quattro del mattino quando la suoneria assordante del telefono di casa mi svegliò,alle quattro ricevetti quella maledetta chiamata. Sul display comparve un numero sconosciuto, sperai fosse Adam, lo sperai tanto  ma in realtà le mie speranze sparirono quando sentii una voce dall’altro capo del telefono, non era Adam. ‘Pronto’ dissi, 'Pronto, è lei Thomas Ratliff?', ‘Si’ risposi con tono preoccupato ‘Chi è lei?’ domandai ‘Sono Morgan Cruse, comandante della sicurezza in aeroporto’ rispose con un timbro molto alto.’E’ successo qualcosa?’,  'Verso le tre meno venti di questa mattina, c'èstato un incidente aereo per la forte turbolenza a causa di un’improvvisa nevicata, l’aereo ha perso il controllo e si è schiantato al suolo dopo pochi minuti di volo, i morti sono tanti tra cui molteplici feriti gravi '.L'uomo al telefono continuava a parlare della situazione io scoppiai in lacrime non riuscii a capir più nulla poi mi aggiunse ‘Nella lista dei passeggeri c’era il signor Adam Mitchel Lambert, da alcune ricerche abbiamo raggiunto questo recapito telefonico, lei è un parente?’ dopo quella frase non capii più nulla, inizia a singhiozzare, piangere con forza ‘Signor Ratliff?’ mi richiamò l’uomo, ‘Era il mio fidanzato’ risposi con la voce rotta dal pianto, ‘Adam?’ aggiunsi,  ‘E’ stato portato nell’ospedale più vicino all’aeroporto ,è in gravi condizioni, mi dispiace Thomas,  si faccia forza’. La distruggente chiamata fini, non capii più nulla, presi le chiavi dell’auto e corsi subito in garage. L'arrivo in ospedale fu faticoso per la troppa neve. Arrivai in pronto soccorso posteggiai l’auto in modo provvisorio e corsi dentro in preda al panico in uno stato confusionale, un infermiera mi vide e mi venne incontro ’Ehi giovanotto calmati, cos’è successo?’ .‘La prego mi aiuti hanno portato qui il mio fidanzato' mi inginocchia a terra e le strinsi la mano in una forte presa, ‘E’ uno dei feriti dell’aereo e sei sicuro che sia stato portato quì?’ mi domandò, ‘Credo di si, il comandante che mi ha chiamato mi ha detto che è stato portato qui’ mi alzai da terra ma tenevo sempre stretta a me la mano della donna che mi dava un senso di sicurezza, 'Vieni con me, dobbiamo vedere se è tra i feriti o in obitorio', quella parola mi provocò una fitta allo stomaco, stavo per vomitare, non riuscivo a reggermi un piedi. La donna andò al bancone e prese la cartella con tutti i nominativi delle persone che furono portate lì, ‘Come si chiama il tuo ragazzo?’ domandò con aria seria ‘Adam lambert’ risposi, ‘E’ ancora vivo ma è in sala rianimazione’ mi disse la donna, abbraccia quella donna e le dissi, forse con gioia ‘Grazie!’ in quel momento non riuscivo a distinguere i miei sentimenti. L’infermiera mi accompagnò in rianimazione, arrivammo davanti una porta verde ‘E’ qui entra’ mi disse lei, mi lasciò la mano ed entrai. Il cuore stava per uscirmi fuori dal petto e quel senso di nausea era ancora presente, Adam era quello forte non io. Mi avvicinai cautamente al letto, il suono della macchina, quel bip che regolava il battito del suo cuore mi entrò in testa ma con forza come se qualcuno stesse martellando la mia testa. Aveva una mascherina, dedussi che era il respiratore. Guardai il suo volto, pallido, pieno di graffi, piccole macchie di sangue erano ancora sul suo incantevole viso. Gli strinsi la mano, ‘Adam, Adam’, ripetei il suo nome un paio di volte, speravo mi sentisse, ma fu tutto inutile, poggia la fronte sulla sua e piccole gocce di lacrime cadevano sul suo viso. ‘Tommy’, sentii il mio nome, mi alzai di scatto, Adam aveva aperto gli occhi, non riuscivo a crederci ‘Tommy’  ripeté, ‘Adam tranquillo ci sono io qui, non ti lascio’ gli dissi con un fil di voce e gli diedi un bacio sulla fronte, la mia mano era sempre nella sua, sentivo la sua forte presa. Iniziò a tossire forte, sempre di più, con l’altra mano si tolse la mascherina ‘Adam cosa fai rimettila!’ gli urlai, tossì sempre più forte ‘scusami’ mi sussurrò, ‘Sono io che ho sbagliato’ risposi, fece cenno di no con il capo, avvicinò la sua mano al mio volto facendomi una carezza, la sua mano era gelida, quella maledetta tosse non gli diede un attimo di tregua ‘Tommy, ti amo’ mi sorrise in un modo dolce. La macchina non registrava più un bip regolare, ma una successione di bip veloci fino a quando si concluse con un unico e continuo bip. La presa della sua mano si allentò, iniziai ad urlare più forte, suonai il campanello per richiamare i dottori che immediatamente arrivarono, mi fecero uscire fuori con due infermieri perché io da quel letto non volevo staccarmi, mi tennero lì cercando di fermarmi ma improvvisamente vidi tutto nero.
Socchiusi gli occhi, due figure di donna erano accanto a me , l’immagine che mi si presentava era molto sfocata ‘Mamma si è svegliato!’ riconobbi quella voce, era mia sorella, mi voltai verso destra e vidi mia madre con gli occhi rossi e gonfi, mi abbracciò forte, e pianse. Mi voltai e vidi l’ago nella mia vena con la flebo collegata, ‘Cosa mi è successo?’ , ‘Sei svenuto’ rispose mamma, non ricordavo di essere svenuto, non ricordavo nemmeno perché fossi lì, ero in uno stato confusionale, ma il mio pensiero andò subito ad Adam, mi alzai di scatto dal letto, mi tolsi  l’ago ed intanto mamma mi urlava contro che dovevo stare perché sarei potuto svenire nuovamente, non appena arrivai ala capezzale del letto caddi a terra in preda alle urla di mia madre che venne da me ad abbracciarmi ‘Sarei dovuto morire io, non Adam’ non avevo nemmeno la forza di piangere, forse si erano esaurite tutte le lacrime, ‘Non dire così, non è colpa tua’ mi ripeté mamma, ‘Si invece, non ho più motivo di vivere’ , mamma mi diede uno schiaffo, non sentii nulla, il mio sguardo era perso nel vuoto, sentii solo il suo caldo abbraccio e il suo ‘Scusami amore’
 
 
“Sai Adam, da quando sei volato via la mia vita è cambiata, non ho più condotto una vita normale perché ero sempre condizionato dal mio senso di colpa, perché io sono stato la causa della tua morte, ed è inutile che le persone continuino a dirmi che è stato il destino a voler questo, io non ci credo. Ogni volta che ripenso a quei momenti, a quei giorni inizio a piangere, mi rinchiudo in camera e con la nostra foto sotto il cuscino piango. Sono stati momenti difficili e senza l’affetto della mia famiglia, di tua madre, tuo, padre, tuo fratello io non so se sarei mai riuscito a vivere. I primi tempi ho tentato anche il suicidio, volevo raggiungerti, stringerti ancora a me e vivere la nostra storia d’amore con te. Credevo che non sarebbe mai più successo, ed invece mi sono innamorato nuovamente, non potrei mai dimenticarti o sostituirti, sei stato parte importante della mia vita e lo sarai per sempre fin quando un giorno ci rincontreremo e staremo per sempre insieme. Ti ho portato anche questi fiori, hanno un odore molto intenso, mi ricordano te. Credo che si sia fatto tardi, c’è il mio piccolo che mi chiama, giusto non ti ho detto che sono sposato ed ho un bambino, è di una dolcezza infinita, ha un grande cuore e gli ho parlato di te, della tua storia , sai cosa mi ha detto? ‘Papà sono orgoglioso di portare il nome di un angelo tanto speciale per te’
Ciao Adam ti amo..
 

Spazio autrice

Ciao lettrici, non so perchè mi cimento sempre in queste cose drammatiche. forse è quì che sfogo il mio essere, quello che ho dentro. Credo che non sia normale che appena ho riletto la storia sono scoppiata in lacrime, sono troppo emotiva.
Comunque spero che questa lettura vi abia coinvolto nei minuti in cui l'avete letta e sopratutto che vi sia piaciuta, non so vorrei conscere le vostre impressioni, conoscere i vostri pareri, Le critiche sono sempre ben accette :)
un bacio alla prossima <3
   
 
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