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Autore: BabyLolita    12/08/2013    2 recensioni
Elisabeth ha 18 anni e da due vive a Parigi e frequenta il Dolce Amoris. Il suo primo amico, non che vicino di casa, è stato Lysandro, uno dei ragazzi più popolari della scuola. Tuttavia lui non sa che Elisabeth è da sempre innamorata di Castiel, il suo migliore amico, che però non sa nemmeno che Elisabeth esiste.
Commento dell'autore: Avviso che questa storia tratterà di argomenti abbastanza forti. Ovviamente non subito dai primi capitoli, ma la storia avrà uno svolgimento alquanto particolare che porterà i protagonisti a fare scelte difficili e talvolta molto forti a livello emotivo. In ogni caso spero che apprezzerete! Buona lettura =D
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Apro gli occhi e spengo la sveglia. Subito scatto in piedi e mi alzo per vestirmi. Non sono mai stata una tipa attiva, ma nemmeno una ragazza pigra. Diciamo che faccio le cose con i loro tempi. Se devo andare a scuola ad una determinata ora e la sveglia sancisce l’inizio della giornata, è inutile stare li a rigirarsi nel letto, tanto prima o poi mi dovrò alzare comunque. Vado in bagno e mi pettino i lunghi capelli rossi, mi infilo le lenti a contatto che illuminano i miei occhi neri e torno in camera a vestirmi. Indosso una gonna azzurra ed una maglietta bianca con un angioletto sopra. Scendo le scale e mi preparo la colazione. Ormai ho 18 anni e posso vivere da sola, non appena sono diventata maggiorenne i miei genitori sono partiti ed hanno iniziato a girare il mondo, lasciandomi sola a casa. Non che la cosa mi dispiaccia, vado a dormire quando mi va e mangio dove, come e quando voglio. Insomma vivo il classico sogno adolescenziale. Finisco di mangiare ed esco di casa afferrando la tracolla. Mi incammino verso scuola quando per terra trovo un quaderno nero che conosco fin troppo bene. Lo raccolgo. Lysandro deve averlo perso ancora. Già, Lysandro, il mio vicino di casa, il primo ragazzo che mi ha rivolto la parola il primo giorno che sono arrivata qui dopo il mio trasferimento. Sono ormai due anni che vivo qui, e mi sono ambientata totalmente. Arrivo a scuola e varco il cancello cercando Lysandro ma non lo trovo. A dire la verità non parliamo mai molto a scuola, è sempre nel suo mondo e poi frequentiamo due classi diverse. Entro in classe e mi siedo vicino a Iris, rassegnata. Pazienza, aspetterò la fine della scuola. Suona l’intervallo ed esco in cortile. Vado nel giardino del club di giardinaggio. Mi sdraio sul prato verde circondata da splendide rose rosse. Osservo il cielo mentre le nuvole scorrono veloci sopra la mia testa.
-   Elisabeth! – mi metto seduta.
Chi è che mi chiama? Mi guardo intorno e vedo Lysandro avvicinarsi.Mi alzo e gli vado in contro.
-   Hai mica visto il mio --- -
gli porgo il quaderno, senza nemmeno lasciargli il tempo di finire la frase.
-   Un giorno o l’altro perderai anche la testa Lys! – dico ridendo.
-   No dai, per fortuna quella è attaccata, altrimenti sicuramente sarebbe già andata perduta! –
ridiamo divertiti. In quel momento qualcuno lo chiama.
-   Ehy Lys! Che stai facendo?! Muoviti che abbiamo le prove! –
Dietro di lui vedo Castiel che lo incita a muoversi. D’un tratto la mia faccia diventa paonazza e mi porto le mani al volto. Castiel è il migliore amico di Lysandro da sempre, e da quando sono arrivata qui sono innamorata persa di lui. Ma lui nemmeno sa che esisto. Lysandro mi saluta con la mano e si allontana. Vedo due dei ragazzi più belli e desiderati della scuola allontanarsi da me, mentre uno dei due porta con se il mio cuore. La campanella suona e torno in classe, mentre la mia mente vaga su un pianeta lontano. L’ultima campanella segna la fine delle lezioni ed esco dall’aula. Mi incammino verso casa quando ad un certo punto qualcuno mi afferra un braccio. Mi giro di scatto e vedo Lysandro sorridente.
-   Ti va di venire da me per pranzo? Vorrei sdebitarmi per il quaderno! –
-   Volentieri! Allora….cosa offre la casa? – dico prendendolo a braccetto.
-   Quello che desidera lei signorina! –
Camminiamo chiacchierando del più e del meno, una volta arrivati entro a casa sua, i suoi genitori lavorano sempre tanto quindi è raro vederli in casa. In un certo senso io e Lysandro ci somigliamo in questo, per questo andiamo tanto d’accordo, anche se in momenti come quelli scolastici non ci parliamo praticamente mai dato che siamo in classi diverse. Mentre Lysandro cucina il pranzo io accendo la tele e mi metto a fare zapping. Anche se si tratta di un ragazzo, Lysandro è maledettamente bravo a cucinare. Dopo soli 15 minuti il pranzo è pronto e ci accomodiamo in sala. Patatine e milanese, il mio piatto preferito. Mangiamo allegramente ridendo e scherzando. Non appena abbiamo finito mi alzo per lavare i piatti ma Lysandro, da bravo gentiluomo, mi fa accomodare nuovamente a tavola mentre lui va in cucina con i piatti. Poco dopo suona il campanello. Lysandro sbuca dalla cucina per andare ad aprire ma lo blocco subito.
-   Sta tranquillo, posso sempre andare io ad aprire! Almeno questo lasciamelo fare signor uomo di casa! –
-   Eh va bene Beth, va pure ad aprire, tanto dovrebbe essere il pacco che aspettavo –
Sorrido avvicinandomi alla porta. Beth è il mio soprannome, o meglio, il nomignolo con cui Lysandro si diverte a chiamarmi. Apro la porta e rimango di sasso. Davanti a me non si presenta un corriere con un pacco in mano, ma Castiel! Vedo che mi squadra da cima a fondo, e poi sorride.
-   Lys! Ehy Lys! Non sapevo ti fossi fatto la ragazza! –
ride divertito.Lysandro compare improvvisamente dietro di me, mentre io sono ancora un blocco di cemento in preda al panico.
-   Che ci fai tu qui? –
-   Beh lo hai perso ancora dannazione! Come pensi che potremo sfondare nel mondo della musica, se tu perdi in continuazione il tuo dannatissimo quaderno con le nostre canzoni?! – dice lanciandogli il suo quaderno nero.
-   Non mi ero nemmeno reso conto di averlo perso! Grazie mille! –
-   Figurati. Piuttosto…da quanto questa frequenta casa tua? Non pensavo fossi quel genere di ragazzo. Cos’è…la mia compagnia ti ha finalmente fatto crescere? – afferma guardandolo in modo malizioso. Lysandro si gratta la testa imbarazzato.
-   No Castiel, lei è la mia vicina di casa, si chiama Elisabeth e si è trasferita due anni fa al nostro liceo. Possibile che tu non l’abbia mai vista?! –
-   Davvero? No non ci ho mai fatto caso. Sai io noto solo le belle ragazze, le cozze non fanno parte dei miei interessi –
Cozza? Cozza? COZZA?! A chi ha appena dato della cozza?! Improvvisamente il mio panico si dissolve ed il mio corpo da cementato diventa traboccante di rabbia.
-   Senti chi parla! Un bulletto che si crede chissà chi e va in giro come se tutto il mondo fosse ai suoi piedi! Sicuro di non reputarmi una cozza solo perché pensi che non calcolerei mai uno come te? Lo sanno tutti che ogni ragazza del liceo è ai tuoi piedi, ma io non ti ho mai considerato nonostante sono ben due anni che sono qui. Forse è questo che ti brucia vero? Il fatto che non sia diventata una dei tuoi tanti giocattolini ti scoccia vero? Il tuo chiamarmi “cozza” è solo una difesa dato che ti senti respinto ammettilo! Sei solo un pallone gonfiato! –
Così dicendo giro i tacchi e ritorno in cucina. Mi siedo su una sedia rabbiosa. Ho appena aggredito il ragazzo che mi piace mentendogli spudoratamente. Maledizione. È solo che non mi aspettavo di vederlo li, ma non mi aspettavo nemmeno di sentirmi dare della cozza! Odio essere così dannatamente impulsiva! In quel momento Lysandro rientra e si siede accanto a me fissandomi.
-   Non mi aspettavo che fossi così piperina –
-   Scusami Lys…non era mia intenzione aggredirlo così – dico grattandomi la testa imbarazzatissima.
-   Non preoccuparti, Castiel non darà sicuramente peso alle tue parole. Mi dispiace che tu l’abbia conosciuto in questo modo. Vedi sembra cattivo ma non lo è. Non posso negare che non si comporti da stronzo con le ragazze, è capace di conoscerle ed in giornata prima "usarle" e poi gettarle come se niente fosse solo per divertimento, ma al di fuori di quello è davvero una persona di cuore te lo garantisco. –
-   Non ne dubito…domani andrò sicuramente a scusarmi con lui! –
-   Se lo ritieni necessario…ma probabilmente, menefreghista com’è, se ne sarà già dimenticato –
-   Non lo faccio per lui, ma per me. Non mi piace essere scorbutica con le persone, ne tanto meno mi piace che qualcuno parli male di me in giro. Voglio scusarmi solo per riparare al mio errore –
ometto il fatto che userei questa scusa per rivolgergli nuovamente la parola. Non mi va che Lysandro pensi che io sia davvero una bugiarda dato che fino a qualche istante prima ho negato ogni mio interesse nei confronti di Castiel. Lysandro si mette a ridere di gusto mentre torna in cucina a lavare i piatti. Mi porto una mano al cuore. La rabbia è passata ed ha lasciato il posto al dispiacere. Come penso di conquistarlo, se lo tratto in questo modo? Appoggio la testa sul tavolo. E va bene, domani andrò a scusarmi con lui e cercherò di fare bella impressione! Passo tutto il pomeriggio insieme a Lysandro, facciamo anche i compiti assieme poi torno a casa, mangio cena e mi corico a letto, carica di buoni propostiti per il giorno successivo.
Prima di addormentarmi penso nuovamente a Castiel. Ora per lo meno è a conoscenza della mia esistenza. Chiudo gli occhi e cerco di immaginarmi come vive lui la giornata. Cerco di vedere le cose dal suo punto di vista. Comincio a credere che uno come lui debba sentirsi davvero solo. A parte Lysandro, non l’ho mai visto parlare con nessun altro, è sempre da solo e spesso si isola su una panchina a fumare. Non so se sta con i genitori o se vive una situazione tipo la mia o quella di Lysandro. Apro gli occhi e sento una lacrima accarezzarmi la guancia. Non so nulla del ragazzo che sento di amare, ma realizzo solo ora che la sua esistenza è molto triste. Mi addormento così, mentre nel mio cuore si culla il sentimento della solitudine.
La mattina dopo mi alzo di buon ora ed indosso un vestito rosso con un pizzo nero. Esco di casa senza nemmeno fare colazione, sono troppo agitata all’idea di parlare con Castiel per mangiare qualcosa. Arrivo a scuola e mi nascondo nel giardino del club di giardinaggio. Ormai conosco bene le abitudini di Castiel, dopo due anni di spionaggio so con precisione quando e dove trovarlo. La campanella che segna l’inizio delle lezioni suona. Aspetto qualche minuto ed eccolo uscire dall’aula. Probabilmente il professore lo ha già sbattuto fuori. Si siede sulla sua solita panchina e si accende una sigaretta. E’ il momento.  Sbuco fuori dal giardino e sgattaiolo verso l’entrata del liceo. Fingo indifferenza mentre mi avvicino a lui. Poi, con tutto il coraggio che riesco a raccimolare in qualche secondo, mi siedo accanto a lui. Sento che le mie gambe tremano per l’emozione ma ci appoggio sopra le braccia per tentare di nasconderlo. Castiel non mi considera e fuma come se io non ci fossi. La cosa inizia a darmi fastidio.
-   Senti, immagino che non te ne freghi niente del fatto che io sia qui, ma sappi che sono solo venuta a scusarmi per il mio pessimo comportamento di ieri. Tutto qui –
Non ottengo risposta. Lysandro aveva ragione, se ne frega totalmente. Mi alzo arrabbiata e mi allontano ma lui mi afferra la mano.
-   Che cosa vuoi da Lysandro? – mi giro verso di lui e vedo che mi polverizza con lo sguardo.
-   C-che cosa intendi? – sono terrorizzata.
-   Ti ho chiesto che cosa vuoi da lui. Anche se ieri ho detto di non averti mai vista in realtà non è così, me ne sono accorto sai? Sei sempre tu quella che gli riporti il quaderno quando lo perde, ogni volta che non lo trova corre da te come un cagnolino scodinzolante. È ovvio che è un pretesto per avvicinarlo. Che cosa vuoi da lui? –
-   Ma sei impazzito?! Perché pensi che debba volere qualcosa da lui?! Gli voglio moto bene perché è la prima persona che mi ha accolta quando mi sono trasferita, ed il suo quaderno ce l’ho spesso io perché è il mio vicino di casa, quindi percorriamo la stessa strada per venire a scuola, e spesso e volentieri è durante il tragitto che lo perde e io lo ritrovo e mi limito a riportarglielo! Ora lasciami mi stai facendo male! –
-   Non ancora. Non mi fido di te. –
-   Senti, a me non importa che tu ti fidi o meno, io ti ho detto la verità. Non hai nessun diritto di trattenermi contro la mia volontà! Ora lascia immediatamente la mia mano o mi metto ad urlare! –
Castiel molla la presa. Sono furiosa! Non doveva finire così! Com’è possibile che sia così arrogante?! Come si permette di accusarmi di qualcosa?! Mi allontano a passo svelto quando sento che mi parla.
-   Aspetta un attimo – per qualche motivo mi fermo e mi giro verso di lui. Mi fa cenno di avvicinarmi e non so con quale forza mistica decido di tornare accanto a quel ragazzo che mi ha appena rovinato la mattinata. Mi dice di sedermi accanto a lui e lo faccio.
-   Immagino che tu non abbia cattive intenzioni. Volevo solo assicurarmene. È difficile che Lysandro avvicini una ragazza come ha fatto con te, temevo che lo avresti ferito. – Castiel sentimentale? Non lo avrei mai detto.
-   Capisco che tu tenga davvero moltissimo a Lys…ma non è il caso di alterarsi così tanto. Dovresti darti una calmata – sento che scoppia a ridere.
-   Senti chi parla! Quella che ieri mi ha sputato addosso una cattiveria dopo l’altra! – il mio viso diventa nuovamente rosso.
-   T-ti ho già chiesto scusa prima per quello! –
-   Sisi lo so lo so…in ogni caso l’ho trovato divertente, è la prima volta che una ragazza mi dice certe cose in faccia. Ora capisco perché stai simpatica a Lys, sei proprio divertente! –
Iniziamo a parlare del più e del meno. Non posso crederci…non posso crederci! Sto parlando proprio con Castiel! Sento coronarsi parte del mio sogno d’amore! Bene…ora non devo far altro che conquistarlo! Passiamo tutta la mattinata assieme fino a quando l’ultima campanella non segna la fine delle lezioni. Aspetto che Lysandro esce e come lo vedo gli corro incontro sorridente. Capisce subito che sono riuscita a scusarmi con Castiel e per questo mi da alcune gentili pacche sulla testa. Lo invito a pranzare da me questa volta e lui accetta. Lo prendo a braccetto e ci avviamo al cancello. Salutiamo Castiel con la mano e ci avviamo a casa. Mangiamo pranzo e poi passiamo il pomeriggio assieme, tra un discorso e l’altro sono già le dieci di sera e accompagno Lysandro alla porta. Ci diamo appuntamento all’indomani mattina, decidendo di andare a scuola assieme.
Sono le sette e mezza e sono davanti a casa di Lysandro ad aspettarlo. Dopo qualche minuto esce e ci incamminiamo. Decidiamo di fermarci ad un bar a fare colazione. Ordino un cappuccino e afferro un croissant alla marmellata ancora caldo. Ci sediamo al tavolo ed iniziamo a mangiare tranquillamente. Dopo un po’ sento qualcuno sedersi accanto a me, mi giro e per poco non sputo fuori il boccone che sto masticando.
-   C-castiel?! Che ci fai qui?! – gli chiedo incredula.
-   Ci faccio colazione razza di imbecille – mi risponde secco.
-   Non ti vedo mai da queste parti Cas. Come mai sei passato? – interviene Lysandro.
-   Ti ho visto entrare poco fa è ho deciso di raggiungerti, infondo nemmeno io ho ancora fatto colazione. Ehy tu, cosa stai mangiando? –
Non ho nemmeno il tempo di rispondergli che ha già addentato il mio croissant, portandosene via più di metà.
-   Ma sei un villano! Ti sei mangiato più di metà della mia colazione! –
-   Devo dire che non è niente male! Penso che la prenderò anche io –
Osservo Lysandro chiedendogli aiuto con lo sguardo ma lui scoppia a ridere. Iniziamo a chiacchierare allegramente mentre il mio cuore inizia a tamburellare sempre più veloce quando realizzo che Castiel è seduto accanto a me. Ci alziamo ed andiamo a scuola, mi accompagnano fino alla mia classe e poi se ne vanno. Come mi siedo Iris mi tormenta di domande sul come mai questa mattina fossi arrivata con loro due. Gli rispondo semplicemente che io e Lysandro avevamo deciso di andare a scuola assieme quella mattina e che Castiel ci aveva incrociati e si era unito a noi. Mi sorprendo anche io di come, improvvisamente, io e Lysandro ci siamo avvicinati a tal punto di decidere di andare a scuola assieme. Chissà se lo faremo anche domani. Finita la scuola aspetto Lysandro all’uscita. Mi piace molto di più percorrere la strada di casa con lui piuttosto che da sola! Dopo un paio di minuti Castiel mi si avvicina.
-   Aspetti Lysandro da brava fidanzata? –
-   Ebbene si, a proposito sai dov’è? –
-   Davvero state assieme? –
-   Non hai risposto alla mia domanda –
-   Ma nemmeno tu alla mia! –
-   Io sono stata la prima a fare la domanda, quindi o mi rispondi, o non ti rispondo -
-   Ma se sono stato io il primo a farla! -
-   Poco importa. O mi rispondi o non ti dico nulla -
-   Non lo so dove sia, ora rispondi tu –
-   Non lo so se ho voglia di risponderti – gli dico sorridendo.
-   Eh va bene, è in aula che scrive, pare abbia avuto un’ispirazione. –
-   Ti ringrazio! – dico correndo per raggiungerlo, ma subito mi afferra per la mano. Il mio cuore sussulta.
-   Non mi hai ancora risposto – gli sorrido divertita e mi avvicino a lui.
-   E se anche fosse? –
-   Niente, vorrei solo saperlo – mi avvicino al suo orecchio e dolcemente gli sussurro:
-   Non stiamo assieme –
Poi mi allontano, raggiungendo Lysandro nella sua classe. Mi accorgo subito che si è addormentato, mi avvicino a lui e gli accarezzo i capelli argentati. Vedo che sorride. Cosa starà sognando? Noto il quaderno aperto sotto le sue braccia incrociate, dolcemente lo sfilo e lo chiudo. Prendo una sedia e mi siedo accanto a lui. È proprio bello quando dorme. Continuo ad accarezzargli la testa, mi piace il modo in cui sorride mentre lo faccio. In quel momento entra Castiel e gli faccio segno di non fare rumore. Si avvicina a me, afferra una sedia e mi si avvicina sedendosi. Stiamo li per un po’, in silenzio, mentre Lysandro dorme e si lascia coccolare.
-   Sei innamorata di lui? – mi chiede improvvisamente Castiel. Sorrido dolcemente continuando a guardare Lysandro.
-   No, però gli voglio bene. Molto bene. Magari un giorno lo amerò chi lo sa. E tu invece? Sei innamorato di qualcuno? –
il mio cuore si ferma quando mi rendo conto di avergli fatto una domanda così importante con una tranquillità disumana. Noto che si appoggia allo schienale della sedia, lasciando cadere indietro i suoi splendidi capelli color rubino.
-   Una volta lo ero. Ma lei mi ha spezzato il cuore. Da allora ho smesso di amare –
Improvvisamente mi fermo e lo guardo. Lui guarda me. Ora capisco come mai è così duro ed arrogante. Deve avergli fatto davvero male quella ragazza.
-   Era il tuo primo amore? –
-   Già…così lo chiamano –
-   Mi dispiace… -
-   È acqua passata…non so nemmeno perché sono qui a dirtelo! –
-   Beh è normale parlare con le persone infondo… -
Mentre parliamo continuo a fissarlo negli occhi. È come se sentissi il suo dolore fluirmi dentro, come se riuscissi a vedere dentro di lui. D’improvviso sento l’impulso di abbracciarlo. Mi alzo e scatto sulle sue gambe stringendolo a me. Lui è sorpreso e cerca immediatamente di staccarmi.
-   Scusami ma non sono riuscita a resistere. Non hai idea di quanta tristezza mi ha trasmesso il tuo sguardo. L’ho fatto d’impulso. Tu…stai ancora soffrendo molto non è vero? Il tuo essere arrogante…è solo una difesa per nascondere il tuo dolore ho ragione? Lo so che non ci conosciamo…ma io ti osservo, da sempre. So dove vai e quello che fai. Sei sempre solo ed isolato, a parte Lysandro non hai nessuno. Deve essere terribile vivere in questo modo. Ne ho avuto la conferma guardandoti negli occhi. Ho come percepito un messaggio di aiuto e non ho potuto fare a meno di tendere la mano per accoglierlo. Io posso starti accanto se lo desideri. Ti dimostrerò che non è necessario che tu continui a soffrire, che ci sono anche cose belle nella vita. Permettimi di restare con te, ti dimostrerò che puoi tornare ad essere felice! Voglio esserti amica e farti dimenticare il dolore, facendoti riscoprire la felicità – .
Improvvisamente smette di respingermi e mi abbraccia. Il mio cuore batte a mille. Non posso credere di aver appena fatto una cosa del genere. E lui non mi sta nemmeno più respingendo! Sono tra le sue braccia e lo sento rilassarsi mentre le mie lo stringono. Come si calma mi allontano e lo fisso negli occhi. Ora il suo sguardo è leggermente diverso, pare speranzoso. Gli accarezzo la guancia e gli sorrido.
-   Vedrai che sarò un ottima amica per te! –
In quel momento Lysandro si sveglia, scendo subito dalle gambe di Castiel e mi avvicino a lui abbracciandolo da dietro appoggiandomi alla sua schiena.
-   Ma buongiorno dormiglione! Che ne dici se andiamo a mangiare?! Ho una fame da lupi! –
-   Beth…sei pesante… - mi allontano subito.
-   Non è una cosa carina da dire ad una ragazza sai?! – dico fingendo di essermi offesa. Lui subito si allarma.
-   Scusami Beth! Non era mia intenzione, davvero! – scoppio a ridere e lo prendo a braccetto.
-   Su Lys muoviti, stavo solo scherzando! Che ne dici se ci fermiamo a mangiare ad un pub? Ho voglia di mangiare fuori! –
Lysandro mi sorride divertito, poi osserva Castiel che nasconde un sorriso.
-   Che è successo Cas? –
-   Niente niente, sapete ho fame anche io, penso che mi aggregherò a voi. –
-   Bene! – affermo felice, prendendo anche lui a braccetto – Andiamo? –
-   Ehy Beth…come mai tutta questa confidenza con Cas? –
-   Beh ha detto che posso essere sua amica! –
-   Veramente non ho detto nulla del genere! – controbatte acido, staccando il mio braccio dal suo.
-   Ma se prima mentre eravamo ab-- -
mi interrompo subito. Oddio non posso confessare una cosa del genere! Mi vergogno io stessa di quello che è accaduto un attimo prima!
-   Si va bene lo ammetto, ho accettato che diventasse mia amica, infondo se sta sempre con te Lys e tu glielo permetti, vuol dire che deve essere almeno simpatica, dato che a bellezza lascia a desiderare –
Gli lancio un’occhiata malefica ma non controbatto. Infondo mi ha appena salvata. Usciamo dalla scuola e lui si mette le mani in tasca. Lo osservo di soppiatto mentre guarda davanti a se. Poi il suo sguardo incrocia il mio ed io lo distolgo subito. Con il gomito mi colpisce gentilmente. Capisco subito quello che intende e lo prendo a braccetto. Vedo che sorride. Sento che mi sto avvicinando a lui più rapidamente del previsto. Questo gioca a mio favore! Entriamo in un pub e prendiamo da mangiare. Sono seduta tra due ragazzi bellissimi ed ogni ragazza che passa mi guarda invidiosa. Questo mi fa sentire importante! Finito pranzo usciamo e decidiamo di passare ad un negozio di musica. Trovo un nuovo album del mio gruppo preferito e mi mordo il labbro scoprendo di non avere abbastanza soldi con me. Pazienza, lo prenderò in un altro momento. Il cielo comincia a coprirsi di nuvole nere, così salutiamo Castiel e torniamo tutti a casa nostra. Sono le nove di sera ed ho appena finito di pulire la cucina mentre fuori imperversa un temporale, quando il campanello suona.
Vado ad aprire e mi ritrovo Castiel bagnato fradicio. Mi sposto immediatamente per farlo entrare e poi richiudo la porta.
-   Che cavolo ci fai qui?! E perché sei uscito con questo tempo?! –
-   Ero davanti a casa di Lysandro, dovevamo vederci per parlare di alcune cose ma non mi risponde ne’ al telefono ne’ al citofono! Non potevo tornare a casa con questo tempo e per disperazione sono venuto qui. Maledizione si può sapere che sta facendo quello li?! –
Così dicendo sbatte a terra la giacca in pelle ed incrocia le braccia nervosamente. Corro in bagno, gli porto un asciugamano e lo faccio sedere sul divano accanto al caminetto. Si avvolge nell’asciugamano e si siede, io mi siedo accanto a lui.
-   Mi dispiace ma non ho dei vestiti da darti –
-   Non importa – così dicendo si alza di scatto e si sfila la maglietta gettandola a terra.
-   Che…che…che cavolo stai facendo?! –
-   Scema, non posso restare con i vestiti bagnati! Almeno la maglietta posso togliermela! –
mi risponde riavvolgendosi nell’asciugamano. Mi accorgo che nonostante il fuoco sta ancora tremando.
-   Posso fare qualcosa per te? Vedo che stai tremando –
-   A dire il vero si, prestami il tuo calore –
Così dicendo mi tira a lui, sotto l’asciugamano e mi abbraccia. Subito divento rossissima ed inizio ad agitarmi. Il mio cuore batte all’impazzata per l’agitazione mentre la mia testa si svuota. Non capisco cosa sta succedendo. Sento che mi afferra il mento e me lo alza.
-   Scaldami –
Sono le ultime parole che mi dice prima di baciarmi.


Commento dell'autore: Salve a tutti xD ammetto di aver fatto un capitolo davvero lungo, ma se lo interrompevo prima non sarei riuscita a dare la stessa curiosità per fare leggere il seguito! Ammetto che prima di scrivere questa storia avevo già in mente il finale, e è diverso da quelli che faccio di solito. Spero comunque che vi piacerà!
   
 
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