VIVI IL PRESENTE

Passeggiavo per le cupe strade di Londra con l'ipod sparato a tutta palla nelle orecchie inventando coreografie stupide nel mio cervello ormai fuso da 18 lunghi anni. 

Gli owl city risuonano nella mia mente lasciandomi pensare a ciò che era appena successo... 

 

''oh andiamo Harry,  da vero pensi che io me la beva?- sbottai - finiscila con questa messinscena! Mi sono stancata... '' gli urlai contro accigliata e muovendo le mani. 

'' Cazzo Meg, mi lasci spiegare? '' 

'' cosa devi spiegarmi? Come mai ti ho trovato a letto con un altra ragazza? Beh,  illuminami perché proprio non riesco a capirlo! '' 

Aprì bocca per dire qualcosa ma subito la richiuse non pronunciando parola. 

''come credevo'' dissi con una nota amara nella voce. 

''Fottiti Styles!'' pronuncia per poi prendere la borsa e dirigermi verso la porta con il riccio che mi urlava di non andarmene. La sbattei violentemente dietro di me. 

 

Le lacrime mi rigavano il viso e,  una volta arrivata a casa,  mi accasciai lentamente alla porta, incredula che ciò fosse successo sul serio,  e che non fosse frutto della mia immaginazione. 

Come aveva potuto tradirmi? Lui che faceva il geloso ogni volta che un ragazzo posava lo sguardo su di me, lui che mi stringeva a se sussurrandomi tenere parole che ora mi sembravano così stupide e insulse. Come aveva potuto?  Le domande mi riempivano la testa e me la presi tra le mani piangendo come una disperata. 

Avevo dato il mio cuore a quello stronzo di Harry Styles e lui mi aveva ripagata così?  

 

'Basta piangere per quel cretino!' mi continuavano ad urlare le mie amiche dopo un lungo mese, già un mese. Un mese senza d lui! Avete mai avuto la sensazione di essere vuote? Di non poter andare avanti perchè vi manca quella cosa? Quella cosa che vi completa così fottutamente bene? Beh, Harry Edward Styles era quella cosa, per me... 

Lui mi aveva tradito, era ora che io mi ripredessi. Basta pensare a quello stronzo riccio!
Mi alzai dal mio comodo letto e presi il telefono per poi digitare velocemente il numero della mia migliore amica. 

'Meg, chi non muore si rivede eh? qual buon vento? ' sentii echeggiare dall' altra parte del dispositivo. 

'sta sera si esce,  non ammetto un no come risposta! '

'Ok, ti senti meglio? '

'Con styles ho chiuso per sempre, d'ora in poi voglio solo divertirmi!'

'Ti passo a prendere alle nove,  fatti trovare pronta sotto casa!' esclamò prima di attaccare. 

Guardai l'orologio e segnava le 6, corsi a farmi una doccia che duro un'ora,  e subito dopo passai a prepararmi. 

Mi guardai allo specchio e vi osservai il mio riflesso, avevo contornato i grandi occhi color Nutella con un eyeliner e avevo messo un rosso rossetto alle mie labbra piene. Indossavo un vestito a maniche lunghe in pizzo nero che arrivava più o meno a metà coscia e ai piedi indossavo un paio di decolte tacco 12, nere. 

I miei lunghi capelli marroni con riflessi biondi erano arricciati e un fermaglio fermava di lato il mio ciuffo sbarazzino. 

Presi la pochette e vi misi il cellulare,  le chiavi ed il rossetto per darmi un'aggiustata dopo. 

Uscii sul vialetto di casa e trovai Tracy , nella sua fiammeggiante Mercedes rossa,  stesso colore dei suoi capelli. 

 

Arrivammo in discoteca e dopo essere entrate ci avviammo al bar,  per poi prendere due drink. 

Sorseggiavo il mio drink quando una testa riccia varcò la soglia del locale. Sgranai gli occhi e poggiai il bicchiere sul tavolo. Non appena i nostri occhi si incorciarono il mio cuore incominciò a battere più forte nel notare che i suoi verdi occhi ora erano rossi e che,  nonostante cercasse di sorridere, sapevo che quel sorriso era finto quanto una banconota da 3 euro. 

Un senso di nostalgia mi invase facendomi tornare in mente tutti nostri bei momenti. 

Il giorno che ci conoscemmo ad un suo concerto dove ero andata per portare le psicopatiche delle mie sorelle.
Quando mi chiese di uscire la prima volta ed il suo strafottente sorriso.
Quando mi portò sul london eye e mi baciò.
Quando mi chiese di diventare la sua ragazza durante un picnick e quando dopo una pesante litigata mi disse di amarmi durante un'intervista alla radio. 

Pensai a quando i miei lo conobbero e a quanto gli piacesse.
A quando mio fratello fu investito e a quanto lui mi stette vicino in quel momento. 

C'era sempre stato per me,  nonostante tutte le litigate che avevamo avuto avevamo sempre risolto,  insieme. 

Mi sentivo così stupida in quel momento,  vedendo i suoi occhi privi di felicità che non si distoglievano dai miei. 

Scesi lentamente dalla mia sedia e feci un passo titubante verso di lui senza mai distogliere lo sguardo. 

Fece un passo anche lui è dopo un po' ci ritrovammo uno di fronte all'altro. Passai una mano sulle sue occhiaie che da vicino riuscivo a notare e lui mi prese la mano per poi baciarla. Una lacrima solitaria mi bagnò la guancia che lui si appresta ad asciugare con le sue enormi mani. Intrecciai le mie mani alle sue rendendomi conto che non ce l'avevo con lui ma che al contrario ce l'avevo con me stessa perché dopo ciò che mi aveva fatto lo amavo,  e non riuscivo ad essere arrabbiata con lui. 

Era passato un mese da quando era finita, ma quelle labbra mi mancavano terribilmente! 

Passai una mano sul suo viso delimitandone le linee. Non resistetti e presi i suoi ricci con una mano per poi far combaciare le nostre labbra. 

Subito le nostre lingue si incontrano iniziando a danzare tra di loro e le sue mani si posizionarono sui miei fianchi per poi prendermi e farmi combaciare completamente contro il suo petto. 

''mi dispiace,  mi dispiace tantissimo Meg. Non volevo e non dovevo tradirti. Ma ero ubriaco fradicio quando è successo e non riuscivo a capire cosa succedeva. Mi dispiace... ''  esclamò Harry. 

''Ti amo così tanto piccola'' continuò abbracciandomi. 

'' Anche io Hazza, anche io''

Esclamai prima di ribaciarlo. 

 


Non piangere sul passato, è andato. 

Non stressarti sul futuro, non è ancora arrivato.

 Vivi il presente e rendilo meraviglioso. 




 

SPAZIO ME:
QUESTA E' LA MIA PRIMA OS, PERCIO' SIATE DOLCI EHEH!
AHAHAHA

NO COMUNQUE, LASCIATEMI UNA RECENSIONE SE VI VA E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, VE NE SAREI GRATA C:
ERICA