Anime & Manga > Twin Princess
Segui la storia  |       
Autore: P h o e    12/08/2013    12 recensioni
[STORIA SOSPESA MOMENTANEAMENTE]
L'amore profumava di rosso, come i suoi occhi. | Prologo.
«Dal modo in cui ti guarda, lascia chiaramente sotto intendere che tra di voi non c'è nessun filo rosso ad unirvi» ammise risoluto.
La principessa, abbattuta, abbassò lo sguardo.
«...Ma un intero spago.»

Quando Fine, principessa e futura regina del Paese di mezzo, scopre di essere stata promessa in sposa ad un completo estraneo a soli pochi mesi prima della nascita, la sua vita svolta non una pagina, ma un intero capitolo, capovolgendo tutta la sua piccola realtà.
Su ordine, quindi, parte con sua sorella (anch'essa vittima della stessa sorte) per un Regno lontano, completamente catapultata in un'accademia dove i giudizi sono all'ordine del giorno e le regole regnano sovrane.
La principessa si ritroverà quindi a lottare con dedizione e coraggio contro quella tradizione in vigore da più di mille anni e contro un amore orgoglioso che profumerà di rosso, proprio come i suoi occhi.
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Enchanting
Prologo
 
 
 


L'amore esiste e resiste.
E' quello che non subisce rinconquiste.
E' quello che non cambia nonostante il cambiamento.
E anche dopo quell'attimo di smarrimento, ritrova il cammino.
Perché l'amore è grande, ma anche vicino.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



«Signori!» Tolouse richiamò l'attenzione dei presenti in sala, battendo i palmi sulla tavola in quercia e alzandosi dalla sua postazione «Ve ne prego, mantenete la calma!»
Ma nessuno sembrava intenzionato a dargli ascolto. In quel momento gli tornarono alla mente i ricordi di suo padre, ormai andatosene da tempo, che lo avvertiva di quanto potesse dilungarsi e complicarsi l'antica riunione tra i sovrani di Riverouth per le sorti future del Regno.
Erano ormai diverse ore che si erano seduti intorno a quella tavola rotonda, ma a Tolouse parve che fossero passati anni interi. E a dirla tutta cominciava veramente a spazientirsi. Era consapevole che quelle poche ore avrebbero stabilito le sorti delle sue bambine e degli altri principi ancora troppo piccoli per comprendere il significato di quella riunione, però se avesse potuto in quel momento avrebbe volentieri posto fine a quell'ardua scelta con una bella votazione a bigliettini.
Ma in fondo non era la cosa giusta da fare.
Al culmine, afferrò il suo bicchiere di vino bianco e cominciò a sbatterlo sul tavolo.
Finalmente le urla si erano disperse insieme a quel rumore e tutti guardavano Tolouse con un espressione mista tra lo sconcertato e l'indignato.
Senza badare ai silenziosi borbottii di Madame Camelia, riguardo al suo brusco modo di fare, Tolouse proseguì: «Allora, come potete ben notare, siamo qui da più di quattro ore e non abbiamo ancora cavato un ragno dal buco.» lanciò quindi una breve occhiata a sua moglie Elza, la regina continuava a spostare il suo sguardo da un capo all'altro della tavola «quindi dato che nessuno si decide a prendere conclusioni, comincerò io.»
Di sottecchi osserò Aaron, il quale sembrava perfettamente cosciente della prossima richiesta.
«Se non sbaglio il vostro primo genito è maschio, Aaron» parlò infatti assottigliando lo sguardo di giada. 
«Per me sarebbe un vero onore avere come genero una principessa del Paese di mezzo» concordò Aaron con un lieve cenno del capo.
Camelia ed Elza tuttavia non condividevano affatto l'idea di diventare Parenti, ma tutto sommato alla Regina del paese del Sud poteva andare peggio: se fosse rimasta come ultima scelta la figlia di Yamul, allora sì che si sarebbe messa veramente le mani tra i capelli.
«Vi propongo la mia primo genita, Rein.» propose Tolouse «E' nata un'ora prima a distanza della sorella, che ne dite?»
«Mi sembra ragionevole» annuì l'altro.
La decisione fu suggellata da una vigorosa stretta di mano in cui erano racchiuse le sorti di Rein, la principessa del Paese di mezzo e Bright, il principe del Paese del sud.  Elza e Camelia avrebbe tanto voluto dire la loro opinione al riguardo, ma alle donne non era permesso intromettersi, esse potevano prendere la decisione definitiva solo se non vi era più alcun Re a governare un determinato Paese.
Omendo porse la carta ad Aaron e poi a Tolouse perché potessero firmare.
Quando la penna scivolò sull'ultima lettera, Il Re del Paese di mezzo sospirò: le sorti per il futuro di Rein erano state decise, indietro non si tornava più.
Camelia agitò il suo ventaglio, lanciando occhiate di sufficenza ad ogni Re e Regina, che arduo compito averla come parente! 
Elza era sempre stata una donna paziente e comprensiva, ma avrebbe dovuto saldare per bene i suoi nervi per poter controllare i propri modi con quella donna. 
Inoltre, trovava questa storia dei matrimoni combinati assurda e categoricamente egoistica. Questa legge era stata sancita da mille anni, ma ancora lei non ne capiva il motivo. Ricordava ancora quando i suoi genitori le avevano detto di dover sposare un uomo che neppure conosceva, inizialmente era andata su tutte le furie, ma col passare del tempo e grazie ai modi gentili ed educati di Tolouse era riuscita ad aprirsi e ad innamorarsene, fino a volerlo sposare di propria volontà.
Certo, lei era stata parecchio fortunata, ma cosa sarebbe successo se le sue bambine si fossero opposte? Se avessero dovuto arrivare all'altare con l'amarezza dipinta sul volto? Sicuramente lei si sarebbe sentita la madre peggiore di tutti i tempi.
Avrebbe veramente voluto parlare, dire ciò che pensava, ma sfortunatamente non le era concesso.
«...Mio figlio Shade» Elza si riprese completamente dai suoi irremovibili pensieri, quando Moon Maria concluse la sua frase.
«Cosa?» gli sfuggì quel flebile suono dalle labbra, attirando l'attenzione del marito, che accorgendosi dell'aria assente della moglie, le fece la cortesia di ripetere: «Stavamo discutendo su Fine»
Fine, dunque Tolouse voleva predere queste difficili decisioni subito? Probabilmente era distrutto dal baccano che ogni tanto andava ad insinuarsi tra quelle mura, però Elza continuava a sentire come se lo stomaco avesse improvvisamente assunto la forma di un bel fiocco.
«Che ne pensi, Elza?» domandò Tolouse, cogliendo completamente impreparata la Regina. 
Le aveva realmente domandato se fosse d'accordo? No, se fosse stato per lei avrebbe strappato i fogli che Omendo stava compilando e avrebbe urlato a squarcia gola: «No, che non sono d'accordo, ognuno dovrebbe essere libero di decidere il suo futuro e di cambiare il proprio destino. Nessun cuore dovrebbe appartene a qualcuno che non si conosce, nessuno dovrebbe prendere decisioni per altri.»
Ma naturalmente tutto ciò sarebbe rimasto un suo pensiero segreto. Quindi si limitò ad annuire, per lo meno Moon Maria era ceramente più cortese di Camelia.
«Dunque è deciso!» proclamò Tolouse stringendo la mano di Moon Maria, unica Regina del Paese del Nord «Fine sarà promessa a Shade.»
La penna delineò anche per Fine quel immutabile destino.
 
 
 
Elza precedette il marito, tornati finalmente da quell'infernale assemblea.
Subito fu accolta dalle sue bambine, che le corsero incontro, aggrappandosi alla sua ampia gonna, lei le accolse tra le sue braccia, stringendole forse e sè. 
Forse più per perdonare se stessa per aver appena scritto il futuro delle sue bambine, che per altro.
«Bambine mie...» mormorò con le guance contro quelle delle sue gemelline, di solo quattro anni.
Rein si staccò raggiante e guardò la mamma sorridendo «Mamma, sai che prima io e Fine stavamo giocando al cavaliere e alla principessa nel castello incantato?» raccontò con la voce innocente di un bambino.
La madre sorrise «Ma davvero? E scommetto che Fine era il cavaliere che doveva compiere mille fatiche per salvare la sua principessa» stette al gioco
«Veramente al cavaliere è venuta fame prima di aver anche solo compiuto un passo» Rein guardò storto sua sorella, la quale alzò convulsamente le spalle.
«Non si può compiere una missione a stomaco vuoto» si difese «e poi non mi piacciono tutte quelle smancerie da innamorati»
Rein fece una smorfia «Ma un giorno dovrai pur sposarti!»
Fine e Rein erano gemelle, ma l'impronta genetica era veramente scarsa, se non fosse stato per i lineamenti e per l'esile corporatura, nessuno avrebbe mai detto che fossero gemelle.
«Non per forza» ribattè Fine caparbia «l'amore è una cosa per stupidi»
«Fine!» la riprese Camelot lanciandole un occhiata di rimprovero «ti sembra il linguaggio adatto ad una principessa?!»
«Io invece un giorno spero di trovare il vero amore, anzi vorrei che un principe azzurro mi venisse a prendere e mi portasse a galoppo nel suo castello incantato» s'intromise Rein cominciando ad immaginarsi la scena per intero e facendo sbuffare Fine, che la pensava in modo completamente differente.
Elza sentì gli occhi pizzicarle, e dovette fare uno sforzo disumano per non lasciarle uscire. Ascoltando i discorsi delle sue bambine si sentì una pessima madre, se fossero state delle comuni persone forse a quest'ora si sarebbe permessa di concordare i loro discorsi, ma non poteva permettersi di mentire così spudoratamente, alle sue bambine poi.
Come avrebbe accontentato la sognante bambina che desiderava essere accompagnata per tutta la vita dall'amore vero e puro e la caparbia sorella che non ne voleva assolutamente sapere di matrimoni e fidanzamenti?
 
 
 
 
 
 
 





 

 
 
N/A
Eccomi qui con una nuovissima Long-fic.
Allora, so che ho ancora da occuparmi del Segreto della Fenice, però visto che manca ancora molto alla fine di quella fan fiction ho deciso di cominciare questa.
Sarà una storia comunque antica e molto romantica, un po' più tranquilla dell'altra.
Spero che il prologo vi abbia incuriosito.
Un bacione da Alice.
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Twin Princess / Vai alla pagina dell'autore: P h o e