104 Chiacchierata rubata.
«Hey,
dolcezza. È libero quel posto?»
James sollevò lo sguardo da Quidditch Attraverso I Secoli e
scoppiò a ridere
davanti all'espressione di Mary, che stava chiaramente imitando la
"posa
seduttiva" di Sirius, tono di voce più rauco incluso.
«Per te, sempre, milady.» James rispose, ancora
sghignazzando, e Mary ammiccò
prima di prendere posto accanto a lui con un sospiro di sollievo.
«Stanca?»
«Nah, solo annoiata. Non ci vediamo più quanto
prima...» rispose lei
distrattamente, rubando un sorso di succo di zucca dal bicchiere di
James.
«Dimmi, Jamie-James, come va con Lily? Voglio la tua risposta
perché tu hai
un'espressione adorabile e stupida quando la si nomina-eccola
là.»
James si affrettò a cancellare il sorrisetto innamorato che
era immediatamente
spuntato dopo la sua domanda e si schiarì la gola.
«La mia faccia non è
adorabile né stupida, io direi che ho un certo fascino
rude...»
«Quanto un pezzo di sedano.»
«Okay, adesso spacco la faccia a Sirius se non la pianta di
paragonarmi al
sedano, perché questa cosa si sta diffondendo un po' troppo
in fretta...»
Mary rise, una risata sincera e che suonava in qualche modo piena
d'affetto
nonostante lo stesse prendendo in giro, e poi lo guardò, con
quegli occhi di
uno sconcertante blu che pretendevano una risposta:
«È come lo avevi sempre
immaginato?»
E lui, che sapeva di potersi fidare di lei nonostante tutto, sorrise:
«Meglio.
Non ho mai immaginato che potessi sentirmi così... O che...
Onestamente, anche
nelle mie fantasie più ottimistiche, non ho mai sperato di
vederla sorridere in
quel modo a causa mia. Il fatto che Lily sia così felice...
non c'è niente che
valga di più per me. Ho sempre saputo di voler stare con lei
ma ora che ci sono
sul serio... so che voglio passare il resto della mia vita con lei,
come i miei
genitori. Fino alla fine.»
Il sorriso sul volto di lei gli fece capire che aveva fatto bene ad
aprirsi
così tanto, perché se c'era qualcuno che avrebbe
dato letteralmente anche il
cuore per Lily quella era Mary, ed entrambi sotto sotto amavano i gesti
e le
parole romantiche più di chiunque altro.
«Sei meglio di un sedano.» disse Mary e fu il turno
di James di ridere, «E
Sirius e Remus? Tutto bene lì?»
James si scompigliò i capelli nervosamente, pensando a come
risponderle, «È...
complicato, sai che quei due hanno... problemi... da sempre ed
è...
complicato.»
«Si sistemerà tutto. Siete i
Malandrini...» ribatté lei con aria convinta e un
sorrisetto complice.
«Vero...» James concordò con lei,
rilassandosi, finché non sobbalzò al suono di
un allarme. «Devo andare...»
«Certo, certo... Corri da Lils.»
«Lo farò!» esclamò lui,
balzando in piedi, ma si dovette fermare quando Mary lo
chiamò di nuovo: «Sì?»
Mary lo guardò per un lungo momento in silenzio prima di
sorridere di nuovo:
«Ci vediamo presto. Bacia il pupo per me.»
E
poi James aprì gli occhi e colpì la sveglia,
mettendosi a sedere completamente
intontito.
«Guarda chi c'è...» la voce dolce di
Lily lo accolse, «Il tuo papà che dorme
più di te. Che vergogna, vero?»
«Non è un po' presto per cominciare a prendermi in
giro con Harry, Lily?
Credevo avessimo detto che avresti aspettato almeno che lui cominciasse
Hogwarts prima di insegnargli queste cose...» James fece
presente, sogghignando
alla vista dei capelli di Harry e stiracchiandosi prima di andare a
raggiungere
i due, prendendo il bimbo in braccio e baciandolo sulla testolina.
«Tu non
ascoltarla, pupo. Tua mamma è meno mattiniera di
me.»
«Pupo?» ripeté Lily, divertita.
James esitò e poi fece spallucce, avendo la sensazione di
aver usato quella
parola per un motivo ma non ricordando quale. «Mi
è venuto così. Vieni con me,
Harry, papà ti fa vedere come mettere i festoni!»
«Da!»
«Sì! Papà mette i festoni per
Halloween!» James rise, baciando la guancia di
Lily, e cominciò ad avviarsi per il corridoio, facendo
saltellare il bimbo tra
le sue braccia e ripetendo con la voce tonante che a Harry piaceva
tanto: «Per
Halloween! Per Halloween!»
Ora che tanti hanno letto questa storia, posso precisare che la data è [30 ottobre 1981]. Non era propriamente un capitolo, era più un "intermezzo", un sogno di James, quindi lascerò il titolo qui giù.
In modo da ingannare futuri lettori che penseranno che questo stia avvenendo a metà del settimo quando Sirius e Remus ancora non si parlavano.
Grazie a tutti per le recensioni e la calorosa accoglienza tra l'altro! E consolante sapere che mentre io lavoro per spezzarvi il cuore voi siete pronti a essere carini con me (sì, sto ridendo mentre scrivo questo).