Quattro miei capitani
mettano il corpo d'Amleto su un palco,
così come s'addice ad un soldato:
perché se fosse stato lui sul trono,
si sarebbe mostrato un buon sovrano.
Diamo il nostro saluto al suo trapasso
con musiche e con riti militari.
Gli altri corpi toglieteli alla vista:
è una vista da campo di battaglia
e s'addice assai male a questo luogo.
E s'ordini alla truppa di sparare.

Amleto Atto V-Scena II

''Non vale, avevi promesso che mi avresti raccontato una storia a lieto fine'' si lamentò Shinji da sotto un ciliegio in fiore.

''Ho promesso di raccontarti una storia'' rispose Kaworu di rimando chiudendo il tomo con uno scatto ''e comunque non tutte le storie possono avere un lieto fine'', mentre ancora pronunciava queste parole scese dall'albero con un balzo ''meglio andare a casa, i tuoi potrebbero preoccuparsi'' constatò osservando il rosso cielo assorbire quel sole scarlatto tra le nuvole.

''Ti prego rimani ancora un po'!'' lo supplicò Shinji afferrandogli la manica della spalla.

''Sai che non posso'' rispose Kaworu deciso.

''Ti prego, solo un altro po', non posso perderti di nuovo!'' continuava a supplicarlo il ragazzo dai capelli neri.

''Te l'ho già detto Shinji'' disse Kaworu con un sorriso scostando la mano dell'altro dalla sua manica ''non ero altro che una fantasia uscita dalla tua testa, lo spettro di un amico, un qualcuno che almeno una volta nella vita ti dicesse qualcosa come ''Ti voglio bene'', qualcuno che ti tenesse compagnia durante la tua crisi d'identità, e ora che sei riuscito a superare tutte queste cose non ti servo più''. Mentre ancora pronunciava queste parole il ragazzo dai capelli argentei inizio a scomparire in piccole particelle di luce.

''Kaworu …'' sussurrò Shinji.

Prima di vederlo sparire del tutto Shinji credette di vedere l'ombra di un sorriso su quel viso.

A quel punto il moro aprì gli occhi, il richiamo di sua madre al piano di sotto che gli diceva di sbrigarsi e prepararsi per la scuola, la stessa stanza, le stesse cose, lo stesso identico profumo, il paesaggio fuori dalla finestra, il caldo sole mattutino lo investì in pieno viso, il ragazzo si stiracchiò e sorrise.

''Addio Kaworu'' sussurrò spiccando un balzo fuori dal letto. ''Grazie''.