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Autore: lollipop 2013    13/08/2013    5 recensioni
Siamo Aztechi, discendenti della stirpe dei Maya.
Dimenticate tutto ciò che avete letto e sentito sulla nostra stirpe, questa è un'altra storia.
Le nostre famiglie erano diverse. Celate dietro anni di segreti, in continua fuga da una realtà che non è ancora pronta ad accettare la diversità
P-S= Ringrazio come sempre foreverwithyou per la fantastica copertina. Thanks cugy ♥
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5.

 

 

" I quattro Maya si dividono, cercano tracce del loro passato. Il cielo su Tolucasi incupisce, il vento inizia ad alitare forte, é caldo. Qualcuno li osserva, nell'ombra senza farsi vedere, guidandoli in diverse direzioni. Qualcuno o qualcosa governa il corpo del Dio del cielo, aizzandolo contro i suoi consanguinei. La Dea della medicina non è abituata a questa realtà, la sua emotività non regge. Crolla e si piega al volere di forze superiori... Le quattro giovani divinità dovranno combattere contro l'ignoto. "
 
 
Kali esce dalla sua camera in pigiama, trascinando una ancora dormiente Ixchel con se... Le due giovani raggiungono la camera dei ragazzi.
Ancora nervosa e impaurita Kali piomba nella stanza dei due senza neanche bussare...

<< Kali... >un sorpreso Chak, a petto nudo, intendo a fare flessioni appeso all'asse superiore della porta, guarda le due ragazze con aria interrogativa.
<< Ragazze, cosa fate qui... >> Chak si stacca dalla porta, poggiandosi un asciugamano al collo. Alle sue spalle una porta si apre, Nacon raggiunge gli altri nell'ingresso della stanza...
<< Cos' è... avete organizzato un pigiama party a mia insaputa... >> ride Nacon, alludendo alla tenuta da notte delle due sue amiche.
Kali però non ha alcuna voglia di ridere, tiene lo sguardo di Chak, continua a guardare il ragazzo in modo serio.

<< Avevi ragione... I Maya dovranno tornare in Messico. >>
Lasciata la cupa Londra i giovani Maya sono pronti a tornare a casa e ad affrontare una nuova apocalisse.
Kali, Chak e Nacon hanno abbandonato la loro città nativa da adolescenti, quando compresero che le credenze dei loro avi, avrebbero stroncato le loro vite.
I saggi aztechi spedirono i tre giovani in diverse parti del mondo, li divisero, per evitare che  trovandone uno, avrebbero trovato tutti.
Ixchel ha sempre vissuto a Roma, i suoi genitori lasciarono il Messico quando lei nacque, fiutavano il male e volevano proteggerla da esso.
Nella strage Maya del 2001 in Messico, donne, uomini e bambini vennero brutalmente uccisi da miscredenti che dubitavano delle loro parole, usanze e credenze.
Gli anziani del villaggio giurarono vendetta ma il tempo trascorreva e loro invecchiavano, fino a morire, senza mai riuscire a dimostrare agli umani che le loro non erano solo credenze ma fatti.
Neanche la loro vendetta arrivò, la morte li portò via prima che essa potesse compiersi.
Trema Kali, il timore di ritornare in Messico è tanto...

<Manchiamo da così tanto tempo, cosa troveremo lì? >> Chak le stringe la mano, per confortarla.
<< É casa nostra, qualsiasi cosa ci aspetti noi combatteremo e vinceremo. Ci riprenderemo le nostre vite. >>
Nacon é più combattivo che mai. Vuole arrivare al bandolo della matassa e concludere questa storia. Il guerriero che è in lui sta emergendo...
Il Messico non é come i ragazzi lo ricordavano.
La loro casa, calda ed accogliente è diventata un covo di criminali, alla ricerca di qualsiasi cosa possa arricchirli.
I giovani Maya si recano nel loro paese natale, Toluca.
Le persone che conoscevano li non ci sono più, le loro case sono abitate da estranei.
I quattro giovani si dividono in cerca di qualcosa o qualcuno che possa rispondere alle loro domande…

<< Mi scusi --- >> Kali cerca di avvicinarsi a qualche abitante del piccolo villaggio di Toluca, ma nessuno sembra intenzionato a voler parlare con lei…
Tutti gli voltano le spalle, ore ed ore di cammino, alla ricerca di risposte non hanno portato a nulla.
Nessuno sa niente o non vuole dire niente…

<< Questa gente sembra vivere nel terrore… >> Kali si guarda attorno incredula, i visi scavati e gli occhi malinconici le fanno quasi percepire la paura di quella gente.
<< Chissà se Nacon e Ixchel hanno avuto più fortuna di noi… >> Chak cinge la vita di Kali ed insieme si incamminano verso la pensione che li ospita.
Ormai è quasi buio.

<< Nacon dovremmo rientrare… >> la povera Ixchel spaventata ed infreddolita cerca di convincere il giovane discendente Maya…
<< E’ inutile che continui… questa gente non parlerà mai. Sembra quasi che abbiano paura di noi. >>
<< Gia, infatti sto provando a spiegare loro che noi siamo i buoni e che vogliamo sconfiggere i cattivi, ma abbiamo bisogno del loro aiuto…>> 
urla Nacon, nelle vie buie e desolate di Toluca, spera che almeno una di quelle persone esca dalla casa in cui si è rintanato e parli con loro…
<< Lascia perdere andiamo, inizia a farmi paura questo posto. >> Ixchel trascina via Nacon, tirandolo per un braccio.
La notte trascorre in fretta, nessuno dei quattro aztechi è riuscito a chiudere occhi, l’agitazione per la sciagura che incombe è tanta.

<< Buongiorno. >> Chak e Nacon si fanno strada nella camera delle ragazze
<< Bella cera ragazze… sembrate morte. >> Nacon trova la forza di scherzare anche in momenti del genere, riuscendo a trovare complicità in Ixchel…
<< Senti chi parla… Tu hai l’aspetto di un mostro con quelle occhiaie. >>
E’ il solito Chak a riportare l’ordine, attirando l’attenzione dei compagni su temi più seri.
<< Kali, so che quest’ultimo sogno ti ha spaventata molto e che non hai voglia di raccontarlo, ma noi dobbiamo sapere cosa ci aspetta per provare a salvare noi stessi e migliaia di persone… >> ciò che Kali ha visto stavolta è difficile da raccontare, come può spiegare a Chak che qualcuno prenderà possesso del suo corpo, servendosi di lui per attaccare gli altri?
Respira Kali, stringe i denti e sotto le richieste forzate degli amici, racconta la sua premonizione.

<< Che vuol dire che una presenza si impossessa di Chak… non ha senso. >> Nacon è scettico, tutta questa storia è troppo per loro, fino ad ora hanno dovuto affrontare inspiegabili fenomeni naturali, ma ora questo… presenze, entità sovrannaturali…

<< Come faremo ad affrontarli, a combatterli… >> Ixchel tempesta di domande i compagni, senza ottenere alcuna risposta.
Il sole è alto su Toluca, è tempo di uscire, ed attendere che i presagi di Kali si avverino.
Tutti sono in giro per il villaggio, Chak invece è seduto su di una panchina, ha la testa china sui libri. Spulcia pagina dopo pagina i vecchi cimeli di famiglia, cerca di trovare risposte fra quelle righe, qualcosa che forse gli è sfuggito sino ad allora.
“ 5 Uayeb ” queste parole ricorrono spesso tra le righe dei vari libri che trattano il calendario Maya…

<< 5 giorni di stragi, di catastrofi… Gli aztechi avevano paura in questi giorni… >> Chak borbotta fra se e se, il suo respiro è affannoso, deglutisce di continuo, forse ha capito, forse è arrivato alla conclusione di questa storia.
Infila i libri frettolosamente nella tracolla e corre via, in cerca dei suoi compagni.

<< Cosa stai cercando di dire Chak… che i nostri avi avevano ragione, che la fine del mondo sta arrivando e che tutto accadrà in questi 5 uayeb? >> Nacon scuote il capo, non è convinto delle scoperte di Chak.
 << Ascolta Nacon, forse dobbiamo sopravvivere a questo giorno e poi tutto sarà finito. Pensateci: l’onda anomala in Brasile, la scossa sismica in Italia, la pioggia di insetti in India, la tempesta perfetta in Inghilterra ed ora il Messico. Cinque catastrofi in cinque distinti giorni. Qualsiasi cosa accadrà oggi, sarà l’ultima. Dobbiamo solo resistere a questa giornata e poi ci butteremo tutta questa storia alle spalle. >>
<< 
Dimentichi una cosa Chak, oggi non ci colpirà alcuna catastrofe naturale. Qualcuno si aizzerà contro di noi, mettendoci l’uno contro l’altro. Come credi che riusciremo sopravvivere se ci ritroveremo a combattere ognuno per la propria sopravvivenza. >> le parole di Kali fanno rabbrividire tutti.
Cosa accadrà se ciò che lei ha sognato si realizza, come sopravvivranno se si ritroveranno a combattere su fronti opposti?

<< Non attaccherei mai uno di voi… siete la mia famiglia. >>
Tutti guardano Chak, credono alle sue parole, ma col tempo hanno imparato a fidarsi dei sogni di Kali e sanno che qualcosa di oscuro sta per arrivare e che presto Chak non sarà più lo stesso.
I giovani aztechi non devono attendere a lungo…
Spinti dal desiderio di capire, di trovare delle risposte, i quattro ragazzi si dividono. Forse singolarmente riusciranno a farsi dare qualche risposta dagli abitanti del villaggio.
Il cielo su Toluca inizia ad incupirsi. Il vento inizia ad alitare forte, é caldo.
Qualcuno osserva, nell'ombra i quattro Maya, che a loro insaputa vengono guidati verso i loro destini.

<< C’è nessuno? >> Kali si ritrova ad entrare nella sua vecchia scuola, ormai abbandonata.
<< Heyla… >> nessuna risposta, Kali continua a camminare, i suoi piedi sembrano trascinarla contro la sua volontà.
Chak continua a spulciare libri.
Nacon tenta ancora di parlare con qualcuno, si reca nella vecchia zone presieduta dai saggi del villaggio, cercando di incontrare qualche amico di vecchia data.
Ixchel è sola in una zona per lei ostica e sconosciuta, si reca in chiesa… pregare è l’unica cosa che essa possa fare in questo momento.
Senza che i quattro amici se ne accorgano, il clima intorno a loro inizia cambiare…
I tuoni risuonano come piccole bombe che esplodono, all’interno della chiesa di Toluca.
Ixchel si fionda all’esterno alza la testa al cielo, meravigliandosi di vederlo sereno, rientra in chiesa e si inginocchia sull’altare, serra gli occhi ed inizia a pregare.
Un lampo illumina la chiesa facendo riaprire gli occhi di Ixchel.

<< Ma cosa succede? >> la ragazza si fionda nuovamente all’esterno, ciò che le si presenta d’avanti è raccapricciante. Persone urlanti, c’è chi è ferito, chi disteso sul suolo esanime. La gente si ammazza a vicenda.
<< Fermi, cosa fate… Fermatevi. >> nessuno sembra udire la voce di Ixchel, la ragazza si getta sui feriti, cercando di curarli, una voce alle sue spalle però la fa rabbrividire, distraendola dal suo dovere.
<< Non riuscirai a salvarli, arrenditi Ixchel… >> sembra che quella voce volteggi nell’aria o che sia lontana anni luce.
Ixchel si volta, ma alle sue spalle non c’è nessuno.
Ritorna ad occuparsi dei feriti, ma uno dopo l’altro essi iniziano a morire.
Quella voce rimbomba nella mente di Ixchel, tutto quel sangue versato, tutte quelle vite spezzate, le rimordono l’anima.
Presa dall’angoscia e dal senso di colpa si accascia a terra, sorretta da una maestosa quercia.

<< Non sei come gli altri discendenti Ixchel, ciò che fai, le tue erbe… non salveranno nessuno. Nemmeno te stessa. >> quella voce continua a risuonare nella mente di Ixchel, la ragazza si lascia andare ad un pianto di sfogo…
<< Non servo a niente… non sono utile a nessuno. >>
Dall’altro lato di Toluca Kali cerca di capire come mai si è recata in quella scuola, cosa c’è in quella struttura che la attirata sino ad essa.
Un rumore la fa sobbalzare

<< Chi c’è? >> la scuola è deserta eppure sembra che qualcuno stia osservando Kali.
Con passo lento la ragazza si avvicina all’ingresso, li dove proveniva il rumore.
Sente il suo cuore battere ad una frequenza tutt’altro che normale.
Volta l’angolo ed eccola all’ingresso…
Una figura scura le si presenta d’avanti, ha il volto chino in basso…

<< Chi sei? >> la figura si incammina verso Kali, la ragazza indietreggia spaventata.
Quella persona alza il capo, permettendo a Kali di vederlo…

<Oh mio Dio, Chak… mi hai spaventata… >> Kali si avvicina a Chak…
<< Non ho trovato nulla qui, forse è meglio andare, raggiungiamo Nacon e Ixchel. >> Chak è immobile, non parla e non si muove…
<< Chak… >>Kali guarda il volto dell’amico, soffermandosi sui suoi occhi…

<< Cos’hanno i tuoi occhi… Oh no, sta accadendo… >> la premonizione di Kali si sta avverando, Chak sembra essere posseduto.
Muove la testa Chak, facendo scricchiolare il suo collo, sembra voler dare del vantaggio a Kali per farla scappare.
La ragazza inizia a correre e si rifugia negli spogliatoi della palestra, imbraccia la mazza di legno di una scopa… Dovrà difendersi da Chak se è intenzionata a sopravvivere a questo giorno.

<< Chak, ti prego… non sei in te… >> Kali sente avvicinarsi i passi di Chak, lo implora di tornare in se…
La porta dello spogliatoio si apre, lasciando entrare un inquietante Chak.
I suoi occhi rosso porpora fanno raggelare il sangue di Kali…

<< Ti prego Chak… torna in te, combatti… >> le parole di Kali non sortiscono effetto.
Chak si avventa contro di lei scaraventandola contro il muro, un urlo di paura è tutto ciò che Kali riesce ad emettere.
Nacon, se pur lontano, grazie ai suoi sensi sviluppati da guerriero, riesce a sentire le urla di Kali. Inizia a correre, verso la direzione di quella invocazione di aiuto.
Durante il percorso si imbatte in Ixchel.

<< Hey, Ixchel… cosa è successo stai bene? >>
La ragazza continua a piangere, tra le lacrime borbotta qualcosa a Nacon…
<< Guardali, sono morti tutti… >> Ixchel indica d’avanti a se, Nacon si volta ma non vede nulla.
<Di che parli, qui non c’è nessuno. >> Ixchel alza lo sguardo, ha gli occhi ancora gonfi per il pianto… Guarda la strada alle spalle di Nacon, meravigliandosi di non vedere nessuno.
<< Come è possibile, erano li… erano tutti li. >>
<< Hey, tranquilla… Qualcuno o qualcosa ha voluto destabilizzarti, proprio come diceva Kali. Niente era vero… >> 
le stringe la testa tra le mani Nacon, con fare quasi fraterno…
<< Kali… >> mentre abbraccia Ixchel, Nacon si ricorda di Kali e della sua invocazione d’aiuto…
<< Dobbiamo andare. >> stringe la mano di Ixchel nella sua ed insieme iniziano a correre alla ricerca della loro amica.
Nacon e Ixchel arrivano alla scuola e silenziosamente vi entrano, girano per un po’ finche dei rumori non li attirano negli spogliatoi…
I due vi entrano, Chak è disteso a terra, proprio sull’uscio della porta, privo di sensi…
Ixchel si china su di lui per sentirgli il polso…

<< E’ vivo!>> rassicura Nacon, bisbigliando sotto voce.
<< Resta con lui, io cerco Kali. >>
Nacon entra negli spogliatoi della scuola, vede Kali… la ragazza è riversa sul pavimento, su di lei una figura incappucciata, ha le mai sul ventre e sul petto di Kali…
<< Chi sei… Lasciala. >> la figura si volta verso Nacon, ha gli occhi neri come la pece ed il volto sfigurato.
La figura si alza, lasciando Kali e avvicinandosi a Nacon.

<< Chi sei… >> Nacon continua a fargli domande…
<< Non ti ricordi di me giovane Nacon…  Huracan, questo è il mio nome… Rammenti adesso? >>
Nacon scuote il capo, non rammenda il suo nome.
<Anni fa io ed i tuoi genitori eravamo molto amici, la nostra cultura era al di sopra di quella del genere umano, ma essi non riuscivano a capire e tu sai cosa è successo dopo… >>
<< L’incendio… >> 
Nacon ascolta attentamente le parole dell’uomo, vuole capire cosa sta accadendo.
<< Gia, in quell’incendio la tua famiglia, quelle dei tuoi amici e tante altre famiglie che conoscevo sono morti. Io sono sopravvissuto ma le fiamme hanno sfigurato il mio volto. 
Quel giorno giurai vendetta, contro tutti gli uomini miscredenti del mondo…
Col passar degl’anni ho rafforzato la mia tecnica e grazie ai libri antichi sono riuscito a ritrovare vecchi rituali che mi sono stati molto utili per spaventare l’umanità.>>
<< La pioggia di insetti, il terremoto, la tempesta e l’onda… sono tutte opere tue? >>
<< Ci ho messo un p0’ per crearle, ma alla fine c’è l’ho fatta. >>
<< Perché hai colpito proprio le nostre città? >> 
Chak rinviene, dolorante è aggrappato ad Ixchel…
<< Perché mi servivate qui e sapevo che questo era l’unico modo per avervi… Ho sfruttato i “poteri” di Kali, condizionando la sua mente per avervi tutti qui a lavorare con me. >>
Tutto è più chiaro ora… persino per Nacon.
<< Tu credi davvero che noi ci alleeremo con te… Che ti aiuteremo  a distruggere il mondo per vendetta… Sei un illuso. >>
Huracan discendente dello spirito creatore, che diete origine alla vita, si aizza contro ai giovani Maya, il rifiuto di Nacon è inaccettabile per lui.
<< Come puoi non voler vendicare la tua famiglia, come potete… Se non combatterete al mio fianco mi servirò di voi per vincere questa battaglia da solo. >>
Nacon si volta, guarda Chak e Ixchel, non ha idea di cosa ha in mente Huracan…
Chak invece ha già capito… Guarda il corpo inerme di Kali, ancora riversa sul pavimento…

<E’ questo che hai fatto a me e che stavi facendo a Kali… rubavi la nostra linfa per indebolirci e rafforzare te stesso? >> chiede con un filo di voce…
<< Sapevo che sia tu che Kali non avreste mai accettato un alleanza con me, ecco perché ho preso possesso del tuo corpo per indebolire lei… in questo modo ho preso la tua linfa e anche la sua. Nacon, mi aspettavo invece che tu capissi e mi aiutassi… ma a quanto pare, devo privare anche te della tua linfa.>>
Nacon si volta verso i suoi amici e con fare sicuro intima loro di mettersi al riparo…
Pochi istanti ed Huracan si scaraventa contro di lui.
Il ragazzo viene scaraventato contro gli armadietti, battendo ripetutamente il capo su di essi.
Nacon si rialza, incitato dai suoi compagni, corre verso Huracan, facendo emergere il Dio della guerra che è in lui. Sferra calci e pugni di una potenza inaudita… nulla però sembra scalfire l’uomo.
Un altro violento colpo scaraventa Nacon su delle panche, il ragazzo si ferisce ad un braccio… iniziando a sanguinare.
Ixchel ha il capo chino, sembra che la battaglia non sia di suo interesse.
Sfoglia i vecchi libri della sua famiglia. “Huracan” ha già letto quel nome da qualche parte…

 
Percepisce gran parte della sua forza da un vecchio cimelio donatogli da Hunab Ku, il Supremo Dio creatore dei Maya. Il suo potere è rinchiuso in un medaglione placcato d’oro, che Huracan porta sempre al collo…
 
Ixchel capisce che l’unico modo che Nacon ha di sconfiggere Huracan è strappargli quel medaglione.
Un altro duro colpo scaraventa Nacon oltre gli armadietti dove Chak e Ixchel si erano rifugiati…

<< Oh mio Dio, stai bene? >> Ixchel fissa il braccio di Nacon, che non cessa di sanguinare.
<< Starei meglio se riuscissi a capire come distruggere quell’essere… >>
Ixchel mostra a Nacon il libro, indicandogli il medaglione…
<< Hai visto questo al collo di Huracan? >> Nacon fa cenno di si col capo…
<< Strappaglielo, se gli porterai via il medaglione lo renderai vulnerabile e avrai più possibilità di sconfiggerlo… >>
Intanto Huracan torna a cibarsi della linfa di Kali, la ragazza è ancora priva di conoscenza alla mercè di quel demonio.
<< Ragazzi potreste risparmiare le chiacchiere per dopo… quel mostro si è nuovamente avventato su Kali. >> Chak ancora dolorante e privo di forze richiama l’attenzione dei compagni…
Con un balzo Nacon, scavalca gli armadietti scaraventandosi su Huracan, tra i due c’è una violenta colluttazione, forte come solo delle divinità sanno fare.
Con un colpo di mano Nacon riesce a strappare il medaglione ad Huracan, rendendolo così vulnerabile.
Gli occhi dell’uomo ritornano di un colorito normale, nocciola come lo sono sempre stati.
Nacon lancia il medaglione nelle mani di Chak, che sta lentamente riprendendo le sue forze.
Nacon tira fuori un pugnale dalla borsa di Kali, sta per colpire Huracan ma Chak lo ferma…

<< Non ucciderlo… se non ha questo non può fare più del male a nessuno… >> Chak lascia cadere il medaglione che ha tra le mani, lo calpesta con un piede riducendolo a brandelli…
<< Nooo >> Huracan urla, il potente cimelio donatogli da Hunab Ku ha cessato di esistere.
Nacon prende un inerme Kali fra le sue braccia e seguito dai suoi compagni fa per uscire…

<< Perché risparmiate la mia vita? >> chiede sorpreso Huracan…
Chak si volta, ha pietà per lui…
<< Capiamo il tuo dolore, è comune al nostro… Anni fa gli umani hanno distrutto le nostre vite, uccidendo la nostra stirpe…Volevi vendetta, ma i nostri avi ci hanno insegnato che non bisogna combattere il male con altro male… >>  
Huracan china capo insegno di rispetto…
<< Forse lui era assente durante quella lezione… >> borbotta ironico Nacon.
I quattro giovani Maya lasciano Huracan al suo destino, cercando di riprendersi il loro.
Il mondo è salvo, nessuna mai saprà che a salvarlo sono stati gli stessi che anni prima avevano predetto le catastrofi e per questo puniti con la pena di morte.
Donne, uomini e bambini sono stati tratti in salvo da quattro orfani, i quattro discendenti di quella stessa stirpe tanto perseguitata.
Chak, Kali, Nacon e Ixchel sono pronti a lasciarsi tutto alle spalle ed andare in contro ad un nuovo destino.

<< Abbiamo vinto? >> Kali riapre gli occhi, si è persa la battaglia finale, non sa ancora di quanto sia stato forte Nacon, il suo scettico cugino.
<< Il bene vince sempre… >> le sorride Nacon tenendola stretta fra le braccia.
I quattro giovani sia allontanato stretti l’uno con l’altro, con la consapevolezza che queste apocalissi li hanno riuniti, rendendoli più forti e ridando loro una famiglia.

Chak.


Kali.


Nacon.


Ixchel.


Chak & Kali.                                                                            Nacon & Ixchel.
     


Eccoci giunti alla fine di un'altra storia.
Spero che vi sia piaciuta, attendo i vostri commenti.
Vi lascio il video creato per questa storia dalla mitica 
Foreverwithyou.

Cliccate qui per vederlo. ♥

Ringrazio tutti coloro che hanno letto e seguito la mia storia, chi l'ha inserita tra le preferite/seguite/ricordate.
Chi ha sempre commentato come:
foreverwithyou, PoppyAnnie e YeLloWfloWeRs

e chi ha sempre seguito nascondendosi nell'ombra.  xD
P.S= Ecco a voi la mia nuova storia di genere romantico/drammatico:
Addict to you.
Anche per questa storia la mia dolce e tanto amata foreverwithyou ha creato un video.
Cliccate qui. 

   
 
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