«Loki?
Che ci fai qui? Che hai fatto a
Stark?» esclama l'agente Coulson trovando il bel dio
semi-nudo sul divano
mentre guarda la tv con un serpente sulle spalle.
«Ci
vivo, e Stark sta benissimo.» gli
rivolge distrattamente uno sguardo, ma quell'occhiata di sfuggita gli
basta per
accorgersi del teaser puntato contro di lui.
Si
affretta a far scendere Jormungandr
dalle spalle e a nasconderlo dietro di sé «Calma,
non è necessario, non intendo
farle del male.» alza le mani.
«Mi
hai ucciso, di te non mi fido, e devo
dire che in questo momento non vedo perché non dovrei
farlo.» prende meglio la
mira.
«L'ho
anche riportata indietro se ben si
ricorda, ma se ha dei problemi con la memoria posso
rimediare.» si offre con
gentilezza, nascondendo il figlio dietro la schiena.
«Piantala
con questa farsa, non sei
credibile.» poggia il dito sul pulsante per far partire il
colpo.
«Agente
Coulson, che piacere rivederla.
Ehi, giù quel coso.» Tony in accappatoio corre a
deviare il raggio del colpo
che sta per partire mentre Loki si volta e si china su Jormungandr per
coprirlo
nel caso in cui il colpo arrivasse a segno.
«Stark,
stai bene? Che ci fa lui qui e con
addosso a malapena dei pantaloni?»
«Gliel'ho
detto, Agente, qui ci vivo.» alza
la testa giusto per controllare che l'arma non sia più
puntata contro di loro e
poi si rialza.
«Stark?»
domanda impaziente.
«Sì,
vive qui, non sta mentendo.» si
avvicina al divano per dare una carezza a Jormungandr che sibila
felice.
«Cosa
intendi con “vive qui”?» domanda
scioccato.
«Che
vive qui, con tutti gli annessi e
connessi.» posa una mano sul braccio di Loki che sta ancora
fissando il teaser.
Resta
un attimo a fissarli inebetito dalla
rivelazione ma poi riacquista il suo solito applombe «E il
serpente?»
«È
mio figlio, Jormungandr.»
«Ecco,
mi pareva che l'uccisore di Thor non
dovesse aggiungersi a voi due.» si passa una mano sul volto,
e prima che possa
dire altro dall'ascensore escono Bruce e Steve, rispettivamente insieme
a Hela
e a Fenrir. Loki si irrigidisce alla vista del figlio di nuovo con il
guinzaglio, anche se questo è verde come da lui richiesto
con la gentile frase
"se proprio vuoi mettergli un guinzaglio e sopravvivere per raccontarlo
ti
conviene che sia verde".
«Steve?
Che ci fai qui?» domanda l'agente
con un'espressione quasi tradita.
«Potrei
farti la stessa domanda, se mi
avessi detto che saresti passato qui saremmo potuti venire
insieme.» Steve si
china a slegare Fenrir che corre da Loki.
«Perché
sleghi il cane?»
«No...»
sussurra il soldato.
«Non.
È. Un. Cane.» ringhia minacciosamente
Loki stringendosi il cucciolo al petto.
«Ah
no? E cosa sarebbe?»
«Mio
figlio.»
«Tuo...cosa?
Steve...»
«Che
ne dici di sederti?» il biondo lo
prende per un braccio e lo conduce verso il divano su cui si
è spaparanzata la
bambina dopo essersi impossessata del telecomando.
«Noi
non avremo detto proprio tutto, ma voi
due ci nascondete qualcosa.» insinua Tony con una voce
malevola.
«Una
cosa alla volta, Stark.» lo liquida il
biondo senza staccare gli occhi dall'agente sempre più
pallido «Tutto bene,
Phil? Ti prendo dell'acqua?»
«Nella
seconda guerra mondiale facevi la
crocerossina?»
«Ci
stai un po' zitto?»
«Non
penso proprio, è divertente.»
«Tony,
zitto.» si intromette Loki posando
il cucciolo a terra e facendosi apparire addosso una camicia
«Agente, se posso
fare qualcosa visto che l'incantesimo sembra non aver funzionato
così bene...»
si avvicina con un sorriso gentile che nessuno a parte Tony gli ha mai
visto.
«No,
sto bene è solo che... Steve, perché
diavolo porti a spasso Fenrir, il lupo che ucciderà
Odino?» si rivolge al
biondo che ha rilassato le spalle vedendo che si è ripreso.
«È
solo un cucciolo ed era stufo di giocare
dentro, voleva uscire un po'.»
«Ti
rendi conto di chi sono questi?
Suppongo che quella di fianco a me sia la Regina degli
Inferi.» si passa di
nuovo una mano sul viso.
«No
agente.» Bruce si siede su una poltrona
vicina «É una bambina di cinque anni dolcissima,
che forse, in un qualche
scenario del destino, lo può diventare, ma ora sono tutti e
tre dei bambini che
hanno bisogno di affetto proprio come tutti gli altri.»
scompiglia i capelli
alla bimba allungandosi fino al divano.
«Va
beh, lasciamo stare, non voglio nemmeno
sapere.»
«Perfetto,
perché io voglio sapere tutto.»
Tony gli si siede accanto con un'espressione curiosa.
«Tony...» lo riprende
Loki, conoscendo l'abitudine del compagno a fare centinaia di
logorroiche
domande.
«Che
c'è? Voglio solo fare qualche
domanda.» si lamenta come un bambino.
«Loki,
seriamente, come fai a sopportarlo?»
domanda Bruce lasciandosi andare sulla poltrona.
«Abilità
divine.» si stringe nelle spalle «Se
ho sopportato Thor per tutti questi anni posso sopportare
lui.»
«Guarda
che mi offendo.»
«Dovrebbe
offendersi lui, sarà scemo ma
almeno ogni tanto sta zitto.»
«Uno
a zero per lui.» sentenzia Bruce dalla
sua poltrona.
«Banner
zitto. Comunque, non crediate di
averla scampata voi due.» si rivolge ai due che si stanno
guardando nella
speranza di potersene andare senza troppe
domande.
«Perché
dovremmo dirlo a te?»
«Perché
uno: io a voi ho detto cosa stava
succedendo in casa mia, due: vi annoierò talmente tanto con
le mie domande che
alla fine deciderete di rispondermi solo per farmi stare
zitto.»
«É
la tattica che funziona meglio in
effetti.» conferma Loki permettendo a Fenrir di andare dal
suo biondo compagno
di giochi «Rogers, la sapevi quella del biondo e del golden
retriver?» domanda
ancora stizzito per la faccenda del guinzaglio.
«No.»
si presta al gioco grato per il
cambio di argomento.
«Sai
che differenza c'è tra un biondo e un
golden retriver? Il golden retriver ha un cervello.»
«Che
simpatico.» sibila «Stark, devi
piantarla di insegnargli battute squallide.»
«Non
è colpa mia, guarda troppa tv. In
effetti potrei rimediare...» sogghigna lascivo.
«Ecco
quando le mie battute squallide
diventano piacevoli.» si siede esasperato su una poltrona.
«In
effetti...» si lamenta Bruce.
«Ora,
se avete finito di piagnucolare, voglio
sapere la loro versione.»
«Non
dobbiamo dirti niente.» si inalbera
Steve.
«Possiamo
anche dirglielo, tanto ormai
hanno capito tutto.» sospira Phil
«Comunque
Stark, quello che hai combinato
tu è peggio.»
«Io
non ho combinato proprio niente.» si
appollaia sul bracciolo della poltrona su cui è seduto Loki.
«Ah
no? Mi stai dicendo che Loki e i suoi
figli non vivono con te?»
«Questi
sono dettagli. Ora racconta.» esige
come un bambino.
«Ci
siamo trovati, okay? Avevo bisogno di
aiuto dopo essere morto,» guarda storto Loki che lo ignora
accarezzando la
testa di Jormungandr «e Steve c'era, poi da cosa nasce cosa
e... Hai capito.»
si ferma visto che Steve sta diventando praticamente viola.
«Quando
il povero
verginello-non-più-tanto-verginello non sarà
qui... Ahia!» si lamenta per lo
schiaffo che gli arriva sulla nuca.
«Piantala.»
lo rimprovera Loki «Prendili in
giro finché vuoi ma non davanti ai miei figli.»
Alza
gli occhi al cielo, poi guarda negli
occhi il serpente «Tutta colpa tua.» gli
dà un colpetto con un dito sul naso
mentre Loki sorride.
«Che
bella coppietta stile anni '50. Loki,
perché non ti fai una permanente?» chiede Natasha
entrando con Clint.
La fulmina con lo sguardo «Sei russa, sei abituata al freddo, potrei trasformarti in una statua di ghiaccio.» le ringhia contro.
«Davanti
ai tuoi bambini? Non pensi che
potrebbero scandalizzarsi?» lo sfotte Clint a cui Jormungandr
striscia incontro
per farlo inciampare «Mi mancava quello che cercava di
uccidermi.» commenta
mentre il serpente gli si arrotola addosso fino a salirgli innocuamente
sulle
spalle.
«Potrei
farlo io.» ringhia sempre più
stizzito mentre Tony ridacchia e gli posa una mano sulla spalla.
«Che
poi non capisco,» aggiunge la rossa
sedendosi sul divano e allungandosi per prendere in braccio Hela, unica
presenza femminile in quel covo di pazzi; averla nella squadra
potrà
dimostrarsi utile quando la bimba crescerà «con
voi due in giro per casa come
possono ancora scandalizzarsi di qualcosa?»
«Cosa
intendi?» assottiglia lo sguardo.
«Mi
vuoi far credere che passate le serate
a guardare cartoni con loro e che non li mettete a letto il
più presto possibile?»
fa un sorrisino allusivo mentre Loki si irrigidisce; per fortuna di
Natasha la
mano di Stark lo sta tenendo saldamente ancorato alla poltrona,
altrimenti le
sarebbe già saltato addosso.
«Loro
guardano film che dicono che non ci
piacciono e la tv fa rumori strani.» commenta distratta Hela
facendo scorrere i
canali fino a trovare i suoi cartoni preferiti, mentre Loki arrossisce
di botto
e Tony scoppia a ridere.
«Dimmi,
Hela, che tipo di rumori?» chiede
cercando di trattenere le risate.
Prima
che la bambina possa rispondere Loki
gliela strappa via e la avvolge tra le proprie braccia
«Sta'
lontana da mia figlia.» sibila.
«Papà,»
tossisce la piccola «non riesco a
rispondere alla zia Nat se mi stringi così forte.»
«Non
devi risponderle.» ringhia fulminando
la rossa con lo sguardo.
«Dalla
a me.» sopraggiunge Tony, l'unico
che osi avvicinarlo quando i suoi occhi sono completamente rossi
«Rischi di
farle male.» gli fa notare e a questo Loki accetta di
passargli la bambina che
salta via grata dalla stretta soffocante.
«Ehm,
Loki, non...» cerca di calmarlo
Natasha, ma il colore dei suoi occhi la spaventa.
«Zitta.»
interviene Tony «Loki, calma,
stava solo scherzando.» fa cenno a Steve di posare Fenrir
prima che la
situazione si aggravi.
Gli
occhi di tutti sono puntati su loro
due.
«Sei
protettivo nei loro confronti, ed è
normale, sono i tuoi figli, e dopo quello che avete passato capisco che
tu veda
tutto come una minaccia per loro, ma in questo caso non ti sembra di
esagerare?» gli sfiora la pelle che per la rabbia
è diventata blu; ha la
tendenza a trasformarsi in jotun quando si sente minacciato, e Tony
capisce che
la sua reazione è come un attacco di panico a scoppio
ritardato.
Inclina
la testa di lato e lo guarda come
se non capisse bene dove si trovi o cosa stia succedendo, poi sposta lo
sguardo
sulle proprie mani e rabbrividisce scioccato.
Si
è trasformato.
Davanti
a tutte quelle persone che lo
fissano con gli occhi sgranati e ai suoi figli spaventati per il
mutamento
della sua pelle e per il colore della sua aura, che loro riescono a
percepire,
fino a un momento prima colmo d'ira immotivata.
Si
è trasformato davanti a tutti loro senza
nemmeno rendersene conto, e ora il suo sguardo si sposta freneticamente
da una
parte all'altra della stanza per trovare un posto in cui nascondersi;
l'alternativa più vicina sono le braccia di Tony allargate
per accoglierlo.
Ci si
rifugia vergognandosi a morte.
Stark
fa un cenno agli altri indicando la porta,
e tramite il labiale e l'aiuto di Jarvis riesce a comunicare con gli
altri
senza che Loki se ne accorga.
"Portateli
via di qui."
"Dove?"
"Non
fuori dalla Tower, voglio che siano sotto la protezione del Reattore,
ma a
almeno tre piani da qui."
"Dobbiamo
portarli a dormire da qualche altra parte stanotte?"
"Ve
lo farò sapere poi." con questo li congeda e loro
saggiamente
spariscono, ignorando le domande dei piccoli su cosa sia preso al loro
papà e
sul perché debbano andare a giocare fuori proprio ora che ci
sono i cartoni.
«Loki?»
lo chiama gentilmente «Andiamo sul
divano?»
Annuisce
ancora nascosto contro di lui.
Lo
conduce fin lì e si sdraia, in modo che
possa stare comodamente premuto contro di lui «Mi dici che
sta succedendo?»
Mugola
con gli occhi serrati «Mi sono
trasformato davanti a tutti, davanti a loro.» geme
terrorizzato «E non l'ho
fatto apposta.» torna lentamente al suo colorito normale.
«Lo
so, ma ora calmati.» gli bacia la
fronte e vi lascia sopra le labbra finché lui non decide di
alzare lo sguardo «Ti
sei trasformato, è vero, ma ti sei spaventato per loro,
perché qualcosa che in
astratto ti ha ricordato una minaccia ti ha fatto pensare a una
minaccia
concreta, e così hai reagito.»
«Non
volevo che mi vedessero così...» si
lamenta con un sussurro.
«Chi?»
«Tutti. E i piccoli soprattutto. Si sono spaventati.»
«Glielo
spiegheremo e capiranno. Stai
tranquillo.» approfitta del fatto che abbia alzato il viso
per un bacio tenero
a fior di labbra.
«Non
volevo che mi vedessero così. Non
volevo che lo sapessero.»
«Non
lo sapevano?»
«No...»
mugola.
«Prima
o poi lo avrebbero scoperto.» cerca
di rassicurarlo.
«Ma
non così. Hanno scoperto all'improvviso
che loro padre è il cattivo delle fiabe, come pensi che la
prenderanno?»
sospira rifugiandosi ancora tra le sue braccia.
«Capiranno.
Ti vogliono bene, non ha importanza
che cosa tu sia.»
«Sono
l'essere che occupa i brutti sogni,
ecco cosa.»
«Non
i miei.» gli confida «Per me sei
adorabile anche blu puffo.»
Tenta
un sorriso «Davvero?»
«Ma
certo. A quanto ho capito ti sei
lasciato vedere così solo da me senza che dopo ne seguisse
una crisi isterica,
come potrei non trovarti adorabile?»
Sorride
con più sicurezza e gli strappa un
bacio, poi sbadiglia.
«Sonno?»
«La
Trasformazione, quelle poche volte in
cui le permetto di prendere il sopravvento, mi lascia spossato quando
torno a
questa forma.» spiega rannicchiandosi contro il suo petto
«Ma non penso che
riuscirò a dormire.»
«No?»
«Ho
paura che quando mi sveglierò ve ne
sarete andati tutti a causa di cosa sono.» ammette
tristemente.
«Non
so cosa possa fartelo pensare. Ci
saremo. Sempre. Ora ho mandato via i piccoli perché tu
potessi calmarti, ma tra
qualche ora o al più tardi domani mattina, dipende da cosa
vogliamo, saranno di
nuovo qui, e al momento si trovano tutti e tre nella Tower, solo un po'
lontano
da noi, non devi preoccuparti.»
«E
tu?»
«Io
cosa?»
«È
la seconda volta che mi vedi così...» non
finisce la frase ma Tony ha capito.
«A
me non fa nessun effetto vederti così.
Certo, i tuoi occhi mi piacciono molto di più quando sono
verde smeraldo, ma a
parte questo non ci trovo nulla di male. Sei sempre il mio Loki, solo
un po'
più blu e un po' più freddo.» gli
spiega semplicemente.
«Non
mi lascerai per questo?»
«Per
il tuo essere un puffo gigante? No. Al
massimo perché avrai provato a trasformarmi in
rospo.»
Ridono
insieme.
«Vuoi
che mi prenda il pomeriggio libero
per stare un po' qui con te?» chiede e Loki annuisce
timidamente, carezzando
l'idea di quelle ore solo per loro.
«Bene,
ora chiamo Pepper e le dico che sto
poco bene, poi voglio un caffè.» si alza
passandogli una mano sul braccio.
«Tony?»
«Cosa?»
«Ti
amo.» confessa con un sorriso tenero e
imbarazzato.
Note
della Vecchia Volpe
Sono
in un ritardo mostruoso, lo so, ma tra
l’altra long e un’altra cosa strana che ho iniziato
a scrivere non sono più
riuscita a trovare un minuto di tempo per aggiornare questa, scusatemi.
La
prossima settimana sarò in Bretagna,
quindi non vi assicuro un aggiornamento a breve, ma farò del
mio meglio.
Grazie
mille a tutte <3
Baci e a presto.