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Autore: little maffoo    15/08/2013    3 recensioni
San Siro 2010. Un Matthew con il completo fatto di led che si illuminano romantico come non l'avete mai visto. E un Dominic armato di tante lacrime molto sorpreso. Tutto questo durante il concerto. E chissà cosa faranno i due dopo... Dovranno fare i conti con i paparazzi, le interviste, la loro nuova relazione...
Buona lettura!!
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutteeeeee

Sono tornata con una storia a capitoli, belldom ovviamente.

Un grandissimo grazie a tutte voi che avete letto le mie storie in silenzio, so che siete tantissime e vi voglio tanto beneeee :'D

Un ringraziamento più che speciale va a AmandaJamesSurvival e MusicAddicted, che con le loro storie mi ispirano da sempre e mi regalano emozioni indescrivibili, e che mi supportano (e sopportano) moralmente. Vi voglio galassie di beneeee 

Un altro piccolo ringraziamento va al mio altro gatto Oliver, che con le sue strusciate e le sue fusa perenni mi ha fornito una valida ispirazione per questa storia mooolto fluff. Grazie tesoroooo

Ma bando alle ciance, buona lettura a tutte!!


together we're invincible
 
 
cap. 1
 
"Ti amo, Dominic James Howard. Sei la persona più dolce che io conosca. Ho capito fin dal primo giorno di scuola, a Teignmounth, quando avevamo solo 14 anni, che tu avresti ricoperto un ruolo fondamentale nella mia vita. Sei tutto per me. Ti amo."
 
Le parole di Matt sono seguite da un lungo, lunghissimo applauso e dalle urla di tutte le ragazze presenti nello stadio.
 
L'ha fatto. Non ci posso credere. Matthew Bellamy, l'uomo del quale sono innamorato da praticamente sempre ha dichiarato il suo amore per me davanti a 70.000 persone, al mondo intero. 
 
E lui è sincero. Nei suoi occhi riesco a vedere quel bagliore che ha sempre quando è con chi ama. E che solitamente riserva solo a me. Non riesco a muovere una sola fibra muscolare, il mio corpo è in trance. L'unica cosa che so è che ho la bocca spalancata e gli occhi sgranati, intenti a guardare il responsabile di questa paralisi.
 
Sento il viso caldo, le labbra gonfie e le palpebre pesanti. Mi accorgo a malapena delle lacrime che mi bagnano le mani e le bacchette. Ora ci siamo solo io e lui.
 
Intanto la mia mente ripercorre velocemente quanto accaduto nelle precedenti due ore.
 
_______________________
 
Mi ero accorto degli sguardi languidi che mi lanciava di tanto in tanto prima che iniziasse il concerto, mentre si torturava le mani, segno evidente del suo nervosismo. Pensavo "se continua così non riuscirà a suonare una nota con la sua amata Red Glitter, finirà con il mangiarsi le vene, oltre che le unghie e la pelle". Tutto ciò mi sembrava molto strano. Associai il fatto a comune ansia da prestazione, dato che San Siro era una delle tappe con più fan del tour.
 
Ricambiai le sue occhiate con larghi sorrisi, non capivo il suo comportamento, forse, dico forse, non gli ero del tutto indifferente, non ero solo un amico per lui... Ma poi mi dissi di no, non era mai successo niente fra di noi.
 
E poi l'entrata in scena. I fan urlavano e applaudivano come se non ci fosse stato un domani, ci osannavano. E noi non avevamo intenzione di deluderli. Uprising aprì con successo la lunga scaletta destinata alla serata, tra cui figuravano Supermassive Black Hole, Starlight, Resistance, Knights of Cydonia, Undisclosed Desires e tanti grandi classici della storia dei Muse. 
 
Quando Matt non cantava si avvicinava alla mia pedana, mi sorrideva, a volte si metteva a sedere sulla grancassa e si inumidiva le labbra con la lingua. Puntualmente io distoglievo lo sguardo, perchè sapevo che se lo avessi guardato non sarei resistito un secondo di più e gli sarei saltato addosso, lì davanti a tutti.
 
-Ma tu ti diverti a torturarmi, vero Bellamy?- pensavo tra me e me. 
 
Al momento delle canzoni d'amore Matt e Chris si misero a sedere sulla piattaforma della batteria e, armati di chitarre, una classica per il primo e un'elettrica per il secondo, cominciarono con Unintended. Poi venne il turno di Blackout. Prima di cominciare a suonare ci guardammo in silenzio. Ognuno pensava all'altro e a cosa avrebbe fatto dopo il concerto. 
 
Non smisi di fissare il mio chitarrista preferito nemmeno per un millisecondo durante Blackout, ero stregato dal suo modo di cantare, così dolce e melodioso, dal suo suonare la chitarra con tanta leggiadria e semplicità, ma non la stava semplicemente suonando. Ci stava amoreggiando insieme. Pensai -dovrebbe strusciarsi a me in quel modo-. Scossi la testa e allontanai quei pensieri, continuando a suonare.
 
Dopo giunse il momento di Invincible. Notai che il moro aveva ricominciato a mangiarsi le unghie con insistenza. Era molto nervoso. Ma perchè?
 
Poco prima di cominciare la canzone disse: "Dedico il prossimo brano alla persona più speciale della mia vita". Mi guardò di nuovo. Cominciò a suonare la sua chitarra con la solita delicatezza ed energia che ci metteva sempre, ma c'era qualcosa in più. Non sapevo di preciso cosa fosse, ma percepivo nella sua voce molta più emozione del solito. 
 
E alla fine della canzone, quelle parole. Non riuscivo a capacitarmene. Matthew mi aveva dedicato Invincible!!!
 
_______________________
 
Non ci vedo più, sono come accecato da qualcosa. Amore, probabilmente.
 
Lancio le bacchette in aria e mi alzo dallo sgabello zebrato dove suono la batteria. Metto un piede sopra la grancassa e salto giù dalla pedana. Mi vado verso di lui a grandi passi. Sono deciso. Non mi importa dei paparazzi e dei fottuti giornali di tutto il mondo. Lui viene prima di tutto.
 
Quando sono davanti a lui mi fermo. Lo guardo. Nei suoi occhi leggo preoccupazione, paura di essere respinto. Guardo la folla. Migliaia di ragazze urlanti che non credono a quello che è successo, chissà da quanto sognavano questo giorno. Non mi importa.
 
"Che vada tutto al diavolo" dico a Matt. Gli sorrido. E la scena successiva succede quasi come a rallentatore. Gli getto le braccia al collo e premo le mie labbra contro le sue. All'inizio è un bacio molto casto, un bacetto. Appena capisce che i suoi sentimenti sono ricambiati una lacrima gli bagna il volto, e lo sento sorridere contro la mia pelle. 
 
Lui si avvinghia ai miei capelli, e oltre alle labbra si uniscono anche le nostre lingue. E' una promessa quella che ci stiamo scambiando. Ci stiamo dicendo che continueremo ad esserci, l'uno per l'altro, sempre. A malincuore, ci stacchiamo e guardiamo il pubblico. Matt volge lo sguardo verso Chris, così come faccio io. Sta sorridendo, è contento per noi. Sospetto che in qualche modo lui sapesse quello che il moro voleva fare.
 
Ritorniamo a guardare il pubblico. Stringo la mano a quello che ormai è la persona con cui voglio trascorrere il resto della mia vita, il mio ragazzo. Ci guardiamo e all'unisono alziamo le mani intrecciate. Tutti urlano. Tutti approvano. E noi siamo felici. Tutto il resto può anche andare a farsi fottere. Ci abbracciamo. E' un abbraccio molto dolce, tenero. 
 
Poi ci allontaniamo. Lui imbraccia la sua chitarra, io recupero le bacchette e salgo sulla piattaforma. Fortunatamente, insieme a Chris e Tom, abbiamo deciso che Invincible sarebbe stata seguita solo da Take a Bow, che sarebbe stata la penultima canzone, perchè sono talmente scosso che non sarei capace di suonare più di tre canzoni.
 
Il concerto termina tra le urla del pubblico, gli applausi e i ringraziamenti da parte nostra. Il cantante arrangia un "vi amo, Italia" con il suo italiano improvvisato, che in nove anni passati con Gaia non è riuscito ad imparare. 
 
Scendiamo dal palco. Ora nessuno mi può fermare. Comincio ad urlare e stringo Matt a me. "Ma perchè l'hai fatto proprio in un concerto, davanti alle telecamere e tutti quei fan?" grido. Non sto più nella pelle dalla gioia. Sorrido come un beota e copiose lacrime sgorgano come torrenti dai miei occhi. Mi metto a ridere. Fisso gli zaffiri del mio ragazzo e gli do un bacio a stampo.
 
"Non me ne frega niente dei paparazzi, dei fottuti giornali, dei fan. Tu sei molto più importante. E poi mi conosci. Volevo fare le cose in grande" è la risposta di un Matthew su di giri come me. Allargo ancora di più il mio sorriso e lo bacio nuovamente, questa volta è un bacio appassionato, entrambi sappiamo le conseguenze che esso porterà. 
 
Mi prende per mano, saluta tutti e mi dice "andiamo via di qui". Corriamo fino alla porta principale. Poco prima di uscire mi blocco. Il moro si gira e mi guarda confuso. "Per la cronaca, ti amo anche io, Matthew James Bellamy." è la mia spiegazione. Lui si scioglie tra le mie braccia. Restiamo abbracciati per un tempo che sembra infinito.


TBC

Allora, vi è piaciuta?? Vi ha fatto schifo?? Non vi ha fatto né caldo né freddo?? Commentate per favore, valgono anche commenti insensati ;) 

Fatemi sapere il vostro parere!!

A presto!!

 
 
 
 
  
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