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Autore: Stilistire    16/08/2013    0 recensioni
Arianna, Francesca, Davide e Loris. Migliori amici da una vita. Arianna è da sempre in innamorata del suo amico Davide, che in un primo momento non sarà contraccambiato, ma poi, quando per lei, lui non è più l'essenziale, se ne dimentica e lo sostituisce con un altro, che diventerà il suo amico di letto! Da cosa nasce cosa!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Universitario
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Gli amici sono un po' come le tette. Ce ne sono di grandi, di piccole, di vere e di false. Molte amicizie ci sono passate davanti senza peso, abbandonandoci; altre ci hanno pesato non sentirle più. Si dice che il migliore amico di una donna è un diamante, forse perché è per sempre. Io di veri amici durante la mia vita non è che ne abbia avuti tanti, ma il numero astralmente giusto per far si che fossero speciali esattamente allo stesso modo. Ne ho tre. Non sono mai variati in questi anni, quindi penso che qualcosa di soprannaturale ci abbia fatto rimanere insieme, una specie di filo rosso immaginario, collegato tra noi, tanto resistente da non rompersi né per la vecchiaia né tantomeno per tutte le disavventure che abbiamo passato. Ma poi quando vedi che sopravvivi a certe disavventure e rimanete ancora uniti, forse è proprio questo il segno di una vera amicizia, incontrastabile, che dura per sempre e che per sempre sarà. Il nostro gruppetto è formato da Francesca, Loris e Davide. Davide è un po' il ragazzo che tutte vorrebbe, compresa io. E bene si, ne sono innamorata. Una volta stavo per diglielo, ma poi la mia lingua si è attorcigliata e si è fermata. Sono sempre stata una tipa diretta, ma quella volta non ce la feci. Poi Loris è quasi mio fratello, come se ci fosse un legame di sangue, è leggermente più alto di me e ha i capello a mo' di cresta, un po' rasata ai lati. Io e Francesca siamo molto simili, a parte qualche tratto diversissimo che ci identifica. Siamo entrambe castane, a volte ci scambiano per gemelle, lei è liscia e io sono Riccia, lei ha gli occhi castani, io li ho marroni scuri quasi neri. Tra di noi, c'è l'abitudine di cenare insieme. Lo facciamo anche tre volte alla settimana e ognuno di noi ha un compito preciso. C'è chi mette casa, chi cucina, chi ci intrattiene e chi lava! A volte ci scambiamo i ruoli senza nemmeno accorgersene, ma tra migliori amici è così che si deve fare! UN PO' DI TEMPO FA.... Erano le 5 del pomeriggio, un sabato troppo caldo per essere solo gli inizii di giugno. Io mi ritrovavo a casa di Loris per cucinare. La sera avremmo fatto una delle nostre tipiche seratine, dove io cucinavo, Loris metteva casa e Davide e Francesca non facevano niente! Suonai alla porta e dopo vari minuti Loris mi venne ad aprire. Sogghignai alla vista. Loris era venuto ad aprirmi in boxer. Lui se ne accorse. - ecco che mi mancava! Era un caldo terribile così mi sono svestito- disse dirigendosi verso la camera per cercare un paio di pantaloni. - scusa..- continuò a giustificarsi dall'altra stanza. - no no va bene. Cioè non è che va bene...ma non fraintendiamo, non va neanche male...cioè... non mi scandalizzo- risposi io imbarazzata. Stavo parlando a vanvera. - ho capito, non ti preoccupare!- mi assicurò lui. - due amici come noi non si lasciano scandalizzare da queste cose no?- continuai io. - no no...poi è normale che tra amici ci sia una certa intimità..- aggiunse lui. -sono sicura che se anche fossimo nudi uno davanti all'altro non succederebbe niente...vero?- chiesi sicura. Esitò un po' a parlare poi si lasciò scappare ancora uno dei suoi soliti ghigni. - penso di no..- rispose ancora ridendo. - pensi? Perché ridi? È una cosa seria!- annunciai io. - cioè sono pur sempre un uomo- rispose. - bhè ma con me è diverso! Io sono la tua sorellina adottiva!- mi misi a ridere. Lui rise lo stesso, ma rimase compiaciuto. -mi mancavano questi momenti quando ero a Firenze- dissi io ripensando a quei mesi lontana da casa. Stavo facendo l'università di giornalismo nel capoluogo Toscano da ormai un anno anche se ritornavo a casa molte volte e l'estate la passavo sempre a casa. - anche tu mi sei mancata- rispose venendomi incontro. Ci abbracciammo e fu uno degli abbracci più belli della mia vita. Era caldo, affettuoso e incontrollabile. Avevamo ognuno la bocca sul collo dell'altro e ci stingevamo forte. - non so come Davide riesca a resisterti- sussurrò. - tu sai che mi piace Davide?- domandai. - capisco la mia migliore amica da uno sguardo- rispose. - sei troppo attraente, ma non come ragazza, come amica- continuò lui. Sobbalzai leggermente e quella frase mi fece pensare, mi fece pensare a lungo, forse per tutta la serata, ma poi mi estrassi da quell'abbraccio e inizia a cucinare. Lui continuava a starmi vicino, mi aiutava in cucina ed era tutto come prima. In quel momento, in quel preciso momento iniziai a guardarlo in modo diverso, ed era strano.
  
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