Fanfic su artisti musicali > JYJ
Segui la storia  |       
Autore: J_Ari    17/08/2013    2 recensioni
«Cos'hai in mente?»
«Io? Nulla.»
Junsu alzò gli occhi al cielo.
«Non me la bevo Jae. Cosa stai architettando? Quando hai quell'espressione prego sempre Dio di non essere l'obiettivo finale. Se è così toglitelo subito dalla testa.»
Il rosso scoppiò a ridere.
«Faccio così paura?»
«Più di quanto pensi!»
«Se lo dici tu...»
[JaeSu]
Genere: Comico, Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jaejoong, Junsu, Yoochun
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco qua subito pronto il secondo e ultimo capitolo di questa storia.

Che altro dire... buona lettura (^w^)/

 

 

«Allora Junsu, ti piace la panna, vero?»

«Perché hai fatto uscire Yoochun!?»

Jaejoong si avvicinò al letto, gli bastò un balzo per saltare sopra Junsu a cavalcioni.

«Cos...»

«Oh, non dirmi che questa situazione non ti eccita neanche un po'.»

Il rosso si sporse in avanti abbandonando la bomboletta sul letto e appuntandosi con le mani ai lati del viso di Junsu, senza però far toccare i loro corpi.

«Togliti.» disse serio Junsu deglutendo a fatica. Aveva le braccia legate dietro la schiena e nessuna prospettiva di movimento.

«Sennò?»

«Togliti Jae.» ripetè guardandolo fisso negl'occhi. Non gli piaceva per niente la piega che stava prendendo la situazione.

La sua richiesta non venne accolta.

Jaejoong si sporse un po' più avanti leccando via con la punta della lingua ciò che era rimasto della panna sulla guancia dell'amico, così, giusto per prova. Soddisfatto sorrise e si avventò sul suo collo.

Succhiò e leccò, sempre con maggior intensità, mentre Junsu si piegava leggermente di lato socchiudendo gli occhi in un misto di sofferenza e piacere.

«Non puoi.» disse a fatica.

«Non posso cosa?» chiese l'altro afferrandolo per il viso e voltandolo dall'altra parte.

«Quello che stai...»

«Non ti piace?» chiese Jaejoong innocentemente mentre continuava a ripulirlo dalla panna, mordicchiandolo di tanto in tanto lungo il collo fino alla clavicola per poi tornare lungo il contorno del suo viso. Si abbassò di colpo strofinandosi contro il suo corpo, facendo scontrare la propria eccitazione contro quella dell'amico. Soddisfatto di sentire l'effetto che gli stava facendo, il sorriso si tramutò in un ghigno. «Io dico di sì Junsu, ti piace ed eccome.»

«Stronzo.» disse l'altro con un filo di voce. Dovette fare appello a tutta la sua buona volontà per non perdere completamente la lucidità.

Quando l'ebbe ripulito completamente, Jaejoong tornò a sedersi sopra di lui. Afferrò la bomboletta e gli alzò la canotta fin sopra la testa, abbassandogliela poi lungo le braccia ancora legate.

«Immagino implorarti di slegarmi non serva a nulla.»

«Già. Però renderebbe il tutto ancora più eccitante.»

Quella soddisfazione Junsu non gliela avrebbe mai data.

La panna uscì dalla bomboletta in uno spruzzo che Jaejoong diresse contro il petto del biondo. Disegnò una grande “X” che andava dalle spalle fino al bordo dei jeans.

Junsu si morse il labbro inferiore, infastidito dal contatto con quella sostanza fredda. Ma sapeva che quando l'altro avrebbe posato la sua bocca sul suo petto, sulla sua pancia, e poi probabilmente sempre più giù, sarebbe stato ancora peggio. Non aveva idea di quanto avrebbe resistito prima di iniziare ad ansimare, o peggio...

«Junsu...»

La voce di Jaejoong arrivò bassa e maliziosa alle sue orecchie risvegliandolo dai suoi pensieri, e quando le sue labbra lo sfiorarono, appena sopra la linea dei pantaloni, dovette mordersi il labbro ancora più forte.

Jaejoong iniziò a giocare col suo corpo, raccogliendo con lentezza esasperante la panna dispersa sul suo petto solo con la lingua e le sue morbide labbra. I suoi capelli sfioravano la pelle del biondo, solleticandolo, mandandogli dei piccoli brividi di piacere che andavano ad unirsi a quelli dati dai suoi baci.

I minuti passavano e Jaejoong continuava a torturarlo insaziabile. Si stava divertendo nel vedere come Junsu tentasse di non farsi scappare nemmeno un ansimo, ma sapeva anche che quando avrebbe spostato la propria attenzione tra le sue gambe, non sarebbe più riuscito ad opporsi. Proprio per questo evitava accuratamente di toccare ancora per il momento quella zona.

Junsu stava arrivando al limite. Jaejoong ci sapeva dannatamente fare. Quella lingua, quella maledettissima lingua aveva percorso ogni centimetro della sua pelle eccitandolo via via sempre di più.

Improvvisamente sentì le dita del rosso slacciargli i jeans ed abbassargli la zip. I pantaloni gli furono calati con un unico gesto.

«Sei stato bravo a resistere fino ad adesso...» disse accarezzandogli prima le gambe e poi con un dito la prominente eccitazione, dall'alto verso il basso.

Junsu inarcò la schiena di colpo lasciandosi scappare un gemito.

«Vuoi che continui o ti sleghi, mh?» gli chiese Jaejoong continuando ad accarezzarlo con le dita lentamente, molto lentamente.

Junsu continuò a gemere senza più riuscire a trattenersi, a malapena aveva colto la domanda dell'amico.

«Ah...»

«Come scusa?» replicò il più grande facendo leggermente più pressione.

«Ti odio.» replicò Junsu a denti stretti tra un gemito e l'altro. Si inarcò ancora. Certo che voleva che continuasse, e in fretta anche, o da li a poco sarebbe impazzito, ma non glielo avrebbe mai detto, a costo di impazzire sul serio.

L'altro infilò una mano sotto gli slip e gli afferrò l'erezione rimanendo però immobile.

«Voglio una risposta.» disse serio stringendo un po' di più le dita.

«Fottutissimo stronz... ah...»

Jaejoong gli calò anche gli slip, lasciando finalmente libera la sua eccitazione. Si abbassò, continuando a fissarlo in viso. Diede una leccata veloce, sulla punta, e questo bastò per fare gemere l'altro ancora più forte.

Sì, quello era veramente il limite per Junsu.

«Ti prego...»

«Ti prego cosa?»

Il biondo pensò per un attimo di trovarsi davanti al diavolo in persona. L'amico era sì stronzo di suo, ma non pensava fino a quel punto.

«Continua...»

Nessun movimento.

«Per favore Jae non ce la faccio più, ti prego...»

In un solo gesto il rosso inglobò nella propria bocca tutto il membro dell'altro, senza che il ghigno sul suo viso scomparisse.

Seppur ancora legato, Junsu iniziò a muovere il bacino, ma Jaejoong lo teneva fermo con le mani; voleva LUI dare il ritmo, voleva LUI decidere quanto e cosa dargli.

Junsu non sentiva neanche più il dolore alle braccia e ai polsi, il piacere era così forte che tutto il resto non esisteva più.

Sentiva la lingua dell'altro muoversi, sentiva le calde pareti della sua bocca chiudersi e scivolare intorno al suo membro.

Si inarcò per un'ultima volta buttando la testa all'indietro. Con un gemito roco venne nella bocca del rosso.

Jaejoong tornò a sedersi sul letto pulendosi col dorso della mano i lati della bocca, fissandolo, senza distogliere un solo attimo gli occhi dai suoi.

Ora che l'eccitazione era passata, il biondo percepì di colpo delle fitte dolorose alle braccia, ma la sensazione di benessere che lo pervadeva era altrettanto forte. Ancora col fiatone, contraccambiò allo sguardo senza sapere cosa dire.

Il rosso si sporse ancora sopra di lui, appoggiando prima una mano sul suo torace che continua ad alzarsi ed abbassarsi sempre più lentamente, per poi passare l'altra sotto la sua nuca ed unire le loro labbra.

Junsu percepì in quel bacio il proprio sapore, la passione ancora latente e la voglia e il bisogno di Jaejoong di farlo suo. Era uno scontro di lingue, di labbra, il bisogno impellente di possedersi l'un l'altro anche solo con un bacio.

Si staccarono solo per riprendere fiato.

«Mi sleghi?» chiese Junsu abbozzando un sorriso.

«Se proprio devo...»

Il rosso gli diede un altro bacio veloce prima di farlo voltare. Prese una forbice dal cassetto del comodino e pian piano lo liberò da tutti i nodi che lo tenevano legato.

Junsu sorrise involontariamente mettendosi a sedere con i piedi fuori dal letto, appoggiandoli sul pavimento e dando le spalle al rosso.

Aveva già avuto esperienze con altri ragazzi, ma si erano tutte concluse con una sveltina da poco. Quello che gli aveva fatto Jaejoong, e gli era piaciuto non poco, non gli era mai successo con nessuno.

Jaejoong lo abbracciò da dietro passando le gambe intorno alla sua vita e le braccia intorno al suo collo, appoggiando il mento sulla sua spalla.

Junsu percepì immediatamente l'eccitazione dell'altro contro di sé.

«Perchè hai aspettato tanto?»

«Hey hey, cos'è tutta questa sfrontatezza.» disse il rosso mordendolo sul collo.

«Yoochun ci avrà sentito.»

«TI avrà sentito, se permetti.»

Junsu arrossì afferrandogli istintivamente le mani ed intrecciandole con le sue.

La porta si aprì di colpo, con un Yoochun che squadrò prima Junsu da capo a piedi trovandolo mezzo nudo, e poi Jaejoong avvinghiato al biondo.

Sbattè più volte le ciglia con la bocca aperta.

«Quindi...»

«Quindi se non ti spiace non abbiamo ancora finito. E non fissare Junsu che sono geloso.»

Il biondo abbassò la testa scuotendola sconsolato, doppiamente rosso in viso. Tentò di alzarsi almeno gli slip, ma Jaejoong glielò impedì tenendolo bloccato.

«Io me ne vado a casa, ho capito.» concluse il moro scuotendo una mano in aria. Richiuse nuovamente la porta dietro di sé.

«Sei pronto?»

Junsu si voltò a guardarlo.

«Per cosa?» chiese maliziosamente. L'imbarazzo era scomparso del tutto.

Jaejoong gli sorrise catturando le sue labbra in un altro bacio pieno di allusioni a quello che sarebbe accaduto da lì a poco.

«Preparati, perchè non ti darò tregua...»

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > JYJ / Vai alla pagina dell'autore: J_Ari