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Autore: Lachelle Winchester    18/08/2013    5 recensioni
Dean e Lachelle sono sposati da più di un anno e continuano imperterriti a conciliare la caccia con la famiglia ma una nuova minaccia incombe sulla Terra e i Winchester sono sempre in prima fila nella lotta contro il male, anche se questa volta dovranno affrontare la situazione un po' diversamente.
Seguito di Cacciatori per scelta
Revisione completa
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Esiste il lieto fine per un cacciatore?'
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Chi si sarebbe mai immaginato che Winchester potesse essere il cognome di una famiglia felice? Di certo non Dean, Sam e Lachelle, non dopo tutto quello che avevano affrontato; la vita li ha messi duramente alla prova, hanno perso le persone a loro più care ma continuano a portarle nel cuore e pensando a loro non smettono di lottare contro il male che li ha portati via.
Lachelle Winchester incontrò per la prima volta i due fratelli all'età di 11 anni, quando il padre Daniel cacciava il demone dagli occhi gialli con John. La Winchester fuggì di casa col fratello Bradley ma sia lui che il padre morirono dopo poco e le rimase solo la sorella Emma, a cui non raccontò nulla della caccia. La lasciò ad uno zio benestante e andò a vivere con Bobby, diventando ben presto un'agile cacciatrice. Incontrò diverse volte i Winchester e col tempo le loro strade non si separarono più; tutto ciò che avvenne dopo divenne un problema di tutti e tre, credevano di essere una famiglia ma non immaginavano che un giorno lo sarebbero diventati per davvero.
Emma non ha mai cacciato, ma dopo aver divorziato col marito ha incontrato Sam; i due si sono innamorati subito e dopo poco si sono sposati. Il Winchester adora suo figlio Kevin, lo considera figlio suo tanto quanto Colin, nato invece dal loro matrimonio. Ha la vita che sognava, è avvocato, ama sua moglie e i suoi due bambini ma non lascia mai solo suo fratello se c'è bisogno di lui per una caccia.
Per Dean e Lachelle la storia è molto più lunga; si sono innamorati uno dell'altra forse dal primo momento ma nessuno dei due lo ammetteva, hanno impiegato solo dieci lunghi anni per capirlo, stavano per avere un bambino però lo hanno perso al quarto mese di gravidanza. Avevano lasciato la caccia, avevano una vita normale, poi l'hanno ripresa ma al tempo stesso si occupavano anche della famiglia. Quando si sono resi conto che insieme potevano fare entrambe le cose, si sono sposati ed hanno comprato casa di fronte a quella di Sam.
Dean gestisce un'officina dove si occupa di aggiustare le auto, ma lo fa solo per passione perché il suo ruolo è quello di gestire gli operai, gli acquisti e quella che lui chiama "parte noiosa del suo lavoro" per conto di uno zio molto ricco di Lachelle, che invece si occupa della grafica di un giornale locale, lavoro trovato sempre grazie a suo zio; da piccola aveva aiutato sua figlia a liberarsi dalla dipendenza da droga e alcol e in questo modo ha cercato di sdebitarsi. 
Castiel spesso passa a trovarli per sapere come stanno o per chiedere loro un favore e i due sono sempre pronti a seguirlo ed aiutarlo. Della loro famiglia fa parte anche Muriel, un'anziana signora molto vanitosa ma anche davvero in gamba, dispensatrice di consigli e di racconti sui cinquecento ragazzi che avuto da adolescente, che si è sempre dimostrata disponibile ad aiutarli nel momento del bisogno nonostante la prima volta che si fossero incontrati i Winchester si erano appropriati della sua casa e la stavano quasi distruggendo in uno scontro con dei demoni ed una divinità greca, Rocone. Tutta storia passata ormai, la donna non gli ha mai fatto pesare niente, si è affezionata a loro ed è sempre pronta ad aiutarli.
La famiglia Winchester vive in Kansas, città natale di Emma e Lachelle, a 3 ore e mezza da Lawrence ,dove sono invece nati Dean e Sam. Grazie all'aiuto sempre dello zio Tom sono riusciti a salvare la loro vecchia casa, ormai di loro proprietà e per il momento Dean e Lachelle ci abitano perché la loro casa non è ancora pronta; non è molto grande, è una modesta villa a due piani ma hanno dovuto fare degli ordinari lavori di sicurezza: ferro e sale nei muri, cancelli di ferro, simboli enochiani, trappole per demoni sotto il terreno, coperte da tappeti, rimedi di normale amministrazione per dei cacciatori.

Una nuova minaccia

Lawrence,Kansas

Il mese di novembre si presenta alle porte con piogge e venti molto forti, che trasportano le foglie ingiallite e imbrunite ormai cadute dagli alberi. Di tanto in tanto si sentono le vecchie finestre borbottare ma la vecchia casa di John Winchester è in totale silenzio verso le 8 del mattino. Dean dorme beatamente a pancia in giù, le braccia spalancate, una penzolante a terra e l'altra sulla gamba di Lachelle. La moglie invece sta dormendo di lato, con entrambe le mani sotto la sua pancia. Quel silenzio e quella pace vengono interrotti dalla sveglia che li tira dal mondo dei sogni e li riporta bruscamente alla realtà. La donna è la prima a svegliarsi, si mette a sedere, si strofina le mani chiuse a pugno sugli occhi e mette a fuoco una stanza diversa da quella dove si era addormentata la sera prima; un armadio grande e abbastanza consumato dal tempo è posizionato di fronte a lei e nella stanza non c'è altro oltre al letto e a due comodini bianchi come l'armadio. Dean richiude lentamente le palpebre dopo un lungo sbadiglio. La donna si lascia cadere sulla sua schiena, non ancora pronta ad affrontare una nuova giornata di lavoro. Si ferma con le labbra sul suo collo, poi alza la testa e lui ricambia il bacio.
<< Perché i letti sono così comodi? >> sussurra lui, schiudendo di nuovo le palpebre e mettendo a fuoco il suo viso radioso. Lachelle ha la stessa età del fratello ma ha un carattere particolare, è l'essenza della vitalità, si rifugia in un mondo suo quando fuori le cose si mettono male e fa sentire bambino anche lui solo con un sorriso.
<< Anche tu sei comodo. >> gli dice lei, baciandolo ancora. << Ma è sabato, è solo mezza giornata. >> si ricorda all'improvviso, saltando dal letto. << Dobbiamo cominciare a sistemare casa nostra. >> dice mentre si veste e corre di sotto per preparare la colazione, iperattiva come sempre. 
Dopo circa 10 minuti Dean scende in cucina e la sorprende di spalle con un abbraccio, intenta a preparare il caffè. Il braccio destro le cinge la vita mentre la mano sinistra si insinua sotto la maglia e le accarezza la schiena. Un sorriso malizioso si stampa sul viso del cacciatore, un sorriso che Lachelle adora, la manda in confusione ma cerca di fare appello alla propria forza di volontà per evitare di fare tardi al lavoro.
<< Oggi devo solo finire una cosa prima che il giornale vada in stampa. Ti prometto che se faccio presto ti faccio una sorpresa, però poi dobbiamo cominciare a sistemare casa nostra. >> programma lei, versandogli il caffè nella tazza prima di salutarlo velocemente ed uscire di casa. Pochi secondi dopo la porta si riapre e la donna lo raggiunge per salutarlo con lungo bacio, poi si avvia di nuovo alla porta. << Buon lavoro. >> dice infine aprendo l'ombrello giallo per ripararsi dalla pioggia prima di sparire dietro l'angolo. Dean la guarda andare via e non fa a meno di sorridere guardando il colore acceso dell’ombrello, perché in effetti è proprio quello che Lachelle rappresenta per lui: un raggio di sole sotto la tempesta. Finisce il solito caffè nero e va a vestirsi, prima di raggiungere l'officina.

Verso ora di pranzo Dean è immerso nel lavoro, seduto alla scrivania del suo ufficio mentre segna pezzi di ricambio da ordinare. Fuori non ha smesso di piovere e dalla finestra non entra molta luce. Lachelle ha aspettato l'uscita del giornale per poi decidere di raggiungerlo. A passi decisi percorre l'enorme edificio blu poco distante da casa di Dean, dove tutti sono ancora impegnati a lavorare. Sale le scale che la conducono all'ufficio del Winchester ed entra piano, di soppiatto. Una stanza non molto grande ma calda ed accogliente si apre davanti ai suoi occhi, interi scaffali pieni di fascicoli sovrapposti ai muri dipinti di giallo chiaro, quadri di macchine e motori ricoprono la parte superiore delle pareti e una grande finestra affaccia su tutto il vicinato. Una scrivania si trova poco più avanti, stipata di fogli e cartelle che coprono quasi metà volto del cacciatore.
<< Hei. >> si sorprende Dean sorridendole. Porta all'indietro la schiena e stende le braccia per sbadigliare. Lei sorride a sua volta, chiude la porta dietro di sé e lo raggiunge di corsa, fissandolo con uno sguardo dolce. Seduta con le gambe sulle sue lo guarda fisso negli occhi verdi che la ipnotizzano, gli accarezza i capelli mentre racconta la sua mezza giornata e tra una solita battutina e un sorriso provocatorio, si ritrovano distesi sulla scrivania, i fogli sparsi per la stanza, i raccoglitori caduti a terra. Dean le bacia con passione il collo mentre cerca di spostarle dietro i capelli scuri che spesso le finiscono sulla faccia e lei si stringe forte a lui, assaporando quell'attimo di serenità: la pioggia che cade violenta fuori appanna i vetri e lascia salire un forte odore di erba bagnata, qualche rumore di motore di tanto in tanto spezza quello continuo della pioggia, il profumo della pelle dell'uomo che ama, che si è sfilato la maglia e la guarda, consapevole della sensazione di pace che gli provoca uno sguardo di quella donna, la luce del sole nascosto dietro le nuvole, il trench di Castiel vicino alla porta.
<< Castiel! >> sbotta improvvisamente l'uomo, avvertendo la presenza dell'angelo. Controvoglia scende dalla scrivania e si infila la maglia mentre la donna gli dà le spalle per sistemarsi. L'angelo li saluta e aspetta che Lachelle si sia rivestita prima di salutarla con uno dei loro abbracci.
<< Ho bisogno del vostro aiuto. >> dice nel solito tono serio, prima di appoggiarsi ad uno degli scaffali. Gli occhi azzurri colorano il suo viso segnato dalla preoccupazione. << Avete notato l'aumento della quantità di ossigeno nell'aria? >> chiede loro serio. 
Dean apre bocca, pronto ad una battuta ma la donna lo fulmina quasi con gli occhi e non proferisce parola.
<< E' pericoloso? >> gli chiede lei, cercando di concentrarsi vista la preoccupazione dell'amico. 
L’angelo le rivolge un lieve sorriso, sperando che capisca quanto le sia grato per essere sempre pronta ad aiutarlo. Anche il Winchester fa lo stesso ma lui lo rende molto nervoso con le battute che non capisce e poi sembra non prendere subito le cose sul serio. << Nell'aria si sta liberando una particolare sostanza, che solo un tipo di piante produceva. Non è pericolosa è come l'ossigeno, gli uomini non l'avvertono ma le piante che la producono si trovavano in un luogo che dovrebbe essere ormai perduto, nelle terre di Varloriand. >> comincia a raccontare lui, picchiettando col piede a terra nervosamente.
<< Var che? >> Dean lo guarda accigliato e lui ripete << Varloriand. Nessuno è mai riuscito a trovarle, sono state chiuse, sigillate in tempi remoti. >>.
<< Come Atlantide. >> nota Lachelle, guardando il marito ed alzando lievemente le spalle. L'uomo riesce più a farsi un'idea in questo modo ma l'angelo inclina il capo,s egno che non ha capito. << E qual'è il problema? >> prosegue lei, seduta sulla scrivania accanto a Dean.
<< E' un luogo meraviglioso ma racchiude il male puro, le armi dei Cavalieri, armi che sono state su scenari dei più grandi disastri della Terra. >> prosegue l'angelo ma il cacciatore lo interrompe << Non è la prima volta che incontriamo armi di questo genere. >>. Castiel lo guarda serio, forse sembra un po' minaccioso ma sanno che è solo preoccupato, ormai lo conoscono. << Quelle erano armi di utilizzo personale, possono uccidere una persona alla volta. Queste sono armi di distruzione in massa, possono estinguere la razza umana e distruggere la Terra. >> più che il tono di uno che sta spiegando sembra si stia sfogando ma lo lasciano fare.
<< C'è un incantesimo legato a loro, i Cavalieri non possono utilizzarle perché gli angeli le hanno sigillate in queste terre. E’ qualcun altro che le vuole riprendere ma non so ancora nulla. >> dice poi li guarda ancora e comincia un secondo racconto. << Tutte le grandi pene dell'umanità sono state causate da questi oggetti. Non sono vere e proprie armi, sono contenitori di disastri, malattie, epidemie. >>.
<< Come il vaso di Pandora? >> ipotizza la cacciatrice, prendendo a giocare con un foglietto di carta dalla scrivania; sin da piccola ha sempre avuto problemi di iperattività e non riesce stare tanto tempo ferma.
<< Quello è solo un mito, io sto parlando di contenitori che hanno portato l'estinzione dei dinosauri, uragani, tsunami, terremoti, eruzioni che hanno coperto interi villaggi tuttora inesplorati, cicloni che hanno spazzato via tribù intere che la storia non ha mai conosciuto, epidemie, peste e malattie incurabili che oggi neanche immaginate. >> conclude lasciandoli perplessi. << Mi aiuterete? >> chiede loro guardandoli fissi. Lachelle gli sorride e Dean annuisce col capo ma come suo solito non sa ancora cosa bisogna fare. E' andato lì solo per avvisarli, per essere sicuro di averli dalla loro parte anche questa volta e non si sbagliava: i Winchester saranno sempre dalla sua parte.

 
   
 
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