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Autore: emme30    19/08/2013    4 recensioni
ovvero, la Storia di Come Tony Inventò L'iSteve e Vinse il Premio di Miglior Marito Dell'Anno.
Tanti auguri a Shin83 ♥
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Chiara, il mio piccolo cupcake,

buon compleanno con un mese giusto di ritardo, love you bby

 

 

iSteve

 

ovvero,

La Storia di Come Tony Inventò L'iSteve e

Vinse il Premio di Miglior Marito Dell'Anno

 

 

 

Tony avrebbe dovuto prevedere che quel giorno prima o poi sarebbe arrivato, anche se aveva sentimenti molto contrastanti a riguardo. C'erano volte che lo desiderava ardentemente, altre che lo temeva.

Era un sabato mattina e stava pigramente controllando una serie di dati infiniti sul computer nel suo laboratorio, canticchiando di tanto in tanto il ritornello della canzone che Jarvis aveva messo in sottofondo. Una mattinata come tante, se non fosse stato per Steve che entrava a passo di marcia e con un'espressione arrabbiata, reggendo un bicchiere di succo di frutta.

Tony alzò un sopracciglio nel vederlo comparire davanti ai suoi occhi così irato, era sempre raro che suo marito perdesse la calma.

Steve appoggiò rumorosamente il bicchiere sul tavolo e lo guardò scuotendo leggermente la testa.

Tony,” disse risoluto e serio, obbligandolo a interrompere il suo lavoro e facendogli venire voglia di incrociare le braccia al petto. “Credo che sia arrivato il momento.”

Tony alzò le sopracciglia confuso, senza capire a cosa si riferisse. “Il momento... di fare cosa?”

Steve si portò le mani tra i capelli, dandogli le spalle e cominciando a camminare nervoso avanti e indietro davanti a lui. Ok, c'era decisamente qualcosa che non andava.

Sono uscito stamattina, no? E ho preso la macchina, solo che ero a metà strada e sperso nel nulla e si è spenta e non ne voleva sapere di ripartire. Cioè, io avrei anche provato ad aggiustarla, ma il computer di bordo ha deciso di non collaborare e non potevo nemmeno chiamare un meccanico perchè quel cavolo di Ifono non lo so usare!”

Tony lo ascoltò strillare quelle parole nel garage deserto, prima di scoppiare in una fragorosa risata che gli fece portare le mani a tenersi la pancia.

Tony! Non è divertente!

L'uomo si asciugò una lacrima all'angolo dell'occhio prima di rispondere. “Ifono, eh? Ti sei anche fermato a commentare i lavori stradali?”

Steve gli lanciò un'occhiataccia. “Non è divertente,” ripetè, serissimo. “Devi insegnarmi ad usare la tecnologia e, soprattutto, a far funzionare il cellulare.”

Tony non riuscì a non illuminarsi quando sentì il marito dire quella frase. Dio, erano anni che aspettava di sentirgli dire quelle parole. Fece il giro del tavolo e si avvicinò a lui con un sorriso sulle labbra.

Stai veramente dicendo che posso insegnarti senza che ti arrabbi?”

Steve arricciò il naso, ricordando tutte le volte in cui Tony aveva provato a insegnargli a far funzionare tutte le cose elettroniche che avevano in casa e lui che puntualmente si arrabbiava perchè pensava che il marito lo prendesse in giro. Sospirò sconsolato. “Sì, puoi insegnarmi.”

Tony ridacchiò, avvicinandosi ancora di più a lui e appoggiando le mani sui suoi fianchi, attirandolo a sé. “Senza che mi ti arrabbi, mi insulti e mi mandi in bianco?”

Steve alzò gli occhi al cielo, ma annuì, accennando un lieve sorriso.

Tony si morse il labbro, prima di stampare un bacio sulle labbra al bellissimo uomo che aveva di fronte.

Ci sarà da divertirsi.”

 

 

 

 

 

 

Questo è un computer, Steve.”

Oh Dio, non cominciare, lo so cosa è un computer.”

Tony ridacchiò, aprendo il suo vecchio portatile che Pepper aveva recuperato in mezzo a tutte le cianfrusaglie che teneva in una delle stanze adibite a ripostiglio.

Bene, dieci punti per te per non averlo confuso con un tostapane.”

Come si fa a confondere un computer con un tostapane?”

Ah non lo so, sei tu quello che ha questo tipo di problemi.”

Steve si vendicò tirandogli una gomitata nel costato, facendolo però scoppiare a ridere.

Ok, ok, basta con gli scherzi. Dai, accendilo.”

Steve corrugò le sopracciglia. “Come?”

Questo tasto, premi e il computer si accende. Visto? Magia!”

Steve gli rispose con un'altra gomitata.

 

 

 

 

 

 

 

Dai, è semplice, tieni premuto il tasto del mouse e lo trascini, così sposti i documenti da una cartella all'altra. Dai, prova.”

Tony non riuscì a non sorridere nel vedere il marito tutto concentrato a premere il tasto del mouse e spostarlo verso destra, nel tentativo di muovere le icone sul desktop. Scoppiò a ridere quando Steve non riuscì nel suo intento e distrusse il mouse, stritolandolo nel palmo della mano. Era il terzo che faceva quella fine quella mattina.

 

 

 

 

 

 

Ok, proviamo ad andare su internet? Proviamo... clicca l'icona di internet, ti ricordi qual è?”

Tony, non sono stupido.”

Disse quello che al comando 'non spegnere il computer, premere un tasto qualsiasi', ha pigiato quello dell'accensione mandando in crash il sistema.”

Ma diceva di premere un tasto qualunque!”

Vai su internet Steve, e ricordati il doppio click.”

Tony! Non prendermi in giro! Oh... aspetta, perchè si è aperta questa cosa?”

Perchè hai schiacciato il pulsante dell'antivirus e a quanto pare della scansione, che finirà esattamente tra... tre ore e un quarto. Suggerimenti su cosa fare nel frattempo, Mr Non-prendermi-in-giro-certo-che-mi-ricordo-qual-è-l-icona-di-internet?”

Potresti provare a portare il tuo cuscino sul divano, tanto per cominciare.”

Ma avevi promesso!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dai,” lo incoraggiò stremato Tony. “Accendi il pc e vai su Google?”

Steve ubbidì, facendo tutto quello che gli aveva insegnato il marito, riuscendo a non crashare il computer neanche una volta e cliccando sulle icone giuste.

Quando la home di Google si visualizzò sullo schermo, entrambi esultarono contenti per quel piccolo successo ottenuto e per il fatto che Steve non avesse rotto il mouse.

Hai visto, ce l'ho fatta! Sono capace a usare un computer!”

Tony lo baciò sulle labbra, sedendosi sulle sue gambe e intrecciando le braccia attorno al suo collo. “Sono estremamente fiero di te, ora puoi competere con i nonnini alle casse automatiche al supermercato.”

Steve gli pizzicò il braccio ma scoppiò a ridere pure lui, stringendo il marito tra le braccia e baciandolo ancora sulle labbra.

Domani mi insegni a usare l'Ifono?”

Si chiama iPhone,” ridacchiò Tony, alzandosi e prendendolo per mano per portarlo in camera da letto. “Ma comunque, non mi merito un premio visto che sono stato un insegnante così paziente?”

Steve rispose con una risata e tirandogli una pacca sul sedere.

 

 

 

 

 

 

 

No Tony, io ci rinuncio, questo coso è impossibile.”

Tony si portò un'altra volta la mano sulla fronte. “Dai, Steve, non è difficile, concentrati, è uno stupido cellulare!”

Ma... non... riesco...” si lamentò ancora lui, toccando lo schermo touch dell'iPhone e aprendo tre programmi tutti insieme. “Cosa ho fatto?”

Tony gli prese l'aggeggio tra le mani per controllarlo. “Non lo so, fa' vedere.” Lo ispezionò per qualche istante, prima di porgerglielo di nuovo. “Non ho idea di cosa tu abbia fatto, ma l'ho messo a posto. Riprova.”

Steve tornò a toccare lo schermo del cellulare, con Tony appollaiato su una spalla che controllava ogni sua singola mossa, ma riuscì nuovamente a pigiare il tasto sbagliato e a far spegnere il telefono.

Questo coso mi odia,” dichiarò Steve, appoggiandolo deluso sul tavolo.

Tony sospirò. “E' perchè non ti concentri abbastanza e schiacci le icone a caso, non è il gioco del Luna Park con il martello che chi colpisce più talpe vince, eh.”

Steve arricciò il naso, ma non disse nulla. “E' troppo difficile per me, forse dovrei accettare di non essere in grado di utilizzare un cellulare.”

Tony stava per rispondere che quella era una grandissima cazzata e che aveva bisogno solo di un altro po' di esercizio, ma all'improvviso un'idea geniale gli passò per la mente.

Ti prometto che riuscirai a utilizzare un telefono cellulare, fosse l'ultima cosa che faccio!” disse, baciandolo sulle labbra e avviandosi in tutta fretta nel suo laboratorio.

 

 

 

 

 

 

La mattina dopo Steve si svegliò in un letto vuoto. Sospirò al pensiero che il marito avesse passato la notte in laboratorio. Due minuti dopo stava scendendo le scale con due tazze di caffè fumanti, l'andatura ancora un poco addormentata e i capelli sconvolti.

Vide Tony intento ad armeggiare con un aggeggio non appena mise piede nel laboratorio e, come aveva sospettato, indossava ancora i vestiti della sera precedente.

Buongiorno,” disse, attirando la sua attenzione e appoggiando la tazza di caffè sul tavolo, per poi sporgersi per baciarlo sulla fronte. “Hai passato la notte a lavorare?”

Sì, ma dovrei... ah, finito!

Steve alzò un sopracciglio e bevve un sorso di caffè, guardando incuriosito l'oggetto che stava tenendo in mano suo marito, che assomigliava molto vagamente a un cellulare.

Che cos'è?”

Ho il piacere di presentarsi, l'iSteve!”

Steve alzò un sopracciglio, sorridendo divertito al nome. “Lo hai chiamato come me?”

Certo, è fatto apposta per te, guarda, ora ti spiego come funziona, è semplicissimo!” Tony passò il quarto d'ora seguente a illustrare al marito le funzioni del nuovo cellulare che aveva costruito partendo dal suo modello di iPhone, dai pulsanti in più alla tastiera estraibile, fino alle istruzioni nascoste in un piccolo scompartimento che si apriva sistemato sul retro dell'aggeggio.

Capito tutto? Questo tasto per chiamare, questo per rispondere, qui la tastiera, questo per andare sui social network, qui controlli i wifi disponibili ed è tutto scritto nelle istruzioni!”

Steve si rigirò tra le mani il piccolo gioiello di cui evidentemente Tony andava fierissimo, e guardò il marito riconoscente.

Grazie, c'è davvero tutto! Anche se onestamente, tutta questa roba non mi serve.”

Tony guardò l'uomo interdetto. “Cosa vuol dire che non ti serve?”

Che ci ho pensato, a me va bene anche un telefono semplice che chiami e basta, non ho bisogno di internet, o dei mille giochi che hai installato qua sopra.”

Tony rimase un paio di attimi in silenzio, cercando di metabolizzare il rifiuto di Steve al suo regalo.

Mi stai dicendo che io ho lavorato per tutta la notte su questo cellulare e che adesso mi dici che non ti serve?”

Steve alzò le spalle. “Non ti ho chiesto di fabbricarmi un cellulare apposta per me, hai deciso tutto tu, io non ne ho bisogno.”

Quel rifiuto non troppo velato del suo lavoro, il mezzo litro di caffè che si era bevuto e la nottata insonne che aveva alle spalle contribuirono vertiginosamente alla rabbia che montò nel petto di Tony, che, senza dire una sola parola e limitandosi a lanciare un'occhiata gelida al marito, uscì dalla stanza irato, facendo cadere per terra dei pezzi di ricambio e della roba che Pepper aveva lasciato in giro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tony stava passeggiando sulla spiaggia, cercando di smaltire la rabbia e la delusione, quando sentì il cellulare vibrare nella tasca dei jeans. Lo ripescò quasi annoiato, senza badare al numero sconosciuto in sovrimpressione.

Pronto?”

L'iSteve è bellissimo, mi dispiace aver detto quelle cose... torni qui per favore?”

Tony ci mise un paio di attimi a rendersi contro che era suo marito quello che gli stava parlando al telefono. Fece un sospiro profondo, guardando il mare azzurro davanti ai suoi occhi. “Non preferiresti avere un cellulare semplice che chiami e basta?” cercò di non lasciare trasparire la rabbia nel suo tono di voce.

No, voglio questo perchè l'hai fatto tu per me ed è bellissimo.”

Tony non riuscì a fermare il sorriso che gli distese le labbra.

Scusa,” continuò Steve. “Non volevo offendere il tuo lavoro, apprezzo sempre quello che fai per me per farmi abituare a tutte queste cose che per me sono ancora nuove, nonostante tutto.”

Non mi dire che qui abbiamo un principio di Alzheimer eh, perchè non sono ancora pronto a ripeterti venti volte al giorno come mi chiamo e insegnarti di nuovo a usare il computer!”

Risero entrambi alla battuta e Tony sentì tutta la rabbia che aveva addosso scivolare via come era venuta.

A parte che non hai notato che ti sto chiamando dal mio nuovo iSteve che sono riuscito a far funzionare da solo. Non sei fiero di me?”

Tony scoppiò in una risata, sentendo il marito fare lo stesso dall'altro capo della cornetta. “Non potrei essere più fiero.”

Bene, ora, torni a casa per favore? Voglio giocare ad Angry Birds e non riesco! Ho bisogno di te!”

Eccolo, il giorno che Tony temeva e desiderava così ardentemente: quello in cui Steve avrebbe scoperto tutte le stupidaggini che si potevano fare con la tecnologia.

 

 

 

 

 


Questo è il primissimo tentativo di Stony e oddio, spero davvero che i personaggi siano IC perchè le uniche Stony che ho lette sono quelle scritte dalla mia Chiara, a cui ovviamente è dedicata questa oneshot <3 Scusami il ritardo honey, aspettavo l'ispirazione giusta <3

Spero davvero che sia piaciuta, potete insultarmi se fa troppo schifo LOL

Grazie a chi ha letto, alla mia metà per averla betata e averci fangirlato sopra :3

Bacetti per tutti :3

Marti

   
 
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