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Autore: xXx Veleno Ipnotico xXx    19/08/2013    5 recensioni
Quanti di voi hanno visto una sorta di legame, tra Isaac e Erica, nella seconda stagione? Bene, con questa raccolta ho provato a rivedere in chiave "romantica" questo legame, concentrandomi su dei particolari missing moments. Ogni os sarà scollegata da quella precedente, per questo possono essere lette anche senza seguire l'ordine. Ricordo: coppia crack, quindi possibili ooc. L'avvertimento "contenuti forti" è stato inserito per il secondo capitolo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Erica Reyes, Isaac Lahey
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Isaac non era mai stato a un rave, prima di allora. Veramente non era mai stato nemmeno a una festa, prima di allora, ma solo perché non aveva mai avuto degli amici che potessero invitarlo.

Era sempre stato solo, e ora, anche se per un motivo che ben poco centrava con il divertimento, si era ritrovato a contatto con quella realtà che per anni aveva solo potuto sognare.

Lo stesso valeva per Erica, che aveva immaginato di partecipare a un party del genere, magari accompagnata da un ragazzo, solo nelle sue fantasie più recondite.

Entrambi sapevano di doversi concentrare solo sul piano che avrebbe neutralizzato il Kanima, ma alla vista del palco, delle luci a intermittenza che illuminavano la pista, dove ragazzi ignari di ciò che stava per accadere al di fuori e all’interno di quelle mura ballavano e saltavano a tempo di musica, si sentirono per la prima volta parte di quel mondo che in più di un’occasione li aveva esclusi, facendoli sentire degli emarginati e anche se il loro intervento era di vitale importanza per la riuscita del piano, per un attimo si dimenticarono il vero motivo per cui erano entrati lì, sorpresi da quanto trovassero divertente quel luogo.

Loro, però, dovevano eseguire degli ordini ben precisi, così l’esaltazione fu subito soffocata dalla concentrazione, che li spronò a cercare Jackson tra la folla.

Dovevano distrarlo, in modo che Isaac potesse iniettargli in endovena quel liquido che lo avrebbe indebolito, e secondo Derek il modo migliore per farlo era cogliendolo alla sprovvista, sperando nella possibilità che vi fosse ancora qualche traccia di Jackson all’interno di quel corpo che, ormai, faceva solo da involucro allo strumento del male che era diventato.

Erica rimase perplessa quando Derek le disse ciò che avrebbero dovuto fare, perché in tutta la sua vita non aveva mai baciato nemmeno un ragazzo; figuriamoci due, nello stesso momento.

Le persone erano sempre state troppo impegnate a deriderla per notare che sotto quello strato di trascuratezza e velata sfiducia si nascondeva una bella ragazza, perciò non aveva nemmeno mai provato ad avvicinarsi ai ragazzi, perché ai loro occhi rimaneva in ogni caso una sfigata. Perfino Stiles, che non era di certo l’emblema della popolarità, sembrava essere all’oscuro della sua esistenza.

Ma adesso aveva acquistato molta più fiducia in se stessa, aiutata in qualche modo anche dal cambiamento del suo corpo, così la perplessità durò giusto il tempo di rifletterci sopra e giungere alla conclusione che non aveva niente di cui temere.

Camminavano in mezzo a quella gente fingendosi persone comuni, tenendosi per mano in modo da somigliare a una vera coppia e con addosso l’aria di due che si stavano realmente divertendo, anche se gli occhi vigili, costantemente in movimento alla ricerca di Jackson, dicevano tutto il contrario di ciò che sembrava all’apparenza.

Il palco non era poi così distante dalla pista e Jackson l’aveva quasi raggiunto, pronto a commettere l’ennesimo di quegli omicidi, ma prima che ciò potesse accadere il braccio di Erica, seguita da Isaac, circondò il suo collo e con estrema tranquillità iniziò ad ancheggiare a tempo di musica, avvicinando le sue labbra al collo del ragazzo, mentre da dietro, Isaac, le cingeva la vita stando al piano.

Non aveva mai fatto una cosa simile, prima di allora; non aveva nemmeno idea di sapersi muovere a tempo di musica così scioltamente. Solo un mese prima avrebbe provato vergogna a immaginarsi in una situazione del genere, ma adesso le sembrava così naturale che la riuscita del piano era diventata l’ultimo dei suoi pensieri. Si stava divertendo; così come accadeva ogni sera, prima della trasformazione, nelle sue fantasie.

Per un attimo provò a immaginare che tutto ciò stesse accadendo sul serio e non solo perché Derek glielo aveva ordinato e si lasciò andare fino a dimenticare ogni cosa. Licantropi, cacciatori, Kanima... Nella sua mente erano solo nomi senza significato di leggende metropolitane.

Chiuse gli occhi, lasciandosi andare sotto il tocco di Jackson sul suo fianco e piegando la testa all’indietro incontrò la bocca di Isaac, per scambiarsi uno di quei baci audaci che aveva sempre solo potuto vedere nei film e che inaspettatamente trovò assai appagante.

Ne voleva di più; ne voleva ancora. Senza mai mollare Jackson concentrò il peso del suo corpo all’indietro, lasciando che Isaac, alle sue spalle, la cingesse più saldamente per i fianchi e piegando la testa tra il collo e il petto del ragazzo, con una mano sulla sua guancia, lo invitò a baciarla ancora.

Il cuore le batteva forte e finalmente, dopo tanto tempo, si sentì una ragazza normale, proprio come quelle che per anni aveva invidiato; quelle che dalla vita sembravano aver avuto solo il meglio, mentre a lei era toccata l’epilessia. Eppure, per quanto normale potesse sentirsi in quel momento, probabilmente si trattava dell’unico della sua vita in cui non lo era per davvero e bastò uno dei graffi paralizzanti del Kanima a ricordarglielo.

La sensazione di benessere che i baci sul suo corpo le avevano provocato fino a quell’istante svanì di colpo, rimpiazzata dal dolore insopportabile della sua pelle squarciata, che pulsava là dove le vene si erano rotte, proprio come le loro speranze di fermare il Kanima. Ma Isaac non si diede per vinto e recuperando la siringa tra i piedi della folla intenta ballare, ignara di tutto, portò ugualmente a termine il suo compito.

Con l’aiuto di Erica trasportò il corpo privo di conoscenza di Jackson fin dentro una stanza isolata del locale, anche se la ragazza stava ancora riacquistando a fatica la sensibilità dei propri arti. Era un ambiente privo di finestre e l’unica via di uscita era una porta dall’aspetto non particolarmente resistente.

«Ha funzionato!» esclamò Erica, in tono sorpreso, mentre ancora scettica teneva d’occhio il corpo di Jackson, per paura che potesse balzare in piedi da un momento all’altro.

«Non credevi che ce l’avremmo fatta?» le chiese Isaac, confuso dal suo tono incredulo.

«Non è questo.» si affretto a rispondere la ragazza «È che sembrava indistruttibile. Perfino i proiettili di Argent sembravano non avere alcun effetto su di lui e poi si lascia mettere K.O. da un’iniezione endovenosa?!» scrollò le spalle «Mi sembra solo un po’ strano.»

Il suo ragionamento non faceva una piega, ma Isaac ci rifletté su qualche secondo «Beh, il Kanima è indistruttibile solo quando è il Kanima e il Kanima non è il Kanima quando è Jackson quindi è probabilmente per questo che ora è in coma su quella sedia.»

Erica lo guardò, forse ancora più confusa di prima, e non poté evitare di scoppiargli a ridere in faccia. La sua era una risata così spontanea che Isaac, pur non avendo ancora capito il motivo di quel comportamento, non riuscì a non sorridere di conseguenza.

«Che c’è?» le chiese con curiosità, senza smettere di guardarla.

Erica scosse la testa, gli occhi lucidi e le gote rosse per via delle risa che ancora le impedivano di formulare una frase per intero «È che avevi una faccia talmente buffa...» ebbe la sensazione che altre risate l’avrebbero presto sopraffatta, ma provò ugualmente a parlare «Avevi la fronte tutta corrugata.» mimò il gesto muovendo le mani vicino al volto «E un tono così autorevole che avrebbe fatto concorrenza a quello di Derek.»

Isaac sorrise «La chiarezza non è mai stata il mio forte!»

«Ho capito cosa volevi intendere.» la vista di quel volto imbarazzato la fece sorridere «Magari la prossima volta prova solo a utilizzare di meno la parola Kanima e vedrai che andrà meglio.» si trattenne dal ridere nuovamente e chinandosi in terra si sedette sul pavimento.

Osservò Jackson con ancora il sorriso che le illuminava il volto, ma pian piano questo si affievolì, perché alla vista di quel corpo apparentemente esanime la sua mente le ricordò ciò che realmente erano venuti a fare là dentro e questo le procurò sconforto.

Isaac si sedette accanto a lei, anche lui improvvisamente impensierito, tanto che Erica non poté far a meno di domandargli cosa avesse.

Il ragazzo scrollò le spalle «Non ero mai stato a un rave, prima di oggi.» si voltò alla sua destra, per incontrare lo sguardo di Erica «A dire il vero non ero mai stato nemmeno a una semplice festa, prima di oggi.»

Questa volta Erica non rise e non perché il volto che le stava davanti fosse terribilmente serio, ma perché capiva esattamente ciò che Isaac stava dicendo.

«Perché?» gli chiese curiosa, guardando dentro i suoi occhi chiari «Non mi ricordo di te, prima che entrassi a far parte del branco di Derek.»

«È proprio questo il problema: non si ricordavano di me neanche gli altri. Non avevo amici!»

Erica sospirò, poggiando la testa contro il muro alle sue spalle e prendendo a guardare un punto impreciso nel nulla, con amarezza mormorò «Di me, invece, si ricordavano eccome; ma solo quando dovevano riprendermi con i loro stupidi cellulari durante una delle mie crisi.» una forte rabbia s’impadronì di lei, fino a farla tremare.

Isaac la guardò preoccupato «Ehi...» posò una mano sopra la sua e di conseguenza la ragazza si voltò verso di lui con sorpresa; i nervi distesi e le guancie arrossate.

Ripensò istintivamente a quando le loro labbra si erano incontrate e alla sensazione di appagamento che aveva provato. Sorrise, cacciando dalla mente i ricordi del suo passato «Non credevo mi sarei potuta divertire così, oggi.»

Isaac arrossì «E io non avrei mai creduto che il mio primo bacio l’avrei dato in una situazione del genere!»

Erica fu nuovamente sorpresa «Cosa?» chiese senza riflettere, ma subito dopo, accorgendosi della poca sensibilità che aveva dimostrato, si corresse «Credevo che le ragazze facessero a gara, per stare con te!»

«Beh, credevi male.» il tono di Isaac si era fatto improvvisamente freddo «Il non avere amici implicava anche non aver mai avuto una ragazza.»

«Non l’avrei mai pensato.» la voce di Erica assunse un non so che di malizioso «Baci piuttosto bene per non aver mai avuto una ragazza!»

Isaac rise; una risata spontanea e imbarazzata allo stesso tempo, ma non cercò di nasconderlo «Anche tu.» Erica perse improvvisamente un battito «Sai, in quel momento, per la prima volta in tutta la mia vita, ho avuto la mente sgombra da ogni pensiero. È stato bello!»

Erica provò una sorta di allegria all’idea che non solo lei avesse provato quelle sensazioni. Non le era mai capitato, prima di allora, di guardare quel ragazzo come stava facendo in quel momento. Per anni non si erano mai scambiati nemmeno una parola e ora scoprivano di essere più simili di quanto avessero potuto immaginare.

Abbassò il volto, notando che lui aveva ancora la mano poggiata sulla sua, in ricordo di quello che era stato un tentativo di calmarla e si sentì improvvisamente lo stomaco sottosopra, come se qualcosa glielo stesse stritolando. Prima di allora le era capitato solo guardando Stiles e all’epoca aveva per certo interpretato la sensazione come le così dette farfalle nello stomaco.

«Sai...» sussurrò flebilmente, rialzando il volto per guardarlo ancora una volta negli occhi «Era la prima volta anche per me.»

L’espressione sorpresa di Isaac la fece arrossire; i suoi occhi chiari la scrutavano attentamente e contraccambiando lo sguardo, Erica poté leggervi all’interno tutto il dolore del ragazzo.

Erano così vicini che per parlare bastava un lieve sussurro «Non ho mai avuto un ragazzo. Questi, insieme al resto della scuola, cambiavano direzione ogni volta che mi vedevano passare.»

«Io non l’avrei fatto.»

Erica perse un altro battito al suono di quella frase, ma ugualmente le venne da ridere «Evidentemente non ricordi com’ero!»

Isaac alzò le spalle, continuando a guardarla senza mai staccare lo sguardo dal suo «Vedo come sei adesso e non noto tutta questa differenza!»

Erica sorrise «Sai, mi sarebbe piaciuto poter essere tua amica.»

«Possiamo recuperare ora.» rispose il ragazzo, con dolcezza nella voce.

Un suono particolare, come ovattato, di passi in avvicinamento, lì fece improvvisamente zittire. Con i loro sensi affinati potevano percepire la corsa sfrenata che qualcuno stava facendo per raggiungere quella sala.

Si alzarono in fretta da terra, come se, imbarazzati, volessero nascondere quel piccolo momento di debolezza cui erano stati soggetti, ma prima che la porta fosse aperta, Isaac prese Erica per un braccio «Aspetta.» e facendola voltare verso di lui un po’ confusa, senza lasciarle nemmeno il tempo di capire, la baciò.

Erica si sentì avvampare, il cuore le batteva velocissimo nel petto. Chiuse gli occhi: sentiva le gambe molli e una sensazione di piacere ben diversa da quella provata sulla pista. Questa volta sentiva come se ci fosse qualcosa di vero, sotto; non lo stava facendo solo perché glielo aveva detto Derek!

Le labbra di Isaac erano così morbide da sembrare quelle di un bambino; le loro lingue s’incontravano appena, quasi avessero entrambi paura, nonostante poco tempo prima lo avessero fatto senza problemi. L’adrenalina aveva limitato l’emotività delle loro azioni, fino a farli agire con il solo scopo di compiacere se stessi, mentre ora tutto era diverso. Lo confermava il tremolio della mano di Isaac sul volto della ragazza, che intenerita vi poggiò sopra la sua.

Con dolcezza, Isaac si allontanò da lei e le sorrise, mentre Erica riapriva gli occhi non sapendo proprio cosa dire «Ecco: adesso abbiamo dato un vero primo bacio!»

La ragazza sorrise, tenendo la mano di lui ancora nella sua e guardandolo negli occhi come a voler fare una fotografia mentale di quel momento; ma il rumore di passi ovattati, percettibile solo a chi come loro aveva delle abilità particolari, si fece più intenso ed entrambi preoccupati dall’identità dell’individuo, decisero di allontanarsi.

La porta si aprì, facendo entrare uno Stiles piuttosto accaldato. Entrambi si sentirono più sollevati, anche se il cuore non diminuì l’intensità delle pulsazioni.

Si scambiarono un’ultima occhiata e non poterono far a meno di sorridere: non era stata di certo la paura ad aver aumentato i loro battiti!

 

 

 

 

 

Pensieri&Precisazioni: Ed eccomi tornata alla carica con questo piccolo esperimento di coppia Crack ;)

Chi mi conosce sa quanto io ami Isaac *///* È un cucciolo bisognoso di tanto affetto e sono convinta che lui ed Erica sarebbero stati una gran coppia, anche perché si somigliano molto più di quanto si possa immaginare U.U

L’idea di questa raccolta mi è venuta dopo un lungo rimuginare. Inizialmente l’idea era quella di scrivere una long, ma alla fine ho optato per una raccolta di missing moments, perché vi erano diversi momenti aventi come protagonisti questi due lupetti che mi sarebbe piaciuto approfondire.

Ogni os sarà indipendente dalle altre, quindi non ci sarà un filo conduttivo, tra di loro, e perciò potranno essere lette con molta libertà; ma ognuna sarà un missing moment di una puntata in particolare (come avrete notato, in questa os si trattava della 2x08) e volevo specificare che più o meno in tutte lascerò un finale aperto, quindi non specificherò mai se questi due lupetti si metteranno insieme, rimarranno amici o saranno solo soggetti a momenti di debolezza che cercheranno di colmare con l’affetto dell’altro/a.

In particolare, in questa prima os, ho voluto concentrarmi sul loro senso di inadeguatezza prima della trasformazione.

Rivedendo la puntata non ho potuto far a meno di notare la loro espressione meravigliata/sorpresa/o come volete definirla voi (xD) quando entrano nel locale, come se avessero visto per la prima volta un qualcosa cui avevano tanto desiderato poter partecipare (nel loro caso una festa) e di conseguenza la mia immaginazione ha partorito questa roba xD

Per quanto riguarda il loro bacio: sì, se ne scambiano uno sulla pista, ma sono troppo presi dall’adrenalina per lasciarsi emozionare come si deve, quindi era importante che se ne scambiassero un altro, come dice Isaac, vero :3

Inoltre non ho preso in considerazione gli avvenimenti della 2x04 (ossia il bacio tra Derek e Erica) in quanto viene specificato che per entrambi si trattava di un primo bacio.

Per quanto riguarda il titolo, c’è un riferimento a diverse cose: il primo bacio, la loro prima festa...

Poi, mi scuso se non sono risultati molto ic (lo so, prendo atto di questa cosa e mi punisco come se fossi una piccola Dobby ç_ç), ma inizialmente volevo concentrarmi sull’aspetto del loro carattere un po’ alla “bad boy/girl”, che assumono nella prima parte della seconda stagione, solo che alla fine mi sono lasciata prendere dal fluff e adesso non saprei proprio definire il risultato O.O Fatemi sapere voi come avete trovato la loro caratterizzazione ^^”

Ci tenevo a specificare, inoltre, che il titolo della raccolta si ispira all’omonima canzone dei Linkin Park (http://www.youtube.com/watch?v=LBTXNPZPfbE), che come aveva notato anche la pagina facebook “Daniel Sharman Italia” sembra essere davvero azzeccata, per loro due ^^

Il banner mi è stato fatto dalla splendida pagina grafica Badwolf (https://www.facebook.com/pages/%CF%9F-Badwolf/401474849968965?fref=ts).

In più volevo lasciarvi una os su Erica che ho scritto un mese fa, sperando che vi possa piacere: Epilepsy (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2019543&i=1)

 

Ok, credo di avervi detto tutto ^^ Ci si sente al prossimo capitolo! ;)

   
 
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