Film > The Phantom of the Opera
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Autore: __aris__    20/08/2013    10 recensioni
Ci sono cose che non vanno raccontate perché celano delle verità indicibili. Molto spesso nelle storie ci raccontano solo quello che vogliamo sentire e non ci dicono che la realtà è molto differente. -- Ho già scritto che in fondo al cuore faccio e farò sempre il tifo per la coppia ErikxChristine ma certe idee sono così diabolicamente divertenti che non posso tenerle semplicemente rinchiuse nella mia testolina! Chi vorrà addentrarsi nella lettura troverà un finale molto alternativo; spero comunque che sia tanto gentile da dirmi la sua opinione e lasciarmi un commento.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Raoul De Chagny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dimora sul Lago, la notte della Catastrofe
 
“Dimmi che tu sei mia! Dì che mi ami e lui vivrà! Se dici no lo sai lo ucciderò!”questa era la proposta del Fantasma dell’Opera che aveva lasciato i suoi graditi ospiti, come li aveva definiti lui stesso, nel più totale sconforto.
Il Visconte Raoul de Chagny era appeso ad un cappio ed il suoi piedi poggiavano instabilmente su una roccia ripida e scivolosa, a picco sul lago nero; al Fantasma sarebbe bastato spostare una leva per impiccarlo.
Christine piangeva accasciata a terra disperata perché il suo Angelo si era rivelato un mostro privo di qualunque umanità. Dopo che l’aveva rapita dal palcoscenico dell’Opéra l’aveva costretta ad indossare un abito da sposa che lei aveva visto vestire una bambola in cera con le sue fattezze; poi aveva iniziato a dire cose senza senso su come sarebbero stati felici assieme, delle passeggiate che avrebbero fatto per Parigi la domenica, ed altre cose simili. Aveva inveito contro la madre, il cui unico regalo fu un vecchio straccio per coprirgli il viso, perché lei aveva sempre sostenuto che nessuna donna lo avrebbe mai sposato fino a quando avrebbe avuto fiato per rifiutarlo, ma ora lui avrebbe avuto la sua “sposa viva”.
Quando Raoul era arrivato in quell’antro infernale lo aveva aggredito con il suo laccio ed ora lo osservava divertito mentre cercava di mantenere l’equilibrio e non cadere. Lo vedeva arrancare, tenendo le mani avvinghiate alla corda; affrontare il pericolo con il coraggio che avevano solo i veri cavalieri nelle storie che le raccontava suo padre.
Guarda Christine! Non è divertente! Guarda come si agita! Non ha ancora capito che non può fare assolutamente nulla per salvarsi!” disse il mostro prima di scoppiare nell’ennesima sadica risata.
La ragazza si avvicinò al’amico piangendo lacrime che sembravano uscire infinite dai suoi occhi. “Oh … Raoul … mi dispiace … io … io…” ma nuovi singhiozzi le impedirono di terminare la frase.
Tu cosa mia cara? Hai scelto? Non abbiamo certo tutta la notte! E poi lo sai che la mia pazienza non è infinita!” Il pianto della fanciulla fu interrotto dal Fantasma che la prese per il mento costringendola a guardarlo in faccia. Il soprano sgranò gli occhi ed aprì la bocca per dire qualcosa, ma non ci riuscì, e così il mostro la lasciò andare “Avanti cara scegli! Me o lui! I termini sono semplici mi sembra, non credi? Se vorrai passare il resto dei tuoi giorni come mia sposa viva io lascerò andare il tuo damerino! Ma … altrimenti io tirerò una leva ed il tuo amico d’infanzia sarà impiccato davanti ai tuoi occhi! Ma non temere poi ti liberò come una colomba innocente! Allora cosa scegli?
Poi fu il silenzio, seguito da altro silenzio fino a quando un rantolo strozzato non provenne dal giovane sospeso tra la vita e la morte.
Che succede Visconte? Volete allietarci con un discorso di commiato? Oppure volete persuadere Christine a scegliere voi? Perché no, in fondo avete dimostrato molto coraggio venendo solo e disarmato nella mia Dimora!” disse pensieroso il Fantasma mollando leggermente il cappio del nobile che poté respirare e sistemarsi meglio sul suo appoggio.
Ve la cedo!” disse stremato con un fil di voce.
Cosa?” questa era un’ipotesi che non aveva minimamente preso in considerazione!
Ve la cedo! E se voi foste un uomo saggio la lascereste perdere!
Come osate parlare così della mia musa? Insulso damerino che non siete altro! Sapete che potrei impiccarvi solo per averla offesa? Ringraziate che sono un uomo di parola!” rispose il Fantasma tra l’indignato ed il furente.
Che succede? Raoul perché fai così? Tu ed io eravamo migliori amici un tempo? Perché ora mi vuoi abbandonare?” piagnucolò la cantante che capiva l’improvviso cambiamento del Visconte ancora meno di quanto non facesse il suo maestro.
Appunto, proprio perché  ci conosciamo da quando eravamo bambini posso dire che un sei una disgrazia ambulante! Quando ti ho conosciuto mi sono gettato in mare per recuperare te e la tua sciarpa di lana da due soldi: non solo a momenti trascinavi a fondo anche me, ma le successive tre settimane le passai con la febbre a quaranta! Due anni dopo hai deciso che volevi fare una passeggiata sugli scogli e per aiutarti sono caduto rompendomi una gamba! Per non ricordare di quando avevi deciso che volevi delle pesche ed io per raccoglierle sono caduto da cavallo! E vogliamo parlare di quello che mi è successo da quando ti ho rincontrato? Pettegolezzi, lettere minatorie … fino ad essere impiccato da un maniaco!” disse con tono esasperato, poi si gira verso il Fantasma “Senza offesa monsieur!”
L’altro lo guarda perplesso rispondendo in modo un po’ assente “Mi hanno detto cose peggiori!” Che diamine stava succedendo? Il cavaliere dalla lucente armatura si tirava indietro? E perché mai farlo dopo tutti gli sforzi compiuti fino a quel momento? Era forse un disperato tentativo di avere salva la vita con un’abile finta? Ma mentre continuava nelle sue congetture il ragazzo aveva ricominciato a parlare:
Christine tu sei bellissima, hai una voce celestiale e sei la mia più cara amica … ma sei una calamità naturale che porta disgrazie a chi ti incontra! Quindi, qualsiasi cosa tu scelga, io ti auguro tanta felicità ma non voglio saperne niente!
Gli altri due si guardarono negli occhi completamente smarriti: stava davvero succedendo? Avevano sentito entrambi le stese parole?
Visconte vi facevo più furbo! Non spererete di cavarvela in questo modo?” ghignò Erik.
Il mio non è un trucco monsieur! Voi liberatemi ed io lascerò che voi e Christine continuiate.”
Raoul tu non puoi fare così! Eri venuto per liberarmi? Che fine hanno fatto tutte le parole che mi avevi detto sul tetto?” protestò la ragazza.
Christine non dire niente! Ormai ho deciso! Tu sei un vero pericolo pubblico! Adesso dovrei chiedere al nostro ospite di liberarmi perché sento degli strani formicolii alle gambe …
Non state fingendo Visconte vero? Voi state volontariamente lasciando il campo?” intervenne l’altro cercando l’ultima conferma: in vita sua aveva ucciso molte persone e sapeva chi cercava di ingannarlo per evitare la sorte che il fato aveva stabilito, ma il Visconte sembrava sinceramente esasperato dalla situazione. “Non sono solito fare cose del genere … a salvare qualcuno dal mio Laccio intendo … ma se voi promettete di andarvene e di non cercare più Christine o me non credo ci siano particolari problemi per una vostra liberazione. Cosa dite?
Accetto!” rispose il giovane senza esitazione mentre Christine assisteva impotente allo sviluppo decisamente imprevisto. nelle storie che le raccontava suo padre il paladino sconfiggeva il mostro e liberava la principessa! Perché adesso Raoul non faceva la stessa cosa? Perché se ne andava accusandola di essere un catalizzatore di disgrazie?
Dopo che il sanguinoso Fantasma dell’Opera ebbe concesso la sua prima grazia, un affaticato Raoul de Chagny si massaggiava il collo dolorante.  Passati pochi minuti chiese al Fantasma come fare per uscire dai sotterranei e l’altro gli indicò un percorso da fare con la barca. Mentre raggiungeva l’ormeggio si rivolse all’uomo che lo aveva appena liberato “Dovreste seguire il mio esempio!
Ma adesso io ho Christine!” ghignò soddisfatto del suo operato: anche se non nel modo che aveva sperato, il Visconte non gli avrebbe più dato fastidio e avrebbe vissuto con Christine una vita di musica.
E credetemi ve ne pentireste entro breve! Chiedetele se tutto ciò che ho raccontato non è vero! Pensateci: prima che lei arrivasse nel vostro rifugio non c’era nessuna folla inferocita che vi dava la caccia!
Il Fantasma si girò verso la sua Musa che provò a dire spaesata “Si sono tutte cose vere, ma io non …”; l’altro la guardò pensieroso per qualche minuto prima di darle un bacio d’addio sulla fronte “Mia Christine tu sarai sempre la mia Musa!” lei lo guardò completamente smarrita: “Temo di doverti lasciare, dolce Christine! Nulla di personale ma la mia vita è stata già abbastanza miserabile e se il Visconte ha ragione non voglio sapere come potrà diventare se tu sarai con me!
Ma cosa sta succedendo?” il povero soprano non riuscì a dire altro: nell’arco di pochi minuti era stata abbandonata prima dal suo salvatore e poi dal suo Angelo.
Credimi cara è meglio così! Non avrebbe mai funzionato!” continuò il Fantasma mentre si infilava una maschera ed il mantello.
Ma io …” balbettò Christine ormai abbandonata da tutti.
Venite anche voi nella barca monsieur?” chiese il Visconte al Fantasma.
Per l’amore che ho per Christine assolutamente no! Ho pur sempre una reputazione da difendere! Ah mi auguro che quanto accaduto qui sotto rimanga un segreto!” e detto questo sparì dietro un doppio fondo.
Non temete! Manterrò il segreto!” promise Raoul prima di lasciare gli ormeggi della piccola gondola.
Ed adesso io cosa dovei fare?” urlò esasperata la cantante.
Aspetta la folla, sono sicuro che con loro riuscirai a trovare l’uscita!” suggerì il ragazzo mentre scompariva nel buio.
E fu così che si concluse la misteriosa vicenda del Fantasma dell’Opera, un mistero ma del tutto chiarito.
   
 
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