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Autore: IloveJoseph    20/08/2013    1 recensioni
Ciao, lettrici. Sono ancora io. Questa è la terza Klaroline, che era in programma, e credevo di fermarmi a scrivere su di loro ma le aspettative sono imprevedibili. Infatti, ne ho scritta una quarta, in realtà ho solo approfondito un momento tra loro, trasmesso nella serie. Come sempre, le loro battute sono sempre state molto esigue. Quindi, ho cercato di alimentare quella scena che è una , a mio parere, delle più belle.
Invece,questa oneshot, è decisamente diversa dalle altre che ho scritto. Caroline sarà la solita bastarda, che per farsi dire ciò che vuole da Klaus, userà ogni mezzo. Mentre Nik sarà il solito passivo. Ma per la sua Caroline, si smuoverà anche solo un po' e le dirà ciò che vuole sentirsi dire?
Questo è da scoprire leggendo ;)
Infine, grazie a chi ha recensito, e a chi legge ogni mia stesura e ci perde tempo. Davvero, mi riempie il cuore.
Ciao a tutti !:*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Klaus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Camminava  avanti e indietro per il salone. Era agitato e tanto arrabbiato. Non sapeva cosa pensare, né cosa dire. Voleva solo che la sua Caroline, arrivasse e fosse accanto a lui, subito, in quel preciso momento. Le mancava tanto. Le sarebbe sempre mancata, dal momento che erano più di dieci anni che vivono insieme. Stavano bene assieme. Si divertivano, come due ragazzini. Andavano a caccia insieme, lei inseguiva i coniglietti mentre  lui i cacciatori. Capitava , qualche volta, che andavano anche in discoteca.  Klaus lo faceva solo per lei, dato che ci teneva e le piaceva. Ma a  lui poco piaceva ballare, non solo perché quella musica non era per niente invitante, ma soprattutto perché c’erano troppi occhi indiscreti sulla sua Caroline.  Infatti litigavano di continuo, proprio per questo. Lui era tremendamente geloso di lei, e  lei lo era di lui. Ovviamente, la gelosia era giustificabile da parte di Caroline. Difatti quando lui partiva, aveva sempre molte smorfiose addosso. Per quanto fosse crudele, l’aria del maschio sexy e cattivo, affascinava di parecchio. Lei era stata la prima ad esserne folgorata. Ma solo lei avrebbe dovuto pensare di quanto fosse meraviglioso. Le altre non si sarebbero mai dovute permettere. Invece, dal canto suo, la gelosia dell’ibrido non era per niente sana. Si arrabbiava quando gli altri la guardavano, ma non era colpa di Caroline se fosse così bella. E’ vero anche che a volte lei esagerava, ma perché fa parte del suo carattere mettersi in mostra, e il più delle volte  voleva, in qualche modo, far ingelosire per scherzo il suo ibrido. Ci riusciva, ma non aveva mai l’effetto desiderato  la vampira. Infatti Klaus non le mai detto chiaramente che fosse geloso, glielo dimostrava, ma lei voleva che qualche volta l’ibrido si esprimesse con le parole giuste, fregandosene del suo orgoglio virile.  Ma nonostante ciò, erano complici di un’intimità che ormai era solo loro, e che sarebbe durata davvero per sempre.  Quando ritornava a casa Nik, dopo alcuni viaggi a New Orleans, per mettere alcune cose in chiaro con Marcel, anche se la giornata fosse andata male, non appena varcava la soglia di casa e sentiva il profumo dei suoi capelli alla vaniglia, e vedeva i suoi occhioni, lui si annullava completamente e i suoi occhi si illuminavano.  Si fiondava sul petto della sua bella bionda, e ci restava lì. Si lasciava cullare, ed amare. Quasi non si riconosceva. L’ibrido cattivo che si era innamorato, e per la sua bella aveva cambiato anche un po’ del suo essere. Non completamente, ovviamente. Restava il solito Klaus, il solito originale spietato, ma con lei, lui cambiava ed iniziava ad amare per davvero. Vedeva nella vita, nel resto dei suoi giorni, una felicità che portava il nome di Caroline Forbes.
Ora però, era ritornato a casa  e da più di due ore non c’era ombra della sua ragazza. Era ansioso e agitato. Temeva che le fosse accaduto qualcosa di brutto. Non sapeva neanche dove fosse andata, dunque non aveva alcun  indizio per andare a cercarla. Non gli era mai capitata una situazione del genere. Lui teneva sempre tutto sotto controllo, e quando si parlava di Caroline, la sua pignoleria si ampliava di gran lunga.
“Cecilia, ma è sicura che non sappia dove la signorina Forbes sia andata, oggi pomeriggio?” chiese, ancora una volta, alla domestica
“signor Mikaelson, mi deve credere. La signorina è andata via verso le 14:00 dicendomi che sarebbe ritorna prima del suo arrivo”
“e allora perché non è ancora qui?” urlò arrabbiato Klaus, mentre gettò dei libri che stavano sulla scrivania a terra. La domestica impaurita, si liquidò in cucina, mentre l’ibrido si stava facendo consumare dall’irritazione. Ecco, il solito Klaus. Quello che, non appena vede le cose andare male, invece di restare calmo, inizia ad andare su tutte le furie.  Si è sempre comportato in questo modo, ma ora  stava esagerando.   Era terrorizzato, all’idea di vedersi senza Caroline. Ci era abituato e non poteva farne a meno.  Vedersi senza di lei, per lui sarebbe stato peggio di un tormento, o di una maledizione. Avrebbe preferito spaccarsi le ossa ogni notte, durante la sua trasformazione di lupo mannaro,  invece  di  non avere accanto la sua amorosa. Ma come non biasimarlo, in questa circostanza?  La sua Caroline non si era fatta trovare a casa, ed ora era chissà dove, mentre  lui veniva letteralmente consumato dalla gelosia.
“fratello, cosa succede?” gli chiese Kol, fermatosi sulla soglia della porta del salone
“Kol, che ci fai qui? Non dovevi essere a New York?”
“sono ritornato in anticipo, ho delle faccende da sistemare qui! Tu, invece, cosa hai?”
“hai visto Caroline per caso?”
“no, Nik. Sono arrivato ora e sono passato a farti un salutino. Ho sentito le tue urla dal cortile. Che diamine è accaduto?”
“non lo so neanche io!” disse con rabbia il vampiro, mentre si sedette sul divano. Il fratello lo seguì, con fare allibito. Anche lui stentava a crederci di quanto fosse arrabbiato!
“sono tornato da New Orleans, e non ho trovato Caroline”
“la tua bella se l’è svignata?” gli domandò ironico Kol, ma l’ibrido lo fulminò con lo sguardo
“vuoi che ti rinchiuda ancora una volta  nella bara Kol? Guarda che stanno ancora giù!”
“dai, fratello. Scherzavo!”
“non devi, non in questa situazione..”
“ma avete per caso litigato?”
“no, mai come questa volta  no. Eravamo tranquilli, fino a stamattina”
“la domestica ne sa qualcosa?”
“niente. Nessuno sa niente, neanche io ed è questo che mi fa andare maggiormente su di giri!”
“pensi che le sia accaduto qualcosa?”
“spero di no, e soprattutto che venga subito!” affermò sincero l’ibrido, mentre guardava la porta, in attesa che si aprisse.
Ma la porta, si sarebbe aperta molto presto.  Caroline, infatti non si era allontanata. Era rimasta nella zona, rilassandosi sui prati che contornavano la loro villa. Questo però Klaus non lo sapeva, e Caroline non voleva che lo sapesse. Era una sua vendetta, se si poteva chiamare così.  Infatti  stamattina, mai come era accaduto in questi dieci anni, Nik era arrivato molto tardi da uno dei suoi viaggi per il mondo. Lei non era andata, perché non poteva. Lì ci sarebbe stata anche Hayley, e sapendo i precedenti tra lei e Tyler, e  anche tra lei e Klaus, Caroline aveva deciso di non andarci. Infatti Nik, non la invitò neanche, proprio per levar di mezzo ogni imbarazzo. Le stava bene il fatto di non andare per evitare una qualunque complicazione, ma non le andava bene il fatto che Klaus ritornò più tardi del solito. Per tardi, la vampira non intendeva qualche ora in più. Infatti non lo aspettò solo  per tutta la giornata, ma anche per tutta la notte. Restò sveglia, sul divano. Sperando che quella porta si aprisse dal momento all’altro, ma restò chiusa, fino all’indomani. Per la testa di Caroline, ci furono pensieri di ogni genere. Temeva che gli fosse successo qualcosa di grave, ma era improbabile dato che lui era Niklaus. Allora pensò che ci c’entrasse quella brutta lupa, che non le era mai piaciuta. Era troppo spiglia con i ragazzi, e si vedeva che si sarebbe venduta anche per un drink. Se ci fosse centrata lei, sicuramente le sarebbe successo un qualcosa di molto, ma di molto,  grave  con la firma di Caroline Forbes! Era gelosa, dannatamente gelosa del suo ibrido. Nessuno doveva toccarlo, né pensare di avvicinarsi a lui, in un certo modo. Era bello, affascinate, e sexy e questo non faceva altro che ingigantire la sua gelosia. Ma era giustificabile, se per fidanzato aveva un  uomo  di oltre mille anni, che invece di invecchiare, diventa sempre più ammaliante! Ripensandoci, Caroline sapeva di quanto fosse fortunata, e di quanto si sentisse sicura con Klaus. Infatti l’ibrido, non appena era arrivato stamattina, le aveva detto e le aveva assicurato che non fosse successo nulla. Ci credeva, Caroline. Ormai conosceva così bene, Nik, che lo credette all’istante. Le bastava la sua parola, e il mondo con cui  pronunciava le sue scuse, per convincerla che davvero non ci fosse stato  nulla, eccetto che dei problemi di partenza! Però era una bastarda, comunque. Voleva che Klaus si sentisse in ansia, proprio come lei era stata in questa notte.  Non era cattiva, non voleva che lui stesse male,  però non poteva neanche non dargli una lezione. Seppure Klaus, non lo avesse fatto apposta, comunque  se avesse voluto sarebbe potuto ritornare a casa in orario. Lui era l’originale, il più vecchio, il più  cattivo.  Avrebbe e come trovato una scappatoia, se avesse voluto.  Di conseguenza dato che non  l’aveva trovata,  Caroline gliela stava facendo pagare, a modo suo.
Stronza? Anche, quando doveva! E’ pur sempre una donna.
In fin dei conti non  sarebbe stata via per molto, ma delle orette bastavano. Infatti erano già passate due ore, e Nik sarebbe già dovuto ritornare da un bel pezzo. Si alzò sorridente, mentre si incamminava verso la villa. Già sapeva, cosa le sarebbe  atteso: un inferno, che si era cercata lei. Prima di entrare in villa, notò che Cecilia stava annaffiando le piante. Appena la donna la  vide, fece un sospiro di conforto.
“Signorina, meno male è qui!” disse la domestica, mentre Caroline le fece segno di abbassare il tono della voce
“sono qui, Cecilia. Perché cosa è successo?”
“il signore la sta cercando come un pazzo. E’ anche arrivato suo cognato, Kol. Sono stati in pensiero per lei!”
“da quanto tempo è arrivato Nik?”
“da più di due ore, ed non è stato un attimo in pace” le rispose la donna, mentre la vampira sorrise appagata
“signorina sta bene?”
“benissimo, Cecilia. Ora sarà meglio che entri, per alleviare la tensione!” disse Caroline, salutando la donna mentre entrò in casa in punta di piedi. Era quasi eccitata all’idea di vedere Nik inferocito. Era un modo per metterlo alla prova. Non aveva bisogno di una dimostrazione di gelosia, anche se sembrerebbe così, Caroline aveva fatto tutto quello semplicemente per fargli capire di quanto male si fosse sentita, e che una cosa del genere non dovesse più accadere.  Con le parole il messaggio non sarebbe mai stato chiaro, come  quanto lo stato d’animo che Nik stava provando in quell’arco di tempo.
“Caroline!” esclamò Klaus felice, mentre le si avvicinò in un istante e la strinse a sé. La abbracciò così forte, che la vampira sentiva le costole muoversi.  Caroline, ricambiò l’abbraccio, e gli lasciò un lieve bacio sulla fronte
“che fine avevi fatto?”
“nessuna fine dato che sono qui!”
“e prima dov’eri?”
“Klaus rilassati! Sto bene” disse seria Caroline, mentre si distaccò da lui, vedendolo molto impaziente
“bella cognatina, ci hai fatto stare in pensiero!” enfatizzò anche Kol, mandandole un sorrisino
“cognato, ma che onore averti qui! Resterai tanto?”
“già vuoi che vada?”
“non ho detto questo!” si difese la vampira, mentre Kol le inviò un sorriso malizioso
“Kol, ora sarà meglio che vai di là. Io e Caroline dobbiamo parlare!” affermò serio Klaus, mentre continuava a guardarla, con quegli occhi spenti. Dal canto suo, il fratellino, seguì di striscio l’ordine del fratello maggiore. Ma prima di liquidarsi, diede una pacca sulla spalla a Nik.  
“su fratello. Non esser e cattivo, è ritornata da te!” sentenziò per poi andare via.
“sentito Nik? Non essere cattivo con me..” disse provocatrice la vampira, mentre l’ibrido  restò di fronte a lei, con un’espressione fredda.
“mi hai fatto preoccupare Caroline. Sono tornato e tu non c’eri, e non ci sei stata per il resto delle due ore!”
“lo so, e mi dispiace di averti fatto stare in pensiero. Ma mi conosci, dovresti avere fiducia in me!”
“ho per caso detto che non mi fida di te?”
“ma dal tuo comportamento me lo stai facendo capire”
“io ho solo detto che mi sono preoccupato “
“perché?”
“ come perché? Sono arrivato  e tu non c’eri! Non sapevo dove fossi andata, e tu non me lo avevi detto oppure me lo sarei ricordato. Credo che sia un qualcosa di normale.”
“lo è, ma una persona si preoccupa di qualcuno  solo quando non ha pienamente fiducia dell’altra”
“allora anche tu non ti fidi di me, dato che stamattina mi hai posto molte domande sul mio viaggio”
“beh, mi sembra normale. Sei stato tutta la notte fuori, con Hayley, con la quale hai avuto un passato, una storia, che si è rinchiusa in una notte proprio come quella che avete trascorso stanotte, assieme”
“ma io ti ho detto  che non c’è stato nulla. Ci sono state delle complicazioni, ma non è successo niente tra noi !”
“ed io ti ho creduto. Infatti ti ho solo chiesto di come mai avessi fatto così tardi, e basta. Non ti ho aggredito come tu ora stai facendo con me, e non sono andata neanche su tutte le furie!”
“scusami tanto se mi sono angosciato, perché   al mio ritorno non c’era la mia ragazza ad aspettarmi come di consuetudine! ” esclamò serio l’ibrido, mentre continuava a guardarla. Caroline, era seduta su una poltrona di fronte a lui, e non si sarebbe fermata di fare la stupida, fin quando l’ibrido non le avesse detto che le fosse mancata e che era geloso. Non le bastavano più i fatti, ora voleva anche le parole. Infondo, era la solita Caroline!
“anche io ho provato lo stesso, quando sono restata tutta la notte da sola ad aspettarti.  Sapendoti  chissà dove, con Hayley!”
“Caroline, non c’è motivo che tu sia gelosa di lei”
“io non sono gelosa, sono stata semplicemente angosciata, o anche preoccupata” lo imitò, mentre lui  le sorrise beffardo
“e non dovevi neanche esserlo!”
“ah no?  Tu hai fatto questo  poco, solo perché ero via da qualche oretta, e io non avrei dovuto esserlo  quando sei stato via una giornata e una notte intera? Se lo avessi fatto..” e la vampira non terminò neanche la frase, che si ritrovò l’indice della mano sinistra dell’ibrido sulle sue labbra.  Si era inginocchiato davanti alla poltrona, su cui era seduta la vampira,  mentre con la mano destra le accarezzava una gamba.
“non dirlo neanche Caroline! Non pensarlo neanche per scherzo”
“perché non dovrei?”
“perché  sono stato due ore senza di te, e mi sono spaventato come non mai. Non sapevo dov’eri, con chi eri e avevo paura che ti fosse accaduto qualcosa di grave, o addirittura che tu fossi andata via per volontà, ed io non potrei mai accettarlo!”
“perché mai avrei dovuto farlo?”
“perché forse ti sentivi trascurata…”
“c’è motivo per cui dovrei sentirmi tale? Mi trascuri, Klaus?”
“no, io cerco di non farti mancare nulla e lo sai. Però davvero non capisco perché tu sei andata via in queste due orette..”
“ed io non capisco perché tu sei stato una notte fuori!”
“ancora Caroline? Non c’è stato nulla. Non abbiamo fatto niente di quello che pensi!”
“Klaus, sei la creatura più spaventosa al mondo,  se avessi voluto avresti e come trovato mezzi per ritornartene!”
“pensi che sia voluto stare lì, appositamente?”
“si!” esclamò  sincera la vampira, mentre si alzò dalla poltrona e lasciò l’’ibrido in ginocchio. Per quanto Caroline avesse avuto la dimostrazione della gelosia dell’ibrido, voleva comunque che gliela dicesse. Ma soprattutto voleva capire perché fosse ritornato a casa.
“perché?”
“perché Klaus non sono stupida. Se tu avessi voluto, saresti ritornato, come hai sempre fatto!”
“credimi Caroline, in quel momento non potevo.  Lì’ c’era anche mio padre, e dopo tanto che ci siamo dati la caccia, e abbiamo fatto guerra, è stato bello restare a parlare con lui  intorno a tavolo fino all’alba!”
“che cosa? Tuo padre?””
“si Caroline, lui! Non sono stato con Hayley, almeno non tutta la notte!”
“ allora perché non me l’hai detto subito?”
“non lo so, insomma sai di quanto sia difficile per me questo argomento!”
“quindi hai preferito mentirmi e non parlare con me di un argomento così importante?”
“ti chiedo scusa, ma sai di quanto sia chiuso in queste tematiche. Non avrei dovuto mentirti, ma non ero ancora pronto a dirtelo!”
“ma sei un idiota, Klaus!” disse seria la vampira, mentre a l’ibridò scappò un sorrisino. Ora entrambi si erano rilassati, anche se Caroline voleva sentirsi dire ciò che si era messa in testa. Non si sarebbe lasciata persuadere così facilmente. Ora, doveva utilizzare ogni mezzo per farsi dichiarare tutto e Caroline, sapeva anche quale avrebbe fatto svincolare il suo fidanzato, almeno ci avrebbe provato.
“tu te ne sei andata via per questo? Per farmela pagare?”
“no, e anche se lo avessi fatto, avrei fatto benissimo”
“Caroline..” la richiamò Nik serio,  quasi come a volerla ammonire, mentre le si avvicinò nuovamente ma la vampira si distaccò ancora
“Niklaus..” lo imitò la vampira, con un sorrisino seducente
“allora, mentre oggi sono andata a fare la mia passeggiatina e mi sono rilassata, tu temevi che avessi trovato un altro ibrido più dolce di te?” gli chiese provocatrice
“anche se fosse, non ci avrei pensato su due volte a torgliergli il cuore dal petto”
“questo sempre perché eri solamente angosciato?”
“a che gioco stai giocando, tesoro?” le domandò Klaus, mettendosi di fronte
“io a nessun gioco. Soltanto che mi sembra strano, che  un’angoscia possa provocare tanta rabbia..”
“la mia si, non so la tua. Sarà che ci sono reazioni diverse per ogni modo di arrabbiatura!”
“e tu speri che io ci creda?” gli chiese Caroline avvicinandosi a lui, mentre con la mano destra gli accarezzava la sottile peluria bionda, che la vampira tanto adorava sentire sotto le sue dita
“voglio che tu ci creda, è la verità!” rispose serio  mentre Caroline si spinse in avanti su di lui, facendolo ricadere sul divano  che c’era dietro di loro. Si sedette a cavalcioni su di lui, mentre l’ibrido, sorridendo divertito, la imprigionò con le sue mani sulla vita della vampira.  Caroline iniziò a dargli piccoli bacetti sulla guancia destra, poi passò sulla fronte, fino a finire sulla guancia sinistra. Ad ogni bacetto, la stretta di Klaus diventata sempre più forte,  mentre il calore, il profumo della sua dolce e folle ragazza, lo circondava.
“allora, Nik? Come mai sei stato così, come dire, in allarme?”
“perché tu non eri con me”
“e poi?”
“perché non sapevo dove stessi”
“ancora?”
“perché mi mancavi tanto” disse Klaus,  dandogli un morsetto sul labbro inferiore di Caroline
“e poi?”
“perché non sono abituato senza la tua presenza qui, quando ritorno a casa, o quando ci resto. Non sono abituato e mai potrei abituarmici!”
“solo per questo? Non c’è altro?”
“non so a che gioco stai giocando, amore. Ma qualunque sia, mi va bene anche così!”  continuò l’ibrido, deciso non  smuovendosi di un passo. Caroline,  iniziò a stufarsi. Lo stava seducendo per farsi dichiarare, con le parole giuste, e non con altre,  la gelosia che provava verso di lei. Voleva sentirselo dire, ne aveva bisogno. Ma Klaus, come suo solito, era cosi impassibile, anche ai suoi baci! A quel punto Caroline si alzò dalle sue gambe, e lo guardò contrariata. Klaus sorrise. Pensò che la sua ragazza fosse buffa, ma tremendamente bella. Lui adorava questo suo modo di fare la donna, di essere corteggiata, rispettata, adulata  come  si meritava. Faceva di tutto per farglielo capire senza parole, e ci riusciva davvero bene. Nik infatti  lo aveva compreso , ma lui era cocciuto e non voleva dargliela vinta così facilmente. Avrebbe voluto gustarsi un altro po’ quel trattamento, se Caroline, impaziente come era, non si fosse subito allontanata.
“amore, vieni qui!” la invitò sulle sue gambe, ma Caroline tentennò di no con la testa
“ma  dai, cosa è successo? Ci stavamo chiarendo così bene..”
“vaffanculo!” sbottò decisa la vampira, mentre Klaus rideva di gusto
“smettila  di ridere. Sei il solito guastafeste antipatico!”
“Io sarei il guastafeste? Tu ti sei allontanata, finendo quel che stavamo iniziando..” le disse canzonatorio
“e quel che mai finiremo!” sentenziò seria, fin troppo, la bionda.
“vieni qui, Caroline”
“no”
“vieni subito, oppure vengo io lì”
“vuole essere una minaccia questa?”
“oh si tesoro. Hai appena interrotto un qualcosa di intimo ad un uomo di oltre mille anni, non è  cosa molto bella”
“sei squallido, e fuori luogo”
“vieni Caroline..”
“non voglio, anzi meglio che  vai via. Non devi andare più da nessun’altra parte?” gli chiese Caroline dura, mentre  Nik in un istante le fu accanto. Non le diede neanche il tempo di dire qualcosa , perché le sue labbra già stavano parlando per entrambi.  In contemporanea, la prese in braccio e iniziò a salire le scale.
“ora che ci penso, devo andare da una parte con te”
“mmh, dove?” gli chiese la vampira, con la voce tremante, mentre gli accarezzava i capelli. Caroline, non riusciva più a fare tanto la preziosa. Restava sempre fregata, da quel cattivo ibrido!
“nella nostra stanza!” le disse serio, mentre la riposava sul letto e si chinò su di lei.  Nik già si stava spogliando. Ormai  la voglia dei loro corpi era  alle stelle. Ma Caroline, trovò quel briciolo di autocontrollo, nel borbottare
“Nik..”
“mmh” la voce dell’ibrido, aveva quel pizzico di malizia che faceva dannatamente perdere la testa a Caroline
“perché sei così preoccupato quando me ne vado?”
“penso di avertelo già detto..”
“voglio sapere il reale motivo, non voglio altri giri di parole!”
“posso dirtelo dopo?” gli domandò serio Klaus, mentre iniziava a baciarle il collo
“no, ora. Subito!”  rispose  seria la vampira mentre gli  tenne il mento alto
 “sono geloso di te quando esci e sei da sola, perché potresti incontrare qualunque, e quel qualunque esigo di essere sempre e solo unicamente io. Sono geloso, Caroline, perché  nonostante la mia fama, e la mia superiorità,  ci sono uomini migliori di me,  che ti meritano anche forse più di quanto  ti merito io. Borbotto sempre, non sono un’ottima compagnia, mi annoio facilmente, e ho sempre da ridere.  Ti esausto e  tra noi funziona solo se ci stuzzichiamo, e solo se uno dei due faccia il contrario di quello che voglia l’altro. Bisticciamo sempre, per poi fare pace nel migliore dei modi.  Siamo fatti così, io sono fatto così,  e sono così geloso, perché ciò che è mio è mio e fine  della storia! ” le disse guardandola serio, mentre la vampira gli diede un leggero bacio sulle guance.
“ed io sono tua?”
“e lo sarai per sempre!” continuò Klaus, mentre si rigettò sul corpo di Caroline, con fare malefico.
“grazie, volevo sentirmelo dire. Sai ne avevo bisogno. Volevo che una volta per tutte dicessi quello che avrei voluto sentirmi dire  e non che ci girassi intorno. Alla fine, lo hai detto anche tu siamo fatti così!” disse svincolandosi dalla sua presa.  Si alzò sorridente,  lasciandolo a dorso nudo sul letto. Klaus la guardò interrogativa .
“ma amore, dove vai?”
“è venuto tuo fratello Kol e noi ce ne stiamo qui a rotolarci nel letto?”
“si, non vedo dove sia il problema!”
“smettila di fare così, guarda che è male educazione!”
“male educazione è lasciare un povero uomo su letto, avendolo interrotto ancora  una volta  in un momento intimo, solo per farsi dire ciò che la sua donna voleva! Questo non rientra nel galateo. Invece restare al letto, con la sua bella ragazza, è sempre un qualcosa di giusto, anzi giustissimo..” fece il carino, mentre  le fece un sorriso a dir poco ammaliante. Caroline, avrebbe anche ceduto, ma questo non era certamente il momento.
“suvvia, ne avremo di tempo per recuperare” ammiccò maliziosa  mentre si rimise la maglia. Con quale sveltezza se l’avesse  tolta, non lo sapeva neanche!
“mi farò perdonare, tesoro!” continuò seria, mentre dandogli un bacio leggero sulle labbra, scese giù, lasciando il suo ibrido da solo, con la testa tra le mani. Klaus in quel momento pensò, che di Caroline ce ne era solo una! 
  
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