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Autore: Hana Pond    20/08/2013    1 recensioni
Dopo la morte ci sono sette minuti di attività celebrale in cui la mente rielabora tutti i tuoi ricordi.
Questa storia l'avevo già pubblicata nel mio vecchio account ma dato che ho perso i dati di accesso e dovevo scrivere il secondo capitolo l'ho ripubblicata.
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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FARFALLA

Uno luce, dolore, vita. Due genitori, sorrisi, giochi. Tre mani, dolore, lividi. Quattro professori, pianti, prese in giro. Cinque labbra, calore, tradimento. Sei brutti voti, sberle, graffi. Sette armadio, corda libertà. Dopo la morte ci sono sette minuti di attività celebrale in cui la mente rielabora tutti i tuoi ricordi. Sette armadio, corda libertà. Rivedo quella scena molte volte, troppe volte. I lividi di ieri sono ancora ben visibili. L’aria mi passa tra i capelli, devo ancora abituarmi al mio nuovo taglio. Poi da dove arriva l’aria se sono in una tomba?! Tutti ti vogliono bene quando sei a tre metri sotto terra. Frase bellissima, Jonh Lennon è un mito. Anche se credo che sia una frase stupida, non ha senso nel mio caso. Me lo sento che, anche se mi sono impiccata non ho fatto un favore a nessuno. Mio padre avrà fatto un infarto. Mi avrà trovato lui appesa nell’armadio. Mia madre è impazzita, da manicomio, ne sono certa. E le mie “amiche” non credo prenderanno ancora in giro qualcuno perché legge, ha buoni voti a scuola e vuole farsi un po’ di cultura. Mi meraviglierei se riusciranno ancora a parlare con qualcuno. Oh e i miei ex, oh si questa è interessante quei fighetti di 17 anni non credo ameranno ancora qualcuna senza cagarsi in mano per la paura che le loro tipe facciano la mia stessa fine. Certo che ammettiamolo il mio modo di morire farebbe invidia a tutti quegli emo depressi che cercano di finirla ogni santissimo giorno. Ripenso alla sera prima della mia morte, mio padre stava ascoltando la ramanzina che mia madre mi stava facendo perché avevo preso un 7 in matematica, avrebbe abbassato la media diceva. Cercai di farla ragionare ma mio padre impazzì. Prese una forbice e mi diede due berle facendomi cadere in ginocchio. Poi mi tirò i capelli e me li tagliò. Corti, cortissimi. Vidi le mie ciocche color rame cadere a terra. Mia madre si coprì la bocca e i suoi occhi verdi come i miei erano lucidi. Poi mio padre mi diede una botta in testa non so con cosa, so solo che caddi a terra svenuta. In giorno dopo andai a scuola. Tutti notarono il mio taglio e la benda che avevo in testa, avevo una giustifica che diceva che me l’ero procurata cadendo dal letto. Sulla via del ritorno catturai una farfalla era dello stesso colore dei miei capelli con delle sfumature verdi.. mi ricordava me. Prima di infilare il mio collo nel cappio la liberai nella stanza. Adesso spero che sarò un po’ più felice, spero di andare nel paradiso almeno. Una nuova vita non guasterebbe. Sento uno scricchiolio e la cosa mi spaventa. Vedo una luce ed una mano illuminata venire verso di me, una voce calda mi conforta: -“ tranquilla Veronika Mason vieni con me”. Tutte le mie preoccupazioni svaniscono e mi affido a quella mano che mi guida fino ad un meraviglioso giardino. Al centro di fronte a me c’è uno specchio che sembra fatto d’acqua. L’immagine che vedo riflessa non sembro io. Indosso un vestitino bianco e i capelli corti sono tagliati male. Mi riconosco solo negli occhi, verdi e adesso anche inespressivi e vuoti. La voce mi parla: -“ Entra nello specchio della reincarnazione e sarai felice di nuovo”. Eseguo senza pensarci troppo come se quella voce avesse il controllo sulle mie azioni. Il liquido mi avvolge, divento fresca e leggera. Mi sto dissolvendo. Ho sempre sperato di poter volare libera, come una farfalla.

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Sono di nuovo io (e chi senò ^^)
Questo capitolo è tratto da una storia vera. Nel paese vicino al mio una ragazza si è impiccata. I motivi ovviamente non si sanno e quello che ho scritto io è al 90% frutto della mia (depressa e drammatica) fantasia, quindi per quanto riguarda in fatto che venisse maltarattata è solo una diceria.
Ci vediamo nel prossimo capitolo \(*-*)/
-Bye
  
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