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Autore: applestark    20/08/2013    2 recensioni
La storia è una sorta di cross over tra La Bella e la Bestia e The Vampire Diaries.
Daisy è una ragazza solitaria, vive nella periferia di Mystic Falls solo in compagnia di suo padre.
I due decidono di trasferirsi, così che la ragazza può avere una vita normale. Al ritorno a casa dal suo primo giorno di scuola, Daisy non trova suo padre, così il suo cane Gale la guida verso una lussuosa villa dove vive un vampiro molto crudele, reso tale a causa di una maledizone inflittagli da una strega.
La ragazza, in cambio della libertà del padre, si offre prigioniera...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus, Nuovo personaggio, Originari, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Grazie per aver aperto questa storia, e grazie se leggerete e recensirete.
Da tempo avevo in mente una storia del genere, visto che La  Bella e la Bestia è il mio cartone animato preferito, e The Vampire Diaries il mio telefilm preferito, ecco.
Ero un po’ insicura, quindi credo che continuerò solo se vedrò che ci saranno dei lettori interessati, sennò mi demoralizzo ç_ç
 
P.S: Qui scriverò i personaggi del cartone animato in relazione con quelli del telefilm.
 
La Bella: Daisy Cavendish
La Bestia: Niklaus Mikaelson
Gaston: Matt Donovan
Tockins: Elijah Mikaelson
Lumiere: Kol Mikaelson
Mrs.Brick: Rebekah Mikaleson
La fata che compie la maledizione: Esther



P.P.S. : Il personaggio di Daisy, ovviamente, è di mia invenzione.
 
The Beauty and the Vampire
 
Capitolo 1

 
Daisy  viveva a Mystic Falls praticamente da quando era nata.
Sua madre era deceduta lo stesso giorno della sua nascita, e per questo motivo era cresciuta con il padre Marius, un brav’uomo di umili origini, appassionato di elettronica e scienziato per passione.
Di tutte le tenebrose avventure che avevano sconvolto la città , Daisy non sapeva quasi niente, visto che il padre, razionalissimo, era da sempre stato scettico.
La ragazza si occupava delle faccende di casa, studiava in privato ed amava tanto leggere, unica finestra che possedeva verso il mondo esterno.
Il padre voleva che lei sposasse Matt Donovan, un ragazzo che conosceva praticamente da anni, il quale gli sembrava l’unica persona intelligente e “normale” della cittadina.
Daisy, ovviamente, non l’aveva mai visto ed era fermamente contraria ai matrimoni in stile medievale. Non aveva bisogno degli uomini, ed era convinta che l’amore sarebbe arrivato quando lei meno se lo aspettava.
Oppure lo sperava.
Questa situazione andò avanti per circa sedici anni.
Infatti, il giorno del suo diciottesimo compleanno, Daisy Cavendish si trasferì definitivamente al centro di Mystic Falls insieme al padre,  il quale aveva trovato una donna disposta a prendersi cura di lui.
Finalmente Daisy avrebbe frequentato una scuola normale per ragazzi normali.
Corsi, professori, balli di fine anno e pomeriggi a studiare con i suoi amici.
Questo era quello che la ragazza aveva letto nei libri, eppure non sapeva che la realtà fosse ben diversa.
Specialmente in quella città, oramai abitata da esseri sovrannaturali e pochi, pochissimi umani.
 
-Salve ragazze, vi presento Daisy Cavendish, lei è la ragazza di cui vi ho parlato!-
Matt Donovan presentò così la giovane al gruppetto nell’angolo del corridoio della scuola.
Elena Gilbert, Caroline Forbes e Bonnie Bennett furono interrotte dalle loro chiacchiere sussurrate e accolsero con un sorriso la nuova arrivata,  trascinandola nell’atrio prima che cominciassero le lezioni.
-Ciao, io sono Caroline Forbes e devo ammettere che sei proprio come Matt di descriveva. Ma dove vivevi? Sei piuttosto pallida- commentò la bionda con un tocco di umorismo che fece accennare un sorriso a Daisy, mentre invece Elena storse la bocca e prese subito sottobraccio la nuova arrivata.
-Non ascoltare Caroline, lei è…Caroline! Si, è fatta proprio così-
-Figurati, sono davvero pallida come dice- tagliò corto Daisy, sorridendo imbarazzata alle tre ragazze.
In realtà lei aveva tanto sentito parlare di loro, soprattutto di Elena. Pare che fosse orfana, un po’ come lei, e pare anche che fosse una sorta di eroina, una ragazza compassionevole e buona.
E quel genere di persone piacevano a Daisy, la quale si impegnava sempre a fondo per non ferire il prossimo.
-Vivevi qui a Mystic Falls?-
La ragazza che le stava porgendo la domanda era Bonnie, aveva la pelle scura e un libro possente tra le mani. Essendo la storia una delle passioni di Daisy, la giovane allungò prontamente una mano verso il volume.
-Di cosa si tratta?-
-Un vecchio libro- tagliò corto la mora, cercando di nasconderlo, provocando così solo sospetti nella nuova arrivata.
-Okay, comunque…io vivevo in periferia, dove non succede mai nulla. Qui invece…-
-Si tratta di omicidi! C’è un serial killer in città!- esclamò Caroline muovendo le mani come se fosse un mostro spaventoso.
-Già.-
Tutte e quattro risero, anche se Elena aveva come uno sguardo perso e il sorriso amaro.
Daisy continuava a domandarsi come mai…ma non trovava risposte.
A Mystic Falls le sembravano tutti terribilmente sospettosi, spaventati, come con le gambe pronte a correre, a fuggire via da qualcosa di terribile.
Le persone non possedevano più quel gioioso spirito del Sud e il the aveva un retrogusto amaro, così come i dolcetti alla caffetteria e la carne al Grill.
 
La campanella squillò e tutti si dimenarono per avere l’ultimo posto nell’aula, persino Daisy cercò di allontanarsi da quelle tre ragazze, le quali sembravano quasi volessero trattarla troppo bene. Ad un certo punto avrebbe voluto dirle “non sono una bambina”, ma se l’era tenuto per se visto che… beh, era comunque la nuova arrivata ed era bene per lei fare una buona impressione a tutti.
La prima lezione che seguirono fu matematica, una delle materie che meno riuscivano a Daisy, soprattutto se con la testa era altrove. Infatti di tutte quelle formule algebriche, di tutti quei disegni precisi e spigolosi, quelle lettere… non capì quasi niente.
La vita sapeva essere così complicata a volte, a cosa serviva renderla ancora più difficile con dei problemi di algebra?
Successivamente le spettò biologia, e poi letteratura e alla fine storia.
Il professore, Alaric Saltzman, aveva da subito catturato la sua attenzione.
Era affascinante, preparato e aveva l’aria del tipico trentenne abbandonato e sfortunato.
E a quanto pare… era entrambe le cose.
Aveva un buon rapporto con Elena, da quanto Daisy aveva capito le faceva da tutore dopo la morte della sua cara zia Jenna.
In mensa si era seduta nuovamente vicino alle tre ragazze, questa volta Caroline era seduta accanto a un ragazzo muscoloso di nome Tyler Lockwood, ed Elena le aveva presentato Jeremy Gilbert, suo fratello, il quale era seduto accanto a Bonnie Bennett.
Anche Matt Donovan arrivò più tardi, e lei gli sorrise. Aveva notato sin dalla mattina il modo in cui guardava Elena. Provava qualcosa per lei, e non bisognava essere così sveglie o perspicaci per capirlo.
Daisy pensò che insieme forse sarebbero stati anche carini, ma a quanto pare Elena era contesa da due fratelli molto affascinanti: i Salvatore.
Tutti credevano che lei fosse stupida, che restava in silenzio e non interveniva nelle conversazioni. Ma in realtà quelle ragazze non parlavano sottovoce, e parole come “vampiro” e “originale” non erano sfuggite all’udito di Daisy, la quale stava già annotando tutto nella sua mente…per poi scriverlo nel suo diario una volta giunta a casa.
 
All’uscita della scuola fu raggiunta dalla ragazza bionda, Caroline Forbes. Le strinse la mano in una morsa che sembrava inarrestabile, così Daisy si voltò e sorrise.
-Ciao! Cosa c’è?-
-Stiamo organizzando il ballo di inizio anno ed è giusto che tu lo sappia. Vieni con un accompagnatore-
disse porgendole un invito scritto su una carta azzurra e colma di glitter dorato.
-Wow! Sembra fantastico! Vedrò di esserci.-
-Perfetto, ci vediamo allora-
Si sorrisero e Caroline improvvisamente sembrò a Daisy la persona più dolce e disponibile al mondo.
Non aveva mai partecipato a un ballo prima d’ora e quel pensiero le metteva il buonumore.
 
Attraversò quasi tutta la città a piedi fino a giungere al piccolo isolato dove lei e il padre avevano affittato un piccolo appartamento , notò da subito che dell’automobile blu completamente ammaccata non c’era nemmeno l’ombra.
Ma dove poteva essere finito suo padre? Non era solito uscire senza avvisarla.
Con un moto di agitazione, ansia e sorpresa Daisy aprì la porta di casa e trovò tutto al buio, tutto in ordine, tutto…tranquillo.
Fin troppo.
Accese subito le luci e iniziò a controllare tutte le stanze della casa. Mystic Falls le faceva davvero paura… ma come faceva suo padre ad essere talmente scettico riguardo alle voci che circolavano?
Nell’angolo del salotto, nascosto dietro il vaso di girasoli sintetici trovò il loro cane Gale che tremava insistentemente, senza riuscire ad abbaiare.
-Gale… che… che succede?- balbettò la ragazza, gettando sul divano la borsa a tracolla e prendendo ad accarezzare la testa del pastore tedesco, il quale sembrava impotente.
-Gale, tesoro, dimmi che succede.. dov’è papà?- domandò ancora, ma il cane iniziò ad abbaiare.
Abbaiava con forza, ma non smetteva di tremare.
-Mio padre… dov’è Gale? Dov’è?-
Daisy iniziava ad avere paura, le ginocchia sembravano gelatina ed il cuore batteva ad un ritmo irregolare.
Gale prese ad abbaiare e corse verso la porta d’entrata, battendo con la zampa contro la maniglia.
-Dobbiamo uscire?- sussurrò la giovane, aprendo la porta e notando che il cane correva con forza lungo un vialetto periferico.
-Gale dove vai?- gridò, poi si fece forza e prese ad inseguire il cane.
Si fidava di lui, e non l’avrebbe messa in pericolo.

 
  
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