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Autore: Virginia Of Asgard    20/08/2013    3 recensioni
La follia sembra solo una malattia, un qualche cosa di invisibile ed inspiegabile che colpisce la mente dei più deboli.
Il fatto era che, anche se non avessi mai cominciato con la droga - sapete, prima qualche cannetta, poi si vuole provare di più, LSD, MD MA, eccetera - le visioni e quei morti avrebbero comunque continuato a tormentarmi. No, la droga è stato un percorso scelto solamente da me.
Il fatto è che, come dicevo, anche se non mi fossi bruciata per quello [la droga] in ogni caso, ero comunque predisposta a malattie mentali.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Sovrannaturale
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Amor Folle - Goodbye blue sky.
 
I - Pazza drogata!
 
La follia sembra solo una malattia,
un qualche cosa di invisibile ed inspiegabile che colpisce la mente dei più deboli.
Il fatto era che, anche se non avessi mai cominciato con la droga
- sapete, prima qualche cannetta, poi si vuole provare di più, LSD, MD MA, eccetera -
le visioni e quei morti avrebbero comunque continuato a tormentarmi.
No, la droga è stato un percorso scelto solamente da me.
Il fatto è che, come dicevo,
anche se non mi fossi bruciata per quello [la droga] in ogni caso,
ero comunque predisposta a malattie mentali.
 



Magda si portò le mani alla testa, spalancando gli occhi terrorizzata, ecco l'ennesimo straniero. Vagava nella sua casa, era disperato, distrutto. Che cosa diavolo cercavano tutti da lei? Possibile che non capissero che lei, cazzo, non poteva aiutarli?
"Non posso aiutarti, vattene, sparisci!" gridò dal suo angolino di muro, mentre teneva strette le ginocchia al petto. "Che cazzo ci venite tutti a fare a casa mia, a casa di una drogata? Che cosa venite a cercare da chi non ha la pace per se stessa? Come pretendete, voi morti, che io vi dia la pace, se non l'ho nemmeno per me stessa, vattene!!" Gridò mentre il trucco colava sulle sue guance scarne.
"Voglio andarmene anche io, sai? Da tutta questa merda di mondo dei viventi del cazzo. Voglio morire, e sai quante cazzo di volte ci ho provato? Talmente tante che mi hanno rinchiusa in questo posto di merda che chiamano 'manicomio', ma credimi, Signor Ectoplasma, questa merda è molto peggio dei manicomi!" esclamò in fine, mentre prendeva le sue pillole quotidiane.
"Sei pazza se ti tropvi qui" asserì il morto, comparendo davanti ai suoi occhi. Magda tirò la coperta del suo letto su di se, come per proteggersi da quel freddo che emanava quel corpo non visibile a tutti. "Sono pazza perché continuo a vedere i morti." disse stringendosi nella sua coperta, gelando. 
"Non credi proprio che avresti mille privilegi, se aiutassi il prossimo? E con il prossimo intendo, noi morti senza pace." disse l'uomo, sedendosi accanto a lei. La ragazza si allontanò con uno scatto che spaventò perfino se stessa. "No. Continuereste a presentarvi, di continuo, sempre , sempre, sempre! E io continuerei a sembrare una pazza." disse guardando per terra. L'uomo si strinse nelle spalle, e scomparve.
'Non mi avrebbe aiutato comunque...' pensò fra sé e sé.
 
*°*
 
Magda, tremante si alzò verso la porta, e schiacciò l'interruttore rosso. In un attimo un'infermiera fu ai suoi servigi.
"Quei cazzo di morti, continuano a venire, aiutami!" esclamò la donna, allora si avvicinò all'infermiera. "Maggie, so benissimo che persona sei, tu sei come me. Tu, un tempo eri come me!" sussurrò la ragazza, all'orecchio dell'infermirea, che fremette per il terrore. Era una pazza, non voleva avere a che fare con le pazze, lei.
"Un tempo, Magda." sottolineò allontanadosi con cautela dalla folle. "No, tu lo sei ancora. Lo so che cosa vuoi, e so he ogni fottuto giorno ci pensi, andiamo Maggie, che cazzo ti costerebbe procurarmi un po' d'erba? Eh? La divido con te, cazzo! Non ho problemi, ma ti prego, quella è l'unica fottuta medicina! I vostri cazzo di psicofarmaci non li fanno sparire, li fanno aumentare, tutti quei fottuti morti che vengono da me per raggiungere l'aldilà!".
"Tu sei pazza!" esclamò la donna, fuggendo da quella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Magda camminò a piedi scalzi verso la finestra della sua stanza-casa. Guardò il celo cambiare colore da azzurro a rosa, rosso, arancione, viola.
"Goodbye, blue sky*." disse il suo saluto al cielo un'ultima volta, prima di prendere il mazzo di chiavi che aveva sfilato dalla tasca dell'infermiera. Ci sarebbe voloto circa mezz'ora, prima che qualcuno se ne accorgesse. Magda infilò la sua felpa blu, e vi nascose i lunghi ed imgombranti dread color Ginger; Prese una mascherina per filtrare l'aria, e così coprì il volto, ed il naso. Infilò le scarpe, prese la borsa, e vi infilò tutti gli pricofarmaci di fretta. Spense le luci ed uscì.
"Mi scusi, l'orario di visite è finito mezz'ora fa, lei dovrebbe uscire adesso!" una voce alle sue spalle la fece sussultare, credendo di essere già stata scoperta. Magda annuì distrattamente, e si fece accompagnare all'uscita. I cancelli stavano per chiudere.
Uscì dal grande muro grigio, sentendosi così fottutamente libera. Si guardò indietro, e mandò a fanculo quello stupido manicomio. Lei non era pazza.
 
*°*
 
Un cane abbaiò, delle luci si accesero: era stata scoperta. Magda tagliò velocemente verso l'unica parte non sorvegliata del Manicomio: il boschetto. Corse, iniziò a correrre più veloce che poteva fra quell'erba e quegli albrei, e ben presto fu abbastanza lontano da avere delle ore di anticipo sulle guardie del manicomio, ma non sulla polizia.
I documenti erano nella borsa, li teneva li da quando aveva progettato quell'evasione.
Fischiò ad un taxi, e si fece scortare all'aeroporto.
"Il tassametro segna venti dollari, signorina!" esclamò il signore alla guida. Magda lo guardò con sguardo truce; aprì la portiera e fuggì più veloce che poteva verso le strade malfamate che precedevano l'aeroporto. Sentì l'uomo lamentarsi ed urlarle dietro, ma non le importava. Prese la scorciatoia che passava fra le fogne e quei posti ricolmi di drogati del cazzo lei.
 
*°*
 
Un barbone le si avvicinò, mentre Magda si stringeva nella giacca nera, per via del freddo. "Hey signorina, lo sai che quelle come te non dovrebbero girare per posti come questi?" cantilenò con fare piuttosto inquietante. Ma che cosa voleva dimostrare, ad una folle? Di essere brutto e pericoloso?
"Fottiti." affermò secca, affrettando il passo verso l'uscita da quei  posti di merda, che un tempo avrebbe trovato divertenti, per strafarsi e divertirsi a modo suo.
L'uomo lasciò perdere: era troppo ubriaco per commettere l'ennesimo stupro con tanto di omicidio. 
Ecco l'aeroporto! Ce l'aveva fatta! Magda corse verso di esso, aveva  soldi  contati per un solo viaggio di sola andata, li aveva rubati volta per volta, ad ogni visita che la sua migliore amica Steph, le veniva a far visita. 
'Perdonami Steph, ti ripagherò un giorno.' pensò fra sé e sé, mentre in biglietteria comprava un biglietto.
"Oslo, signorina, grazie!" disse mentre riceveva il biglietto, e consegnava i soldi.
Li era pieno di polizia, sicuramente avevano già mandato foto segnaletiche ad ogni pattuglia. Sicuramente nelle due ore di attesa dell'aereo sarebbe stata davvero a rischio, li. Magda uscì fuori dall'aeroporto, e si diresse verso un parchetto malfamato tanto quanto quelle fogne puzzolenti.
 
*°*
 
"Hey, ho bisogno di un Joint, se non ti dispiace." disse ad uno dei ragazzi che stavano sui giochi dei bambini, seduti li a rovbinarsi la vita con la droga, come aveva fatto lei.
"Quanto ti serve?" domandò il ragazzo, con voce profonda e rovinata dal troppo fumo. "Uno zero-cinque, grazie".
"Solo Cinque, non sarebbe meglio dieci?"
"Sono troppi soldi. O uno zero-cinque o me ne vado."
"D'accordo, d'accordo dolcezza, ecco a te" disse il ragazzo, spezando a metà una pannocchietta d'erba, e consegnandole il suo quantitativo, accatocciato da una cartina di platica.
"Hey avresti anche una cartina lunga, perfavore?" domandò Magda, essendo a corto di tutto. 
"E poi che vuoi, la mia anima? Toh, tieni e sparisci" disse il ragazzo, piuttosto infastidito. Magda scosse la testa, non ne valeva la pena, di litigare adesso. Lo ignorò e se ne andò.
'Oh, cazzo, finalmente!' pensò fra sé e sé, mentre appicciava la sua bramata droga.
"Stai scappando solamente dai tuoi problemi, Magda." una voce la fece sussultare, la ragazza si girò e vide una donna dai lunghi capelli biondi. "Devi accettare il tuo compito." continuò fissando il vuoto con sguardo perso. 
"Perché continuate a seguirmi? Non posso aiutare nessuno di voi." asserì lei, aspirando dalla sua amata erba. 
"Potresti, ma non vuoi." disse in ultimo, per poi sparire nel nulla.
Ma che le importava, a lei? Un cazzo, appunto. L'importante era andarsene via di li, scappare da quella maledetta relatà che la ritraeva come una folle, bruciata dalla droga e dalle allucinazioni. 
In ogni caso No, non se li immaginava, i morti. Li vedeva davvero, da quando era piccola, e, quando era piccola non assumeva alcun tipo di droga.


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Salve!
Allora ci terrei a precisare che per ora la storia fa cagare. Anche a me.
E ci terrei a precisare anche che quel figo nella foto è Vinnie Woolston, e lei, beh non so chi sia, ma rispecchiava alla perfezione la descrizione.
Poi vorrei farvi sapere che la storia si evolverà in qualche cosa di - spero- decente, fatemi sapere voi ;)

*Canzone che adoro dei Pink Floyd, tratta da The Wall.


Je vis pour elle_
   
 
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