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Autore: Barby1205    20/08/2013    4 recensioni
Le vuoi veramente bene? Allora allontanati da lei e non dire a nessuno che siete sorelle!
-affermò mia madre più convinta che mai-
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Show must go on
 
“Il dolore ti colpisce in tutte le sue forme: una fitta leggera, un po' di amarezza, un dolore che va e viene, la normale sofferenza con cui conviviamo tutti i giorni.
Poi c'è un tipo di sofferenza che non riesci ad ignorare, una sofferenza così grande che cancella tutti gli altri pensieri, che fa scomparire il resto del mondo. E a un certo punto non riusciamo a pensare ad altro che alla nostra grande sofferenza.
Come affrontiamo il dolore dipende da noi. Il dolore: ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo, e per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci.
Il dolore... devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l'ha causato guarisca. Non ci sono soluzioni né risposte facili, bisogna fare un respiro profondo e aspettare che il dolore si nasconda da qualche parte.
La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato, ma a volte il dolore ti afferra, quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace.
Il dolore: devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell'altro.”
Si concludeva, con questa frase di Meredith Grey, la quinta puntata del mio telefilm preferito: Grey’s Anatomy. Ogni volta che rivedevo quell’episodio mi scendeva una lacrima. Avevo il dvd di tutte le stagioni e, ogni sera, mi divertivo a guardare quello che al momento più rispecchiava il mio stato d’animo: e quella sera mi sentivo proprio così. La mia testa era piena di pensieri confusi, il mio cuore ormai non c’era più. Per abitudine, mi sdraiavo a pancia sotto, con la testa appoggiata sul cuscino, sul divano della cucina e rimanevo così almeno per un paio d’ore. Misi il dvd nella sua scatola e notai la dedica di mia sorella: me lo aveva regalato esattamente due anni prima il giorno di Natale e ci aveva scritto una dedica, che avevo praticamente dimenticato.
 
Sono sicura che questo sarà il regalo che ti piacerà di più: tutte le serie del tuo telefilm preferito! Ti voglio bene, Taylor!
 
Appena lessi quelle parole, un brivido mi scosse la schiena e chiusi di scatto stracciando quel fogliettino.
 
*Flashback*
 
Le vuoi veramente bene? Allora allontanati da lei e non dire a nessuno che siete sorelle!
-affermò mia madre più convinta che mai-
 
Mamma ma cosa mi stai chiedendo? Di andarmene di casa? Di vivere senza di voi? Io ho sbagliato e non solo una volta, ma…ma posso rimediare!  
 
Si Joy! Per la tua felicità e per quella di tua sorella! Non riuscirà mai ad avere il successo che meriterebbe avendo una sorella alcolizzata!
-annunciò-
 
E’ questo quello che volete?
-chiesi, ma non ricevetti alcuna risposta-
 
Bene allora così farò!
-aggiunsi-
 
 
*Fine flashback*
 
La sorella alcolizzata: era questo quello che ero per loro. Forse in parte era vero, ma in parte. Ogni volta che avevo un problema, andavo in un pub e cominciavo ad ordinare alcolici e bevevo: prima uno, poi un altro e poi un altro ancora. Ritornavo a casa in condizioni pietose, se riuscivo a ricordare la strada, oppure dormivo dove capitava, anche fuori ad un locale seduta a terra, come un barbone. Ma avevo deciso di rimediare a questa situazione, proprio perché avevo realizzato che, sfuggendo dai problemi e cercando di dimenticarli, non finivo che stare peggio. Anno nuovo, vita nuova: era quello che mi ero ripromessa. Con il nuovo anno avrei ricominciato tutto da capo.
 
Buttati il passato alle spalle e ricomincia.
-ripetevo a me stessa-
 
Liberarsi dalle vecchie abitudini, dei vecchi ricordi mi risultava difficile rimanendo in Pennsylvania, così presi la decisione di trasferirmi da mia nonna paterna Allyson a Londra, in Inghilterra. All’inizio il nostro rapporto era molto complicato: lei aveva le sue regole rigide inglesi e poi c’ero io che credevo che le regole fossero state create per essere infrante; con il passare dei mesi però, imparai a conviverci e a volerle bene. E’ stato proprio grazie al suo aiuto che ho smesso di bere e ho trovato addirittura un lavoro.
 
Joy alzati da quel letto! C’è un sole magnifico stamattina
-annunciò mia nonna, aprendo le finestre della mia stanza-
 
Nonna, ma che ore sono?
-domandai, sbadigliando-
 
Joy Swift, quante volte ti ho detto di mettere le mani davanti alla bocca quando sbadigli? Ti comporti come una neonata!
-mi rimproverò-
 
E comunque sono le 8! E’ ora di alzarsi!
-concluse-
 
Stai scherzando? E tu mi svegli alle 8 di domenica mattina? Fammi dormire!
-implorai-
 
Non se ne parla! Abbiamo tante cose da fare!
-concluse, uscendo prima che potessi aggiungere altro-
 
Ecco…questa era una delle sue regole più importanti, ma anche quella che odiavo di più: alzarsi presto la mattina. Non riuscivo a tollerare il fatto che dovessi togliermi le coperte di dosso e dovessi cominciare una nuova giornata. Era il mese di gennaio e Londra era ricoperta di neve, ma nonostante ciò, c’era il sole quel giorno. Mi vestii velocemente e, dopo aver fatto colazione, uscii per andare a comprare il solito quotidiano per la nonna: era una persona molto curiosa e le piaceva sapere tutto quello che succedeva nel mondo.
 
Buon giorno signorina! Prende il solito?
-domandò premuroso il ragazzo dell’edicola-
 
Ormai ha imparato anche lei!
-esclamai, sorridendo-
 
Pagai e mi allontanai quando notai un giornaletto di gossip con il titolo scritto in caratteri cubitali: HARRY STYLES E TAYLOR SWIFT: E’ AMORE!
Quando lessi il suo nome, il mio volto diventò scuro. Mi sentivo mancare le forze.
 
****
 
Signorina come si sente?
-sentii una voce familiare-
 
Cosa è successo?
-domandai confusa-
 
Lei è svenuta ed è caduta!
-affermò-
 
Oh, mi dispiace! Ora sto meglio, la ringrazio! Devo tornare a casa o mia nonna si preoccuperà. Ah e… quanto le devo per questo?
-dissi mostrando il giornale che avevo visto prima-
 
1 pound
-rispose-
 
Grazie ancora allora e arrivederci!
-salutai-
 
 
****
 
Non appena arrivai a casa, salii in camera mia. Mi mancava il coraggio di aprire la pagina dell’articolo e leggerlo, perciò decisi di farlo in compagnia. Mandai così un messaggio alla mia vicina. Era davvero una mia cara amica: c’era sempre quando glielo chiedevo, e anche quando non glielo chiedevo; mi aveva aiutato quando ero arrivata a Londra, mi sopportava, mi abbracciava, mi sorrideva ed era tutto quello che mi bastava per essere felice.
 
Eve!
-le mandai un messaggio-
 
Che succede? Quando mi chiami con il mio nome intero c’è qualcosa che non va!
-affermò sicura di quello che diceva-
 
Sono in camera mia…mi raggiungi se puoi?
-inviai-
 
Non mi rispose nemmeno che sentii suonare al campanello.
 
Nonna è per me!
-mi fiondai giù per le scale-
 
Eve!
-la abbracciai-
 
Mi fai preoccupare con tutto questo affetto! In genere sei acida a quest’ora! Allora, che succede?
 
Sali con me.
-le ordinai-
 
Se avessi creduto alla storia della migliore amica, l’avrei definita così. Ma erano tutte palle! La migliore amica? Non esisteva! Non c’era una persona che avrebbe sacrificato la sua vita per te; non c’era colei che non ti avrebbe lasciato sola una sera invece di uscire con un ragazzo; nessuno poteva fare nulla del genere semplicemente per un’amica.
 
Allora?
-mi guardò con volto interrogativo una volta giunte in camera mia-
 
Ho letto su un giornale che mia sorella si è fidanzata con un ragazzo di nome Harry Styles..
-dissi tutto d’un fiato-
 
Harry Styles? Il cantante dei One Direction? Joy cosa stai dicendo? Te lo ha detto lei?
 
Cos’è questo il quarto grado?
-ironizzai-
 
Ti pare che lei mi dica questo? Io le saprò sempre da un giornale e sempre per ultima queste cose…non sono mica sua sorella!
 
Che altro sai?
 
Niente, cazzo vuoi che sappia? Ho letto un titolo di un fottuto giornale e non ho avuto il coraggio nemmeno di leggere l’articolo!
-sputai acida-
 
Joy, calmati! Leggiamolo insieme…
-mi propose-
 
Deglutii e aprii a pagina 7.
 
TAYLOR SWIFT E HARRY STYLES E’ AMORE!
E’ scoppiata una nuova fiamma per il giovane cantante della famosa boyband anglo-irlandese dei One Direction: si tratta della cantante statunitense Taylor Swift. Sono stati ripresi in un video mentre si baciavano dolcemente al concerto di fine anno tenutosi la notte di Capodanno a Times Square, la famosa piazza americana, subito dopo l’esibizione della cantante.
 
Ok, può bastare così al momento!
-annunciò Eve, guardando una lacrima rigare il mio volto-
 
Prendilo tu! Non voglio saperne più nulla! Io..io la odio!
 
Come si poteva passare in due anni da amore intenso a odio profondo? Eppure era stato così. Lei aveva tutto quello che io avevo sempre sognato: era bellissima, era famosa, ora aveva un ragazzo meraviglioso, tutti la amavano, aveva una famiglia e cosa più importante di tutte? Era felice! Dovevo essere io al suo posto: d’altronde dovevo far fede al mio stesso nome Joy. Ma forse fu proprio quando mi fu dato quel nome che cominciai ad essere triste.
 
Dai, guarda il lato positivo! Puoi uscire e fare quello che vuoi senza avere lo sguardo pubblico in continuazione alle calcagne…
-cercò di risollevarmi ma senza un risultato-
 
E’ credenza comune che pensare positivo porti ad una vita più salutare e felice. Da bambini ci dicevano di sorridere, essere allegri e fare una faccia felice. Da adulti ci dicono di guardare il lato positivo, di essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma a volte la realtà può ostacolare la nostra capacità di recitare la parte felice. La salute può peggiorare, i fidanzati possono tradire, gli amici possono deludere. E’ in questi momenti, quando si vuole solo che sia reale, che si getta la maschera e si mostra la nostra faccia infelice e spaventata. Se chiedessimo alla gente cosa vorrebbe dalla vita, senza dubbio tutti risponderebbero ‘Essere felici’. Forse però è proprio questa speranza, il voler essere felici, che ci tiene lontani dall’arrivarci mai. Forse più proviamo a raggiungere uno stato di felicità, più confusi diventiamo, finchè addirittura arriviamo a non riconoscerci più.
 
 
SPAZIO DELL’AUTRICE: Tadatààààààà! Ecco a voi il primo capitolo! Ad essere sincera è la prima ff che scrivo e sono intenzionata a continuare, quindi mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate! Che ne dite? Mi lasciate una recensione? Jcontinuo appena posso! Baci baci :*
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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