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Autore: Miss Lolita    20/08/2013    2 recensioni
Tanti amori si accendono e infiammano il mondo, ma quanti si affievoliscono come una candela usurata dal tempo, dai dispiaceri fino a spegnersi.
Tutto ormai è buio, ma una luce è accesa, non si è mai affievolita dopo anni.
Un'amore eterno in una piccola casa di campagna.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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We can light it up ,so they can’t put it out.
 

                       We’ll be raising our hands, shining up to the sky
Cause we got the fire.
Cit. Ellie Gouldin, Burn
 

Mi chiamo Sasha e ho 82 anni, abito in una villa in campagna sapete quelle, fatte in legno che danno tanto calore e ti fanno sentire al sicuro, è piccola ma contiene più di quanto pensate e non parlo di cose materiali, ma sensazioni, emozioni e ricordi del mio amore eterno verso mio marito, ormai in cielo dove splende la luce più bella che ho mai visto, una grande stella la più particolare, il sole.
La sensazione di calore che ti avvolge, è come l’abbraccio del mio Trevor, una sensazione travolgente che non vuoi abbandonare.
Ti rilassa, ti fa sentire viva e rende il giorno un paradiso di luce, dove è tutto surreale, perfetto.
Ma per quanto sia bello il giorno, ho sempre preferito la notte, dove non sono più adatti gli abbracci o degli innocenti baci a stampo, dove la passione ci travolgeva, dove sentivamo il bisogno di sentirci uniti e presenti, lì mi sentivo ardere, il fuoco, la passione dentro di me ardeva solo per lui, il mio coniuge.
Ma non eravamo una coppia perfetta, fatta solo di coccole e abbracci il giorno e di passione la notte.
Non mi ricordo quanti piatti di ceramica sono volati, rido ancora adesso se ci penso.
Mento, se dico che me ne sono pentita di avergli gridato e offeso contro, se lo meritava proprio, ma vi dico un segreto che non ho mai detto a Trevor:
Un ora dopo lo avevo già perdonato, ma tenevo il muso perché sapevo che il giorno dopo sarebbe venuto con una e una sola primula, il suo solito sorriso malizioso e mi avrebbe baciato delicatamente e poi avrebbe pronunciato:
“ Sei il fiore più delicato che io possa proteggere, scusami Prim”
Già, Prim, per lui ero la sua primula, il suo fiore preferito e che non mi avrebbe scambiato per niente al mondo.
°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Ho scritto questa lettera, con le ultime forze che mi rimangono, perché volevo dare coraggio agli amori appena sbocciati, quelli insicuri; perché non si è niente senza l’amore, senza una luce.
 
Tante piccole candele si accesero quel giorno.
E una si spense.




Sto proprio cercando l’altra parte di me
Il più grande spettacolo è messo in scena nel mio cuore
C’è uno spazio, ma ora tu sei a casa

  
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