- Dove sono? Sono ancora qui? Perche ancora!
Mi sveglio accaldata, sudata e ansimante. Tutte le notti lo stesso
sogno: sono sdraiata sopra un terreno freddo, intorno a me solo
macerie di un vecchio castello bianco. Mi alzo e cammino, senza sapere
dove sono diretta. Ad un tratto una figura di umana si avvicina a me
lentamente mentre io la saluto. Questi si accascia ai miei piedi svenuto.
Io mi sdraio con lui: ha la maglia rotta, cosi come i pantaloni.
Poi lui si sveglia e ci alziamo insieme. I suoi meravigliosi occhi verde
smeraldo mi guardano con estrema dolcezza. Ha un ciuffo rosso nei
capelli biondo grano, é splendido. Lui mi afferra per i fianchi e mi
bacia con passione.
Fin qui tutto bene penserete.
Mi stringe a lui e mi sposta i miei capelli bruni che hanno delle piccole
striature verdi. Poi dalla sua bocca proviene un ghigno malefico e dalle sue
candide mani spunta un pugnale, un pugnale d argento.
Io urlo, ma dalla bocca npn esce alcun suono. Scalcio e mi dimeno ma lui mi
tiene troppo forte.
Poi mi sussurra nell orecchio:
- Dolce amore perdonami.
E affonda il pugnale profondamente nella mia carne.
Ecco il mio sogno, ma questo non e un sogno raro, no.
Io sono una lupa bianca e solo chi e come me puo capire.
Bene, io spero solo adesso, in questo momento, non ci sia lui, il mio amore
pronto a farvi innamorare di lui, per poi uccidervi senza pieta.
Spero davvero che non sia li.