Friends With Benefits

Lentamente la cravatta cadde a terra, e con dita sottili sbottonò la giaccia, anch’essa destinata a cadere. Con moto quasi impercettibile fece scivolare la mia gonna, mentre con le mani esplorai per bene ogni centimetro del suo corpo.
Il suo collo diafano e morbido, la sua colonna vertebrale perfetta, le mani non fecero fatica a scivolare dritte sul suo sedere e stringerlo.
Trasportata dall’ilarità del momento, accarezzatigli i fianchi gli sbottonai la cinta e la fibbia dei pantaloni, prima un bottone, poi l’altro, poi la cerniera.
Senza troppi complimenti, gli presi le spalle e lo misi a muro e senza pensarci gli strappai la giacca di dosso. I bottoni volarono a destra e a manca. Un sorriso sulle sue labbra impegnate a mordere vivacemente le mie. Finiti i giochi, iniziai a baciargli il collo e poi il petto, leccandolo con la lingua e scendendo sempre più giù.