Quando
Simon si svegliò portò istintivamente una mano a
tastare l’altra metà del letto, che
trovò vuota. Guardò l’orologio e
cercò di
ricordare a che ora lui e Jamie avessero smesso di darsi piacere per
riposare
un po’. Dovevano essere state più o meno le sette.
Aveva quindi dormito poco più di tre ore, ma nonostante
questo non sentiva il
bisogno di dormire ancora.
Si alzò nudo e si diresse verso il bagno. Si aspettava di
vedere Jamie seduto a
fare colazione con i suoi stupidi cereali, ma la cucina era ancora al
buio.
Tirò le tende ed aprì la finestra che dava su un
vicolo cieco, poi si chiuse in
bagno.
Girò la manopola della doccia e ci si infilò
sotto ancora prima che diventasse
calda. Strofinò bene gli occhi, sciacquando via il trucco
con cui si era ornato
la sera precedente sperando di fare colpo su qualche bella motociclista
al
raduno di Stoccolma. Non aveva trovato nessuna che lo aggradasse,
così aveva
deciso di ripiegare su un uomo, come era solito fare quando
l’alcol gli dava il
coraggio necessario. Aveva
adocchiato un
biker che aveva qualche anno in più di lui e una folta
chioma castana legata in
una coda di cavallo. Lo aveva già incontrato in precedenza e
gli piaceva.
Riconosceva di non aver fatto la scelta migliore decidendo di portarlo
a casa,
ma avevano bisogno di un posto in cui scopare e fuori faceva troppo
freddo per
spogliarsi. Non aveva pensato a Jamie nemmeno per un secondo
finché non l’aveva
visto precipitarsi in cucina e sbattere fuori dalla porta il suo
partner senza
tanti riguardi. Ha avuto tutte le buone
ragioni per incazzarsi riconobbe Simon, rimuginando sulla
questione mentre
sciacquava i capelli.
Aveva un ricordo molto vago di come fosse finito a succhiarglielo per
farsi
perdonare. Non era
nemmeno sicuro di
come la cosa si fosse evoluta nel corso della notte, ma di una cosa era
certo:
non avevano scopato.
Dovremo rimediare pensò,
sorridendo
fra sé e sé.
Uscì dalla doccia un quarto d’ora più
tardi, arrotolò un asciugamano attorno
alla vita e ne utilizzò un altro per i capelli. Emanavano un
profumo gradevole.
Jamie doveva averli cambiati il giorno precedente, mentre lui era fuori
a
rimorchiare. Si sentì in colpa, ma poi ricordò a
se stesso che Jamie era un
maniaco del pulito che lo assillava costantemente criticando le sue
abitudini. Si
sentì subito meglio.
Tornò in cucina lasciando la porta del bagno spalancata per
lasciar uscire il
vapore e si sedette su uno degli sgabelli. In casa regnava il silenzio,
si
sentiva solo il rumore delle automobili che passavano fuori sulla
strada. Simon
si guardò intorno, chiedendosi dove fosse Jamie e a che ora
sarebbe tornato.
Trovò il biglietto sulla porta del frigo soltanto qualche
minuto più tardi,
mentre cercava qualcosa con cui fare colazione.
Non ero mai stato con un uomo.
Ho bisogno di tempo per capire cosa e come
sia successo.
Sei perdonato, ma sei comunque un grandissimo stronzo.
Jamie
P.S.: In frigo c’è la tua colazione preferita.
Simon fissò attonito il biglietto, poi
aprì l’anta del frigo e rivelò tre
ripiani pieni di bottiglie di birra. Sorrise amaramente, ne
stappò una e si
sedette sul divano con un lungo sospiro.