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Autore: Portman98    21/08/2013    5 recensioni
"- Un bacio sia l’ultimo respiro – mormorò, mentre le labbra di Cleopatra incontravano le sue in un ultimo, appassionato bacio, ardente della disperazione dell’addio, inebriando di un ultima stilla di vita le sue membra intorpidite. Antonio la strinse debolmente a se ancora una volta, prima che le spire della morte lo avviluppassero definitivamente nel loro abbraccio di velluto, poi il suo respiro si spense contro i capelli setosi di lei."
Un storia commovente, a cui perfino Shakespeare a dedicato una tragedia, nel suo momento culminante.
Spero vi piaccia e che vi regali qualche emozione anche se non amate Antonio e Cleopatra!!.
P. S. Mi raccomando le recensioni, per me è molto importante sapere cosa ne pensate;)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Antichità greco/romana
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Ciao, premetto che questa è la mia prima fanfiction, per cui abbiate pietà!! Mi sono ispirata a “Cleopatra” di Zeffirelli, per cui ho mantenuto sia i dialoghi, che i connotati degli attori del film (So che difficilmente un egiziana poteva avere gli occhi di Liz Taylor, ma per me ormai Cleopatra e lei!!). Scusate se forse sono stata un po’ troppo sdolcinata, ma amo profondamente questa coppia e, soprattutto Antonio!!
Che altro dire, spero vi piaccia!! Buona lettura!!
La morte… nient’altro che un ultimo abbraccio
- Verrai stanotte perché possa dormire il nero sonno … - recitò Antonio, la sua voce sopraffatta dalla fatica giungeva come un sussurro lontano alla sua amata, recando con sé quel presagio che non aveva mai abbandonato il loro amore, eppure c’era una certezza che rischiarava l’oscuro abisso che si apriva davanti a lui: - Si sono trovati alla fine, gli amanti –
- Trovati per sempre – replicò Cleopatra, carezzandogli i capelli dolcemente, come se gli ultimi dolori della sua vita potessero dissolversi nelle sue mani.
- Resterai sola – mormorò Antonio, quello il suo unico rammarico, l’ultimo baluardo ad ostacolare la sua discesa negli inferi.
- Ma non per molto tempo, te lo giuro – lo rassicurò Cleopatra, nessun timore incrinava la sua voce, solo l’amara consapevolezza del loro destino.
- Avevo contato su una morte così bella – le confessò lui mentre la sua mente lentamente iniziava a calare nell’oblio – come si addice ad un soldato, una morte da soldato –
Un lieve singhiozzò scosse il petto della regina d’Egitto, mentre le sua braccia si stringevano ancora di più sul corpo morente di Marco Antonio, quasi a voler trattenere il soffio vitale che pian piano lo stava abbandonando.
I suoi occhi percorsero delicatamente il suo petto forte, segnato da mille battaglie, il petto su cui tante volte si era abbandonata, sfiorarono quei lineamenti duri, da generale, eppure ancora ingentiliti dai residui della gioventù, si posarono su quelle labbra che avevano cancellato dal suo cuore ogni ricordo di Cesare, in una notte che sembrava lontana ormai anni, quando, stretta tra le sue braccia, dopo lungo tempo, aveva ritrovato quella felicità che credeva di aver perduto per sempre. Era ritornata a donare il suo amore…
- Ho sempre vissuto come mi è convenuto, sconvenientemente – continuò Antonio con un sorriso stanco e, Cleopatra vide baluginare nelle sue iridi verdi il riverbero di quello stesso momento, un sogno lontano che ritornava a farsi strada in quell’aria turgida di tristezza – Con la speranza di emendarmi nella morte, mi aspettavo molto nella morte – ansimò – Come nella vita – aggiunse poi con un po’ di tristezza, tuttavia in lui non c’era nessun rimpianto, abbandonato sul grembo della sua amata, la morte gli sorrideva come una vecchia amica, in essa vedeva uno spazio vuoto che avrebbe riempito di una nuova vita, una vita con lei
Non importava se la sua non era stata una morte da soldato, aveva comunque difeso le effigi del suo unico padrone, l’amore!
- Tienimi stretto – riuscì a sussurrare e sentì un fremito nel corpo di lei, un singhiozzo sopito: - Mai più di così – bisbigliò Cleopatra avvicinandosi al suo viso. I riflessi iridescenti dei suoi occhi viola riempivano il suo ultimo sguardo, come un cielo sereno. La sua mente vagò a quell’attimo di quattro anni prima, la prima volta che l’aveva vista risplendere nel sole… come un ninnolo d’oro. Da quel giorno, la sua immagine non l’aveva mai più abbandonato, era rimasta con lui come un fragore nel petto, il frastuono delle parole che non riusciva a dirle… da allora, l’unica compagna delle sue notti era stata l’invidia per Cesare, che giaceva riscaldato nel caldo tepore del corpo di lei…
- Di più, di più… - insistette immergendo i suoi ultimi secondi nell’odore esotico di lei - Tu e io proveremo che la morte e assai meno dell’amore – disse fievolmente e la sua eterna passione lasciò per l’ultima vlta le sue labbra, nei toni di un rantolo soffocato – Tu e io faremo, faremo della morte nient’altro che un ultimo abbraccio – ecco la loro impresa, più grande di quella di Cesare, più immensa di quella di Alessandro, un’impresa che sarebbe sopravvissuta al di là della vita!
- Un bacio sia l’ultimo respiro – mormorò, mentre le labbra di Cleopatra incontravano le sue in un ultimo, appassionato bacio, ardente della disperazione dell’addio, inebriando di un ultima stilla di vita le sue membra intorpidite. Antonio la strinse debolmente a se ancora una volta, prima che le spire della morte lo avviluppassero definitivamente nel loro abbraccio di velluto, poi il suo respiro si spense contro i capelli setosi di lei.
Solo quando i suoi occhi furono chiusi nel sonno eterno, Cleopatra scostò il suo viso da quello di Antonio ed inevitabilmente si lasciò andare ai singulti dello sconforto.
Sopraffatta dal dolore, rovesciò la testa all’indietro, perché il suo sguardo non incontrasse il corpo esanime del suo amato ed, improvvisamente, percepì una calma piatta, candida, quasi irreale, la solitudine di una vita che non avrebbe mai più potuto udire la voce di Antonio. Aleggiava nell’aria, presente, pesante, Cleopatra la poteva toccare, quasi come una cosa materiale e se ne sentì schiacciata: - Non ho mai sentito così tanto silenzio… –
Allora si ricordò di quell’iscrizione sul muro, tra le fondamenta della sua tomba… sarebbe andata, avrebbe raggiunto Antonio per dormire insieme il nero sonno! Gli amanti si sarebbero trovati!
Quella consapevolezza le scaldò il cuore e  quasi le sembrò di rivederlo, lì davanti a se, come la prima volta che l’aveva incontrato, un giovane ufficiale, alto, impettito nella sua corazza di bronzo, i ciuffi corti della zazzera che gli ricadevano morbidi sulla fronte, lo sguardo fiero e gentile… così bello, tanto diverso dagli altri soldati, il sogno di una dodicenne!
Lui era lì ad aspettarla, aveva seguito il suo padrone  anche oltre la morte e lei lo avrebbe imitato…
“Solo qualche altro istante Antonio, attendi solo qualche altro istante” pensava, mentre le sue labbra sfioravano per l’ultima volta quelle esangui di Antonio. Per l’ultima volta, in vita.
P. S. Mi raccomando le recensioni, per me è molto importante sapere cosa ne pensate ;)
  
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