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Autore: Gloria xx    22/08/2013    0 recensioni
"Billie non avrebbe mai potuto pensare che oggi avrebbe trovato una persona che lo capisse. E poi a dir la verità , Mike era perfetto per lui. Stessi gusti, stessi pensieri..."
" Mike,che non aveva voglia di tornare in classe, andò in bagno a pensare a cosa era successo.
Sciacquò la faccia con acqua fredda per svegliarsi. Magari era solo un bellissimo sogno."
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Era  l'ora della pausa pranzo.
Billie uscì dalla sua classe in fretta per andare alla mensa.
Ci andava sempre da solo. Non sopportava proprio i suoi compagni. Lo trattavano come se fosse invisibile e a volte lo prendevano in giro.
La sua unica consolazione erano la musica e la sua chitarra Blue,a cui teneva più di qualunque cosa.
Quanto avrebbe voluto che qualcuno come lui,lo avrebbe trovato per diventare amici.
Ma in questa scuola ragazzi come Billie non esistevano (almeno lui pensava così) . Nessuno approvava le sue idee , i suoi gusti..nessuno lo considerava.
I professori pensavano che fosse un ragazzo troppo ribelle e molte volte molto maleducato.
Soprattutto quando versò il detergente nel caffè nell'aula insegnanti. Questa storia era conosciuta da tutti qui a Berkeley.
Ma Billie non interessava l'opinione degli altri e girava a testa alta per tutto la scuola.
Non sapeva e neanche immaginava ,che al piano di sotto ,c'era un ragazzo come lui.
Solo,con idee diverse da chiunque ,che faceva parte della cosiddetta  minoranza. I due non si conoscevano neanche per nome ,ma il destino volle che in quel normale ,noioso giorno di scuola  questi ragazzi si conoscessero.
Billie arrivato alla mensa dopo pochissimo tempo,prese da mangiare.
'E questo voi lo chiamate cibo?
Date gli scarti alle scuole ecco cosa fate!..il governo si deve vergognare di questo schifo!'-borbottò Billie alla signora della mensa.Lei rimase senza parole e con una faccia stupita.
Billie non ci poteva fare nulla . Lui era così. Se qualcosa non gli stava bene doveva reclamare ,anche se alla fine lui non avrebbe cambiato nulla all'interno della società.
Arrabbiato andò a sedersi al tavolo in fondo ,vicino alla porta.
Nessuno lo voleva vicino. Aveva provato mille volte a chiedere di sedersi accanto a qualcuno,ma mille volte gli altri rifiutavano.
Aveva un ' aria triste. Non capiva cosa c'era di male in lui. Perché lo evitavano?. Intanto che pensava girava il cucchiaio in quello che la scuola chiamava purè di patate. Non avrebbe mai mangiato questa schifezza. A un certo punto un ragazzo allampanato , biondo si avvicinò a lui. Billie così tolse lo sguardo dal piatto. Era il ragazzo del piano di sotto,quello della minoranza.
'Scusa posso sedermi qui? Nessuno mi vuole vicino'-disse con aria depressa.
'Certo che puoi stare qui. Da oggi in avanti sarà il tavolo delle persone escluse'-rispose Billie.
'Grazie mille. Io sono Michael Ryan Pitchard . Ma puoi chiamarmi Mike.'-si presentò il biondo tendendo la mano verso l'altro.
'Piacere. Io sono Billie Joe Armstrong.'-disse lui stringendo la mano.
'Hai uno strano nome ...non ti ho mai visto qua a scuola'-disse Mike curioso.
'E che sto sempre da parte e non giro mai per i corridoi.All'intervallo me ne sto in classe a scrivere'-spiegò Billie.
'Lo stesso per me. Cosa scrivi?'-chiese il biondo.
' Ti sembrerà assurdo o alquanto scemo ,ma io scrivo canzoni. Mi libera dai problemi... Così mi sento meglio.'-spiegò il moro.
'Ma che assurdo ! La trovo una cosa meravigliosa. I ragazzi qui pensano solo a farsi vedere forti , virili dagli altri. Io penso che tu sia meglio di loro. Adoro tantissimo quello che fai'-esplose Mike rimasto meravigliato.
'Grazie ,ma non so se sono belle. Te ne farò leggere una...ancora però devo metterci la musica..'-rispose Billie rosso in viso per quei complimenti. Nessuno lo aveva mai trattato in questo modo.
'Allora suoni! Oh che bello! Io adoro la musica non riesco a parlare d'altro! So un po' suonare la chitarra e il basso.'-rispose Mike felice.
'Io invece suono la chitarra. Ho iniziato dopo la morte di mio padre per farmi calmare i nervi. E poi è da tempo che faccio canto. A cinque anni ho registrato la mia prima canzone sempre grazie ai miei genitori'- spiegò Billie.
'Mi dispiace per tuo padre. Io invece sono stato adottato . Mia madre era drogata. Si drogava anche da incinta e quindi io ho dei problemi di salute. La mia coppia adottiva si separò un paio di anni fa ..e così sono qui a parlare con te! Comunque voglio sentirti cantare e suonare amico'-disse Mike.
Billie rimasto malinconico alla storia del ragazzo,si illuminò quando lui pronunciò la parola amico. Amico che bella parola. Non aveva mai avuto un amico e mai nessuno lo aveva chiamato così.
'È una storia triste la tua. Ma non devi soffrirne ancora. Bisogna andare avanti e pensare al futuro. Il passato è passato. '-disse Billie . Fece  una pausa e poi rincominciò:
' Grazie per avermi chiamato amico. Mi hai sollevato il morale. Non ne ho mai avuto una persona amica'.
Poi di istinto lo abbracciò. Si sentì meglio .
'Io sono il tuo primo amico allora! Ci aiuteremo a vicenda e conteremo uno sull'altro per sempre'.-disse il biondo.
'Oddio che meraviglia!! Ma ricorda che non esiste il "per sempre"'.-disse Billie.
'Ma pessimista che sei. Scommetti che noi rimarremo amici per un sacco di tempo? Magari tra venti anni ci parliamo ancora. '-disse Mike.
La campanella del ritorno alle lezioni suonò forte.
Nessuno dei due amici voleva rientrare in classe. Avrebbero voluto stare insieme ore e ore.
'Tu dai una luce di speranza! Che ne dici di vederci dopo scuola? Vieni a casa mia e suoniamo insieme. ' -propose Billie al suo amico .
' Certo! Non vedo l'ora. Billie mi piace davvero tanto parlare con te. Ho finalmente trovato la mia metà perfetta....di amico però'- rispose Mike.
' Ahahahah Anche per me. È dico sul serio. La metà perfetta in amore la troveremo prima o poi...quella in amicizia l'abbiamo trovata. Adesso vado! A dopo amico'-disse Billie.
' A dopo! '-salutò Mike.
Billie si mise a saltellare per il corridoio dalla felicità. Non avrebbe mai potuto pensare che oggi avrebbe trovato una persona che lo capisse. E poi a dir la verità , Mike è perfetto per lui. Stessi gusti, stessi pensieri...ed è anche carino. Magari il suo sogno di fare una band poteva compiersi grazie a lui. Ama la musica . Gli si sono accessi gli occhi prima in mensa parlando di canzoni. Sperava davvero che questa amicizia avrebbe funzionato. Sentiva che tutto sarebbe andato per il meglio. Se lo avrebbe perso,non saprebbe come fare. Tra di loro era stato colpo di fulmine in amicizia.
Avrebbero combattuto contro la maggioranza che li criticava.
E avrebbero vinto perché l'unione fa la forza. Potevano contare uno sull'altro . Nessuno gli avrebbe fermati.
Billie era arrivato alla sua classe tutto scocciato. Ancora doveva sopportare quattro ore di scuola .

Intanto Mike,che non aveva voglia di tornare in classe, andò in bagno a pensare a cosa era successo.
Sciacquò la faccia con acqua fredda per svegliarsi.
Magari era solo un bellissimo sogno.
Sentiva che quella non sarebbe stata la solita amicizia.
Sentiva che loro due insieme potevano essere forti e fare qualcosa di grande per loro stessi.
Sentiva che non avrebbero passato solo la loro adolescenza insieme. Questo perché erano troppo simili,troppo affiatati.
Era agitato all'idea di andare a casa sua. Si doveva comportare benissimo e non avere le sue crisi di rabbia. Calma,pace e serenità e tutto sarebbe andato alla grande.
Non sapeva se vestirsi elegantemente per far colpo sulla sua famiglia. Forse è meglio essere se stessi e non importarsi dell'opinione estetica. Quello che conta è quello che ha dentro.
Improvvisamente un suo compagno di classe entrò in bagno.
'Pitchard devi ritornare in classe!! La prof è molto arrabbiata!'-urlò lui.
'Non mi sentivo molto bene. Adesso vengo!'-rispose Mike.
Si lavò la faccia per l'ultima volta.
Gli toccava seguire il suo compagno.
In classe Mike spiegò che aveva un forte mal di testa e stava per svenire. La prof lo credette per fortuna una volta.
Adesso anche lui doveva subirsi ore inutili di lezione.
Ma i due amici non ascoltavano le lezioni. Pensavano nello stesso momento a una cosa solamente : La loro nuova incredibile amicizia.

   
 
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