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Autore: Patosangel32    22/08/2013    1 recensioni
Quanto è bello l'amore vero, quello che non si ferma solo all'apparenza ma è misto di comprensione e affetto? L'Amore con la A maiuscola. Quello che non si spegne mai, e vivrà per sempre!
Per me, quello tra Finnick ed Annie è esattamente così: Eterno
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Con lei mi sento in paradiso. Ma che dico? Il paradiso non esiste, Dio non esiste. Perché se davvero esistesse dove sarebbe rimasto nascosto durante i miei hunger games, ma specialmente durante i suoi hunger games? Annie è cambiata. Io sono cambiato. Anche il nostro amore è cambiato: è più forte, più vero, più vivo.
Annie si è arresa, non riesce a combattere il demone che i giochi le hanno procurato. Le dico sempre che è troppo buona, troppo dolce. Ma l'unica sua risposta è uno sguardo vuoto verso di me. Io la capisco, l'appoggio in ogni sua mossa, sono li quando lei ha intenzione di lasciarsi andare. Questa cosa non mi pesa. Ciò che mi distrugge e che mi sconvolge durante la notte quando le mie più remote paure si sprigionano è che Annie non ci possa essere più. Che se ne vada per sempre dalla mia vita. Ma questo non è possibile. Lei è la mia vita. E così quando mi chiede di rimanere con lei sempre e per sempre rispondo di si. Oggi è un giorno come tanti altri. Annie è con me, forse. Non sono sicuro che lo sia davvero. Io sono con lei. So che la tengo stretta tra le mie braccia con la paura di poterla spezzare, talmente la stringo forte. "Sei mia" penso mentre la sento respirare vicino a me
-"Nessuno ti porterà via, Ann."
 -"Ho paura!" Dice lei con un filo di voce confusa, fragile sottile. Non erano solo le mie orecchie a sentirla, tutto il mio corpo intercettava le sue parole per poi nasconderle segretamente nel mio cuore, sacro custode del Sentimento, che solo Annie può aprire. È come uno scrigno di legno consumato , infelice apparentemente inutile che prende vita, si illumina solo quando Annie è li per tenerle la mano, per accarezzare i capelli, per baciarla.
 -"Ho paura di dormire, Finn" continua senza in realtà poter scoprire cosa stessi veramente pensando. Non che non mi importi delle sue paure, ma io la conosco. So cosa le incute paura, di che cosa ha bisogno. Io sono li, sarò per sempre li con lei.
 -"Ci sono qui io" le dico mentre le sfioro la guancia rossa. I nostri momenti di intimità non sono mai stati normali, Ann è così innocente, sempre imbarazzata. Io credo di non meritarla. Non merita che uno come me, burattino tra le mani di capitol city possa violare la sua purezza.
 -"Le cose cambieranno" prometto più che altro a me stesso, convinto che lo sguardo che le rivolgo possa bastare per rincuorarla. Annie si accontenta sempre di poche parole, per lei conta che ci sei. Io credo di esserci stato.
 -"E tu Finnick, di cosa hai paura?" Chiede guardandomi in faccia. Non posso mentirle, conosce me più o meno bene quanto io conosco lei. Questo almeno era quello che succedeva prima che Annie diventasse così non so neanche io come. Bastava esitare qualche secondo in più che lei già avrebbe capito cosa le stessi nascondendo. Ma poi, perché mentire? Annie si fida di me.
-"Ho paura di non poter passare il resto della nostra vita insieme. Ho paura che tu ti stancherai e deciderai di andare via. Ho paura di rimanere senza di te" la sento piangere aggrappata alla mia maglietta, singhiozzare. Mi sento in colpa, non voglio che stia male. Non voglio che soffra. Stupido, stupido, stupido egoista che non sei altro! Finnick devi rimediare! Non posso lasciarla piangere così. Non mi rimane che prenderla in braccio per averla ancora più stretta a me.
-"Non succederà ok? Io e te. Staremo insieme per sempre, va bene Annie?" Alza il suo volto, e inizia a fissarmi. In questi momenti non so se sentirmi l'uomo più felice e fortunato della terra, oppure a disagio: non capita tutti i giorni che la dea di tutte le virtù venga a farti visita. Eppure ha preso residenza nel mio cuore, e li è rimasta, rimane e rimarrà anche dopo che il mio cuore avrà cessato di battere. Annie era la corrente utile che mi serviva per navigare nel mare tormentoso in cui gli Hunger Games mi hanno trascinato. Non mi importa di quanto sia cambiata, di quanta attenzione ci voglia per evitare che si faccia male, io ho bisogno di lei più di quanto il resto del mondo possa immaginare e se questo è il prezzo da pagare per stare con lei per sempre, per me va bene. Non so chi tra noi due sia più perso negli occhi dell'altro. Ovviamente i suoi sono più belli, più ipnotici, più coinvolgenti, più confusi. Non posso fare a meno di confonderli con la profondità del mare, il calore del sole.
Quante volte mi sono perso a guardarli, a guardarla senza che ne io ne lei potessimo renderci conto di quanto tempo fosse passato ? Io, Finnick Odair sono convinto che lei, la mia Annie, sia più importante dell'aria che respiro, sia più importante della mia stessa vita. E a dirla tutta, a me piace credere che anche per lei sia esattamente così. Il nostro non è amore, è qualcosa di più. E se questo non è possibile, se non è possibile che ci sia un modo di amare più forte dell'amore allora il nostro è vero amore, quello di cui ci si serve per sopravvivere quando ce n'è bisogno. Cos'altro avrebbe potuto farmi tornare a casa dopo gli Hunger Games se non l'amore che provo per lei, la mia Annie? Lo stesso credo sia valso per lei, ma non me l'ha mai detto. No. Non è necessario, perché io e la mia Annie non abbiamo bisogno di parlare. Ci nutriamo dei nostri silenzi, densi semplicemente di noi.
   
 
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