Campagna
di Promozione
Sociale
- Messaggio
No
Profit:
Dona
l'8%
del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Farai
felici milioni di scrittori.
Copia-incollate questo messaggio ovunque vogliate!
Capitolo 3: «Ti piace?»
Esco
dallo spogliatoio alle 5 in punto e mi dirigo verso le vasche, pronto
per la mia seconda lezione di nuoto. Subito cerco con lo sguardo
Stefania e dopo qualche secondo la vedo, intenta a parlare con un
bagnino. Ma non un bagnino qualsiasi. Avete
presente quelli
dei film, biondi, occhi azzurri, con i capelli sempre perfetti e i
muscoli che sembrano disegnati da uno scultore? Ecco, uno così.
Lo
vedo guardare Stefania ammiccando e posarle una mano sul braccio. Che
cazzo fa? Come si permette? Ma è la reazione di lei che mi
lascia
ancora più sorpreso: lo guarda sorridendo, come un dodicenne
innamorata.
Perfetto.
Come ho mai potuto pensare di avere una possibilità con lei?
Perché
ormai è inutile negare: lei mi piace. Non vivo per lei,
però...diciamo che non è male. Ecco,
così va meglio. Anche perché
la conosco da ieri! Non può piacermi in tutti i
sensi,
non sarebbe una cosa normale.
“Ma
se hai passato tutto ieri sera a pensare a lei”.
Ehmm, taci coscienza di merda, non è vero.
Però
il mio cervello non ha tutti i torti, perché non
è una cosa normale
passare ore a guardare le sua firma sulla ricevuta dell'iscrizione
del corso di nuoto, fantasticando sulle sue dita, sulle sue mani, e
su quello che potrebbero
fare – ma che, purtroppo, non faranno mai – per poi
maledirmi per
aver soltanto pensato cose così perverse su una ragazza
sì bella e
provocante ma allo stesso tempo dall'aria innocente. Non so se mi
spiego, è che la mia mente non riesce a connettere.
Perché
quel cazzo di bagnino le ha preso la mano?!
E
perché lei non la ritira?!
È
un'ora ormai che “nuoto” con Stefania che mi
dà istruzioni
distrattamente. In compenso io credo di non essermi mai annoiato
tanto in vita mia. La vedo girarsi in continuazione verso quello
stupido bagnino palestrato, e questa situazione sta diventando
insostenibile.
«Ti
piace?»
le chiedo, prima
ancora di rendermi conto di aver davvero pronunciato queste parole ad
alta voce.
In
risposta lei mi guarda sorpresa e arrossisce vistosamente. In altre
circostanze l'avrei trovata una cosa dolce, in questo momento invece,
sento solo la rabbia che mi invade, come se l'arrossarsi delle su
guance fosse direttamente proporzionale alla mia gelosia.
«Steve?
Beh» balbetta «noi...usciamo da un po'»
conclude facendomi
rabbuiare.
«Ah»
dico semplicemente. Complimenti
per la rispostona, Zayn!
«C'è qualcosa che non
va?» mi chiede lei dopo qualche secondo, probabilmente
notando la
mia espressione corrucciata.
«No, solo...devo
andare, ci vediamo domani» rispondo uscendo dalla vasca.
«Zayn?» chiama lei
«Zayn, ma la lezione non è finita!». Io
però ignoro le sue parole
e mi dirigo verso l'uscita senza voltarmi indietro.
C'è un unico posto
dove posso andare: casa di Liam. Ed è proprio li che mi
dirigo
subito dopo aver lasciato quello stupido edificio azzurro.
Non appena il mio amico
apre la porta di casa sua lo guardo senza parlare, e lui capisce
tutto subito. Non dice niente, come me. Semplicemente ci sediamo sul
divano e dopo interminabili minuti di assoluto silenzio comincio a
raccontare tutto per filo e per segno.
«...e
la cosa più
assurda è che la conosco da soli due giorni! Due giorni, hai
capito?» concludo riprendendo fiato dopo questo mio monologo.
Liam sta zitto ancora
per qualche minuto, e io aspetto che se ne esca fuori con usa delle
sue solite perle di saggezza, cosa che infatti succede.
«Non importa se la
conosci da due giorni. Ti piace, Zayn, e si vede» sorride
«e
adesso, mio caro, torni in quella piscina del cavolo e le fai vedere
di che pasta sei fatto, dimostrale che sei meglio di quel bagnino
pompato».
E
mi sorprendo a pensare che Liam ha ragione. Devo farlo
perché sotto
sotto – ma molto sotto - so di essere meglio di quello Steve.
Ed è strano, perché non sono come i giornali e le
fans mi
dipingono. Non sono sicuro di me, affatto. So di essere bello, quello
si, ma caratterialmente mi ritengo una nullità. Noioso,
depresso,
antipatico. Ma se Liam e i ragazzi riescono a sopportarmi...forse
allora non sono così male, forse riuscirà a
sopportarmi anche
Stefania.
D'altronde è vero che
tentar non nuoce. Allora perché non provare?
Devo essere più
istintivo, e lo sarò. Devo essere più come Harry,
che si butta, che
ci prova, che viene rifiutato ma che non si arrende. Devo essere
più
come Liam, che ha fatto di tutto per convincere Danielle a uscire con
lui e che adesso sta assieme a lei da anni. Devo essere più
come
Louis che, pur stando con Eleanor, non smette mai di cercare di far
capire ad Harry i suoi sentimenti verso di lui, anche se quest'ultimo
non se ne accorge mai. Devo essere più come Niall, che
è solo, ma
che non gli interessa perché è fortissimo anche
se non
accompagnato.
Devo
essere più come loro, devo imparare dai miei fratelli.
Devo essere più forte.
«Liam, se non fossi
impegnato con Danielle, ti sposerei. Sappilo» dico ora
sorridendo.
Lui in risposta mi tira
una sberla sulla nuca e «Corri, cretino» mi
incoraggia.
Salgo
in macchina e mi
dirigo nuovamente verso quella stramaledetta piscina. È
passata
esattamente un'ora da quando me ne sono andato, quindi, se non
sbaglio, ora Stefania dovrebbe essere in pausa.
Parcheggio con calma
sotto l'ombra di un albero e mi dirigo a piedi verso l'entrata. Sto
per mettere piede nell'ingresso quando sento delle voci ovattate,
lontane.
«No...» la prima è
un lamento, strascicato, emesso da una voce femminile.
«Coraggio,
piccola» una risata maschile. Un tono di voce profondo,
insistente,
sporco.
Ma
cosa...?
Mi dirigo verso il
deposito dal quale provengono quelle voci e solo quando sono a pochi
passi da esso capisco a chi appartiene la foce femminile. È
Stefania. Ne sono certo.
In pochi secondi
raggiungo la porta e la spalanco, trovandomi davanti una scena
pietosa: quello schifoso bagnino, Steve, che tiene stretti i polsi di
Stefania e quest'ultima che, rimasta soltanto in intimo, cerca di
liberarsi dalla sua presa.
Io lo ammazzo.
***
SCUSATE.
Sono
imperdonabile, lo so. Ho
aggiornato con un ritardo IMMENSO e vi chiedo scusa. Come se non
bastasse, inoltre, non sono affatto soddisfatta di questo capitolo
–
a mio parere orrendo - quindi - ripeto – scusate.
Questo
capitolo è stato il più difficile da scrivere e
vi prometto che non
tarderò mai più così tanto con gli
aggiornamenti, giuro. Per
giunta non l'ho neanche riletto, quindi perdonate eventuali errori.
Spero
comunque che vi sia piaciuto e che mi lascerete qualche recensione.
Ricordatevi
che vi adoro, un abbraccio,
Luci.
P.S: Una bella gif per voooi *-*