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Autore: TeenSpiritWho_    22/08/2013    6 recensioni
Una linea, niente bambino.
Due linee, incinta.
Semplicissimo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Sweet Child Of Mine.

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Avanti e indietro.

Avanti e indietro.

Avanti e indietro.

Gwen aveva camminato lungo tutto il perimetro del salotto, andando avanti e indietro. L'adrenalina le scorreva in corpo e non riusciva a fermarsi.

-Non riesco a guardare, Duncan.-

Gli lanciò un'occhiata. Lui era seduto sul divano del piccolo appartamento che condividevano. Come faceva ad essere così calmo? Lì, a sgranocchiare quei salatini a forma di ciambella, sorridente. Come diavolo faceva?

-Gwen, rilassati...-

-Non ci riesco, Dunny, non ce la faccio proprio.-

-Posso guardare io se tu non vuoi.-

Gwen si fermò per girarsi a fissarlo negli occhi, con espressione preoccupata -Ma io voglio farlo!-

Sospirò. Dopotutto non poteva esserne sicura, magari era un falso allarme. Magari si stava facendo tante paranoie per niente. Ma aveva un ritardo e ormai si stava preoccupando. In più, quella mattina, quando si era svegliata, era dovuta correre in bagno ed aveva fatto appena in tempo a raggiungere la tazza prima di rigettare tutta la cena della sera precedente.

Non che lei e Duncan non volessero figli, ma forse non erano pronti. Si amavano alla follia, questo era certo, ma convivevano da poco, la loro era una relazione giovane. Non erano nemmeno sposati.

Il famigerato test di gravidanza era in bagno, appoggiato sul lavandino. Ormai erano passati quasi 10 minuti da quando l'aveva usato, la risposta doveva essere pronta.

Una linea, niente bambino.

Due linee, incinta.

Semplicissimo.

Gemette al solo pensiero di doverlo dire a sua madre. Oh si, sarebbe stata entusiasta, ma sua madre diventava un po' troppo esuberante quando si trattava di queste cose. E i genitori di Duncan? Dio, no, no no no. Loro la odiavano, ne era convinta. Pensavano che avesse portato il figlio sulla cattiva strada. Cioè, meglio dire che pensavano che lo avesse fatto diventare ancora più delinquente di quanto già non fosse.

Eppure l'idea di un piccolo Duncan che scorrazzava per casa le scaldava il cuore. Chissà se avrebbe preso gli occhi azzurri di lui, o la pelle candida di lei...

Gwen fece un sorrisetto, mentre la sua espressione si addolciva.

-Cosa c'è?- chiese Duncan, incuriosito da quel cambiamento improvviso.

-Niente, niente... pensavo come sarebbe avere un figlio da te.- disse lei, lasciandosi cadere accanto a lui sul divano.

Il ragazzo scoppiò a ridere -Oh beh, se il piccolo sarà “vivace” come me da bambino, sarà un bel problema!-

Gwen rise insieme a lui e gli tirò un pugno sulla spalla -E smettila, così mi fai tornare l'ansia!-

Duncan le mise un braccio intorno alle spalle e la tirò a sé, costringendola a guardarlo negli occhi -Saresti una mamma meravigliosa, ne sono convinto.-

Gwen abbassò la testa, arrossendo. Lui gliela rialzò con una mano, per stamparle un tenero bacio sulle labbra.

Quando si staccarono lei mormorò -Tu saresti un padre di merda.-

-Cosa?!- esclamò lui, sorpreso.

Gwen scoppiò a ridere di gusto, quasi rotolandosi sul divano -Scherzavo, scemo!-

Adesso anche lui stava ridacchiando, mentre si lanciava su di lei, facendola sdraiare tra i cuscini.

-Non devi farmi arrabbiare, bellezza.-

-Ah no? E se no cosa mi fai?-

Lui non rispose, ma la baciò ancora, accarezzandole i capelli.

-Ok, questo non è male.- disse Gwen, sfregando il naso contro a quello di Duncan.

-Ehi- le bisbigliò lui in un orecchio -Dovremmo dare un'occhiata a quel test.-

L'ansia le tornò addosso come un'onda, e il cuore riprese a batterle ferocemente.

-Si. Si, hai ragione.-

Si alzarono entrambi, si scambiarono uno sguardo e si presero per mano. Poi, sempre mano nella mano, si avviarono in bagno.

Il test era ancora lì, in bilico sul bordo del lavandino. Le sembrava quasi che la fissasse ghignando.

D'accordo Gwen, ora non dare di matto, pensò.

Serrò le palpebre e lo afferrò. Se lo mise davanti al viso, poi spalancò gli occhi.

Una linea.

Non era incinta.

Non c'era nessun piccolo Duncan dentro di lei.

Ora non sentiva più ansia, ma solo tristezza. Perché un bambino era una grossa responsabilità, ma per un momento, quando Duncan le aveva detto che sarebbe stata una mamma meravigliosa, aveva pensato che erano pronti, che voleva quel bambino. E anche Duncan lo voleva, l'aveva capito dal tono della sua voce.

-Fanculo.- disse, e lo lanciò nel lavandino, cercando di trattenere le lacrime.

Corse di nuovo nel salotto e si sedette in un angolo del divano, rannicchiata come un cucciolo. Duncan stava venendo da lei, con il test in mano.

-Togli quel maledetto coso dalla mia vista. Buttalo giù dalla finestra.- borbottò lei, mentre una lacrima le scendeva lungo la guancia, calda.

Ma lui sorrideva, e non disse una parola. Le si sedette accanto, in silenzio.

-Sei sordo?! Buttalo via!!- gridò lei, ora singhiozzando.

Duncan le prese la mano e ci appoggiò sopra il test.

-Lo stavi coprendo con il pollice quando l'hai preso in mano. Guarda meglio.-

Controvoglia la ragazza lo guardò.

Due linee.

Due.

Le contò meglio.

Una. Due.

Scoppiò a ridere, piangendo più forte di prima.

-Duncan... Duncan! Aspettiamo un bambino!-

-Aspettiamo un bambino!- ripeté lui, spalancando le braccia. Lei corse ad abbracciarlo, bagnandogli tutta la camicia di lacrime.

-Oh, ci sono così tante cose da fare... devo... devo chiamare mia madre, e poi... bisogna pensare a comprare le cose per il bambino, come faremo a permettercele?- mormorò, balbettando e nascondendo il viso nel collo di lui.

-Ora non dobbiamo preoccuparci di questo.- si staccò da lei e andò verso il divano. Quando fu arrivato raccolse il pacchetto di salatini.

-Che stai facendo?- chiese Gwen, asciugandosi gli occhi col dorso della mano, a metà tra la curiosità e l'indignazione.

Duncan la ignorò e prese un salatino, poi tornò da lei e le si inginocchiò di fronte.

-Gwendolyn Bellamy.- disse, con tono solenne, alzando il salatino a forma di piccola ciambella davanti a lei -Mi vuoi sposare?-

Gwen si coprì la bocca con le mani e per un momento sentì il suo cuore fermarsi, e poi riprendere a battere con il doppio della velocità.

Cercando di ricacciare indietro le lacrime bisbigliò -A volte non riesco a capire se solo stupido o incredibilmente romantico.-

Duncan ridacchiò, poi disse -Devo prenderlo come un si?-

-Certo! Certo che si!- Gwen si asciugò di nuovo gli occhi e gli porse la mano.

Con tenerezza, Duncan infilò il salatino al suo dito anulare. Poi si alzò in piedi e la strinse tra le braccia.

-Ora sei ufficialmente la signora Duncan.-

Si baciarono ancora e ancora, per un tempo che parve infinito. Poi si guardarono e scoppiarono a ridere.

-Ti comprerò un vero anello, non ti preoccupare.- la tranquillizzò lui.

-Oh, perché? Questo è così carino!- commentò Gwen, sarcastica.

Risero di nuovo e si guardarono negli occhi, pieni di amore. E in quel momento entrambi furono sicuri che avrebbero passato la vita insieme.


 

Ciaaao a tutti!
Scusatemi per questa OneShot piccola e insignificante :c
Era un po' che ce l'avevo in testa, e avevo bisogno di scriverla.
E' molto semplice, lo so, ma spero vi sia piaciuta ugualmente!
Gwen e Duncan sono sempre dolcissimi, non riesco a non immaginarmi delle fluff su di loro! :'3
Questo è il link alla fanart che ho messo in alto--> 
http://www.deviantart.com/art/Don-t-mess-with-us-366387330
Un bacione grosso a tutti voi che la leggerete, fatemi sapere cosa ne pensate, please! 
Teen Spirit

  
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