The man with Happy's mask






Si voltò.
Lui era ancora lì. Corrugò le sopracciglia, scocciata. Per quanto ancora aveva intenzione di seguirla? E non si era accorto che lei aveva notato la sua presenza da minuti, ormai? La festa aveva smesso di essere interessante, da quando aveva iniziato a sentirsi osservata, e aveva visto lui: la seguiva un uomo alto, con un semplice yukata scuro, e la maschera di Happy a coprirgli il viso, senza riuscire però a nascondere alcune ciocche bluastre. Era a dir poco ridicolo, e diverse persone si voltavano e lo additavano al suo passaggio. All'inizio pensava che fosse una di quelle persone che volevano chiederle un autografo (cosa che era diventata abbastanza frequente, dopo il Dai Matou Enbu), ma che erano troppo timide per farlo, e quindi si mantenevano a distanza di sicurezza. Sicuramente però lui non rientrava in quella categoria: non si comportava come un ammiratore, la osservava, ma mantenendosi lontano, celandosi tra le persone quando lei si voltava. Avrebbe potuto pensare che fosse stato un qualche mago oscuro con l'intenzione di aggredirla, ma aveva scartato anche quell'ipotesi: non era nel loro stile attaccare qualcuno in mezzo a una folla, e per di più sarebbe stata una mossa a dir poco sciocca da parte loro, vista l'ingente quantità di maghi radunatisi per partecipare al festival. A dire la verità la maga si stava facendo curiosa di scoprire l'identità dell'uomo.
Erza sorrise tra sè e sè. Se da un lato era leggermente preoccupata, dall'altro era contenta di avere qualcosa da fare: Natsu e Happy avevano trascinato Lucy a fare un qualche gioco con dei pesci, e allo stesso modo Juvia aveva convinto Gray ad andare a mangiare qualcosa insieme a lei. La maga delle armature si era ritrovata così da sola, e, dopo aver partecipato e vinto alla maggior parte delle attrazioni, e dopo aver fatto fuori una trentina di diversi tipi di okonomiyaki e dolci, stava cominciando ad annoiarsi. Almeno fino a quando non aveva scoperto di essere seguita.
Continuò a camminare, controllando ogni tanto che l'uomo con la maschera di Happy fosse ancora dietro di lei. Decise che nei successivi cinque minuti gli sarebbe andata incontro, e poi...Avrebbe deciso se era il caso di mandarlo in prigione.
O in ospedale.
Arrivata nei pressi di un lago si fermò, facendo finta di ammirare il paesaggio notturno. Si voltò, sicura di trovare l'uomo dietro di sè; non c'era nessuno. Basita, si guardò intorno, cercando un dettaglio azzurro che le facesse capire la posizione dell'altro.
Sentì qualcosa muoversi; nonostante i suoi riflessi, l'uomo mascherato fu più veloce.
Le afferrò un polso e, prima che riuscisse a rendersene conto, la spinse contro un albero, bloccandole entrambe le mani contro la corteccia. Cercò di liberarsi, senza riuscirci. Fissò indispettita la maschera di Happy, che la fissava gaiamente, tutta sorridente; c'era un qualcosa di ridicolo in quella situazione. Nonostante tutto, lei non aveva paura, nè era, in qualche modo, preoccupata. C'era qualcosa in lei che le assicurava che l'uomo non era pericoloso, che non aveva intenzione di farle del male: lo dimostrava il modo in cui l'aveva spinta contro l'albero, deciso ma non rude, e il fatto che le stringeva i polsi quel tanto che bastava a tenerla ferma senza farle male. Si preparò ad ex-quipparsi in un'armatura che avrebbe reso all'uomo quella vicinanza sicuramente non poco dolorosa, ma venne fermata da quella voce, che aveva sussurrato:"Ti ho preso.".
L’uomo le lasciò liberi i polsi, preferendo circondarle la vita con le forti braccia.
Il cuore di Erza saltò un battito, poi contro ogni logica, riprese a battere furiosamente.
Non c'era modo di confondere il caldo baritono.
Poteva vederlo sorridere sotto quella stupida maschera; scoprì di avere ragione nel momento in cui gliela tolse, individuando così un Jellal che la guardava divertito. Pur non riuscendo a non arrossire, Erza gli tirò un pugno, borbottando:"Stupido idiota.". Il sorriso dell'altro, però, sembrò farsi più ampio. "Ho visto che ti annoiavi, quindi ho pensato di farti una sorpresa." Sussurrò lui in risposta, a pochi centimetri dalle sue labbra. Lei scosse la testa, e azzerò la distanza tra loro, tirandolo per il colletto per stringerlo meglio a sè.
Non si separarono, se non quando il bisogno d'aria divenne troppo impellente per essere ignorato. Erza però fermò Jellal quando si avvicinò per catturare nuovamente le sue labbra; prima doveva fargli una domanda:"jellal...Perchè proprio la maschera di Happy?"









Angolino di Mokona_
Buonsalve, gilda!
Poco ovvio che il misterioso tizio era il nostro jelly, sì? XD ma avevo fatto i disegni e avevo scritto la shot, non potevo non pubblicarla. Poi qualcuno mi aveva detto che quest'immagine le piaceva in particolar modo, quindi mi sono detta "massì, dai, facciamolo.". E...sarebbe una specie di esperimentuccio per rendere le cose un po' interessanti, giacchè disegno penso che metterò una qualche fan art qua e là. poi vorrei essere brava a fare i banner, perchè con l'ultima immagine sarebbe venuta una cosa carina, ma non lo sono, quindi niente.
a proposito dell'ultima immagine, dimenticatevi gli alberi, non riuscivo a disegnarli,lol.
E...niente, spero che vi piaccia...
Mokona è costretta a partire va al mare in questi giorni, dove probabilmente con sua enorme disperazione non avrà internet, aka purtroppo dovrete aspettare un po' per le risposte alle recensioni ^^'' (perchè qualche recensioncina me la lasciate, vero? -occhioni da cucciolo-)
Kiss
Mokona_


Ps: SPOILER PER CHI NON HA LETTO L'ULTIMO CAPITOLO!!!
MA IO MINERVA L'AMMAZZO QUELL'IMBECILLE COME DIAVOLO OSA TOCCARE LA MIA ERZA E VYGBHIHJUGYHJUBGHJ MUOVITI JELLY TU E LE TUE GILDE OSCURE PERCHE' DIAVOLO NON VAI A SALVARLA????
E quanto è puccioserrimo Gray *.*