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Autore: Sara Scrive    23/08/2013    60 recensioni
Sara Bennet è una giovane scrittrice inglese di Dover.
Ha iniziato la sua carriera a 17 anni, quando scrisse la sua prima Fan Fiction che in futuro , dato il grande successo, avrebbe attirato l'attenzione di una casa editrice che avrebbe deciso di farla diventare libro.
Essendo una storia su un gruppo di cantanti le era stato imposto di cambiare nome ai personaggi ma la sua decisione era irremovibile: voleva che la sua storia scritta nel 2011 conservasse i nomi originali : Harry, Louis, Liam , Niall e Zayn.
Decise di provare ad ottenere l'autorizzazione per i diritti d'autore e il permesso di pubblicare il libro.
Visto che la storia era particolarmente diversa dalle altre, e rispecchiava realmente i caratteri dei suoi idoli, il management degli One Direction decise di darle l'autorizzazione , ovviamente avendo la sua parte di profitti ricavati dalla vendita del libro.
In un anno 12.000.000 milioni di copie vendute , tradotto in 36 paesi.
Finchè più avanti, le viene fatta una proposta sempre dal management, che per guadagnare maggiormente le chiede il permesso per far diventare il suo libro un film.
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Trailer:  http://www.youtube.com/watch?v=KCPiCa4cfEI
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo



L’orologio davanti  a me: segnava le 11:17, mancava meno di quindici minuti alla resa dei conti e più le lancette si muovevano più la mia ansia cresceva.
Guardai il mio riflesso sullo schermo nero del cellulare e  con disgusto notai le occhiaie marcate che avevo  a causa del  poco riposo. Ma chi al posto mio sarebbe riuscito a dormire ?
<<  A cosa pensi?  >> chiesi continuando a guardare il telefono fra le mie mani.
<<  E’ la settantesima volta che me lo chiedi  >> rispose scocciato picchiettando con le dita sul bracciolo del divano su cui eravamo seduti.
<<  Io non ce la faccio   >>  sbuffai spazientita incrociando le braccia.
<<  Vedrai che andrà bene…  >> mormorò in un vano tentativo di tranquillizzarmi.
<<  Non riesco a pensare in modo positivo – esclamai guardando l’ultima porta infondo al corridoio, ancora chiusa. – Ieri sera ci ha solo detto “Non una parola. Domani alle 11.30 in ufficio”  >>
Feci una pausa e  mi appoggiai sullo schienale, io proprio non capivo come faceva a mantenere i nervi saldi.
<<  Come dovrei interpretare quelle parole secondo te?  >>
<<  Vuoi una caramella ?  >> chiese ad un tratto, mettendo la mano dentro la tasca dei jeans.
<<  No  >> risposi secca.
<<  Neanche io  >>
 Molto lentamente  iniziò a tracciare col dito dei cerchi immaginari sul dorso della mia mano ed pian piano l’ansia che avevo cominciò a scemare.
<<  Non pensarci ok?  >>
<<  Ma Harry ..  >> protestai prendendolo per mano.
<<  Shh – m’interruppe – qualsiasi cosa dica non m’interessa.  >>
Smise di parlare e mi prese anche l’altra mano <<  Ieri sera non ho potuto fare a meno di pensare a te e a quanto ti voglio bene.  >>
Sentii le guance tingersi di rosso e gli rivolsi un timido sorriso <<  Io ti amo e non permetterò che ti portino via da me  >>
Mi venne da ridere e non potei fare a meno di trattenermi <<  Cavolo Harry, detta così sembra la frase storica di un film  >>
<<  E dai! – protestò sorridendo – stavo cercando di essere romantico e  fare un discorso epico  >>
<<   Va bene, continua pure  >> mormorai cercando di levare il sorrisetto che rendeva quel momento una scena comica.
<<   Voglio che tu venga a vivere con me  >> disse tutto d’un fiato.
Rimase a fissarmi attento con gli occhi che mi osservavano intensamente, scrutando ogni minima mossa.
<<  Vi-vivere con te?  >> chiesi sbattendo ripetutamente le palpebre per la sorpresa.
Lui alzò gli occhi al cielo <<  Hai presente quando due persone condividono la stessa casa?  >>
<<  Idiota – lo zittii – so cosa significa ma… Mi chiedo perché?  >>
<<  Perché non voglio che torni a Dover  >> ribatté prontamente, aumentando la presa sulle mie mani.
<<  Insomma – continuò – abbiamo entrambi degli impegni importanti e…Non avremo molto tempo per vederci se quando torno a Londra tu non sei qui ad aspettarmi  >>
Sorrisi leggermente, lusingata da tutta quell’attenzione. Harry era davvero un ragazzo d’oro, anche se aveva numerosi difetti.
<<  Certo che verrei a vivere con te – risposi contenta – ma voglio una camera tutta per me e.. voglio l’autorizzazione a gestire la cucina >>
Mi fermai all’improvviso  ripensando alla frase che era appena uscita dalla mia bocca. <<  Oh mio dio  >> esclamai ridendo leggermente.
<<  Che c’è?  >> rispose confuso.
<<  Da come parliamo sembra che stiamo per sposarci  >> affermai continuando a sorridere.
Harry fece una smorfia <<  Niente matrimonio al momento, ho solo 19 anni  >>
<<  E chi si vuole sposare!  >> replicai alzando gli occhi al cielo <<  Ma non puoi negare che questo è un bel passo avanti  >>
<<  Abbiamo convissuto per mesi, non c’è nulla di nuovo  >> replicò come se stesse dicendo una cosa ovvia.
<< La fai così facile  >> lo interruppi tornando cupa  <<  Non sai cosa ci diranno appena varcheremo quella soglia  >> dissi guardando la porta infondo al corridoio.
<<  Be’ io non mi arrendo qui  >> rispose con tono fermo, anche se infondo ero certa che lui sapeva che  non sarebbe stato così semplice.
<<  Andrà bene – ripeté di nuovo, più convinto – appena usciti da qui, andremo a festeggiare a modo mio  >>
<< Intendi andare a giocare all’ Xbox?  >> chiesi inarcando il sopracciglio divertita.
<<  Ah – rispose alzando le mani – questo l’hai detto tu  >> Scoppiammo a ridere ed Harry si avvicinò lentamente a me, mantenendo le fossette ai lati del suo sorriso.
<<  Styles, Bennet? – ci chiamò una segretaria, avvicinandosi di poco – Il signor Cowell vi sta aspettando nel suo ufficio  >>
<<  Subito  >> rispose Harry alzandosi senza tentennamenti.
<<  Arriviamo  >> gli feci eco io, ma prima di mettermi in piedi feci un respiro profondo.
<<  Coraggio  >> mormorò prendendomi per mano. Sorrisi leggermente per rassicurarlo ed iniziammo a camminare verso la fine del corridoio.
Cercai di preparami mentalmente, sforzandomi di essere ottimista come stava facendo Harry, ma appena arrivai davanti a quella porta… tutte le buone idee che avevo, se ne andarono via scemando.
Come previsto, qualche secondo prima di entrare Harry assunse un’aria professionale ma allo stesso tempo protettiva: si mise davanti a me, come per non farmi vedere subito da Simon ed i suoi colleghi.
Rilassò il volto facendo scomparire il sorriso che aveva alcuni attimi prima, per poi indurire la mascella e stringere i pugni aumentando la presa sulla mia mano.
Abbassò la maniglia e spinse la porta in avanti.
<<  Buongiorno  >> esordì Simon raggiante, ma il suo tono era troppo amichevole per sembrare vero.
Mi trovavo ancora nascosta dietro Harry, ma potevo vedere benissimo una schiera di impiegati che circondavano la scrivania.
<<  Sedetevi, prego  >> continuò e vidi la sua mano indicare due sedie di fronte a noi.
Non poterlo guardare in faccia era un bene ma anche un male: non incrociare il suo sguardo mi dava il coraggio di affrontare quel colloquio senza essere messa in soggezione ma non poter scrutare le sue espressioni non mi permetteva di capire come dovevo comportarmi.
Nello stesso istante in cui Harry si spostò per sedersi ed io incrociai gli occhi di Simon, mi si gelò il sangue nelle vene, aveva un sorrisetto malizioso stampato sulla faccia e questo secondo me non prometteva nulla di buono.
Cercai di sedermi mostrandomi calma, come per non dargliela vinta.
Appena mi fui sistemata Harry allungò il braccio e mi riprese per mano, un incoraggiamento ad andare avanti. Simon soffermò lo sguardo sulle nostre dita intrecciate per qualche secondo ed iniziò a parlare.
<<  Bene… - disse con un tono che non lasciava trasparire emozioni – visto che non posso separarvi allora ho trovato un piano di riserva per farvi stare insieme  >>
Semplice, diretto, senza giri di parole. Quello era ciò che desideravo.
Tirai un sospiro di sollievo ma tornai seria dopo poco: ormai avevo imparato che nel mondo degli affari e dello spettacolo, ogni cosa ha il suo prezzo.
<<  Dovrete essere perfetti. L’attenzione si concentrerà soprattutto su di voi  >>  dichiarò alzandosi dalla poltrona.
<<  Tu  >> continuò indicandomi <<  Dovrai iniziare a vestirti all’ultima moda, non potrai uscire di casa con un capello fuori posto  >>
Restai a guardare i suoi movimenti concentrata. <<  Lei è Jennifer  >> disse indicando una donna bionda vestita in modo molto elegante <<  Da adesso, prima di fare qualsiasi cosa dovrai chiedere aiuto a lei – Jennifer mi rivolse un piccolo cenno – Sarà la tua shopping assistant per svariati mesi…poi immagino che imparerai a gestire il tuo look da sola.  >>
Annuii col capo e lo lasciai continuare.
<<  Dopo la sorpresa della premiere e tutta la filippica di Louis durante l’after party, ho deciso che potreste puntare ad essere la coppia dell’anno  >>
Lanciai un’occhiata ad Harry confusa: Coppia dell’anno? Saremo dovuti diventare dei fidanzatini perfetti?
<<  Un po’ come lo sono stati Brad e Angelina, insomma sarete il sogno di tutte le ragazzine  >> continuò gesticolando leggermente.
<<  Ti sei organizzato subito vedo  >> esordì Harry senza far trasparire alcuna emozione.
<<   Dovevo – rispose Simon guardandolo di sbieco – Dopo tutta la messa in scena di ieri la gente ha cominciato  ha parlare  >>
“Già…” pensai fra me e me “ Di sicuro i contenuti extra del film non saranno di certo passati inosservati”
<<  Bisogna trovare una soluzione al più presto  >> continuò Simon  voltando lo schermo del suo computer e mostrando un articolo di giornale.
<<  Paul vieni qui  >> esclamò facendo cenno al ragazzo alla destra della scrivania di avvicinarsi mentre sia io che Harry continuavamo a fissare il desktop.
‘Sharry Stennet è reale?’ recitava il titolo sopra una nostra foto alla premiere.
“Ci hanno già trovato un soprannome?” pensai sorpresa cercando di leggere il servizio del The Sun su noi due.
<<  Stamattina è stato preparato questo contratto – c’informò avvicinandoci un foglio – è la sintesi di tutto ciò che dovrete fare  >>
<<  Un contratto  >> gli fece eco Harry avvicinandosi al tavolo.
<<  Sì, alla fine è questo ciò che voglio proporvi  >> affermò Simon sedendosi sulla poltrona.
<<  Un contratto per sei mesi in cui sarete obbligati a comportarvi  perfettamente  >> spiegò incrociando le braccia al petto mentre Harry continuava a leggere.
<<  Porterete parecchia audience, tutti vorranno avere una relazione come la vostra  >> proseguì cercando di rendere più allettante la sua proposta.
Harry mi passò il foglio ed iniziai a leggerlo:
“Noi sottoscritti Harry Styles e Sara Bennet, siamo a conoscenza dei termini del contratto proposto dalla Modest.
Per sei mesi ci impegniamo a rispettare i seguenti punti:
-Tollerare la presenza di paparazzi pagati per fotografarci insieme.
-Concedere interviste sulla nostra coppia.
-Partecipare ad eventi mondani per pubblicizzare la nostra relazione.
[…]”
<<  Se allo scadere del contratto deciderete di rinnovarlo … - esordì Simon interrompendo la mia lettura – dovrete indossare questo  >>
In quel momento una ragazza minuta si avvicinò alla scrivania lasciando sul tavolo un cofanetto con un anellino ed un braccialetto d’argento.
<<  Fingerete di esserveli regalati a vicenda per i vostri otto mesi insieme – spiegò indicando gli oggetti davanti a noi – in seguito faremo incidere le vostre iniziali sopra  >>
“Tutto programmato” pensai sorpresa “in così poco tempo”
<<  Queste sono le mie condizioni per il lascia-passare del management  >> terminò la frase avvicinando il foglio.
<<  Va bene, io sono disposta ad accettare  >> esordii sicura, cercando di mostrarmi all’altezza della situazione.
<<  Non dovranno esserci sgarri  >> aggiunse con la voce profonda.
Mentre Simon cercava una penna per farci firmare, voltai il capo in cerca dello sguardo di Harry.
Mi guardò per qualche secondo e  chiuse gli occhi annuendo con fare esperto, come se si aspettasse una proposta del genere.
Annui a mia volta prendendo la penna dalle mani di Simon <<  Grazie  >> dissi goffamente rendendomi conto che per tutto il colloquio non avevo parlato molto.
Strinsi la mano ad Harry, rivolgendogli felice il sorriso più luminoso che potevo regalargli: finalmente eravamo venuti a capo a quella storia e senza impedimenti o incomprensioni potevamo stare insieme.
 


 

*             *            *

 

<<  E’ stato così che ci siamo messi insieme  >> dissi infine, sdraiandomi sul divano di pelle bianca.
<<  Wow – esclamò Gemma tornando in salotto con un bicchiere d’acqua in mano – Non posso credere che tu abbia fatto tutto questo  >>
<<  Intendi scambiarmi i vestiti con lui, dire ad ogni persona che lo amo, essere perseguitata dai fotografi e tutto il resto?  >> chiesi con un leggero sorriso guardando l’anellino d’argento con la lettera H incisa sopra.
<<  Si vede proprio che ti sei innamorata -  rispose ridacchiando – ma dimmi… in realtà cos’ha fatto quel coglione di mio fratello? Ti ha preso a sprangate sulla testa, ipnotizzato, ricattato per convincerti a metterti con lui?  >>
Alzai gli occhi al cielo e cercai di cambiare argomento <<  Che te ne pare come trama per il nuovo libro?  >>
<<  Be’, devo dire che mi piace molto, anche se è su mio fratello  >> rispose finendo di bere la sua acqua mentre il suo guardo era rivolto ai vari quadri di Marilyn Monroe.
<<  Il mese scorso ho  pubblicato ‘L’ho fatto per te’ ma non posso di certo prendermi una vacanza – spiegai seria – Simon vuole un altro libro con una trama originale,  così adesso mi è venuto in mente di raccontare come sono diventata famosa  >>
<<  E’ una buona idea ma… adesso pensiamo alle cose serie: Chi prepara la cena?  >>  chiese sistemandosi i capelli neri dietro le spalle.
<<  Ci penso io  >> risposi alzandomi sul divano.
<<  Apparecchio per due?  >> domandò nuovamente.
<<  Non lo so – il campanello suonò all’improvviso – Apparecchia per tre  >> mi corressi subito.
Corsi verso l’ingresso con un sorriso stampato in viso e nel frattempo sentii Gemma sghignazzare alle mie spalle.
<<  Harry – esclamai spalancando la porta – Sei tornato!  >> gli buttai le braccia al collo e lui cercò di afferrarmi al volo.
<<  Felice di vederti anche io  >> rispose e dal suo tono di voce capii che era piuttosto divertito dalla mia reazione.
<<  Quanto starai a Londra? Com’è andata la premiazione in Germania?  >> chiesi ansiosa facendolo entrare.
<<  E’ andata bene ma resterò una o due settimane – disse levandosi la giacca – Peccato che quella so-tutto-io  di mia sorella abbia deciso di fare una vacanza qui proprio adesso  >>
<<  Guarda che ti sento imbecille  >> gridò Gemma dalla cucina. <<  Io decido di venirti a trovare e poi tu non sei neanche felice di vedermi  >>
Harry fece una smorfia e poggiò leggermente le sue labbra sulle mie.
<<  Ho una sorpresa – esordì interrompendo il bacio – guarda un po’ chi ti ha scritto  >> continuò mostrandomi una lettera.
L’aprii elettrizzata tirando fuori il contenuto ed iniziando a leggerlo velocemente.
<<  Oh mio dio Harry! – esclamai felice – una proposta di lavoro da..  >>
<<  Lo so, principessa, lo so - m’interruppe sorridendo – sono felice per te  >>
<<  Non posso crederci  >> continuai saltellando leggermente.
<<  Adesso però… - mormorò interrompendomi – andiamo a mangiare!  >> esclamò dandomi una pacca sul sedere.
<<  Harry!  >> lo rimproverai seccata.
<<  Che c’è?  >> chiese facendo finta di nulla.
Scossi la testa divertita e mi allontanai da lui per tornare in cucina.
<<  Vieni qui  >> esclamò prendendomi per mano e tirandomi verso di lui. <<  Non ho finito con te  >>
Riprese a baciarmi  dolcemente poi pian piano approfondimmo il bacio ed intrecciai le mie dita alle sue.
<<  Ti amo  >> sussurrai.
 
 
 

Ringraziamenti

Ringrazio infinitamente una persona davvero importante per me: Kate Walsh, senza il suo aiuto non sarei di certo arrivata dove sono ora.
Un ringraziamento speciale anche alla mia famiglia ed i miei amici, per tutto il sostegno che mi hanno dato, perché  altrimenti non sarei riuscita ad andare avanti.
Ringrazio in particolare il mio ragazzo, Harry Styles, perchè anche se avrei dovuto lavorare ha sempre trovato il modo di distrarmi e non farmi stressare troppo.
Davvero, senza tutti voi che mi sostenete ogni giorno non andrei da nessuna parte. Perciò… grazie, grazie e ancora grazie. A tutti quanti dal primo all’ultimo, perché per me siete tutti importanti.
E ricordate: nessun sognatore è troppo piccolo, nessun sogno è troppo grande.
 
La vostra Sara Bennet.

 



#Spazio dell'autrice
 La storia è giunta al termine ed io sto piangendo come una disperata.
Sono passati 9 mesi da quando l'ho iniziata, è come se fosse mio figlio. Da Dicembre ad Agosto, oddio ho partorito! ahhaha Torniamo seri.
E' incredibile come mi senta adesso, come se una parte di me non ci fosse più  e fosse rimasta in questa storia.
Ok, adesso come al solito mi scuserò se non sono perfetta, se ci sono errori di battitura, se i dialoghi non sono tanto carini e mi dispiace se magari a volte non riesco ad essere all'altezza delle vostre aspettative, cercherò di migliorare nelle prossime storie.
Per prima cosa, ringrazio delle persone vitali per questa storia: Aurora, senza alla quale  non sarei riuscita ad andare avanti, Silvia, senza i suoi consigli sarei rimasta a pelare patate e la dolce Martina, la quale mi ha sopportato per ben otto mesi ;)
Dedico questa storia a tutte le ragazze che hanno lo stesso sogno di Sara Bennet, spero di avervi fatto sognare con questa fanfic da venti capitoli e dedico  questo capitolo a quella scapestrata di Martina.
Infine ringrazio tutti voi per il supporto, per aver seguito questa storia e per essermi rimasti vicino sempre. Grazie.
Ho deciso di mettere i ringraziamenti  per far sembrare che la storia fosse ancora più vera, perchè la fanfic che avete letto è il libro che Sara Bennet ha scritto dopo esser diventata davvero famosa.
Inoltre la lettera che lei riceve sta a testimoniare che le sue avventure non sono finite qui.
Va bene, la smetto di ammorbarvi, spero solo che la storia vi sia piaciuta e che io sia stata all'altezza di tutti voi.
Sappiate solo che continuerò a scrivere, dopo questa Fanfic posterò un'OS e dopo inizierò un'altra ff di nome Shari che mi auguro seguirete.
Se volete rimanere aggiornati sulle mie nuove storie basta mettermi fra gli autori preferiti, ma ovviamente non siete obbligati a farlo.
Ok, basta parlare Sara.
Io non so. non voglio annoiarvi quindi... Ciao! 



 Video su Sara & Harry (http://www.youtube.com/watch?v=_oi_oo7jZ4g

 

 

 

 

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-Sara Scrive

   
 
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