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Autore: Neverlethimgo    24/08/2013    8 recensioni
"E se lui fosse diverso? Se non fosse realmente chi tu immagini?"
"No, non può essere, tu non lo conosci come lo conosco io."
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'





What if he was different?

 
«Tutto ciò di cui m’importa sono i soldi, la mia famiglia e la città da dove vengo, il resto ormai è passato in secondo piano.»
«E che mi dici delle tue fans?»
«Oh, sì, sono importanti…» la giovane popstar sembrava alquanto distratto nel pronunciare quest’ultima risposta e pare che-
 
Hey, perché hai spento? Volevo che sentissi il resto dell’intervista!” sbottò la ragazza appoggiata al tavolo, rivolgendosi all’amica, scomodamente seduta sullo sgabello accanto a lei.
Non voglio sentire certe stronzate, non lo vedi che l’intervista è stata modificata?” ribatté quest’ultima, alzando di scatto il tono di voce, per poi  legarsi distrattamente i lunghi capelli biondi.
Hattie , perché non accetti la realtà? È cambiato, lo vedi anche tu che non gli importa più di voi come un tempo. È una cosa normale. È tutto più semplice e bello all’inizio, quando il mondo dello spettacolo appare una novità; ora è solo una noiosissima routine che lo ha reso la persona che tu non vedi oltre i riflettori.
Uno stronzo?” chiese di rimando Hattie, anticipando l’amica con falsa ironia.
L’altra ragazza annuì con nonchalance, dandole le spalle ed andando a sedersi sul divano del salotto.
Ti sbagli, Lilian, lui non è come credi.
Hattie non voleva assolutamente saperne di accettare l’insensato discorso che l’amica, da qualche giorno a quella parte, aveva iniziato a farle.
Non aveva mai avuto molto di cui discutere, non era di certo il tipo di ragazza che si scaldava durante un litigio o che, nel peggiore dei casi, ne era la causa principale. Rimaneva nel suo piccolo e manteneva la calma, fino a che non si parlava di lui, Justin Bieber.
Difficile non averlo mai sentito nominare, da quasi quattro anni aveva fatto parlare di sé l’intero mondo, ora non c’era persona che non conoscesse il suo nome o almeno una sua canzone, non c’era ragazza che non si fosse perdutamente innamorata di lui o quasi.
Hattie faceva parte del primo gruppo di ragazze e lo era da molto più tempo che le grandi radio iniziassero a trasmettere la sua musica su tutte le stazioni. Lo aveva conosciuto per caso, come molte altre ragazze, grazie a dei video postati su youtube, l’aveva seguito passo dopo passo, mentre il tempo passava e lui cresceva, cambiava e lei, lei rimaneva sempre uguale a suo parere, ma si sentiva diversa e in qualche modo migliore.
Lilian, non che sua migliore amica, era indifferente a tutto ciò, non lo disprezzava, ma non lo amava nemmeno, se sapeva qualcosa di lui era solo ed esclusivamente grazie a Hattie, anche se spesso le risultava stressante dover subire quelle urla stridule di quando, dopo mesi di attesa, arrivava il giorno di un suo concerto o l’uscita di un suo video musicale. Ormai ci aveva fatto l’abitudine e sapeva quanto la sua amica tenesse a quel ragazzo.
Hattie era fermamente convinta che quel ragazzo dai capelli color del grano fosse speciale, vantasse di un animo dolce e buono, oltre che di una voce angelica e di un sorriso da far spezzare il fiato. Sebbene sapesse quanto diverse potessero apparire certe superstar, lei era sicura di sapere che, nel profondo del cuore di quel ragazzo, fosse rimasto quel pizzico d’ingenuità e bontà che l’aveva portato ad essere amato da tutte quelle ragazze.
Seguiva con attenzione i racconti di quelle fortunate persone che, con parecchia fortuna, erano riuscite ad incontrarlo, trascorreva le serate davanti ad un computer, beandosi di uno dei momenti che sognava di vivere ormai da anni.
Gli anni erano trascorsi con una velocità quasi fulminea e dovette rendersi conto che certi incontri organizzati con la superstar, prima di un concerto, erano notevolmente mutati.
Hattie amava il suo sorriso sincero, ma, ultimamente, lo vedeva comparire così poche volte durante quegli incontri.
“Ma non è cambiato, è solo cresciuto e probabilmente è stanco.” Si ritrovava a pensare spesso lei ed ogniqualvolta che Lilian udiva quella frase scuoteva il capo, arrendendosi al fatto che mai e poi mai le avrebbe fatto capire la verità.
Forse, secondo Lilian, era sbagliato basarsi su quanto dicevano quegli articoli, riguardanti notizie ben poco allettanti su Justin, ma certe foto parlavano chiaro ed ignorarle non avrebbe avuto alcun senso.
Te ne accorgerai, Hattie” mormorò rassegnata la ragazza, mentre l’amica la guardava con un’aria delusa.
Fece per allontanarsi, quando le ritornò alla mente un fatto non indifferente e non tardò a comunicarglielo.
So che tra qualche giorno Justin sarà in città per un suo concerto, voglio mettercela tutta per incontrarlo e ti dimostrerò che quell’intervista è falsa” disse convinta Hattie, aspettando pazientemente che Lilian le rivolgesse la sua attenzione e così fu.
Come speri d’incontrarlo?
Ecco l’ennesima domanda che fece rabbuiare la giovane fan, erano anni che aspettava di poter annullare la distanza che separava lei ed il suo angelo biondo, erano anni che provava a seguirlo, per quanto le fu possibile, tra un hotel e l’altro, senza mai raggiungerlo.
I- io non lo so, ma voglio provarci.
Se avessi potuto, sai che avrei fatto in modo che tu ottenessi quei biglietti per incontrarlo, ma costavano troppo, Hattie.
La bionda scosse il capo ed abbozzò un leggero sorriso. “Non importa, preferisco, forse, che il nostro incontro sia casuale, preferisco farcela da sola. Mai dire mai, giusto?
Lilian sospirò ed annuì, ben poco convinta. Erano anni che sentiva pronunciare quelle tre parole e non le avevano mai portato nulla di buono.
 
 
 
Tre giorni dopo.
Sei sicura che l’hotel sia questo?” domandò Hattie per la nona, o forse la decima volta durante quella mattinata.
Sì, ne sono sicura, non vedi quante ragazze ci sono? È sicuramente questo, me lo ha confermato mio zio che ci lavora. Stai tranquilla” sbuffò esasperata l’amica, mentre digitava alcune lettere sul display del suo cellulare.
Non era la prima volta che si sentiva così vicina al suo obiettivo e non era di certo stata una sola la volta in cui rimase delusa, ma volle comunque pensare positivo. Non le rimaneva nulla da perdere.
Oh mio Dio, eccolo!”gridò una ragazza, correndo verso l’entrata del lussuoso hotel e spintonando leggermente Hattie che, all’udire quelle parole, spalancò sia gli occhi che la bocca e fece cadere a terrà la bottiglietta d’acqua che reggeva tra le mani. Si sentì così maledettamente stupida per non essersi portata una macchina digitale, ma le scorse volte le aveva portato sfortuna, così decise di lasciare il tutto al caso.
Lilian la guardava senza capire, la bionda era rimasta immobile a fissare le ragazze affiancarsi a Justin ed a scattare foto insieme a lui, foto in cui lui, puntualmente, non sorrideva. Sembrava andar di fretta, sembrava non avere il minimo interesse nel volersi fermare con quelle ragazze, ma oltrepassarle era risultato difficile ora che il piazzale dell’hotel era gremito di persone.
Che accidenti stai aspettando? Lui è lì e tu rimani qui impalata? Coraggio, Hattie, non sprecare un’occasione!” la incitò Lilian, scuotendole il braccio e riponendo in tasca il suo cellulare.
Non ce la faccio. E- e se magari è di fretta e deve andare via? Potrei dargli fastidio e-
Non sei qui per farti paranoie, vai da lui e parlaci. Fai qualsiasi cosa, ma non restare qui.
Hattie sembrava non aver minimamente ascoltato le parole dell’amica, il suo sguardo era rivolto a quel ragazzo e a quelle ragazze che, una dopo l’altra, si avvinghiavano a lui, cercando di rimanergli accanto il più a lungo possibile.
Lilian sembrava alquanto spazientita ed era più che certa che, se Hattie avesse aspettato ancora molto, non ce l’avrebbe fatta.
Le ragazze si allontanarono di poco dal biondo, ma non lasciarono il piazzale dell’hotel. Un paio di uomini, il cui volto era coperto da degli occhiali da sole, affianco il ragazzo ed insieme si allontanarono da lì, scortandolo per qualche metro, sino a che non raggiunse una grossa automobile scura, tirata a lucido.
Lilian afferrò per il braccio l’amica e la trascinò con forza verso la direzione presa dal biondo, accelerarono entrambe il passo fino a che non li separarono pochi metri.
Hey, Justin!” gridò Lilian e si mise immediatamente da parte non appena lui si voltò, inquadrando la figura di Hattie, credendo che fosse stata lei a parlare.
La guardò per qualche secondo attraverso gli occhiali da sole.
Vuoi una foto?” le domandò, quasi come da routine.
I- io” balbettò la bionda, ma, non riuscendo a terminare la frase, annuì solamente.
Lilian estrasse immediatamente il telefono dalla tasca e, non appena i due si avvicinarono, scattò un paio di foto.
Justin, ci tenevo a dirti che per me è davvero molto importante averti incontrato oggi. Sono quasi quattro anni che ti seguo e-
Sì e la mia musica ti ha salvato la vita. Sono felice per te” tagliò corto lui, ormai prossimo a sparire all’interno dell’auto.
La bionda si sentì improvvisamente strana e giurò di provare una strana sensazione per la prima volta. Le gambe iniziarono a tremarle visibilmente e le sue labbra erano ancora dischiuse. Cercò di dire qualcosa, ma Lilian la precedette.
È tutto qui ciò che hai da dire?” sbottò con ira verso il biondo, il quale si voltò di scatto verso la ragazza e, abbassandosi di poco gli occhiali da sole, disse: “Che cosa?
Sembrava alquanto divertito nel vedere la reazione di quella ragazza, ma lei non lo era affatto.
Una tua fan ti dice che per lei sei tutto e tu le rispondi con una frase del genere? Dio, ma che hai nella testa? Dov’è finito il ragazzino che diceva di amare tanto le sue fans, che si fermava a fare foto con loro e che le abbracciava?
Nel pronunciare quelle frasi, le tornarono alla mente le innumerevoli volte in cui Hattie decantava ogni cosa fatta dal ragazzo che ora, dopo tanto tempo, era riuscito ad avere a pochi metri da sé. Aveva imparato a memoria, come le note di una canzone, quelle frasi, le erano entrate in testa, ma non nel cuore. Non vide alcuna verità ora che tutto le fu più chiaro. Gettò una rapida occhiata alla sua amica e notò i suoi occhi ormai lucidi.
Le cose cambiano, non posso fermarmi ad abbracciare ogni ragazza che incontro. Il tempo passa e a stento lo trovo per me stesso. Ho un concerto questa sera, non posso restare tutto il giorno davanti all’hotel. Riuscite a capirlo questo?” sbottò il biondo, rivolgendosi per lo più a Lilian, la quale lo guardava con gli occhi colmi di disprezzo.
Hai una vaga idea di che pessima impressione fai? Non fanno che parlare di te in televisione, ovviamente citando i tuoi fatti peggiori. Non t’importa nemmeno un po’?
Justin non rispose, si voltò verso l’uomo che da qualche istante era entrato in macchina. Hattie sapeva bene chi era, quell’uomo, Scooter Braun, lo aveva scoperto e l’aveva portato al successo nel giro di poco tempo.
L’uomo porse al ragazzo quelli che sembravano due biglietti per il suo concerto e Justin, a sua volta, li porse a Lilian.
La ragazza assottigliò immediatamente lo sguardo a due minuscole fessure e sbatté a terra quei due pezzi di carta.
Hattie dedicò la sua attenzione a quei biglietti e fece per raccoglierli, ma l’amica la bloccò.
Non mi servono i biglietti, non a me. Non sono io la tua cara ammiratrice qui, ma lei” disse indicando la bionda accanto a sé.
Li ha già quei dannati biglietti e se non fosse perché a te ci tiene davvero, li strapperei davanti ai tuoi occhi, perché tu non meriti il suo amore, come non meriti l’amore delle tue fans. Tu non meriti più niente di quel che hai.
Justin, dobbiamo andare” gli intimò Scooter, ma il biondo gli fece cenno di aspettare.
Dove vuoi arrivare? Credi davvero che la mia vita possa cambiare se perdo una fan? Sei proprio stupida se pensi questo.
Lilian sbarrò prontamente gli occhi, non voleva crederci, non le sembrava possibile aver udito davvero quelle parole, fece per ribattere nuovamente, quando la voce di Hattie s’intromise in quella conversazione.
Davvero non t’importa?” sibilò la bionda, temendo fortemente di venire a conoscenza della risposta.
Il ragazzo si strinse nelle spalle.
Hattie scosse il capo e parlò ancora, questa volta aumentando gradatamente il suo tono di voce.
No, io non ci credo. Non è vero che non t’importa di noi, tu hai sempre detto che per te siamo tutto, che ci ami una ad una. Rispondi su twitter a tantissime ragazze, com’è possibile che non t’importa?
Ormai le lacrime le avevano delicatamente rigato il volto e la sua voce candida venne spezzata dai singhiozzi, tanto che avvertì la gola bruciare, ma aveva comunque continuato a parlare.
Beh, così” rispose lui, dandole le spalle e sparendo all’interno della macchina, che qualche istante dopo sfrecciò veloce sull’asfalto.
Lilian non s’azzardò a parlare, sapeva che quello non era il momento adatto per il classico ‘te l’avevo detto.’
Hattie mantenne lo sguardo fisso sulla macchina sino a che non le fu più possibile vederla e si lasciò cadere sul marciapiede, atterrando ben poco delicatamente sulle ginocchia. Avvertì una leggera fitta ad esse, ma sembrò deviare quel dolore dritto al centro del petto. Sentì una morsa fastidiosa stringerle il petto, un groppo le si era formato in gola nello stesso istante in cui il suo angelo biondo era salito in macchina e se n’era andato, forse non per sempre, o forse sì.
Le lacrime le scorrevano silenziose sulle gote e non si udiva alcun singhiozzo. Le sue labbra erano serrate e le mani toccavano appena il suolo.
Spostò lo sguardo annebbiato sui biglietti ancora giacenti al suolo e li prese tra le mani, lesse più volte le poche righe che citavano poi, con quanta più forza riuscì a trovare, li stracciò a metà, uno dopo l’altro.
Fece la stessa cosa con il suo biglietto, ma questo lo ridusse a pezzetti più piccoli e più stracciava quella carta, più le risultò impossibile sopprimere i singhiozzi.
Lilian la guardava con la tristezza che le aleggiava negli occhi, si sentiva totalmente impotente e s’inginocchiò accanto a lei, rimando in silenzio.
Forse avresti potuto regalare quei biglietti a qualcuno che non li ha” disse giustamente l’amica, ma la bionda scosse il capo.
Non li ho stracciati per commettere una cattiveria verso di loro” rispose a fatica, provando a reprimere i singhiozzi, “è meglio che non sappiano chi è veramente, è meglio che non lo incontrino, che non lo vedano, che non subiscano quello che ho subito io. Preferisco che lo immaginino perfetto, buono e gentile, non come l’ho visto io oggi, ma come ho sempre creduto che fosse. È meglio che non guardino in faccia la realtà, perché fa più male di una pugnalata nel petto.





Spazio Autrice:
Okay, non so esattamente perché mi sia messa ad immaginare una cosa del genere, soprattutto perché preferisco restare ingenua come Hattie e, magari, la verità è quella che io immagino.
Sì, è un po' triste, però mi servito per sfogarmi un po'.
Sono curiosa di sapere che cosa ne pensate, insultatemi se volete. (lol)
Oh, spero non ci siano errori, l'ho riletto appena e confesso che m'ha reso un po' triste scrivere tutto ciò.

Alla prossima!
Much Love,
Giulia
@Belieber4choice
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