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Autore: Mi_Killjoy    24/08/2013    1 recensioni
La verità è che ero, sono fottutamente innamorato di quella voce e del suo proprietario e non avrei mai smesso di farlo, anche se mi avrebbe strappato il cuore (non che non lo avesse già fatto), lo avrebbe mangiato e poi mi avrebbe scaricato nel vicolo più buio di Los Angeles.
Genere: Demenziale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro e non voglio infangare la loro immagine. Come si potrebbe mai odiare un membro dei My Chemical Romance?
 
                                                                                                             I am a graveyard.
 
"Il Frerard non esiste" se ne uscì bellamente Gerard Way. Ma sì, se il Frerard non esiste io sono la Regina d'Inghilterra, e io non sono la Regina d'Inghilterra.
Ok, forse in quel momento il Frerard non esisteva più, ma prima esisteva, oh, eccome eseisteva, ma potrei giurare che un giorno di questi riprenderà ad esistere.
All'inizio, ascoltando il podcast, rimasi quasi shockato nel sentire la leggerezza con cui Gerard parlava della band, ma poi capii: non era altro che un meccanismo di autodifesa, perchè altrimenti sarebbe scoppiato in lacrime davanti a tutti in quello studio e vi posso assicurare che Gerard Way che piange non è uno spettacolo proprio felice.
 
In un certo senso era un po' colpa sua se la band si era sciolta, un po' tanto colpa sua. Voglio dire, Ray e Mikey non avrebbero mai smesso di suonare nei My Chemical Romance e se è per questo neanche io, cioè, quelli sono miei amici, la musica è la mia vita, ma a quanto pare, al signorino Sono-io-la-diva non andava più a genio di cantare e poi beh, si sa che a Gerard non piacciono le cose che durano troppo a lungo e la band, la nostra relazione e il colore dei suoi capelli ne erano esempi perfetti.
 
Fu inevitabile chiedermi quanto sarebbe durata la storia con Lyn, ma ehy, io non sono cattivo, quindi mandai quel pensiero nel buio oblio della mia mente mentre Gerard continuava a parlare con la sua voce limpida e la sua risatina mi solleticava la mente.
Dio, la sua risatina.
Quanto avrei voluto essere io la causa di quella risatina, ma non si poteva, no, perchè Gerard aveva deciso che non era più il caso di frequentarci, ovviamente fregandosene del parere del sottoscritto. Che poi cazzo, dopo sei anni ti ricordi di avere una moglie? Bah, quel ragazzo non lo avrei mai capito, così come non avrei mai capito me stesso o semplicemente perchè non potevo semplicemente premere il tasto "stop", smetterla di farmi del male e tornare di là dai miei figli.
La verità è che ero, sono fottutamente innamorato di quella voce e del suo proprietario e non avrei mai smesso di farlo, anche se mi avrebbe strappato il cuore (non che non lo avesse già fatto), lo avrebbe mangiato e poi mi avrebbe scaricato nel vicolo più buio di Los Angeles, perchè si sa, se mai io e Gerard ci saremmo rivisti sarei dovuto andare io da lui, perchè il signor chiappe d'oro non sarebbe mai, e sottolineo MAI venuto a cercarmi.
Nel frattempo potevo solo scrivere del mio amore per quel suicida e lanciare frecciatine al maggiore dei Way.
Non mi importava di "se ci avessero scoperto".
Voglio dire, Million e Joyride sono praticamente domanda e risposta. 
Alla fine a Gerard importava ancora di me, il problema era che aveva scelto la via più facile, e poi, se non eravamo amanti almeno eravamo migliori amici.
Che poi non so ancora come avevano fatto a bersela le nostre mogli per tutto questo tempo, ma dai, è impossibile che Jamia e Lynz non avessero mai sospettato niente. Okay, tanto impossibile non lo era perchè la cosa di "contro l'omofobia" funzionava un po' su tutti, comprese le fan che ogni pomeriggio esercitavano il fangirleggio più assoluto.
 
Nel frattempo che mi perdevo nei miei pensieri avevo perso anche il filo del discorso di Gerard.
Al Diavolo! Mi importava solo di sentire la sua voce, non di sapere quali stupide cazzate -che per altro sono sicuro che mi avrebbero fatto del male- stava sparando.
Era proprio come quando scopavamo e incominciava a blaterare cose senza senso. Ho sempre sospettato che lo facesse solo per sentire il suono della sua voce, perchè dai, un po' egocentrico negli ultimi tempi lo era diventato.
 
Ancora quella risata.
Cazzo, quanto la amavo.
 
Certo, non era l'unica cosa che amavo; amavo i miei figli e Jamia, perchè sì, non sono uno stronzo, io Jamia la amavo davvero, anche se non potrò mai paragonarlo all'amore che provo per Gerard. E poi si, c'è la musica, i cani, gli alcolici, le sigarette e tante altre cose.
In fondo Lyn non è tanto male, non è colpa sua si ci siamo innamorati dello stesso uomo non proprio etero. Forse provava lo stesso amore che provo io nei confronti di Gerard, anche se dubito che qualcuno possa mai raggiungere i miei livelli. Quindi ora la domanda era "Gerard chi ama?" Prima di tutto c'è Bandit, sicuro. Poi chi? Lyn ovviamente perchè altrimenti in questo momento io e Gerard saremmo stati insieme. Forse io, se ero fortunato venivo dopo le sue tinte e i suoi boa colorati. Se ero fortunato.
Si, ma la vera domanda era "Perchè Frank Iero si sta facendo delle pippe mentali sulla lista degli affetti di Gerard Way?" Nemmeno io l'avevo! E poi perchè stavo perdendo tempo? Avevo tantissime cose da fare, come ad esempio scrivere una canzone.
Sentii bussare alla porta.
-Avanti- urlai sicuro che fosse Jam. Ecco perchè amavo quella donna, rispettava i miei spazi, rispettava il mio volere, mi faceva stare bene (quando il problema non era Gerard), mi aveva dato tre figli stupendi...
-Frank, volevo avvisarti che la cena sarà pronta tra venti minuti circa.- mi sorrise dolcemente come solo lei sapeva fare. A volte non sapevo cosa pensare di me stesso.
-Tra venti minuti sarò di là, tesoro.- le sorrisi anche io, dopo di che si chiuse la porta alle spalle.
Che poi mi dovevo sempre rendere la vita difficile.
Quale sarebbe stato il problema se avessi amato solo Jamia? Ma ovviamente no, il mio fottuto cervello doveva sempre creare situazioni strane e complicare tutto. Come sempre.
A volte mi chiedevo di quando Cherry, Lily, Miles e Bandit avrebbero cercato qualcosa su di NOI su internet ed avrebbero trovato il Frerard come avrebbero reagito e che domande ci avrebbero posto; sputtanare Gerard Way mi allettava molto, anche se poi sarebbe significato sputtanare me stesso.
 
Il podcast terminò e mi ritrovai con il volto tra le mani pensando a tutti quei momenti passati insieme, ai suoi regali e più precisamente alla collana col lucchetto che io ancora portavo al collo e alla chiave che doveva aprirlo che era in possesso di Gerard e che aveva  smesso di indossare tempo prima.
Non poteva finire tutto così, proprio non poteva. Avevamo vissuto troppe cose per potercele lasciare alle spalle e per quanto in futuro avrei odiato Gerard Way, lo avrei amato sempre di più.
Era come una sorta di autolesionismo psichico.
A volte mi chiedevo se si poteva essere più sfigati di così: passi tutta la vita ad essere sempre l'ultimo e poi raggiungi la felicità grazie ad una persona. Poi la felicità si sgretola pian piano sotto i tuoi occhi grazie a Gerard ed alla sua nuova fiamma.
Certo che Gerard Way sapeva proprio come demolire le persone e non intendo solo me, ma anche tutti i fan che ci sono rimasti di merda quando il signor poeta ha annunciato lo scioglimento della band.
Che poi con Mister Coerenza non si poteva mai sapere dato che magari domani ci avrebbe riconvocati tutti per mettere su la band.
Però per quanto Gerard Way potesse essere egocentrico, incoerente, bastardo e chi più ne ha più ne metta io lo avrei amato comunque e per questo mi maledivo ogni fottutissimo istante.
Però cazzo, non potevo continuare a vivere così. Ero diventato un cimitero.
Un cimitero di ricordi, emozioni e sentimenti.
Grazie Gerard, ancora una volta. Grazie mille.
Mi stesi sul letto e inconsciamente mi accarezzai la pancia e quindi il tatuaggio con le due colombe.
Quando avevo fatto quel tatuaggio era il periodo in cui tra me e Gerard c'era amore reciproco e della stessa intensità. Anche se le cose non andavano più come una volta, non mi sarei mai pentito di quel tatuaggio.
Sentii bussare di nuovo alla porta, così mi ritrovai di nuovo seduto ai piedi del letto, davanti al PC.
-Si?- e la porta si spalancò.
-Frank- Jam mi ricordava tantissimo Gerard a volte. Anche i suoi capelli mi ricordavano Gerard.
-Jam, te l'ho detto, tra poco vengo di là.-
-No, Frank, sono venuta qui per avvisarti che c'è Gerard.-
-Gerard?- persi un battito. Cosa ci faceva Gerard Way in New Jersey, a Belleville e per di più nella mia fottuta casa? Cercai con le mani la collana che sapevo già di portare.
-Si, lui.- si girò nella direzione opposta alla mia -Accomodato pure, Gerard- e gli sorrise.
-Posso?- la voce di Gerard stranamente insicura mi rimbambì e per un attimo credetti di stare per scoppiare in lacrime. Gerard era venuto da me. -Frank?-
-Hmmm, siediti pure.- gli feci posto accanto a me cercando di mantenere la decenza, almeno fino a quando Jam non se ne fosse andata. Gerard era sul mio letto,affianco a me e non me lo stavo immaginando.
In quel momento avevo un tale casino in testa che scelsi il sentimento più facile: la rabbia.
Jamia chiuse la porta e ascoltai i suoi passi mentre si allontanava. Quando non li sentii più mi girai verso di lui -Cosa stracazzo...?- poi vidi la collana, la nostra collana e mi bloccai.
Solo ora me ne accorsi: Gerard era distrutto. -Mi manchi tanto Frank- disse fissandomi negli occhi. In quel momento non sapevo cosa fare, ma lui si avvicinò colmando la distanza che ci separava circondandomi in un abbraccio. Riuscivo a sentire il calore del suo corpo e quell'odore che mi era mancato così tanto.
Ci guardammo negli occhi e trovai il mio porto sicuro.
La distanza tra di noi venne colmata ancora una volta, ma questa volta in un modo diverso.
Le nostre labbra dopo tanto tempo si toccavano di nuovo. Il suo sapore sembrava ogni volta più buono e la morbidezza di quelle labbra mi faceva impazzire. Schiusi le labbra in modo da permettere alle nostre lingue di accarezzarsi dolcemente, come non accadeva da tempo.
Ancora una volta mi persi nei suoi occhi e capii di aver ritrovato ciò che non avevo mai perso.
Mi sentivo di nuovo completo.
-Mi manchi anche tu Gerard.-








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Non uccidetemi, vi prego.  :D
  
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