Incolmabile Vuoto
di slanif

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Che senso ha questo giorno? Mi sembra tutto così vuoto, così triste, così ridicolo...
Che senso ha questa giornata senza di lui? E' ridicolo. Ridicolo. Ridicolo.
Il giorno del mio Compleanno senza di lui non assume nessun valore se non quello di tutti i giorni che l'hanno preceduto senza di lui: inutile.
Vuoto, soprattutto.
Come l'enorme voragine che sento dentro il petto ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo che passo lontano da lui...
Che senso ha continuare a vivere?
Ogni giorno me lo chiedo con sempre maggiore frequenza... e la risposta è sempre la stessa: nessuno. Come nessuna è la forza che ho di affrontare questa realtà che non avrei mai voluto vivere.
Continuo a ripetermi che devo andare avanti, farmi forza, sopravvivere più che posso.
Il cervello mi dice questo...
Ma il Cuore? Il Cuore cosa mi dice? Mi dice che non ce la fa, che è morto, che è come se fosse stato tagliato crudelmente a metà, insieme alla mia Anima...
E' morto...
Come lui, come il suo corpo, come tutto quello che si è lasciato dietro di se quando il suo Cuore ha smesso di battere...
Kurogane...
Perchè?
La tua assenza è così grande e incolmabile che è fredda, gelida, dura e crudele come la lama che stringo al petto,
la tua spada...
Perchè mi hai lasciato solo? Perchè te ne sei andato?
Perchè sei morto?
Che senso ha la mia Vita senza di te? Dannazione, dannazione, dannazione!
Mi manchi...
Da morire. Non riesco nemmeno a classificare quanto. Ma è classificabile, d'altronde? Si può davvero stabilire quanto sia enorme la Mancanza?
No.
Non lo si può fare.
Lo si può solo avvertire.
E per me è insopportabile...
Mi alzo, stringendo ancora al petto la tua spada. La tengo stretta come se stessi abbracciando lui. La accarezzo senza neanche riuscire  a vederla da tante sono le lacrime che riempiono i suoi occhi e confondono la mia vista...
La stringo e la carezzo per un lungo momento, lentamente, toccando l'elsa e poi tutta la lama fino alla punta e poi indietro, fino all'elsa.
La lama lucente rispecchia la mia immagine e in quel riflesso non vido nient'altro che un uomo distrutto, un Fay peggiore di quello dentro la Torre nel Regno di Celes quando l'unica cosa che desideravo era la morte...
Morte...
Morte...
Morte...
Sorrido con amarezza poi, con un gesto repentino, rigiro la spada e mi trapasso da parte a parte, lì, al centro del petto, dove sento quel vuoto enorme...
Quel vuoto che nemmeno con l'ingombrante e mortale presenza della lama d'acciaio riesce a riempirsi...
Cado in ginocchio, rilasciando le braccia lungo i fianchi. Gli occhi sbarrati a fissare il vuoto davanti a me, che si fa sempre più confuso.
L'unica cosa che riusciesco a percepire sono le mie lacrime che bruciano sulla faccia, la testa che scoppia e caldo... tanto caldo... dappertutto... irradiato da quel punto al centro del mio petto...
 Un calore incandescente...
"C... al... do..." sussurro.
Finalmente calore...
"As... pettami, Amore Mio...".
Cado a faccia avanti, ma i miei occhi si chiudono prima che il mio volto tocchi il pavimento. Il mio Cuore smette di battere alla fine di quelle ultime parole mortali...

**FINE**