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Autore: slanif    24/08/2013    3 recensioni
Sulle note della bellissima canzone di Elisa, i sentimenti di un padre, ormai distrutto dal silenzio dell'amato figlio.
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una Poesia Anche Per Te
di slanif
 
**
 
Forse non sai quel che darei, perché tu sia felice. Farei di tutto, ti darei anche la mia vita, se questo ti rendesse felice. Ma tu sei lì, immobile, non parli, non ridi, non scherzi, non ti muovi. Vivi in un mondo lontano, dove a nessuno è permesso di entrare. Dove non posso entrare nemmeno io. E fa male, sai, malissimo. Vorrei che tu ridessi, che piangessi, invece di piangere lacrime di aria, lacrime invisibili che solamente gli Angeli, san portar via. E invece vorrei essere io, ad asciugare le tue lacrime. Io, che sono tuo padre e che ti amo più di tutti. Io, che per te darei la mia vita.
Ho catturato quella dannata Banshee per te. L’ho catturata sperando così di farti ritrovare il sorriso e la parola, ma lei non ha potuto fare niente… possibile che siano tutti impotenti di fronte alla tua malattia?
Ho cercato di farti sorridere anche usando i metodi più sciocchi, come portarti dei fiori colorati in camera, sperando che attirassero la tua attenzione.
L’idea mi era venuta in inverno, e speravo che arrivasse presto la Primavera per poterci provare.  Mi ripetevo: “Cambierà stagione, ci saranno nuove rose per il mio bambino, per il mio Maqi”.
E quando la bella stagione è arrivata e ho portato quei bei fiori rossi nella tua stanza, tu non li ha degnati nemmeno di uno sguardo e io mi sono sentito sempre più impotente.
Sempre più inutile.
In un impeto di rabbia ho buttato il vaso a terra e l’acqua e i fiori ormai rovinati si sono riversati sul pavimento.
Nemmeno in quell’occasione, tu hai voltato gli occhi verso di me.
E io mi sono sentito sempre più un fallito.
Fallito come uomo, come persona, come marito, come sovrano, ma soprattutto come padre.
Mi sono ritrovato a sperare di poter rinascere, ripetere tutto daccapo, perché io vorrei rinascere per te e ricominciare insieme come se non sentissi più dolore. Vorrei poterlo fare ma ho tessuto solo sogni di cristallo troppo coraggiosi e fragili che forse non serviranno a niente. Tu non tornerai come prima. Non servirebbe morire adesso, solo per un rimpianto.
Il rimpianto di non averti dato una vita felice, di non averti dato tutto quello che volevi.
Certo, materialmente ti ho dato tutto, anche più di quello che si dovrebbe, ma forse ho mancato nel mio amore, anche se ho cercato di riversare su di te tutto il mio affetto incondizionato. Eppure non mi sembra di aver mancato… ma forse la rabbia ha preso il sopravvento e tu, in qualche modo lo hai avvertito.
Non lo so…
Non so più niente.
Ma se ti ho fatto soffrire, adorato figlio mio, ti prego, perdona e dimenticherai per quanto possa fare male in fondo sai quanto ti amo, Maqi. Perdonami se ti ho fatto soffrire, perdonami, mio prezioso tesoro, perdonami.
Sento un nodo fortissimo allo stomaco. Mi sento impotente. Ed odio questa sensazione.
Vorrei che questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve. E vorrei che quel sole caldo sciogliesse anche il tuo mutismo, facendoti almeno dire una parola.
Vorrei sentire dalle tue labbra la parola “Papà” almeno una volta. Lo vorrei tantissimo. Credo che se lo sentissi, il mio cuore si fermerebbe.
Ma non mi importerebbe di morire. Sarei felice come mai potrei essere.
Morirei felice perché tu mi hai fatto sentire la tua voce, mio dolce tesoro, e hai reso partecipe anche me della poesia che c’è nel tuo cuore.
Come vorrei che fosse così…
Sento gli occhi inumidirsi.
Ti giuro, Maqi, che prima o poi il mio cuore si fermerà per aver sentito la tua voce.
Ti voglio bene, figlio mio.
 

Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

 
**FINE**

   
 
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