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Autore: _Arya    24/08/2013    4 recensioni
Si dice che a volte dietro un gesto si nasconda molto altro, che una piccola attenzione possa essere la più alta dimostrazione di affetto e considerazione verso una persona.
A volte l’atto di un semplice gesto può essere il tramite, può essere la voce di quelle parole non dette, forse per paura, forse per timore o perché, forse, non si ha il coraggio di dar loro un suono chiaro.
Ma sono quei gesti spontanei, quei gesti non pensati, quei gesti diretti, dove la tenerezza muove l’atto del loro compimento, a renderli speciali, bisbigliando e suggerendo quelle stesse parole e sentimenti che al senso dell’udito e al cuore della persona verso la quale il gesto è diretto, giunge come qualcosa in cui credere e trovare una conferma.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt, Donovan, Rebekah, Mikaelson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Piccolo Gesto Inatteso

 

 

Il profumo tipico del cappuccino, mischiato ad un leggero accenno dolciastro del solo pasticcino posato su un piccolo piattino, invade completamente le mie narici. All’istante mi pento di aver avuto la stravagante idea di assaggiare del cibo umano, di ritagliare un piccolo momento tipicamente mortale in una vita eterna.

L’attenzione incerta del mio sguardo si sposta dal piatto adagiato sul tavolino a quel ragazzo biondo accanto a me, seduto a pochi centimetri di distanza.

Osservo con occhi di finta irritazione quel sorriso appena accennato che si è disegnato sul volto sereno di Matt. Sospetto di sapere quale siano i pensieri che fluttuano nella sua mente e, benché noto con piacere quanto sia rilassato, cerco di scacciare quella punta di acidità sulla mia lingua.

<< Hai cambiato forse idea? >>, esordisce, punzecchiandomi con tono provocatorio.

Il sorriso, che sul suo volto si estende, accompagnato da quel breve lampo di divertimento e di sfida che gli illumina per un secondo gli occhi di un blu profondo, mi spinge ad assottigliare gli occhi e arricciare le labbra.

Sicura, senza abbassare il mio sguardo e senza allontanarlo da quell’espressione di finta incitazione, prendo tra le mani la tazza calda del cappuccino. Subito, percepisco il suo calore espandersi e irradiarsi lungo le dita. È piacevole, quasi lenitivo.

Portando la tazza all’altezza della mia bocca, restia, studio in superficie la schiuma di un bianco pallido misto al colore marroncino del caffè. Allontanando il pensiero di quale possibile gusto amaro possa possedere, avvicino il bordo fresco alle mie labbra, lentamente. Cerco di resistere ai secondi seguenti, dove avverto la bevanda scendere lungo la gola. Il calore che prima mi era sembrato gradevole, adesso promette di incendiarla. Quando percepisco lo strano sapore farsi più intenso e andare ad intaccare il senso del gusto, opprimendolo, prima ancora di cogliere il pensiero formularsi rapido nella mia mente, abbandono repentina la tazza sul tavolo, ignorando il rumore provocato dal gesto.

In sottofondo sento una risata, quella allegra di Matt, diffondersi nell’aria circostante. Non appena colgo quel torpore quasi soffocante dissolversi, gli lancio una veloce occhiata accusatrice, sentendo di conseguenza quel riso di scherno aumentare d’intensità e divertimento.

<< Cosa c’è di così tanto divertente? >>, sbotto con voce scocciata, incrociando le braccia al petto.

Al mio tono irritato, osservo Matt ricomporsi e tornare a guardarmi.

Fissandolo di rimando, sorprendo sul suo volto l’indizio di un secondo sorriso e nei suoi occhi uno trano luccichio ad illuminarli. Ancor prima che quella seconda impronta di un sorriso nascente muti in un’altra risata di scherno, lo vedo scuotere la testa e prendere velocemente due piccoli e bianchi tovaglioli dal contenitore posato sul tavolino dalla superficie in marmo bianco.

<< Sarei felice di divertirmi anche io, se condividessi con me quello che tanto ti fa sorridere. >>

Come sola risposta, rivolgendomi un sorriso aperto, vedo Matt avvicinarsi quel che basta a ridurre i pochi centimetri che ci separano. Perplessa da quell’improvvisa riduzione di spazio tra noi, inarco un mio sopracciglio biondo spontaneamente.

<< Hai solo un po’… >>

Intenta nel cogliere ogni cambiamento, seppur esso piccolo ed impercettibile, percepisco quel sottile strato di fazzoletto passare sulla mia pelle, al limite con le labbra. Seguendo la scia ruvida appena lasciata, passo la lingua sulle mie labbra e il sapore ormai famigliare del cappuccino torna ad invadermi la bocca.

La mia mente, rapida e veloce, dopo un’istante di smarrimento, collega quei piccoli indizi, unendoli come frammenti di un puzzle, riuscendo così a dar loro il solo significato che nasconde quel piccolo gesto, facendo apparire nitida l’immagine di quell’azione.

Sgranando impercettibilmente gli occhi, nascondendo la mia totale e reale sorpresa, cerco di ricordare invano l’ultima volta che qualcuno mi ha rivolto una così piccola e dolce attenzione, sia essa per corrompermi e ingannarmi o per manifestarmi quel qualcosa che pensavo essere un tenero sentimento, come lo è l’amore.

Dispersa nella malinconia di un breve attimo, è negli occhi limpidi di Matt, privi di presunzione o pretese, che vedo riflessa quella gradevole gentilezza e sincerità che accompagna ogni sua azione.

Di sfuggita il suo ginocchio, in uno sfioro appena accennato, forse per la vicinanza inaspettata, tocca il mio.

Ai nostri occhi basta solo la carezza di uno scambio di sguardi per legarsi e sentire il battito di un cuore accelerare di colpo.

Spostando il mio contatto visivo, mordendomi quel labbro come a voler imprigionare quel sapore, poso gli occhi su quel sottile foglio di carta stretto nel pugno di Matt.

La mia mente ricrea libera il momento appena passato, quel gesto semplice e amorevole, tenero e inatteso. Assaporando ogni breve secondo, rivivendolo, la sensazione di sentirmi coccolata inizia a sbocciare. Concedo ad essa di iniziarmi a cullare, scacciando le piccole ombre di quei ricordi che racchiudono le paure segrete delle volte passate. Scacciandole, in me qualcosa incomincia ad agitarsi con forza.

Ai miei sensi giungono i battiti del cuore di Matt. Sono veloci, adesso frenetici e mentre rimango in ascolto, cerco di tradurre quel linguaggio sconosciuto, di dare un senso a quell’insieme di parole silenziose.

L’impressione di essere osservata nasce spontanea dentro di me e seguendo questa percezione, i miei occhi si ritrovano ad incontrare, si ritrovano a legarsi con i suoi, ancora. Li fisso senza paura e in essi mi perdo.

L’elettricità giunge a mischiarsi all’aria fresca e la muta domanda se sono la sola a percepirla, affievolisce il rumore di ogni altro possibile pensiero fino a quando lascio che il vociare di questi si riduca ad un sottile bisbiglio di difficile comprensione.

Lasciando ogni cosa annullarsi e perdere conto, dove pensieri e parole sono eccessive e superflue, rincorro quei lievi consigli che l’istinto mi suggerisce silenzioso, quello stesso istinto che ha portato Matt a compiere un piccolo gesto inatteso.

Avvicinandomi lentamente, prima di chiudere gli occhi e osservare il blu dei suoi diventare più intenso, avverto a fior di labbra un piccolo sfioro accennato.

Il mondo diventa buio, eppure quel tocco gentile sulla mia bocca e il loro sapore fresco colora quel mio piccolo universo, lo riscalda, mentre un dolce torpore spinge a dissolvere le mie paure, dimenticandole.

Sospesa in una quiete sconosciuta, accarezzando con la mente il sapore di questo momento, mi accorgo di quanto esso sia puramente umano, di quanto esso sia semplice come un gesto e dolce come un bacio.

 

 

 

 

 

 

 

Note Autrice

 

Pensata, scritta e pubblicata questa breve one-shot, la mia prima one-shot, su Matt e Rebekah.

Nata per caso, da qualche frase di un testo di una canzone, ho cercato un momento semplice, quotidiano, dal quale poter creare un attimo di intimità trai due personaggi.

Conoscendo la tendenza di Rebekah nel ricercare esperienze umane, viverle e bearsene, ho pensato che poteva essere una scena divertente vederla alle prese con la colazione. Da un momento divertente, ne è conseguito uno tenero, scaturito dal gesto inatteso di Matt.

Il breve riferimento alle volte  passate di Rebekah, triste e tragiche, mettono in luce quando Matt sia diverso da quei ragazzi che l’hanno ingannata e che si sono presi gioco di lei, ferendola.

Sotto questo aspetto, Rebekah mi fa molta tenerezza. Lei vorrebbe qualcuno da amare con tutta se stessa ed essere ricambiata. Nel primo caso sappiamo tutti quanto sia per lei semplice innamorarsi e credere in una persona. Nel secondo caso, è un po’ più sfortunata.

 

Spero che questa one-shot vi sia piaciuta nella sua semplicità.

 

Aspetto le vostre opinioni,

Lilydh

  
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