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Autore: Robertaddict    24/08/2013    4 recensioni
----- SOSPESA -----
Cinque ragazze, ognuna con il proprio carattere. Ognuna con la propria storia. Abbiamo Mariana e Zayn, Martha e Niall, Annie e Louis, Sophie e Harry e Simone e Liam. Vivranno degli incontri, ognuno di questi sotto il segno della pioggia. Cosa succederà quando andranno incontro al proprio destino?
Buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COME L'ACQUA PER I FIORI
 

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Ringrazio belongtomusic per il banner stupendo.

Vi amate.
Lo capiscono tutti, basta guardarvi.
E il vostro è quel genere di amore
che può ridurre in cenere il mondo
 o innalzarlo alla gloria.”


The Mortal Instruments – City Of Fallen Angels

 




Uscì, sorridendo alla commessa, dal negozio e avvertì sul viso scoperto il vento freddo tipico di Londra in quel periodo dell’anno.
Si avvolse la lunga sciarpa di lana blu, regalo di Sophie, attorno al collo e cominciò a camminare per gli stretti vicoli della periferia di Londra. Osservava i passanti chiacchierare tra loro, sorridersi, essere felici.
Una mamma che abbracciava suo figlio, una donna anziana che passeggiava a braccetto con la nipote, un uomo e una donna mano nella mano che sorridevano e ridevano tra loro.
Quella felicità così pura caratterizzava le persone, eppure lei provava una grande malinconia dentro se stessa.
Avrebbe voluto essere ovunque piuttosto che essere circondata da gente felice.
Continuò il cammino verso casa a testa bassa, mentre osservava il suo respiro produrre piccole nuvolette di condensa bianca.
Qualcosa attirò la sua attenzione, qualcosa di molto interessante.
Una vetrata trasparente proteggeva dai passanti un abito, un lungo abito bianco da sposa.
Il corpetto a forma di cuore e una fascia argentea fatta di brillantini ornava il corpetto, uno strascico abbastanza lungo ricopriva la parte inferiore dell’abito rendendolo leggermente voluminoso ma semplicemente perfetto ai suoi occhi.
Per la seconda volta in pochi minuti sentì nuovamente la malinconia attanagliarla, come una nebbia oppressiva.
Poi vide se stessa oltre lo specchio, un volto pallido e tetro.
Il naso arrossato leggermente dal freddo, le labbra carnose screpolate, gli occhi verdi stanchi e lucidi, i lunghi capelli castani mossi dalla brezza del vento, le sembravano tanti rami intrecciati.
Gli stessi capelli castani che più volte erano stati paragonati da Martha a fili dorati scuriti dal sole.
Strana espressione per definire i suoi capelli, di un colore molto simile al marrone ma di poco più chiari.
Vide una persona che non conosceva, una persona distrutta da tutto ciò che la circondava, una persona che pochi mesi prima non avrebbe mai assunto tale espressione.
Con un sospiro si allontanò dalla vetrina e continuò la sua camminata verso casa, verso l’unica cosa che considerava casa.





Il suono incessante del cellulare la fece ridestare dai suoi pensieri.
Ormai arrivata sotto il portone di casa sua, sollevò lo sguardo sfilando dal cappotto nero il cellulare.
Sullo schermo apparve un nome che le fece subito aumentare il battito cardiaco.
Si morse il labbro per scacciare tale entusiasmo.
Avvicinò l’apparecchio al suo orecchio ed emise un sospiro teatrale prima di pronunciare il fatidico: “Pronto?”
Dall’altra parte si sentì un sussulto e poi un respiro pesante.
“Avrei dovuto chiamarti.” Non era una domanda quella.
“Già.” Soffiò con leggera irritazione.
“Mi dispiace.” Il tono sembrava ferito.
“Anche a me.” Cercò di risultare fredda, ma ciò che le uscì fu una risposta con un tono frustrato.
“Ascolta. Possiamo vederci?” Propose speranzoso.
“Al solito posto.” Sospirò chiudendo la chiamata.
Sarebbe stato un lungo pomeriggio, intenso.




Le prime gocce di pioggia cominciavano a bagnare i vetri e a punteggiare l’asfalto della strada.
Seduta sul davanzale della finestra osservava la pioggia tracciare piccoli disegni immaginari sul vetro, mentre il mondo al di fuori appariva sfocato e confuso, come i suoi pensieri.
Il telefono vibrò e seppe per certo che era lui a chiamarla.
Si alzò di malavoglia dal terrazzino e infilò il cappotto, allacciandosi la sciarpa attorno al collo.
Uscì fuori osservando la sua figura appoggiata al pilastro mentre fumava una sigaretta.
Si fece coraggio uscendo sotto la terrazza di casa sua e gli si fermò davanti.
Si mosse buttando la sigaretta a terra e schiacciandola con il piede prima di avanzare e rimanere a pochi centimetri di distanza da lei.
Si passò una mano sul collo, visibilmente nervoso, e si accorse di sudare freddo come non mai.
Sciolse la vicinanza sedendosi sul dondolo tanto acclamato da Simone e giocando con la federa del cuscino ricamato da Annie con tanto amore.
La seguì senza parlare e si passò nuovamente una mano tra i capelli che avevano cambiato pettinatura negli ultimi mesi.
Lo notò.
Vide la differenza, i capelli rasati ai lati, gli occhi stanchi e malinconici, le labbra tirate in una smorfia che doveva somigliare a un sorriso, le mani sudate e intrecciate tra loro che mostravano il segno di un altro, l’ennesimo, tatuaggio.
Prese coraggio e alzò la testa squadrandola.
“Sei… cambiata.” Fece un verso che doveva somigliare a un accenno di risata.
“Sai, se fossi stato qui l’avresti notato.” Si scompigliò i capelli portandoli da un lato e avvertendo il freddo sul lato scoperto del volto.
“Mi dispiace.” Sospirò nuovamente.
“Smettila. Smettila di continuare a scusarti.” Alzò repentinamente il tono di voce alzandosi e appoggiandosi alla veranda, sospirò.
“Cosa dovrei fare? Non posso fare altro che scusarmi.” Si alzò anche lui avvicinandosi a lei.
“Spiegati. Fa qualcosa. Ma smettila, smettila di scusarti.” Gli chiese in un sussurro appena udibile.
“Mi riesce così difficile spiegare qualcosa che non posso spiegare.” Si appoggiò anche lui alla veranda abbassando la testa.
“Non vedo perché tu sia ancora qui allora.” Il tono glaciale con il quale gli aveva parlato, gli fece arrivare un brivido su per la spina dorsale. Lei non riusciva mai a essere così fredda.
Si avvolse nuovamente la sciarpa intorno al collo e si allontanò posando le sue converse nere sul portico di casa.
“Mi dispiace ok? Mi dispiace di non essere abbastanza. Mi dispiace di non riuscire a capire mai che tu hai bisogno di me. Mi dispiace di non capire quando vuoi che ti chiami o quando vuoi che ti mandi un messaggio. Mi dispiace non riuscire a sussurrarti “ti amo” mentre facciamo l’amore. Mi dispiace di essere colui che sono. Ma non posso farci nulla, posso provare a cambiare. Per te. Per noi. Chiedimelo, chiedimi di cambiare e io lo farò.” Urlò, cercando di superare il rumore dell’acqua che si rovesciava sulla strada e sui tetti delle case.
Stinse la presa sulla maniglia della porta, per poi sospirare e voltarsi verso di lui raggiungendolo in pochi passi.
Lo guardò negli occhi così intensamente che non lui riuscì a capire cosa gli stessero trasmettendo quegli occhi smeraldo, in cui annegava ogni volta che la guardava.
“Basterebbe solo che mi mandassi un messaggio al giorno dicendomi che stai bene. Basterebbe soltanto che mi tenessi stretta a te quando ho paura. Basterebbe soltanto che mi dessi modo di aiutarti a entrare nella tua vita, come tu sei entrato nella mia. – Fece un respiro, prima di continuare. – Non voglio che tu cambi, Zayn. Io mi sono innamorata di te come sei adesso e questo non cambierà mai.”
Vide il movimento impercettibile della sua mano, prima di trovarsi stretta al suo petto, avvolta dal suo abbraccio e consolata dalla sua presenza.
“Ti amo Mariana. Neanche questo cambierà mai.”
Lo strinse con più forza, imprimendo nella mente quel gesto.
Siamo come l’acqua per i fiori, se non li bagniamo abbastanza i fiori appassiscono.”
Il respiro caldo di Zayn si confondeva con l’aria gelida del vento.
Non avrebbe voluto essere in nessun altro posto se non lì, con lui.





 








HOLA A TODOSS
Sono tornata di nuovo a tormentarvi.
E bo, questa OS è uscita dal nulla un giorno di pioggia
Qui abbiamo Zayn e Mariana, due caratteri completamente diversi seppure così uguali
Rivedremo questi personaggi nelle altre OS, che fanno parte della raccolta "Sotto la pioggia"
Alla prossima :)
Love you all
  
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