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Autore: Kairyporter    24/08/2013    4 recensioni
- Perché toglie la musica? Odio quando toglie la musica, non dovrebbe farlo mi deconcentra.-
- E’ lei che mi deconcentra con tutto quel baccano. Sto cercando di scriverle un discorso e..-
- Non è baccano è musica! Dovrebbe aggiornarsi e… un discorso? Non mi serve un discorso. Perché mi dovrebbe servire un discorso?-
- Definisco musica un altro tipo di suono ed è ovvio che ha bisogno del discorso! Cosa vorrebbe dire? Rivelare al mondo che è Iron Man per la seconda volta?-
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jarvis, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa "cosa" è nata per colpa di una notte insonne e di un raffreddore che non mi lascia scampo xD Siate spietati con i commenti e critiche u.u ciao
 

Di olio, bulloni e acqua ossigenata

La musica dei Back Sabbath avvolgeva tutto il laboratorio e un Tony Stark molto sudato e molto sexy era intento ad avvitare lo stivale di Iron Man.
- Signore, è in arrivo una chiamata dal…-
- Non ora J.A.R.V.I.S, non vedi che sono impegnato? Il bambino deve essere pronto per la grande festa-
- Temo insista signore-
-Muto. Alza un altro po’ la musica J. , ho bisogno di più concentrazione-
Adesso la musica invadeva tutta la villa riuscendo a oltrepassare l’isolamento acustico del laboratorio e raggiungendo una Pepper intenta a salvare, per l’ennesima volta, l’azienda del suo capo. Scrivere un discorso per lui non era facile. Se poi pensiamo al fatto che non avrebbe rispettato una sola parola di quel discorso e che a stento si sarebbe presentato, bè era un lavoro inutile, ma la speranza era l’ultima a morire. La musica assordante non l’aiutava per niente. Un sonoro sospiro le uscì spontaneo. Posò il computer che aveva sulle gambe sul divano. Si aggiustò e stiracchiò la gonna bianca e si diresse a passo deciso verso il laboratorio. Scendere le scale con quei tacchi era sempre un impresa. Lei però era Pepper Potts e niente riusciva a fermarla. Digitò il codice e appena aprì la porta un assordante assolo la colpì in pieno costringendola a tapparsi le orecchie con le mani.
- J.A.R.V.I.S, per favore- Di colpò la musica si bloccò.
- Perché toglie la musica? Odio quando toglie la musica, non dovrebbe farlo mi deconcentra.-
- E’ lei che mi deconcentra con tutto quel baccano. Sto cercando di scriverle un discorso e..-
- Non è baccano è musica! Dovrebbe aggiornarsi e… un discorso? Non mi serve un discorso. Perché mi dovrebbe servire un discorso?-
- Definisco musica un altro tipo di suono ed è ovvio che ha bisogno del discorso! Cosa vorrebbe dire? Rivelare al mondo che è Iron Man per la seconda volta?-
- La prima non credo sia andato male?-
- Non crede che… Oh per l’amor del cielo Tony! Questa è una serata importante, insomma è l’inaugurazione dell’Expo! Dovrà pur dir qualcosa!-
- Lei non si preoccupi Pepper, ci penso io, si fidi-
- Fidarmi? Credo sia l’ultima cosa che dovrei fare. Piuttosto mi spiega che cosa ha combinato qui dentro?-
Una scena apocalittica si era mostrata davanti ai suoi occhi. Bulloni sparsi ovunque, macchie d’olio e un ferro vecchio intento a girare su se stesso.
- Ferro vecchio è impazzito per caso?-  Disse indicando il robottino e guardando il suo capo con un misto di curiosità e isteria.
- Non ha fatto il suo dovere e l’ho punito. E’ colpa sua se è tutto un macello qui- Non curandosi minimamente dello sguardo allibito della sua segretaria riprese a sistemare l’armatura. Pepper, al quanto innervosita dalla situazione alzò i tacchi e fece per andarsene ma a quanto pare la sfortuna l’aveva scelta come bersaglio. Mentre la povera segretaria stava per raggiungere la porta del laboratorio il tacco della sua scarpa si spezzò facendole perdere l’equilibrio. Per evitare di cadere cercò di mettere la mano contro un qualche appoggio che, per sua immensa disdetta si trattava di ferro vecchio impazzito che, girando su se stesso la fece cadere a terra dritta su una macchia d’olio nero che finì per rovinare la sua gonna di Armani comprata qualche giorno prima.
-Oddio!- Tony, decisamente preoccupato ma anche divertito dalla scena, corse in aiuto della ragazza che stava cercando di mettersi in piedi.
-Sta bene?- Per tutta risposta Pepper gli rivolse uno sguardo omicida infuocato. Appena la ragazza fu in piedi e stabile Tony cercò di riparare al danno fatto e tentò di riaggiustare il robot. Appena lo coricò sul pavimento per mettere al suo posto un filo il braccio di ferro vecchio colpì un bullone che, rimbalzando sul gambale dell’armatura, andò a finire sulla fronte di Pepper provocandole un leggero taglio.
- Ahia! Allora lo fa apposta?-
- Non ci credo! Ha una nuvola nera sopra la sua testa?- riuscì a stento a trattenere una risatina. – Si direbbe che non è molto fortunata oggi.-
Pepper lo fulminò con gli occhi. Effettivamente non si sentiva molto fortunata in quella giornata. Stava guardando il danno creato dalla macchia d’olio, ormai era da buttare quella gonna, quando sentì qualcosa di caldo scenderle lungo la tempia
- Sta sanguinando.-
- Va bene, oggi non è la mia giornata.-
- Andiamo la medico io-
A quell’affermazione Pepper sgranò gli occhi incredula. –lei? Vorrebbe medicarmi lei?- Era assurdo pensare a Tony Stark che le medicava una ferita. Anzi, era assurdo pensare a tutta quella situazione.
- perché si stupisce? Lei lo fa sempre con me, non vedo perché non debba farlo io con lei- Ovviamente disse il tutto sfoderando il suo sguardo da “Ehi sono Tony Stark “ e Pepper sapeva benissimo che quello sguardo significava guai.
- non credo che sia una buona idea Signor Stark, posso farlo benissimo da sola.-
-Sciocchezze. Provi a fidarsi Signorina Potts- Le prese la mano e la portò nell’enorme bagno del piano di sopra. La fece accomodare su una poltrona nel bagno. Si, Tony Stark aveva una poltrona nel bagno. E si mise a frugare nei cassetti.
-Eccolo!- Disse brandendo la bottiglietta dell’acqua ossigenata.
- E’ sicuro di saperlo fare? Sa non vorrei avere altre… disgrazie per oggi-
- Non si preoccupi. Gliel’ho visto fare un milione di volte. Posso farlo.-
Detto questo si avvicino pericolosamente alla sua segretaria che lo guardava terrorizzata. Tony mise la soluzione su un dischetto di cotone imbevendolo, forse fin troppo e lo mise sulla ferita sanguinate. Iniziò a tamponare e delle gocce di acqua ossigenata iniziarono a colare sul volto della ragazza.
-Tony dovrebbe bagnare la ferita. Non me.-
- Se magari stesse zitta non gocciolerebbe-
-Ma se non sto parlando-
- La smetta mi fa deconcentrare!-
-Tony sta solo punendo la ferita. Piuttosto si assicuri che non mi vada nell’occhio. Vorrei evitare di andare al pronto soccorso. –
Ovviamente delle gocce (di più di poche gocce) le andarono a finire nell’occhio e la scena fu alquanto esilarante. Pepper iniziò a sentire un bruciore all’interno dell’occhio che la fece lacrimare. Tony, rendendosi conto del disastro tentò di soffiare per farle passare l’irritazione senza riuscirci.
- Signore credo sia più saggio portare la Signorina Potts all’ospedale-
Detto fatto. Tony portò Pepper all’ospedale il più velocemente possibile. Dopo diverso tempo in sala d’aspetto e diversi battibecchi sul perché Tony Stark non dovesse più medicare nessuno riuscirono a entrare nella sala del medico. Un sexy infermiere curò Pepper al meglio sotto gli occhi del suo capo molto geloso. Quando uscirono dall’ospedale Pepper aveva un cerotto sulla fronte, una benda sull’occhio e il numero del sexy infermiere sul cellulare. Non l’avrebbe mai chiamato ma era divertente vedere Tony rodere dalla gelosia. Dopotutto non era stata una brutta giornata

   
 
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