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Autore: sihu    29/02/2008    13 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1
UNA GIORNATA NORMALE: URLA, PENSIERI TRISTI, SCHERZI E SORRISI

Sembrava una giornata come le altre, il cielo era azzurro e si vedeva in lontananza un pallido sole che cercava di farsi largo, per dimostrare a tutti che l’inverno
 non poteva fermarlo e impedirgli di splendere. Il castello si stava svegliando, e i corridoi si stavamo riempiendo di voci e risate di studenti ancora addormentati
 che si dirigevano come zombie verso la sala grande.
All’improvviso una voce risuonò più forte delle altre e si ebbe la conferma che non c’era nulla di diverso dal solito in quella giornata.
LILY “È solamente un figlio di papà, uno che è capace solo di vantarsi, che adora sentirsi dio con quel suo dannatissimo boccino in mano, che pensa che tutti gli dobbiamo qualcosa solo perché ci fa vincere una dannatissima coppa dietro l‘altra!”
Tutta la sala grande si girò all’improvviso, e Lily Evans si ritrovò al centro dell’attenzione. Immediatamente avvampò, e cerco con gli occhi la sua migliore amica, per correre a sedersi accanto a lei. In poco tempo ognuno torno ad occuparsi dei fatti propri.
ALICE “ indovino di chi stai parlando?”
Chiese con non curanza Alice, mentre sorseggiava la sua tazza di caffè senza perdere di vista il bel moretto che aveva di fronte.
LILY “Di chi vuoi che stia parlando, quanti altri arroganti come lui conosci?”
Con una mano spostò i lunghi capelli rossi che le ricadevano sul viso, e afferrò una ciambella. Gli occhi verdi incontrarono quelli neri, scurissimi del suo ex migliore amico, Severus Piton, ma solo per un secondo, poi entrambi si girarono come imbarazzati . Occhi neri come la strada che aveva deciso di intraprendere lui, motivo per il quale non riusciva più a guardarlo in faccia.
Non poteva fare finta che tutto fosse come prima.

Al primo anno erano stati smistati in due case diverse, e da sempre in competizione tra loro: lui serpeverde e lei grifondoro. A loro non importava, erano migliori amici e non sarebbero bastate due case a separarli, era un gioco sfidare il mondo per dimostrare di essere più forti di ogni pregiudizio, di ogni credenza. Severus aveva Lily e Lily aveva Severus, poi erano arrivati gli altri. Entrambi avevano fatto delle amicizie nella scuola, e proprio quelle li avevano divisi. Lui aveva cominciato a credere nella purezza del sangue e in altre sciocchezze del genere, era arrivato a insultarla, a chiamarla mezzosangue davanti a tutti, a chiamare stupidi gli amici di grifondoro di Lily e i rapporti si erano incrinati, per degenerare del tutto quell’estate.
Era un pomeriggio di fine agosto, la scuola sarebbe iniziata di li a poco, l’ultimo anno..

Lily aveva sperato di rivedere Severus prima di arrivare al castello, parlare solo loro due come facevano da bambini, senza serpeverde o grifondoro, solo loro due nel parco. Sperava di poter in qualche modo ricostruire il loro rapporto, tornare come quando erano piccoli..
Si incontrarono, mentre un vento gelido soffiava e scompigliava i capelli di lei,e la logora camicia di lui. Lily tremava, per il freddo e per lo sguardo strano di Severus.
SEVERUS “mi sono unito a loro, per favore, ti prego, fallo anche tu”
LILY “ come.. Chi ti da il diritto di chiedermi una cosa del genere?”
SEVERUS “ no, ascoltami..”
LILY “ascoltami tu, ti ho sempre difeso, sono andata contro la mia casa, sono stata insultata da te. Ma sei il mio migliore amico, ti ho perdonato.. Ho cercato di capirti.. E tu mi dici che ti sei unito a Voldemort? Che ora sei un mangiamorte? E che anche io dovrei farlo?”
SEVERUS “era l’unica cosa da fare, tu non capisci, la gente muore, la guerra sta per scoppiare, tu sei una mezzosangue.. Vorranno ucciderti.. È l’unico modo per salvarti..”
Non poteva credere alla sue orecchie, era cosi che la considerava?
LILY “ una mezzosangue.. È così che mi consideri? Sai che ti dico Moccius? La casa di serpeverde ti ha trasformato, prima non eri cosi!Mi fai schifo, non sarò codarda come te.. Addio!”

Le loro strade si erano divise così, a volte di notte Lily ripensava a tutte quelle che avevano passato insieme e si chiedeva se fosse stato tempo sprecato, ma non riusciva mai a trovare una risposta.
Quella mattina, in ogni modo, la rabbia contro quel buffone era troppa perché la vista di Severus la potesse sconvolgere. La voce di Alice la riportò alla realtà.

ALICE “Va bene, ma adesso calmati e racconta tutto, così capisco cosa ha combinato sta volta”

Lily si voltò verso l’amica e la vide così intenta a scrutare il moretto da non essersi accorta del caffè che si stava rovesciando sulla divisa. Non era disinteresse verso i problemi di Lily, era solamente troppo abituata a vedere entrare l’amica nella sala grande o nella sala comune come una furia per colpa di Potter. Ormai succedeva di continuo dall’inizio dell’anno scolastico. Alice aveva pensato fosse un modo inconscio per distrarsi dalla brutta situazione con Severus. Lily non ne aveva parlato, ma dall’inizio delle lezioni non si erano visti né sentiti, ed era la prima volta in sette anni. Non sapeva cosa era accaduto, ma doveva essere successo per forza quell’estate e doveva essere qualcosa di grave. Non intendeva forzarla, sapeva che quando sarebbe stata pronta sarebbe stata la prima con cui Lily si sarebbe sfogata.
LILY “ certo che quel tipo deve averti colpito proprio tanto visto che non dai retta alla tua amica e stai anche rovesciando il caffè..”
Alice arrossì mentre il caffè si rovesciava totalmente sulla sua gonna.
ALICE “che disastro! Scusa Lily, non è che non mi importa è che quel tipo, tu l’avevi mai notato?
Cercò di mandare via la macchia con un incantesimo, ma riuscì solo a peggiorare le cose. Ci riprovò una seconda volta e la gonna per poco non prese fuoco.
LILY “ tranquilla, per questa volta ti perdono.. Il moretto dici? È Paciok, Frank penso si chiami. È un compagno di stanza di Potter”
ALICE “ certo che per odiarlo sei proprio ben informata..”
Concluse Alice, con uno sguardo innocente e un sorriso. Lily arrossì di nuovo, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, e dopo avere sistemato la gonna di alice con un colpo di bacchetta corse via, mormorando a mezza voce.
LILY “ non pensarci nemmeno! Io lo odio.. Lo odio! O-D-I-O”

Alice prese la borsa e la seguì verso l’aula di Lumacorno, chiedendosi quale diavoleria si sarebbe inventato quell’uomo per metterli in difficoltà, decisa a scoprire cosa aveva fatto questa volta James per farla infuriare.
A volte aveva il sospetto che anche lui si fosse accordo che Lily fosse triste, e che facesse apposta a provocarla per distrarla. Qualche sera prima era arrivato persino a trasfigurare Peter nella sala comune dei grifondoro per strapparle un sorriso. Tutti i grifondoro trattenevano il respiro aspettando la reazione di Lily. Persino Sirius e Remus, che sembrava disapprovare l’idea di James, avevano una faccia decisamente preoccupata. Ma lei invece sorprese tutti, scoppiò a ridere e andò verso il dormitorio femminile dopo aver stampato un bacio sulla guancia di James. Alice non sapeva se lo aveva immaginato o no, ma per un secondo le parve che il viso del prode James Potter si fece rosso, stile pomodoro maturo.
Il pomeriggio precedente, invece Sirius e James avevano lanciato delle caccabombe sulle scale del dormitorio femminile, scatenando le ire di Lily, e beccandosi una punizione che si sarebbero ricordati di certo.
Era impossibile capire cosa passasse per la mente di quel ragazzo, un giorno sembrava intenzionato a fare di tutto per farla ridere, e si emoziona per un bacio sulla guancia, quello dopo si comportava da ragazzino immaturo. Perché dimostrarle affetto un giorno, e cercare di farsi odiare quello dopo? Era come se Potter avesse due personalità.. L’universo maschile restava un mistero per Alice, James Potter in testa.

QUADRO “ fidati di me, quei due finiranno per sposarsi..”


Alice di destò dai suoi pensieri, fece un occhiolino al quadro e fece un respiro profondo
per farsi coraggio prima di entrare nell’aula.
  
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