CAPITOLO 1.

Ormai per me questa è stata una giornata NO.
Partendo dalla sveglia che non suonava ai voti scolastici.

Ma fortunatamente questo è stato il mio ultimo giorno di scuola perché incominciano le vacanze estive!

L’unica cosa positiva di tutti gli anni è che parto con il mio gruppo andiamo in Irlanda e affittiamo una casa  bellissima,
però a quanto pare, quest’anno saremo solo io e Nati.

Preparo la valigia e vado a dormire presto perché abbiamo l’aereo alle 4 di mattina!
Dopo 30 minuti a girarmi nel letto, scendo nel piano di sotto e mi metto a guardare la televisione sul
divano con la speranza di prendere sonno e finalmente il mio piano ha successo.

Mi risveglio con una suoneria fastidiosa proveniente dal mio cellulare.

Dopo due minuti mi rendo conto che è il giorno della partenza, prendo la valigia mi vesto e
scrivo un biglietto ai miei che lascio in salone per ricordargli che sono partita prima che
chiamino tutta la polizia per venirmi a cercare.

Cammino verso casa di Nati e appena arrivo li la trovo davanti l’ingresso che carica la valigia.

< Buongiorno Nati!.> Gli dico piu allegra che mai ma ancora  addormentata

< Ciao Nancy! > Dicono incoro nati e la mamma che ci accompagnerà all’aeroporto.

Il viaggio verso l’aeroporto è molto silenzioso ma si sente l’allegria nell’aria.
Salutiamo la mamma che ci lascia li e ci avviamo per il check-in

Appena siamo da sole incominciamo a saltare e sparare felicità da tutti i pori.

Per me e Nati l’Irlanda è sempre stata la nostra meta preferita. Li è nato uno dei nostri Idoli e per me è colui che mi ha colpita fin dal primo momento.
Andiamo li sempre con la speranza di incontrarlo ma sono già tre anni che proviamo e sono stati tre anni senza nessun risultato apparte aver
visto il fratello di Niall che camminava con Maura ma per non disturbarli ci siamo limitati a fissarli con la bocca aperta.

Il viaggio in aereo dura pochissimo perché da Londra all’Irlanda è un volo diretto,senza scali e senza complicazioni.

Questa volta siamo solo in due quindi abbiamo optato per una casa più modesta di quelle che prendevamo gli anni precedenti per tutto il gruppo.
Saliamo su un taxi che ci porta in questa casa poco lontana dal centro.

< Quanti vestiti hai portato in valigia?>

< Non molti.. pensavo di comprare un po di cose qui.>
Le rispondo mentre entriamo dentro la casa.
< Infatti anche io.. tanto ogni anno va a finire sempre che compriamo troppi vestiti e non entrano
in valigia quindi questa volta ci siamo preparare! >

sono sovrappensiero non ho nemmeno sentito realmente che mi ha detto,
ho voglia di girare tutto il giorno per trovarlo, vorrei capire com’è dal vivo, vorrei dirgli quanto sia importante per me.

Mentre penso a queste cose sistemiamo i vestiti negli armadi e ci prepariamo per uscire il pomeriggio e rimanere fuori anche per cena.

Opto per una camicia e degli shorts tirati sopra l’ombelico visto che avevo acquisito questo stile da diversi mesi.

Mi trucco e quando Nati è pronta ci riempiamo di profumo e usciamo!