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Autore: Sara Scrive    25/08/2013    12 recensioni
Mi fermai  per qualche istante  ad osservare tutti quei bambini sperando che Louis fosse con loro ed infine lo trovai:  seduto su una sedia accanto ad una culla blu con un bambino in braccio.
Non si era accorto di me, continuava a guardare sognante il neonato e guardarlo così interessato alla creaturina che stringeva a se mi fece tenerezza.
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Continuo di Diventerai una Star e Gossip (1D) Girl
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Diventerai una Star '
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Dedico questa Os alla mia  migliore amica  Martina, che mi ha aiutato sempre 

Aprii lentamente gli occhi e la prima cosa che feci fu tastare il materasso accanto a me.
Vuoto.
Il  mio primo pensiero fu Louis: non si alzava mai dal letto senza fare un po’ di casino e di conseguenza svegliarmi ma, quel giorno era diverso: in sei anni insieme non era mai accaduto. 
Così, dopo essermi preparata con cura scesi al piano terra per controllare se stesse facendo colazione.
< Sara, buongiorno > mi salutò Jay appena varcai la soglia della cucina.
< Giorno! > la salutai  con un cenno  anche se i miei occhi  ogni angolo ella stanza alla ricerca del mio ragazzo.
< Stai cercando Louis?> chiese una voce alle mie spalle.
< Ciao Charlotte - le dissi voltandomi leggermente – Sì, sto cercando Louis >
< Mio fratello è andato all’ospedale… > rispose mordendosi il labbro < voi ti accompagno >
< N on posso credere che quel deficiente sia riuscito a ferirsi durante la notte > esclamai con disapprovazione suscitando la risata sia di Charlotte, sia di sua madre.
< Tranquilla – mi rassicurò Johanna – mio figlio sta bene >
Notando la mia confusione si affrettò a parlare < Se vuoi ti accompagno da lui > propose infinte.
Le feci un cenno col capo e lei si avvicinò all’appendiabiti per prendere la sua giacca, mentre io aprivo impaziente  la porta.
Una volta giunte sulla strada principale iniziammo a camminare velocemente verso l’unico ospedale della città: il Doncaster’s Hospital.
< Posso  sapere cosa ci fa Louis qui? >chiesi indicando l’enorme edificio  infondo alla via.
< La sua ex baby sitter ha partorito stamattina alle sei e mezza – spiegò mentre continuavamo ad avvicinarsi –Louis sapeva che il bambino sarebbe nato a momenti,  perciò quando è tornato a casa ha chiesto al marito della signora di mandargli un messaggio >
< Capisco > risposi lasciando cadere il discorso.
Una volta entrate  Jay, si avvicinò al bancone della reception  per salutare una collega, così mi misi ad osservare il luogo in cui mi trovavo: il solito ambiente bianco  e sterile che personalmente mi metteva sempre a disagio.
Rimasi ferma davanti agli ascensori finchè Johanna non si decise a darmi delle indicazioni : < La Nursery si trova al secondo piano, la porta a destra, lo troverai sicuramente lì >
Non me lo feci ripetere due volte, arrivai subito al reparto neonatale davanti ad una vetrata che mostrava una stanza piena di lettini colorati.
Mi fermai  per qualche istante  ad osservare tutti quei bambini sperando che Louis fosse con loro ed infine lo trovai:  seduto su una sedia accanto ad una culla blu con un bambino in braccio.
Non si era accorto di me, continuava a guardare sognante il neonato e guardarlo così interessato alla creaturina che stringeva a se mi fece tenerezza.
Decisi di raggiungere Louis entrando in quella stanza e felice di averlo trovato, arrivai con più calma davanti alla porta della stanza e l’aprii leggermente senza farmi sentire.
< Ciao > dissi facendogli spuntare un grande sorriso.
< Ehi > mi salutò a sua volta, mentre mi avvicinavo.
Poggiai una mano sulla sua spalla e mi chinai per baciargli le labbra.
< Ti ha accompagnato mia madre? > chiese allontanando un po’ il viso.
< Sì > mormorai iniziando ad osservare il bambino: era sicuramente un maschio visto che era vestito di azzurro, avvolto in una copertina celeste. Aveva un ciuffo di quattro capelli neri alzato, che lo faceva sembrare un picchio arrabbiato e aveva la pelle a chiazze rossastre, tipiche dei neonati.
< Come si chiama? > domandai guardandolo ancora.
< Si chiama Ian ed ha fatto la sua prima poppata– m’informò con tono divertito – Avresti dovuto sentire come piangeva poco fa! Sembrava indemoniato > aggiunse con una risatina.
Restammo per cinque minuti buoni in silenzio a guardare il piccolo Ian che dormiva beato fra le braccia del mio fidanzato.
Era una sensazione magnifica vederlo così…Sembrava che fosse suo figlio, i suoi occhi azzurri scrutavano il piccolo pargolo paterni  e sulle sue labbra era dipinto un sorriso meraviglioso.
< Mi  sento come uno zio per lui - esordì  stringendo dolcemente il bambino – la sua mamma mi conosce da quando avevo cinque anni >
< Louis Tomlinson > esclamai con voce solenne.
< Odio quando mi chiami così > rispose mettendo il broncio ma io lo ignorai ugualmente.
< Sono sicura che sarai un ottimo zio >
< Lo pensi davvero? > chiese mostrandomi i suoi occhioni azzurri.
Annuii convinta  col capo e mi avvicinai lentamente per dargli un leggero bacio a stampo ma dopo pochi secondi sentii uno strano gorgoglio e mi ritrassi sorpresa.
< E’ solo il mio stomaco - mi rassicurò con un sorriso divertito. - Scenderesti al  bar a prendermi qualcosa da mangiare? > chiese facendola faccia da cucciolo supplichevole.
Feci una smorfia scocciata < E’ dalle sei e mezza che non tocco cibo > aggiunse facendo sporgere il labbro inferiore.
< E va bene super zio – risposi scompigliandogli i capelli castani – cosa vuoi mangiare? >
< Un panino va bene > disse prima che il suo stomaco protestasse di nuovo < Anzi due > si corresse.
Mi lasciai scappare una risata e rimasi ad osservalo sulla soglia della porta, non sapevo come descrivere i miei sentimenti nel vederlo così spensierato con un piccolo neonato in braccio.
Ero intenerita da tutto ciò, sarei voluta restare con lui ad abbracciarlo per tutto il tempo, guardai il costoso anello di fidanzamento che mi aveva regalato tre mesi fa, non vedevo l’ora di sposarlo.
Sorrisi di nuovo prima di andarmene e misi una mano sopra il basso ventre: ero convinta che oltre ad un ottimo zio, sarebbe stato anche un fantastico papà. 


 

#Spazio dell'autrice
Bene non so da dove iniziare, non so da dove mi sia uscita questa OS abbastanza schifosa ma ok.
Durante quest'anno, in molti mi hanno chiesto che fine avesse fatto Sara Evans e la sua banda di idioti (Dato che in gossip (1D) girl avevo lasciato un finale aperto).
Comunque, siccome la fanfiction-sequel che avrei voluto scriverci era abbastanza banale :  'Se scappi ti sposo'; ho deciso di spiegarvi che fine faranno i protagonisti dopo 6 anni.
Sì, è un finale banale, ma cosa potevate aspettarvi? Avevo solo quasi 14 anni quando ho deciso di iniziare quella storia.
Tornando a noi, io bho non lo so, non so se vi è piaciuta o meno, spero solo che non abbia fatto tanto schifo e niente.. ancora una volta mi sento mancare perchè dopo tanto tempo sono  riucita a scrivere la parola 'Fine' ad una storia molto importante che mi dispiaceva rimanesse con un finale aperto.
Quindi niente, baci a tutti, la vostra Sara !


 

   
 
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