26/08/2013
3 recensioni
Amanti di Shingeki no kyojin, un saluto a tutti!
È la prima volta che scrivo di questo magnifico manga. Ho iniziato guardando l’anime e poi non ho potuto che continuare leggendo il manga. E qui ora vi dico, SPOILER per chi segue solo l’anime.
Questa breve fic è nata così, scritta un po’ di getto dopo aver visto la ventesima puntata e ben conscia di ciò che accadrà in seguito. Ho immaginato ciò che ha pensato Rivaille ritrovando, ad uno ad uno, i componenti della sua squadra morti. Per chi volesse vedere le scan a cui faccio riferimento può guardarsi le prime pagine del capitolo 30. Mi hanno commossa davvero.
Spero possa piacervi!
Buona lettura!
E non te ne penti
Ti sei sempre fidato delle sue scelte, per questo non hai battuto ciglio quando ti ha chiesto di fare rifornimento di gas e di cambiare le lame.
Avresti preferito raggiungere la tua squadra, ma sai che dietro a un suo ordine c’è sempre una logica che sfugge a molti, anche a te.
Gunther Shulz. Titani uccisi 7, in gruppo 40.
Deceduto nella 57esima spedizione fuori dalle mura.
Ora, non vuoi chiederti se sarebbe cambiato qualcosa non ubbidendo al suo ordine.
Erd Gin. Titani uccisi 14, in gruppo 32.
Deceduto nella 57esima spedizione fuori dalle mura.
Ora, non vuoi chiederti se saresti arrivato in tempo o se saresti morto come lui e con lui.
Auruo Bossard. Titani uccisi 39, in gruppo 9.
Deceduto nella 57esima spedizione fuori dalle mura.
Ora, non vuoi chiederti quanti altri compagni dovrai ancora veder morire prima di te.
Petra Ral. Titani uccisi 10, in gruppo 48.
Deceduta nella 57esima spedizione fuori dalle mura.
Ora, vuoi soltanto chiederti perché il tuo intuito ha sempre così stramaledettamente ragione.
Qualcosa dentro di te, ti diceva che saresti dovuto correre da loro, dalla tua squadra, ma hai eseguito i suoi ordini.
Come ogni volta.
E non te ne penti, Rivaille.
Note dell’autore: so che quel “e non te ne penti” può lasciare un po’ basiti, ma è quello che credo. Rivaille crede ciecamente nel suo comandante e nelle sue scelte, quindi benché il risultato del suo ordine sia stato, forse, quello di perdere la sua squadra, lui non può avercela né con Irvin, né con se stesso per aver eseguito quell’ordine. Perché Rivaille sa che Irvin agisce per un bene “superiore”, per il bene dell’umanità e crede (almeno io credo sia così) che quelle morti un giorno avranno un senso, avranno un loro valore. E quel giorno, sarà il giorno in cui potrà abbandonarsi a compiangerli. Non prima. Piccola noticina poi sull'intuito di Rivaille che non si sbaglia. Questo mi è venuto in mente quando Levi dice a Petra che in sostanza non c'è nulla da temere da Eren in forma "semi-titano" (episodio 19). Perché? Intuito, risponde e non si sbagliava.
Alla prossima!
Shasa