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Autore: Keyra96    26/08/2013    6 recensioni
- Stai bene? – mi chiese lei. Annuii con vemenza, abbassando poi il capo poiché la vista mi si era offuscata.
- Oh Amy vieni qui – mi strinse di nuovo a se.
- Piccola, non ne vale la pena, lui non ti merita, non sa nemmeno cosa si sta perdendo – mi disse Ivan carezzandomi la schiena.
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- Da quando Ivan si divide in cinque persone? – chiese Giorgia impaurita. Cercai di capire chi erano quei cinque che stavano vicino alla finestra della casa. Poi li riconobbi.
- Non può essere – sussurrai
- Che diavolo ci fate voi qui? – alzai il tono di voce attirando l’attenzione dei ragazzi.
- Amy – disse lui abbozzando un sorriso.
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- Va tutto bene? – sussurrò. Annuii solamente, spostando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra. Deglutii cercando di reprimere la voglia di baciarlo.
- Amy – mi chiamò. Rialzai lo sguardo puntandolo sui suoi occhi. Mi guardò un attimo prendendomi il mento fra le mani. Si avvicinò ancora un po’.
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Bene sono tornata e vi posso assicurare che questa storia la completerò, è sicuro al 200% =) Spero vi piaccia grazie ad una ragazza sono riuscita ad avere anche il trailer http://www.youtube.com/watch?v=fds_3cYFSjg&feature=youtu.be spero leggerete e guarderete il trailer =)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Guardai fuori dal finestrino, notando che ci stavamo avvicinando alla pista d’
atterraggio.
I passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza, ci stiamo preparando all’atterraggio – Comunicò il comandante dall’alto parlante. Feci come aveva detto e mi allacciai la cintura di sicurezza e con le mani mi attaccai al sedile chiudendo gli occhi. Quando sentii le ruote dell’aereo strisciare sul suolo, riaprii gli occhi voltandomi alla mia sinistra vedendo la pista d’atterraggio dell’aereoporto di Roma. Vidi
tutti i passeggeri alzarsi, e li seguii anch’io prendendo la mia borsa ed inforcando gli occhiali da sole.
- Speriamo che abbiate viaggiato bene signori e vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia – dissero in coro le hostess con un falso sorriso sul volto. Salutai cordiale e scesi dall’aereo. Attesi vicino al nastro trasportatore di vedere i miei bagagli quando mi sentii abbracciare da dietro. Mi voltai trovandovi Giorgia e Ivan che mi guardavano un po’ tristi. Feci finta di non notare le loro espressioni e mostrai un sorriso falsissimo mentre li abbracciavo.
- Dio mio quanto mi siete mancati – mi strinsi ai due
- Amy – sussurrò Giorgia carezzandomi i capelli. Sentivo gli occhi bruciare e le lacrime pronte ad uscire ma non volevo piangere ancora, non per uno come lui. Ivan sciolse l’abbraccio e recuperò i miei bagagli, mentre io mi staccavo da Giorgia piantando i miei occhi castani nei suoi.
- Stai bene? – mi chiese lei. Annuii con vemenza, abbassando poi il capo poiché la vista mi si era offuscata.
- Oh Amy vieni qui – mi strinse di nuovo a se.
- Piccola, non ne vale la pena, lui non ti merita, non sa nemmeno cosa si sta perdendo – mi disse Ivan carezzandomi la schiena.
- Ivan ha ragione, non sprecare lacrime per lui, il mondo è pieno di ragazzi più belli, e certamente migliori di lui – lo assecondò Giorgia.
- Se ti volti ne puoi vedere uno – mi picchiettò sulla spalla Ivan. Mi voltai trovandolo in una posizione, che lui considerava sexy. Gli scoppiai a ridere in faccia e lui fece finta di demoralizzarsi.
- Mi trovi buffo? – chiese con la faccia da cucciolo.
- Assolutamente si, sei il mio buffone preferito – sorrisi.
- Vieni qui – mi strinse a lui quasi stritolandomi
- Dai torniamo a casa sarai stanca – disse Giorgia. Mi asciugai le lacrime ed annuii.
- Sono distrutta –
- I tuoi sanno che sei tornata? – domandò Ivan
- No! –
- Allora è meglio che ti ricomponi un po’ prima di tornare a casa casomai si fanno sospettosi – mi consigliò Giorgia
- Hai ragione, l’ultima cosa che voglio è sorbirmi il terzo grado dei miei – dissi continuandomi ad asciugare le lacrime. Andammo a casa di Ivan che era vuota, e li mi ricomposi, provai dieci volte la parte che dovevo interpretare con i miei e poi tornai a casa.
 
Erano passate due settimane dal mio rientro da Londra e non riuscivo a levarmelo dalla testa. Tutto mi ricordava lui, per non parlare poi delle pubblicità che facevano in tv, dei cartelloni in mezzo alla strada e delle ragazzine che ne parlavano tutto il tempo.
- Allora, avete deciso che facoltà prenderete? – ci chiese Ivan dopo aver spento la tv, per disperazione dato che stavano parlando ancora di loro.
- Penso qualcosa che riguardi l’ambito della medicina, ma voglia di mettermi a studiare per sei anni più la specialistica non ne ho….. mamma mi aveva proposto di provare infermieristica – risposi annoiata
- Io invece frequenterò la scuola di recitazione – disse Giorgia
- E tuo padre che dice? – chiedemmo io e Ivan
- Mio padre, vuole che vada all’università ma sa che tanto è una battaglia persa in partenza per cui non si oppone nemmeno - ci rispose
- Amy ma per i provini? – chiesero i ragazzi
- Ci ho rinunciato, sia mamma che papà pensano che sia solo una stronzata –
- Ma tuo cugino ci è riuscito – mi fecero notare dimenticandosi per un attimo che l’argomento “cugino” era off-limits per me.
- Evidentemente non credono abbastanza nelle mie qualità – sbuffai.
- Ragazzi ma dobbiamo passare il sabato sera chiusi in casa? – domandò Giorgia mettendo fine a quel discorso.
- Sono troppo stanco per poter scarrozzare voi due in giro – sbadigliò Ivan stendendosi sul divano.
- Ma come sei gentile – gli lanciò un cuscino in faccia Giorgia.
- Ahio mi ha fatto male – protestò lui.
- Oh povero bambino – disse lei
- Ragazzi dai smettetela, anche a me non mi va di uscire, che ne dite se ci vediamo un film? – proposi mettendomi in mezzo a loro due.
- Per me va bene – annuì Ivan
- Okay tanto sono sola contro voi due – si buttò sul divano Giorgia.
- Che ci vediamo? – chiese poi
- Film horror, vi prego la volta scorsa ci siamo visti un film deprimente non anche oggi –
- Coglione io e Marley non è deprimente – disse Giorgia
- No, certo che no, non sono stato mica io quello che ha pianto per due giorni interi – ci prese in giro lui
- Ivan non rompere siamo ragazze e siamo fatte così, comunque anche io sono d’accordo per il film horror – dissi
- No, ti prego Amy sai che li detesto mi mettono troppa paura –
- Dai Giò se ti fa paura copriti gli occhi – disse Ivan
- Vi detesto – rispose mettendo il broncio
- Va bene, allora io vado a prendere il film e ordino le pizze – disse Ivan prendendo le chiavi della macchina.
- Okay noi prepariamo i pop corn – risposi
- Ordino sempre le solite piazze? – ci chiese
- Si! –
- Okay – detto questo uscì di casa e ci lasciò da sole a parlottare tra di noi. Ci alzammo dal divano ed andammo a preparare i pop corn.
- Amy, non voglio darti fastidio ma…. Sei sicura di stare bene? – mi chiese Giorgia dopo un po’.
- L’ho dimenticato sta tranquilla Giò – risposi non guardandola negli occhi.
- Non è vero altrimenti mi avresti risposto in tutt’altro modo Amy –
- Che vuoi che ti dica Giò, che sto bene, che non so nemmeno di chi tu stia parlando? Beh non è così io lo amo, lo amo da impazzire e non riesco a togliermelo dalla testa – dissi scoppiando in lacrime. Un rumore proveniente da fuori ci fece sobbalzare.
- Cos’è stato? – chiesi
- Non ne ho idea – rispose Giorgia. Ci guardammo negli occhi impaurite ed un altro rumore ci fece spaventare. Prendemmo due mestoli di legno dalla credenza ed una attaccata all’altra uscimmo fuori.
- Se è Ivan ti giuro che questa volta lo faccio secco – mi sussurrò Giorgia. Sentimmo di nuovo un rumore e ci voltammo in quella direzione.
- Da quando Ivan si divide in cinque persone? – chiese Giorgia impaurita. Cercai di capire chi erano quei cinque che stavano vicino alla finestra della casa. Poi li riconobbi.
- Non può essere – sussurrai
- Che diavolo ci fate voi qui? – alzai il tono di voce attirando l’attenzione dei ragazzi.
- Amy – disse lui abbozzando un sorriso.
 
Okay dunque, non ci state capendo niente vero? Beh si vi posso biasimare anche perché sto iniziando a raccontare la storia praticamente dalla fine. Forse la cosa migliore è se torniamo indietro giusto di tre mesi, praticamente tutta l’estate così capirete meglio la mia storia.
 
TRE MESI PRIMA
 
Amy alzati che fai tardi all’aereoporto – urlò mia madre dalla cucina. Quella mattina ero particolarmente eccitata, non avevo dormito per tutta la notte. Ero felicissima, sarei partita per Londra ed avrei passato l’intera estate lì con il mio adorato cugino. 



Angolo autrice

 
Eccomi tornata con una nuova storia.... vi avverto questa storia la completerò :D state sicure anche perchè l'ho già quasi scritta tutta :D Per prima cosa devo ringraziare una delle mie migliori amiche Giorgia, che è anche presente nella storia. Lei mi ha spronato a continuare questa storia, dice che è molto bella e spero che piaccia anche a voi :D se tutto va bene e riceverà qualche recensione nel pomeriggio sul tardi dovrei pubblicare già il secondo capitolo, così per far capire qualcosa di più sulla storia..... Beh ora vi lascio, vado a continuare a scrivere... spero che il banner vi piaccia e spero vediate il trailer (http://www.youtube.com/watch?v=fds_3cYFSjg) che gentilmente una mia amica ha realizzato (LightBlue99Stylessopportandomi ahaahahah xD passate da lei.. scrive delle storie bellissime.... ora scappo e vi lascio le foto di Amy, Giorgia e Ivan.

Amy


Giorgia



Ivan 
  
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