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Autore: Shayla_the_angel    26/08/2013    6 recensioni
!!! SPOILER GIA' NELLA TRAMA!!! NON LEGGETE OLTRE SE NON AVETE LETTO TUTTI E TRE I LIBRI
(chiedo scusa per il capslock ma almeno non passa inosservato)
Probabilmente questa non è nemmeno considerabile come una fan fiction poiché è il mio umile pensiero. Totalmente soggettivo e completamente partorito dal mio cervello malato.
Quello di cui vorrei parlare è di ciò che mi ha fatto riflettere qualche notte fa, ovvero del significato intrinseco (e probabilmente nemmeno troppo) che ha la “vittoria sentimentale” di Peeta ai danni di Gale nel libro di Hunger Games – Mockingjay.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Probabilmente questa non è nemmeno considerabile come una fan fiction poiché è il mio umile pensiero. Totalmente soggettivo e completamente partorito dal mio cervello malato.

Quello di cui vorrei parlare è di ciò che mi ha fatto riflettere qualche notte fa, ovvero del significato intrinseco (e probabilmente nemmeno troppo) che ha la “vittoria sentimentale” di Peeta ai danni di Gale nel libro di Hunger Games – Mockingjay.

 

 

 

La prima cosa che mi viene in mente pensando a Gale è ciò che scrive la Collins all’inizio di Catching Fire.

“Era troppo bello, troppo maschio, e nient’affatto disposto a sorridere e a fare il carino per le telecamere”.

_ Suzanne Collins – Catching Fire – Best Sellers Mondadori – Pag. 20

Ed effettivamente è così, o quantomeno hanno scelto un attore che lo incarna parecchio bene. Suda mascolinità da tutti i pori!

Comunque, senza star qui a divagare per i secoli dei secoli, stavamo dicendo che Gale è il tipico bellone, misterioso col cuore di ghiaccio.

Cosa che ovviamente fa impazzire il 95% della popolazione femminile del pianeta (sì ho considerato anche gli animali).

Vediamola così. Gale Hawthorne potrebbe tranquillamente essere il quarterback della squadra di football in un filmetto americano, il macho rubacuori di cui s’innamorano tutte, il “Danny Zuko” di Grease che negli anni ’80 ha fatto sospirare le nostre mamme oppure il fascinoso e dannato James Dean.

Lui è l’incarnazione per eccellenza di ciò che le donne sognano. Mascella squadrata, sguardo duro, interesse per la famiglia (visto che il personaggio si prende cura della madre e dei fratellini), abilità nella caccia (che nonostante ora non serva più, sappiate che attira perché fa parte dei nostri istinti primordiali).

E Peeta?

Già, Peeta.

Il giovane fornaio, vuoi per la scelta dell’attore (Josh Hutcherson ha la faccina pulita da bravo ragazzo al contrario di Liam Hemsworth che, ribadisco, penso sudi testosterone!) vuoi per la descrizione del personaggio fornitaci dalla Collins, viene messo sotto una luce differente.

“È chiaro che Peeta Mellark ha pianto e, cosa piuttosto interessante, non sembra volerlo nascondere”

_ Suzanne Collins – Hunger Games – Best Sellers Mondadori – Pag. 46

Peeta è più dolce, più posato. È un personaggio molto riflessivo (che spesso compensa il caratteraccio di Katniss) che non dice le cose tanto per dirle.

Potrebbe essere il personaggio spalla del protagonista di qualsiasi film/libro.

Lo potete paragonare a Samvise Gamgee de “Il Signore degli Anelli” disposto a sacrificarsi per i suoi compagni di viaggio, potete notare delle somiglianze con lo “sfigato” dei film, che magari è anche capace di innamorarsi della bellona impossibile e alla fine riesce pure a conquistarla!

Mi è piaciuto che sia stato Peeta alla fine a far breccia nel cuore di Katniss e non Gale, più che altro perché mi sembra quasi un incoraggiamento alla semplicità.

Ognuno di noi è un po’ come Peeta dentro di sé.

Impacciato, timido, quasi timoroso di qualcosa (e con questo non voglio dire che Peeta non abbia i suoi momenti di coraggio e gloria all’interno dei tre libri, anzi!), semplice e naturale.

Mentre i tipi (parlo per entrambi i sessi, sia chiaro) in stile “Gale” ci sembrano così tanto irraggiungibili, quelli come “Peeta” sono più a portata di mano, sono più simili a noi e credo che (voluto o meno) questo sia un piccolo insegnamento.

Lo stereotipo di Gale è quello del bellone con il cuore di pietra (visione che mi sono fatta del personaggio leggendo le descrizioni della Collins. Cerco di rimanere il più possibile fedele ai personaggi creati da lei), quello di Peeta dell’amico, del ragazzo alla mano.

Quindi fanciulli che siete arrivati a questo punto, siate tutti un po’ più Peeta e un po’ meno Gale!!!

Ci tengo anche ad aggiungere che ho scritto questa cosa non per inneggiare alla guerra due orde di rincoglionite con frasi del tipo:

“Nuoooooooo Gale è fikiximo csì xk’ è bono da paura”

“Team Peeta forevvah!!111!! Pucciximo”

E altre merdate varie.

Ho scritto una cosa per far riflettere, per vedere se altre persone sono sulla mia stessa lunghezza d’onda, quindi al primo commento fuori luogo comincerò a segnalare il suddetto elemento finché non verrà bannato ok?

Detto ciò, sono favorevole ad uno scambio di idee, sempre nel limite del rispetto reciproco, quindi se non la pensate come me, non arrivate come treni a dire che non capisco un cazzo, piuttosto elencatemi le vostre argomentazioni in maniera civile così da ampliare le nostre vedute!

 

Xoxo

_Shayla

   
 
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