Videogiochi > Altro
Segui la storia  |      
Autore: CrisHaizen    26/08/2013    3 recensioni
[Altro]
La storia in questione narra le vicende di un Secondo discendente dei Tepes, ovvero Alucard tepes, Figlio del Conte malefico, la cui sconfitta è stata data dalla sua stessa mano. il Figlio, fin dalla nascita, è cresciuto con il sapere d'essere solamente di sangue Belmont, ma ben presto scoprirà che in realtà appartiene a tutt'altro.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano passati ormai ben cinquant’anni dall’ultima apparizione del Conte Dracula, la cui sconfitta era stata inflitta dalla mano di un suo stesso discendente, Alucard Tepes, unico erede della stipite del malefico, unico figlio a cui era stata donato il fardello più grande. Alucard aveva trascorso metà degli anni assieme ad una giovane ed affascinante donna di nome Maria, incontrata all’interno del castello e migliore amica di Richter Belmont. Maria rimase incinta, mentre Alucard decise che fosse giunto il momento di tornare ad addormentarsi, in attesa della prossima resurrezione del Padre, nonostante Maria ne fosse del tutto contrariata, ma doveva obbligatoriamente comprendere ed essere costretta ad accettare il fatto. Da lì in poi nacque Trevor, l’ammazza vampiri leggendario che sfidò Dracula più e più volte, arrivando ad un giorno inimmaginabile. In quel preciso giorno conobbe un Servitore che aveva tradito la fiducia di Dracula per distruggerlo del tutto.
Anche se dormiente, Alucard sapeva che un suo stesso sangue vagava per le lande della Terra, in cerca di risposte e in cerca del male. Ma non fu l’unico figlio che ebbe, in realtà Maria rimase inaspettatamente incinta di un altro figlio. Trevor, non volendone sapere assolutamente nulla di questo secondo figlio, si distanziò dalla famiglia per qualche tempo, cercando un luogo dove poter riflettere e rilassarsi da tutti i problemi esterni. Passarono trent’anni da quella notte, il ragazzo ormai adulto e maturo aiutava sua madre nelle varie faccende di casa, aspettandone il fratello maggiore che ancora tardava a ritornare.

Maria: Lucius, tesoro. Potresti andare nel villaggio qua vicino e prendere un po' di mele?
Lucius: Certamente madre!
Maria: Sei un bravo figliolo.
Lucius: Qua devo proprio contraddirvi, siete voi una favolosa Madre.
Madre: Piuttosto di lusingarmi, perchè non ti avvii?
Lucius: Sì, sì! Mi metto immediatamente in viaggio.

Mentre il figlio si allontanava molto lentamente dall’abitazione della Madre, ella rifletteva fissandolo. Lui somigliava tantissimo a suo padre, se non fosse per i lunghi capelli folti color acqua marina e i suoi occhi, che rappresentavano la stessa profondità della luna.
Lucius, camminando, vide alcuni ragazzi appoggiati ad un muretto. In mezzo al gruppetto era presente il suo migliore amico.

Lucius: Salve ragazzi!
Ragazzo: Questo sarebbe quel tipo di cui ci narri tanto? A me sembra solamente un montato.
Michel: La piantate di giudicare dalle apparenze? è più simpatico di quanto possa sembrare.
Ragazzo: Sarà, ma da quanto c’hanno detto i Belmont non godono di molta popolarità.
Lucius: Con questo? Non significa che tutti i Belmont siano uguali, non facciamo di un pelo un fascio.
Ragazzo: L’avete sentito? Osa contraddirci, davvero azzardato da chi è riconosciuto come un Demone.
Lucius: Cos’hai appena detto?
Ragazzi: L’hai sentito, sei solamente un discendente di una lunga dinastia di Demoni.
Michel: Ora basta, state davvero esagerando. Andatevene, prima che perda la pazienza.
Lucius: Lascia perdere Michel, sono abituato a queste offese.
Michel: Ma, Lucius….
Lucius: Lascia perdere, dico sul serio.
Michel: Per ora l’avete fatta franca, ma la prossima volta...
Ragazzi: Ma statevene zitti! Andiamo, non abbiamo altro tempo da perdere con sti rammolliti.
Michel: Scusali, di solito sono decisamente più cordiali di quanto possano sembrare.
Lucius: Con me sono tutti meno cordiali e più offensivi. Davvero, non prendertela troppo. Ah, stavo giusto andando ad acquistare delle mele per mia Madre. Vuoi venire?

Michel: Volentieri!

I due si misero in viaggio verso il villaggio, tralasciando quel che era appena avvenuto. Molti, all’interno del villaggio, sparlavano della famiglia dei Belmont, ma nessuno osava dire loro qualcosa di brutto per timore di riceverne una maledizione o qualcosa di simile.

Lucius: Strano, solitamente questa parte del villaggio è popolata.
Michel: Magari saranno tutti al mercato, non darci troppo peso.
Lucius: Speriamo che sia come dici.

Mentre si stavano dirigendo verso l’ingresso del mercato, udirono delle urla provenire da una casa. Spaventati e agitati dalla situazione corrente decisero di correre immediatamente a vedere cosa fosse stato e da cosa fosse provocato. Videro una Donna, accasciata a terra, piena di sangue che colava a dirotto e con un essere strambo e mostruoso che la stava pian piano divorando. L'essere alzò il volto verso i due malcapitati, facendo brillare i suoi due occhi scintillanti dal colore rosso cremisi.

Michel: C-Che facciamo? S-Scappiamo no?
Lucius: No, non posso. Non posso fuggire ad una vista simile!
Michel: S-Sei forse impazzito Lucius? è un Demone, non un giocattolo! DEMONE!
Lucius: Ed è per questo che devo fermarlo! La mia famiglia non ha combattuto per nulla, per tutto questo tempo!
Michel: Ma non abbiamo nulla con cui fermarlo!
Lucius: Dannazione! Odio quando hai ragione.
Miche: Quindi? Che vuoi fare? Sbrigati però!

Il mostro cominciava a spalancare la bocca ed a dirigersi verso di loro con fare molto violento e goffo.

Lucius: I lo distraggo, tu corri!
Michel: D’accordo, ma vedi di non farti uccidere! Altrimenti….
Lucius: Lo so. Vai, corri.

Il Ragazzo cominciò a fuggire via a gambe levate, mentre Lucius, invece di distrarlo come effettivamente aveva detto, cominciò ad impugnare l’elsa di un'arma che possedeva accanto alla cintura. La tirò fuori totalmente, si trattava della frusta leggendaria, colei che aveva servito i Belmont per tutto questo tempo.

Lucius: Bene, mostro. E' l’ora di finirla.
Mostro: Haha! Un moccioso che intende finire me? Patetico.
Lucius: Tu….Tu parli?
Mostro: Ovvio, non per nulla ho deciso di attaccare questo piccolo e patetico villaggio.
Lucius: Cosa vuoi da noi? Chi sei veramente?
Mostro: Un vecchio conoscente della tua dinastia.
Lucius: E quindi? Spiegami subito che sei venuto a fare.
Mostro: Ancora non capisci? Sono qui per vedere se realmente era o meno presente un altro Belmont. Anche se da quel che sento... tu hai ben altro che il solo sangue di quelli.
Lucius: Che vorresti dire?

Mostro: Appartieni alla dinastia del mio Signore, a quanto noto.
Lucius: Cosa?....
Mostro: Per ora non ho più nulla da dirti, ci rivedremo... “Belmont.”
Lucius: DOVE FUGGI? TORNA SUBITO QUA VIGLIACCO!

Il mostro scompariva tra la nebbia, che stava inondando l’intera abitazione, lasciando in bella evidenza la donna squartata. Gli abitanti la trovarono, accanto a lei vi era il “Maledetto”.

Abitanti: Dannato Belmont! Tu e la tua dannata stirpe ci farete ammazzare tutti! Vai via!
Lucius: Noi vi abbiamo sempre salvato la vita e ci trattate in questa maniera? Non so se odiare voi, o il male.
Abitanti: Vattene! Non ti vogliamo qua!

Il ragazzo raggiunse il ponte, dove lo stava attendendo anche il suo migliore amico.

Lucius: Possiamo andare.
Michel: E il mostro?
Lucius: Scomparso. Tra l’altro, gli abitanti pensano che sia a causa mia e mi hanno scacciato.
Michel: Come possono credere una cosa simile? Tu sei quello che li ha salvati, più che altro!
Lucius: Ho detto andiamo, ne riparleremo poi.
Michel: Scusami Lucius, per sta sera devo rinunciare. Mia madre mi aspetta presto.
Lucius: Capisco, vai pure. Ci sentiamo.

Il ragazzo cominciò a correre via, lasciano l’amico dietro di sé, che si incamminò per casa. D'ora in avanti, la vita di quel ragazzo non sarebbe stata più la stessa.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Altro / Vai alla pagina dell'autore: CrisHaizen