A Thoughtful dog. A Far-off sky. A Shiny star.

Avete idea di come ci si possa sentire?

Lo rincorri da una vita, cerchi di raggiungerlo da un'eternità, come una scimmietta selvaggia, che saltando cerca di acchiappare il cielo.
Come un cane che affila le zanne, cercando di arrivare a lui.
Quel fottutissimo cielo, quel fottutissimo firmamento che ha voluto riprendersi una delle sue stelle.
La stella che era caduta fra noi cagnacci randagi.

Una delle tante per lui. Ma la più luminosa per te. La tua perferita in assoluto.
E come tutte le stelle era dannatamente bella, e dannatamente luminosa.
E sembrava un miracolo disceso dal cielo, perchè le stelle non te le ritrovi al tuo fianco da un giorno all'altro.

Ma poi la volta celeste ha reclamato quell'astro che ci aveva ceduto, quella stella così bella e luminosa.
E come tutte le stelle anche lei è tornata ad essere così dannatamente lontana.
Così dannatamente irragiungibile.

E io continuo a saltare, cercando di raggiungere il cielo, reclamando quella stella che una volta era mia.
E continuo a saltare, cercando di raggiungere il firmamento, troppo in alto per la mia portata.
Continuo ad affilare le zanne. Continuo a ululare alle stelle.

E ora, cosa vedo nel laghetto sotto il cielo? Delle stelle? La mia stella. E' lei. E' lì.
E ironia della sorte, la mia stella è sempre ovunque fuorchè al mio fianco.
Ma perchè è lì nel laghetto? Perchè non la vuoi più, firmamento? Vuoi lasciarla affogare? Vuoi farla morire fra noi cagnacci?
E come un idiota mi tuffo nell'acqua nel tentativo di afferrarla, di salvarla, ma l'unico che rischia di affogare alla fine sono io, travolto dalle mie illusioni.
La speranza di salvarla con le mie sole forze che mi si rivolta contro.

E mentre io rimango a mollo nell'acqua gelida, un bagliore arancio squarcia il cielo nero e freddo come il ghiaccio.
Arriva qui nel laghetto, mi oltrepassa e io divento un ombra al suo passaggio.
E porta via la stella dalle acque gelate.
La porta via dal firmamento egoista.

E ora è a lui che appartiene la stella. Al bagliore di luce che ti ha strappata via dal cielo, a lui che ti ha strappata via dal laghetto in cui ci sono ancora io, immerso.
Lui che ti ha ripescata dalle acque di una morte certa.
Lui che si è preso tutti i suoi sorrisi, tutte le sue attenzioni.

Ha raggiunto il cielo che non sono mai riuscito ad afferrare. Si è portato via quella stella che non sono mai riuscito a riprendermi.

E ora ci sono io, ad affogare in queste acque nere.
Nere come la pece, perchè oscurate dal firmamento che si riflette su di me.
Nere come la pece, perchè sempre più lontane dalla mia fonte di luce.
Perchè sempre più lontane dalla mia stella.

~ Capitano Kuchiki, sei e continuerai sempre ad essere così dannatamente fuori dalla mia portata.
Rukia, continuerai ad essere la mia stella, ma sarai sempre più lontana.
Kurosaki, tu hai raggiunto Kuchiki Taichou e mi hai strappato via Rukia definitivamente...

No, meglio che nessuno sappia come ci si sente. Nessuno dovrebbe mai sentirsi così.

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Fine <3 Oh Renjino mio ti adoro ç*ç scusa se ti faccio soffrire tanto anche nelle mie fic ç*ç
Anyway... chi ha seguito bene Bleach avrà capito chi erano il cielo, la stella e il bagliore luminoso anche senza leggere gli ultimi versi X°D
In effetti non volevo proprio metterlo quell'ultimo pezzo... preferivo che i lettori capissero tutti i riferimenti e le metafore da soli...
Però avevo paura che sarebbe uscita una flash-fic contorta che non avrebbe capito nessuno x°D
Ma per la cronaca, non ho buttato parole lì a casaccio x°D il laghetto e la scimmia non li ho tirati fuori dal cilindro x°D
In ogni caso, spero vi sia piaciuta... commenti e anche critiche se servono, please x°D