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Autore: ImAFeather    27/08/2013    15 recensioni
[...]E gli occhi parlano più di mille parole dette, sussurrate o urlate; più di mille gesti fatti, gettati o pensati; perché sono occhi, fanno parte dell’uomo, ma non sono controllati da questo… sono come i diamanti scalfiti, solo, da loro simili.
E Beth sapeva che con gli occhi non si può mentire, non si può ferire; ma sapeva, anche, che con gli occhi si può amare, si può morie.
Eppure, doveva ammetterlo, sapeva che ciò che fa innamorare il mondo sono le parole, dolci suoni che compongono eterne melodie.
E sapeva anche che... quelle parole... pronunciate dalle sue labbra... erano state il colpo mortale.
E allora Beth disse addio a quell'ultima scheggia di cuore che le era rimasta; perchè adesso lo sapeva che era completamente, e irrimediabilmente, suo.
| Alec è un musicista. E potrebbe essere nient'altro. Ma non è così.
| Beth è un'artista. E potrebbe essere nient'altro. Ma non è così.
N.d.a. Non è la solita storia d'amore se d'amore vogliamo parlare!
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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»Prologue



Alec e Beth - As Ink On Paper

 




Alec non sapeva se fosse un buon segno o l'inizio di una catastrofe, ma di sicuro sapeva che ci doveva provare, perchè quando hai un sogno devi fare di tutto per realizzarlo. Ma quel sogno Alec lo voleva realizzare a dispetto di tutti: dei suoi genitori assenti, dei suoi amici un po' pazzi, dei suoi professori. Lo voleva realizzare lontano, tra la gente, tra nuove lingue, tra suoni e rumori. Voleva realizzare quel sogno a tutti i costi, perchè un Grande Sogno è Futuro, è Speranza, è Libertà!
Lui quella libertà la cercava da molto tempo, anche troppo; voleva essere libero e sognare... ma soprattutto suonare.
Perchè solo sfiorando con le dita quelle sottili e leggere corde della chitarra sognava, liberamente.
Alec non vive per fare musica, lui fa musica per vivere.
Potrebbe smettere di dormire, lavarsi, mangiare e perfino respirare e sopravviverebbe, ma senza musica ogni minuto, attimo, secondo sarebbe una lenta agonia che lo distruggerebbe.
E Alec non può permetterlo. Semplicemente non può.

Alec Cooper non è un ragazzo come gli altri.
Alec Cooper è solo se stesso, solo con se stesso.
E' un amico leale e sincero. Per lui l'amicizia è essenziale. Gli amici sono la sua famiglia, quella vera.
Alec ha solo 18 anni, un passato difficile alle spalle e tanta voglia di andare avanti.
Alec è un ragazzo ambito. Conteso per i suoi occhi neri, le labbra sottili ma carnose, i capelli castano scuro che gli contornano il viso, l'accenno di barba, e le fossette ai lati della bocca che gli donano un'aria da bambino.
Con uno schiocco di dita potrebbe avere tutte le ragazze che desidera. Ma semplicemente non le desidera.
Per Alec le donne, tutte, senza nessuna esclusa, sono affascinanti. Un mondo a parte. Impossibile da capire. Ma lui ci prova lo stesso. Le osserva, tutte. Le vuole scartare, tutte. Come fogli di cipolla, e forse spera, forse, di trovare quella per cui piangere.
Ma Alec semplicemente si nasconde, non per paura. Non per vigliaccheria. Lo fa per non mostrare agli altri il vero se.
Alec Cooper indossa una maschera, come tutti. Ma solo quando vuole. E' se stesso con le persone di cui si fida. Poche. Sono poche.
Alec ha solo 18 anni, e una vita fatta di spartiti, note svolazzanti, melodie scolpite nella mente, idee nate in ogni momento, notti insonne per finire una canzone, cieli osservati in ogni forma possibile in cerca dell'ispirazione.
Alec ha solo 18 anni e una chitarra sulle spalle. Da una vita.
Le mani grandi e con calli per il troppo pizzicare di corde lo distinguono. Rappresentano chi è veramente.
Ed anche se, quasi nessuno l'ha mai sentito suonare, tutti sanno che è bravo.
Si capisce dagli occhi che brillano, dalla gioia che sprigiona, dall'entusiasmo con cui ne parla, dalle mani.

Alec è un musicista. E potrebbe essere nient'altro. Ma non è così.


Alec 18 anni, spavaldo, audace, rompiscatole, festaiolo, avvolte imbranato e impacciato, cacciatore di problemi, riservato e misterioso, affascinante, sensuale, sexy... musicista, in cerca della Libertà, quella Vera!



Non è un giorno come gli altri... Beth è lì, nel suo posto preferito al mondo, il Palladian Bridges, con lo sguardo incantato nel riflesso del tramonto sullo specchio d'acqua disteso sotto di lei. Ad aspettare qualcuno, che forse non sarebbe mai arrivato.
Ciò che Beth aspetta non è una persona, aspetta l'amore.
Lo cerca in ogni luogo, affannosamente e disperatamente.
Lo cerca nei bar, nei parchi, nelle piazze, nei libri, nella musica.
Beth quell'amore lo cerca e non ci vuole rinunciare.
Perchè Beth lo sogna, ogni notte, ad occhi chiusi o aperti, mentre si fa la doccia o studia, a scuola o in autobus.
Mentre disegna, soprattutto mentre disegna.
Ma Beth semplicemente non lo sa. Non sa di vivere di un amore, cercato e non ancora trovato. Non sa di desiderarlo più di ogn'altra cosa. Non lo sa.
Beth dice di non credere nell'amore, e col passare del tempo si è convinta di non crederci.
Ma semplicemente non è così.
Beth crede nei sogni. O se ci crede.
Beth crede nella musica. O se l'ascolta.
Beth crede nell' amicizia. Nonostante tutto.
Beth non si arrende. Non lo fa mai.

Beth Smith non è una ragazza come le altre.
Beth Smith è solo se stessa, solo con se stessa.
Beth è un'amica pronta ad ascoltare, a conservare segreti, ad aiutare. Ma non a fidarsi.
Beth ha solo 16 anni, il peso del mondo sulle spalle e tanta voglia di gettarlo da un ponte.
Beth è una ragazza bella, molto bella. Ma non lo sa.
Perchè, quella di Beth, è una bellezza che non sta ferma.
E' una bellezza non visibile a prima vista.
E' una bellezza nascosta dietro due grandi occhioni blu, delle guance rosse, un sorriso timido e delle mani nervose.
E' una bellezza nascosta dietro lunghi capelli neri, lisci come seta, che le coprono il viso.
Una bellezza visibile solo a chi, la bellezza, sa apprezzarla.
Beth Smith indossa una maschera. Come tutti. Anche con se stessa.

Beth ha solo 16 anni e una vita fatta di disegni, pennelli rovinati, colori finiti, vernice ovunque, schizzi sparsi in ogni angolo della sua camera, idee nate nei momenti meno opportuni, notti insonni in cerca d'ispirazione e musica a farle compagnia.
Beth ha solo 16 anni e un album da disegno nella borsa. Da una vita.
Le mani piccole e decise nel impugnare una matita sono la sua sicurezza. Rappresentano chi è veramente. Ed anche se, nessuno ha mai visto i suoi disegni, quelli fatti in camera con il cuore aperto, tutti sanno che è brava. Si capisce dal modo in cui muove ogni attrezzo, dagli occhi che ardono, dal sorriso che spunta, dalle mani.

Beth è un'artista. E potrebbe essere nient'altro. Ma non è così.


Beth 16 anni, sensibile, ingenua, imbranata, timida, avvolte coraggiosa e un'altra se, calamita per problemi, riservata e misteriosa, testarda, leale, bella, inconsapevolmente sexy... artista, in cerca dell'Amore, quello Vero!

                        

Palladian Bridges

 


   
 
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